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Linee-guida per l' audiodescrizione filmica.
Inviate in privato da Donato Taddei,25\02\2014, h. 23.27.
dopo aver letto i commenti molto positivi di chi ha avuto modo di fruire delle audiodescrizioni al
cinema attraverso il progetto Mooviereading, al fine di aprire un minimo di dibattito sul tema,
propongo qui le linee guida cui si è atenuta la Blindsight project nella realizzazione di questa
appliczione per iPhone e Android che sincronizza audiodescrizioni e/o sottotitolazioni con l'audio
del film.
Io credo che alcune indicazioni, ancorchè a prima vista sembrino di semplice buon senso, possano
tornare utili non solo nella resa alternativa di contenuti multimediali ma anche più in generale
nella produzione di "equivalenti testuali, scritti o parlati, come in questo caso.
Il documento è reperibile all'uri:
blindsight.eu/cms/wp-content/uploads/2014/02/blindsight-project-linee-guida-audiodescrizione-filmica.pdf
mentre
blindsight.eu/
è la home del sito che merita una visita per alcune iniziative messe in campo in tema di fruizione
accessibile della cultura, teatro, cinema, musica.
Queste linee guida non hanno alcuna pretesa autoreferenziale ma devono intendersi più che altro
come uno strumento di lavoro per gli audiodescrittori delle loro produzioni e proprio per questo
loro contenuto di "esperienze sul campo" mi sembrano utili e interessanti.
Don
LINEE GUIDA PER L’AUDIODESCRIZIONE
Cinema e Tv
di Blindsight Project
(Onlus per Disabili Sensoriali www.blindsight.eu)
INTRODUZIONE
Le Linee Guida per l’audiodescrizione filmica di Blindsight Project, nascono per accelerare il
percorso di abbattimento delle barriere e di adeguamento all’accessibilità, già presente da qualche
tempo nel resto d’Europa e per cui l’Italia ha ratificato da anni la Convenzione ONU sui Diritti
delle Persone Disabili, che all’articolo 30 ribadisce:
"Gli Stati riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di
uguaglianza con gli altri alla vita culturale e adottano tutte le misure adeguate a garantire alle
persone con disabilità: l’accesso ai prodotti culturali in formati accessibili; l’accesso a
programmi televisivi, film, spettacoli teatrali e altre attività culturali, in formati accessibili;
l’accesso a luoghi di attività culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi
turistici, e, per quanto possibile, a monumenti e siti importanti per la cultura nazionale".
Dal 2006 Blindsight Project è attiva per l’abbattimento delle barriere sensoriali, tra queste
quelle esistenti nello spettacolo e nella cultura, al momento ancora inaccessibili. Si è quindi
raccolta l’esperienza del lavoro di tanti anni che si riferisce alle disabilità visive e
all’abbattimento delle barriere sensoriali, oltre ad anni di feedback ricevuti sulla qualità
dell’audiodescrizione finora offerta. Ci auguriamo che queste nostre prime Linee Guida
sull’audiodescrizione filmica possano esser d’aiuto a chi intraprenderà o già svolge il prezioso
lavoro dell’audiodescrittore. Infine vorremmo che fosse presa in considerazione la presenza della
persona disabile della vista durante la realizzazione del lavoro, quale immancabile figura per
ottenere un prodotto di qualità.
Blindsight Project è aperta a ogni tipo di suggerimento e collaborazione, per migliorare e definire
queste prime Linee Guida, ed è disponibile per corsi di formazione rivolti sia a persone vedenti,
sia a persone cieche e ipovedenti (vedi Servizi e Contatti a pag.6).
Grazie, Blindsight Project
Come realizzare un’audiodescrizione di qualità
COS’E’ L’AUDIODESCRIZIONE E A CHI E’ RIVOLTA
L’audiodescrizione è il metodo usato per rendere accessibile un film (o altro audiovisivo) alle
persone con disabilità visive (ciechi e ipovedenti), pertanto private delle immagini. Con
l’audiodescrizione si descrive oggettivamente ogni azione non parlata presente in un film, cosa è
rilevante per la storia, i suoi personaggi, i luoghi, gli aspetti emozionali e quant’altro può
esser d’aiuto a chi non vede per un accesso libero all’opera, così da permetterne anche un giudizio
personale, come succede per tutte le persone vedenti. Consideriamo una buona audiodescrizione
quella che permette una libera interpretazione del messaggio che il regista vuole trasmettere, e
che si basa solo sull'oggettivo significato del film, senza permettere che gusti e opinioni
personali dell’audiodescrittore interferiscano con stile e concetti. Il testo, una volta
realizzato, deve essere letto dalla voce chiara e neutra dello speaker, priva di tonalità emotive o
interpretative, in modo da non interferire, anche in questo caso, nella libera interpretazione e
nel giudizio personale, oltre ad offrirne una più rapida comprensione.
Le persone con disabilità visive vivono nello stesso mondo di quelle vedenti e hanno una chiara
concezione di ciò che le circonda. Non bisogna mai cadere nel grave errore di considerare una
persona cieca o ipovedente “fuori dalla realtà”. Al contrario hanno una vita sociale, lavorativa e
affettiva come tutti gli altri, e il fatto di non avere immagini conferisce alla persona disabile
un’altissima concentrazione mentale, data dall’assenza del senso primario, che le rende meno
inclini alla distrazione. Va poi sempre considerata l’epoca attuale, nella quale il più importante
ausilio per chi non vede è l’informatica, che permette di leggere, studiare, lavorare, comunicare,
navigare nel web, muoversi, ecc. grazie alle tecnologie (vedi software, screen reader e sintesi
vocali, installati sui computer ma anche su smartphone, iPhone, ecc.). Paradossalmente sono le
persone con problemi di vista quelle che, proprio grazie all’informatica e al web, sono talvolta
più informate e attente al mondo reale, pronte quindi ad affrontare nuove professioni, quale ad
esempio quella di collaboratore dell’audiodescrittore. Ben vengano sempre segnalazioni di colori,
aggettivi e metafore, e come già ripetuto, si lasci la libera interpretazione personale, segnalando
solo le informazioni utili relative all’immagine o alla scena da descrivere.
DESCRIZIONE DELLE IMMAGINI: REALTA’ E LIBERA INTERPRETAZIONE
Il piacere di vedere un film, al cinema o in Tv, è dato soprattutto dalle immagini, per questa
ragione un’audiodescrizione può essere definita davvero di qualità solo quando riesce a
trasmettere, a chi ha problemi di vista, la stessa emozione provata da un vedente di fronte a
un’immagine o a una scena. Il linguaggio utilizzato per l'audiodescrizione deve essere preciso e
mai evocativo: preciso, perché l'utilizzo di parole vaghe fa comprendere poco (e l'audiodescrittore
lavora con vincoli di tempo), mai evocativo perché le immagini sono meno esplicite delle parole (e
ciò che si sta descrivendo sono solo immagini, per cui la descrizione deve essere il più reale ed
esaudiente possibile).
Il lessico utilizzato per le audiodescrizioni deve essere preciso, e con uno stile adeguato. Il
testo dovrà essere letto ad alta voce, con un tono chiaro e pulito, che risulti piacevole all’udito
e che non distolga l’attenzione da dialoghi, musiche e rumori del film.
Non bisogna quindi attrarre troppo l'attenzione dell'ascoltatore con terminologia tecnica o
specializzata. Tuttavia, metafore ( es.: un uomo grande come una montagna), aggettivi (es.: bello o
brutto) e tutti i colori, possono e devono essere menzionati.
Consigli e Suggerimenti:
Un bravo audiodescrittore dovrebbe:
? Rivedere il film almeno un paio di volte e scrivere poi una sinopsi. Può essere d’aiuto stilare
una lista delle scene principali (se non sono state prima fornite dalla produzione), questo
permetterà di capire da subito quali sono i punti salienti della storia, oltre che individuare gli
“aspetti-chiave” del film.
? Essere sempre informato e aggiornato, anche tramite associazioni di categoria (es.: Blindsight
Project) sulle disabilità della vista (cecità e ipovisione), poiché la professione
dell’audiodescrittore è rivolta soltanto a chi le vive, e non ad altri.
Una volta che l’audiodescrittore ha elaborato l’audiodescrizione, si dovrebbe:
? Leggerla a voce alta, simulando l’attività dello speaker, quindi sincronizzando
l’audiodescrizione con il film, alla presenza di una persona cieca o ipovedente che ne testerà,
meglio di chiunque altro, l’effettiva comprensione, e lo arricchirà con elementi che la persona
vedente potrebbe non considerare, il tutto a vantaggio della qualità del servizio.
SINCRONIA E INTEGRAZIONE
L'audiodescrizione deve integrarsi armoniosamente con il film e i suoi dialoghi e, quando
possibile, non deve interferire con effetti sonori e musica di sottofondo (soprattutto in momenti
di particolare enfasi o dove essi abbiano un significato specifico).
Un valido modo per evitare tali interferenze è di anticipare l'audiodescrizione, cercando di
descrivere ciò che succede poco prima che accada, evitando però di anticipare troppo l'azione o
l'evento (affinché la persona cieca e quella vedente siano in sincronia il più possibile durante la
proiezione).
In conclusione l'audiodescrizione deve essere inserita tra un dialogo e l'altro e non deve coprire
gli effetti sonori rilevanti per la totale comprensione.
Importante: se in alcuni casi coprire la colonna sonora (anche se solo in parte) può essere
necessario, i dialoghi tra i personaggi comunque non vanno mai oscurati.
DOMANDE CHE L’AUDIODESCRITTORE DEVE PORSI:
? Dove e quando una scena ha luogo? C'è un cambio di spazio/tempo tra le scene?
? C'è una connessione tra il tempo della storia e l'azione?
? Quali sono i personaggi e che rilevanza hanno nella storia? Chi sono? Appartengono a un nucleo
familiare e/o sociale rilevante alla storia?
COSA DESCRIVERE:
? DOVE: luoghi, incluse le dimensioni (es.: “una strada molto stretta”, “un salotto molto
spazioso”), eventuali cambi di ambientazione durante le scene.
? QUANDO: momento della giornata (mattina, pomeriggio, sera, ecc.).
? CHI: Personaggi, (dipende dalla scena e dal tipo di film): abiti, caratteri fisici, espressioni
del viso, linguaggio del corpo, età.
? COSA: tipo di azione in corso ( es.: battaglia), suoni o effetti che non sono facilmente
identificabili, sottotitoli o testo su schermo (es: graffiti), titolo di apertura del film ed
eventuali credits.
Linguaggio da utilizzare: vario e preciso, conciso ed appropriato:
? Frasi grammaticalmente complete e descrizioni scorrevoli (evitare termini troppo complessi,
soprattutto da pronunciare).
? Vocabolario, stile e registro si adattano al genere (evitare qualsiasi tipo di forma dialettale
oltre ad un linguaggio scurrile).
? Aggettivi specifici (es.: “malvagio” e non “cattivo”) e prediligere le metafore che facilitino la
comprensione (cercare quindi di evocare, ove richiesto o possibile, elementi che possano ricondurre
ad altre percezioni oltre la vista, quali l'olfatto o il tatto).
? Prediligere l'utilizzo del verbo, piuttosto che verbo più aggettivo o avverbio ( es.: “correre” e
non “camminare velocemente” oppure “camminare svelto”).
? Limitare l'uso di termini particolarmente tecnici. Utilizzare solo termini tecnici di uso comune.
? Tempi verbali: prediligere, quando possibile, il tempo presente.
DA NON DIMENTICARE MAI:
? Ricordare all'ascoltatore, se possibile sempre, chi è il personaggio, identificandolo non solo
con il nome (e sempre lo stesso), ma anche ad esempio con la posizione sociale e/o familiare (es:
“l'avvocato Mario”, o “Mario, il padre di Giulia”).
? Specificare i gradi di parentela solo dopo che sono stati resi noti, quindi anche in questo caso
non anticipare mai alcun tipo d’informazione.
? Qualsiasi tipo di riferimento a persone o cose deve essere preciso e chiaro, se il tempo non lo
permette, è preferibile far pronunciare anche una sola velocissima frase (es.: a casa di Mario),
piuttosto che omettere l'informazione.
DA EVITARE SEMPRE:
? Realizzare l’audiodescrizione senza alcuna collaborazione di una persona cieca o ipovedente.
? Pensare al messaggio che dovrebbe arrivare al nostro pubblico e che tipo di coinvolgimento
emotivo dovrebbe avere: l’interpretazione e il giudizio devono rimanere soggettivi.
? Utilizzare pronomi personali come “lui” o “lei”, ma preferire a questi sempre i nomi (es.: Mario,
Giulia, ecc.).
? Espressioni del tipo “Possiamo notare che”, o “A questo punto Mario”, o “Subito dopo Mario”
(quest’ultima connotazione temporale a volte può essere usata, ma solo se davvero fondamentale per
il significato di una scena).
? Descrivere troppo, solo perché il tempo lo consente. Infatti, descrivere ogni singolo dettaglio
(es.: un litigio, che è una scena particolarmente movimentata), distrae lo spettatore dal corso
della proiezione.
? Forme di censura dettate dal proprio gusto o pregiudizio.
? Interpretazioni dei fatti non necessarie (es.: se un personaggio si agita durante il sonno,
descrivere il movimento in modo oggettivo evitando frasi del tipo “sta avendo un incubo”).
? Parti di testo non necessarie (utilizzare invece massimo 160 parole/al minuto e concedere sempre
un lasso di tempo per le pause).
? Anticipare troppo od omettere le informazioni date dalle immagini o dalle scene.
SERVIZI E CONTATTI
Blindsight Project Onlus per Disabili Sensoriali offre la sua esperienza e i suoi servizi
gratuitamente, esclusi i corsi di formazione che potrebbero richiedere una quota di partecipazione,
a tutti gli interessati (es.: progetti e/o consulenze per l’accessibilità e abbattimento barriere
sensoriali nella cultura, nel cinema o nello spettacolo in genere, o tutte le informazioni
riguardanti le disabilità sensoriali, cui sono rivolti sia l’audiodescrizione, sia i sottotitoli).
Per ogni informazione, suggerimento, comunicazione, segnalazione o richiesta, contattare:
Blindsight Project info@blindsight.eu.
A cura di:
Chiara Sfregola chiara@blindsight.eu
Laura Raffaeli president@blindsight.eu
Consuelo Battistelli consu@blindsight.eu
Roma, 16 Febbraio 2014
Le nostre Linee Guida per l’Accessibilità allo Spettacolo saranno integrate (vedi audiodescrizione
teatrale e sottotitoli) ed ognuna di esse sarà da noi aggiornata periodicamente. Le Linee Guida
sono scaricabili gratis dal sito di Blindsight Project www.blindsight.eu
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webaccessibile - la risorsa di IWA ITALY sull'accessibilità del Web
webaccessibile@itlists.org
itlists.org/mailman/listinfo/webaccessibile
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