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Ricerca: piu' facile per non vedenti usare iPad, progetto "Blindpad"
Panorama del 17-01-2014

ROMA. Si chiama 'Blindpad' il progetto europeo per la realizzazione di
dispositivi tattili in grado di far percepire i contenuti grafici sui
dispositivi digitali mobili a persone ipovedenti o non vedenti.
L'iniziativa vede come capofila l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit)
di Genova e ha l'obiettivo il miglioramento della qualità della vita
delle persone con gravi disturbi della vista e non solo. Il progetto si
sviluppa nell'ambito del programma della Commissione Europea "Ict Work
programme 2013" del Settimo Programma Quadro e vede impegnato un
consorzio internazionale composto da istituti di ricerca, di
riabilitazione e aziende, coordinato dall'Iit.

'Blindpad' vuole realizzare un'alternativa che sfrutta il senso del
tatto per trasmettere le informazioni grafiche necessarie a comprendere
concetti astratti, ad esempio quello della forma geometrica o acquisire
informazioni sull'ambiente circostante, la presenza e localizzazione di
una porta. Nell'era del web e dei dispositivi elettronici moderni,
infatti, è diventato difficile per le persone con gravi disturbi visivi,
approcciarsi e utilizzare i contenuti grafici veicolati da strumenti che
favoriscono il senso della vista. 'Blindpad', o dispositivo personale
per ciechi e ipovedenti, introdurrà nuove superfici 'touchable' nei
dispositivi digitali mobili, in grado di trasmettere contenuti grafici
semplici attraverso sensazioni tattili.

Il nuovo strumento sarà concepito in tutti gli aspetti chiave necessari
alla realizzazione di un oggetto pratico e trasferibile nella vita delle
persone disabili: nuovi materiali, un disegno che risponda alle esigenze
degli utenti, efficienza energetica e costi contenuti. Collaborerà
all'iniziativa l'Istituto David Chiossone Onlus, una struttura completa
capace di offrire servizi residenziali, e non, per affrontare al meglio
il problema dell'handicap visivo e della pluridisabilità in tutte le
fasce di età, che avrà ruolo centrale nell'interazione tra ricercatore e
persone con disabilità. Grazie a questa partnership, il prototipo sarà,
infatti, concepito e verificato nella sua efficacia direttamente con i
potenziali utenti.

"'Blindpad' coinvolge competenze scientifiche differenti e istituti che
hanno come obiettivo della delle loro attività il miglioramento della
qualità della vita delle persone con disabilità - afferma Luca Brayda,
ricercatore all'Iit e coordinatore del progetto - il nostro obiettivo è
sviluppare una nuova classe di dispositivi digitali che stimolino il
senso del tatto, progettati per favorire l'inclusione sociale attraverso
un uso mirato ed efficace delle sensorialità residue. Possiamo sfruttare
- osserva - tutti gli aspetti positivi che l'interazione tra uomo e
macchina porta per lo sviluppo della conoscenza, e applicarlo al
potenziamento delle tecnologie applicate all'istruzione". Gli altri
partner del progetto sono: l'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne
(Epfl) in Svizzera, GeoMobile GmbH in in Germania, Fundacja Instytut
Rozwoju Regionalnego (Firr) in Polonia, Ateknea Invention and Research
Centre Ltd in Ungheria.
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