farmaci
Le informazioni sui farmaci sono in rete.
Angelo De Gianni su uiciechi.it, 2014-02.

Tutti, prima o poi, abbiamo bisogno del medico e delle medicine, ma alcuni individui sono 
diffidenti o assetati di conoscenza: la loro prudenza o la loro curiosità li spinge, prima di 
assumere un farmaco, a cercare su internet le informazioni sul principio attivo, sugli effetti 
collaterali, sull’efficacia e su ogni altro elemento significativo riguardante le sostanze che 
saranno costretti a introdurre nell’organismo

Per chi, come i lettori di questa rivista, ha dimestichezza con la rete e con i motori di ricerca, 
il gioco è semplice: si scrive nel campo editazione del sito di Google o di Virgilio (tanto per non 
fare pubblicità) il nome del farmaco d’interesse e si ottiene qualche centinaio di risultati.

Tutto sarebbe di estrema semplicità, se non fosse che il web sfugge ai controlli sulla veridicità e 
attendibilità delle informazioni pubblicate, da parte delle Pubbliche Amministrazioni preposte e 
degli organismi scientifici e di ricerca, sicché le informazioni che si ottengono possono essere 
incomplete, non aggiornate o persino false, perché pubblicate da persone senza scrupoli che mirano 
a vendere in rete farmaci finti o addirittura dannosi, truffando gli ignari e sprovveduti 
navigatori.

L’esigenza e, soprattutto, il diritto del paziente ad essere informato sulle terapie e sulle cure 
farmacologiche a cui è sottoposto trovano ora attuazione concreta grazie all’attivazione della 
banca dati pubblica, presente in rete, messa a disposizione di tutti dall’Agenzia Italiana del 
Farmaco, l’amministrazione statale che, tra l’altro, autorizza l’immissione in commercio dei 
farmaci, dopo i controlli di qualità previsti dalle norme vigenti.

In sostanza, digitando nella barra degli indirizzi del proprio browser la stringa 
farmaci.agenziafarmaco.gov.it, si accede alla homepage della banca dati ufficiale dell’AIFA, 
Agenzia Italiana del Farmaco, contenente i fogli illustrativi e i riassunti delle caratteristiche 
del prodotto (RCP) di tutti i farmaci di cui è stata autorizzata l’immissione in commercio.

I documenti sono ufficiali ed aggiornati, in quanto sono stati controllati ed approvati dall’AIFA 
e/o dall’EMa, European Medicines Agency.

Ecco in dettaglio come si utilizza la banca dati del farmaco:

una volta posizionatosi sulla pagina principale della banca dati, l’utente deve, innanzitutto, 
accettare le condizioni per la sua consultazione, stabilite da AIFA, riconoscendo, ad esempio, di 
essere consapevole che l’Agenzia non può fornire consulenze mediche sui farmaci utilizzati, compito 
di spettanza esclusiva del medico o del farmacista, di essere consapevole che l’AIFA non è 
responsabile di eventuali violazioni commesse dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in 
commercio del prodotto farmaceutico, eccetera.

Quando, dopo aver letto le disposizioni, l’utente le accetta, premendo la barra spaziatrice in 
corrispondenza del pulsante etichettato “ho compreso ed accetto le condizioni sopra riportate”, 
posizionato in fondo alla pagina, viene indirizzato alla schermata di ricerca delle informazioni. 
Ha di fronte a sé tre scelte, contrassegnate con altrettanti link: “cerca per farmaco”, “cerca per 
principio attivo” e “cerca per azienda”.

Esaminiamo l’ipotesi più frequente, quella della ricerca per farmaco.

Attivato il relativo link, tramite il tasto “invio” o la barra spaziatrice, al paziente navigatore 
si presenta il campo editazione, nel quale egli dovrà inserire il nome, per intero o in parte, del 
farmaco che gli interessa, attivando, se richiesto dalla versione dello screen reader, la modalità 
maschere, per mezzo del tasto “invio”. Con la combinazione di tasti “shift più tab”, poi, si 
posiziona sul link “continua”, che gli consente di accedere alla pagina nella quale sono presenti i 
link ai documenti.

Inserendo, ad esempio, il nome di un comunissimo antipiretico, si ottengono tre risultati: “nome 
farmaco”, “nome farmaco flashtab” e “nome farmaco orosolubile”. A questo punto la ricerca è 
completa, dato che basta premere invio sul link associato al documento che si desidera aprire, per 
ottenere una serie di informazioni dettagliate sull’iter amministrativo di immissione in commercio 
del farmaco e, di seguito, i due collegamenti per la visualizzazione e/o la stampa dei file in 
formato PDF del FI e del RCP, memorizzabili altresì sull’hard disk del proprio PC, in modo che 
siano consultabili agevolmente, anche in assenza di una connessione ad internet.

Completate le operazioni che si desidera compiere sul documento d’interesse, che, va ricordato, è 
leggibile con tutti gli screen reader, l’utente può tornare alla homepage della banca dati ed 
effettuare una diversa ricerca.

Supponiamo che il paziente voglia visualizzare tutti i farmaci contenenti il principio attivo di 
cui si compone l’antipiretico usato in precedenza come esempio: egli sceglie il link “ricerca per 
principio attivo”, inserisce, nel campo editazione sopra descritto, il nome della sostanza e, dopo 
un colpo di “shift più tab”, avvia la ricerca con il collegamento “continua”. A questo punto ci si 
aspetterebbe che compaia l’elenco dei link ai fogli illustrativi dei farmaci associati al nome! 
Invece, le cose si complicano, perché viene proposta una nuova scelta tra il principio attivo puro 
e quello associato ad altre sostanze: solo dopo aver effettuato l’ulteriore scelta, il paziente, 
questa volta davvero tale, potrà visualizzare l’elenco delle medicine che contengono l’agognato 
principio attivo.

Se cercare un principio attivo non è agevole e talvolta richiede competenze almeno da farmacista 
principiante, non è certo più semplice la ricerca per azienda: quando viene inserito il nome di 
un’industria farmaceutica, spesso compaiono diverse società, facenti capo ad uno stesso gruppo 
industriale. Se l’utente non conosce il nome preciso del produttore, rischia di dover scandagliare 
tutto il “catalogo” delle diverse imprese, correndo il rischio di non trovare il farmaco 
desiderato, magari soltanto perché è stato leggermente modificato il nome, a seguito di una nuova 
autorizzazione all’immissione in commercio.

Nonostante le sue criticità, il servizio è di grande utilità per tutti i cittadini e, in 
particolare, per i non vedenti e gli ipovedenti, che sono impossibilitati o hanno difficoltà a 
leggere i fogli illustrativi cartacei. Dopo aver ottenuto l’importante risultato di trovare scritto 
in braille il nome del farmaco sulla scatola, ora possiamo conquistare, senza grandi sforzi e senza 
costi aggiuntivi, un'altra piccola fetta di autonomia, la lettura delle indicazioni delle medicine 
senza l’aiuto di un vedente!

Bisogna anche riconoscere che un’altra mano ci viene tesa dalla semplificazione del linguaggio 
usato da coloro che preparano i fogli illustrativi e i riassunti delle caratteristiche del 
prodotto, oggi più comprensibili di qualche hanno fa e meno pieni di termini tecnici e di frasi dal 
significato oscuro. Per chi, nonostante tutto, continua ad avere difficoltà a capire cosa c’è 
scritto in quei foglietti, ci sono sempre l’insostituibile medico di famiglia e, all’occorrenza, il 
farmacista!

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Per ulteriori spiegazioni scrivere a: Angelo De Gianni
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