streak
"Se hai Gmail so quando e dove apri il mio messaggio".
da La Repubblica del 17\02\2014.

"Se hai Gmail so quando e dove apri il mio messaggio": un'app svela tutto su chi legge
È un’estensione di terze parti del servizio di posta elettronica di Google con oltre cinquanta 
milioni di utenti, e permette a chi la installa di sapere quando il destinatario vede il messaggio, 
dove si trova e che tipo di dispositivo usa. Big G: "Non è un nostro servizio"
di ROSITA RIJTANO
17 febbraio 2014

"Se hai Gmail so quando e dove apri il mio messaggio": un'app svela tutto su chi legge APRIRE 
un’email ed evitare di rispondere diventerà sempre più difficile. Per colpa di un’app.  Si chiama 
Streak, "traccia": è un’estensione di Gmail, il servizio di posta elettronica di Google con oltre 
cinquanta milioni di utenti, e nell’ultima versione – rilasciata di recente – permette a chi la 
installa di sapere quando il destinatario apre il messaggio. Il tutto in tempo reale. Grazie a un 
occhio grigio, che diventa verde nell’attimo del clic, e a delle notifiche sul desktop.

Vero, non è la prima. Sono già molti i sistemi che a pagamento, e non solo, consentono ai loro 
utenti di vedere quando i messaggi sono stati visionati, lasciando poca libertà al ricevente. 
Hangout, iMessage, WhatsApp, la posta di Facebook, gli innumerevoli servizi di messaggistica: sono 
solo alcuni esempi di come ignorare qualcuno sulla Rete stia diventando quasi impossibile. Streak 
però si spinge più in là. Sia perché è gratuita, almeno per le prime duecento email, poi assicurano 
- basterà farle pubblicità tra colleghi e amici. Sia perché le informazioni fornite sono 
dettagliate.

Streak, oltre la privacy di GmailNavigazione per la galleria fotografica1 di 5Immagine Precedente 
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È un’estensione di Gmail, il servizio di posta elettronica di Google con oltre cinquanta milioni di 
utenti, e permette a chi la installa di sapere quando il destinatario vede il messaggio, dove si 
trova e che tipo di dispositivo usa. Big G: "Non è un nostro servizio"
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È un’estensione di Gmail, il servizio di posta elettronica di Google con oltre cinquanta milioni di 
utenti, e permette a chi la installa di sapere quando il destinatario vede il messaggio, dove si 
trova e che tipo di dispositivo usa. Big G: "Non è un nostro servizio"
A essere rivelate dall’applicazione sono la data e l’ora in cui l’email è stata aperta, da quante 
persone è stata vista. Ma anche la città in cui il destinatario si trovava nel momento in cui ha 
guardato il messaggio, il tipo di dispositivo che ha usato e quante volte l’ha letto. Una vera 
invasione di campo. Il primo a lanciare l’allarme sulle potenziali implicazioni del servizio è 
stato l’americano
"The Wire". Scrive il giornalista Ben Cosman: "Se la persona con cui stiamo comunicando sa che 
abbiamo letto il messaggio e stiamo impiegando molto tempo a rispondere, potrebbe preoccuparsi". 
Non solo: "Questo sistema non mi piace", ha commentato su Twitter la scrittrice americana Sarah 
Esterman. "Mostra alla gente quando leggi le loro email, da dove e su che dispositivo". Il pericolo 
è di essere costantemente tracciati e costretti a repliche immediate, anche quando preferiremmo 
ritardare o persino non
rispondere.

Google risponde. "Non si tratta di un’applicazione di Google", precisa Simona Panseri, responsabile 
italiana della comunicazione di Big G. I creatori sono tre ragazzi: Aleem Mawani, Omar Ismail, 
Zachary Vance. Hanno la loro sede a San Francisco e promettono di semplificare la comunicazione via 
email offrendo una serie di prestazioni come l’invio di messaggi a orari prestabiliti. "Streak – 
scrivono sul loro sito – è nata dalla frustrazione di dover passare durante il lavoro dalla casella 
di posta ad altri dispositivi". Un sistema gratuito in versione beta, anche se sarà presto 
rilasciata una versione a pagamento, ma che prevede un conto salato da pagare in termini 
d’informazioni personali. Perché, come spiegano a Repubblica.it dallo staff, grazie alla app i suoi 
creatori possono mettere le mani "sia sui contatti Google sia sulle informazioni Gmail degli 
utenti". "Sui nostri server - aggiungono - memorizziamo i metadati delle email (ricevente, 
destinatario, oggetto e tempo). Non memorizziamo i contenuti, anche se vi abbiamo accesso e abbiamo 
intenzione di usarli in futuro per migliorare i nostri servizi". Una porta aperta. A subirne 
maggiormente le conseguenze, rischiano di essere i destinatari delle email: ignari di essere 
spiati. Come difendersi? Poche speranze: se aprite la posta, chi vi ha mandato la missiva, lo 
saprà. Si può però nascondere dove vi trovate. Streak usa un
vecchio trucco, ormai noto a chi si occupa di tracciabilità online: inserisce nel messaggio del 
mittente un’immagine, grazie alla quale può recuperare l’indirizzo IP – cioè l’indirizzo numerico 
assegnato a ogni apparecchio collegato a internet – del destinatario e, quindi, la sua posizione 
approssimativa. Di recente Google ha fatto dei cambiamenti che non permettono alle immagini 
allegate di raccogliere le informazioni, quindi chi aprirà la posta da un account di Big G sarà 
anonimo. Mentre chi usa un dispositivo Apple può disabilitare l’apertura automatica delle immagini, 
o usare un virtual private network, cioè una rete di telecomunicazioni privata.
Fonte: www.repubblica.it/tecnologia/2
014/02/17/news/so_quando_e_dove_apri_la_mia_email_ecco_streak_lapp_che_rende_impossibile_ignorare_la_posta-78829177/?ref=fbpt
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