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Un chip per tornare a vedere, l'occhio bionico realtà a Padova
Il Mattino di Padova del 06-09-2013
Un chip per tornare a vedere, l'occhio bionico realtà a Padova
PADOVA. Ritornare a vedere grazie a un chip. L’occhio bionico, ultima frontiera della chirurgia
oculistica, sarà realtà anche nella città del Santo. La tecnologia c’è, i chirurghi addestrati
pure. E la Regione Veneto ha promesso un finanziamento ad hoc per far partire la sperimentazione.
Il meccanismo alla base della nuova tecnica (sessanta gli interventi eseguiti fino a oggi in tutto
al mondo) prevede l’impianto di un microchip nella retina e l’utilizzo di una telecamera montata
sugli occhiali. Due strumenti che riescono a comunicare tra loro tramite un segnale elettrico.
Una nuova speranza per quanti hanno perso la vista a causa di una patologia degenerativa della
retina. Centrale operativa della sperimentazione sarà l’unità operativa di Oculistica dell’ospedale
di Camposampiero (Usl 15), struttura leader a livello regionale per il trattamento della retinite
pigmentosa.
Marzio Chizzolini, numero uno del reparto, oggi sarà al San Gaetano quale anima del convegno
“What’s New 2013, Corsi di Chirurgia innovativa in Oftalmologia”: «Fino a oggi in Italia sono stati
eseguiti solo una decina di interventi di questo tipo. A breve la sperimentazione dovrebbe essere
disponibile anche da noi a Camposampiero. Questo trattamento chirurgico è adatto solo a coloro che
hanno perso la vista a seguito di una malattia degenerativa, non purtroppo per chi è cieco dalla
nascita. L’impianto del chip permette di distinguere sagome, ombre. Segnali che chi ha già visto
riesce a interpretare». Non si tratta di un miracolo, di una tecnica che permetterà di restituire
la vista ai ciechi, ma di migliorare la loro qualità di vita. Oggi non si discuterà solo di occhio
bionico, il convegno, frutto della collaborazione tra l’Oculistica di Camposampiero e il reparto
“gemello” di Pordenone, diretto da Giorgio Beltrame, sarà l’occasione per fornire agli special isti
una panoramica su tutte le nuove tecniche chirurgiche più innovative. «Oggi si parlerà», continua
il dottor Marzio Chizzolini, «anche dei nuovi laser a femtosecondi, dell’utilizzo della terapia
genica. Sarà un’occasione di confronto per portare in Veneto le tecniche chirurgiche più
innovative. Si tratta di un appuntamento importante per l’oftalmologia triveneta in cui i migliori
esperti italiani e prestigiosi ospiti internazionali discuteranno delle più recenti tecniche
innovative nella diagnosi e terapia in tutti i settori dell’oculistica».
Dalla retina alle cornea, passando per il glaucoma ed alle tecniche laser nella chirurgia della
cataratta e nella chirurgia refrattiva ogni novità ed esperienza oggi applicata in ambito
oculistico verrà esposta dai rispettivi esperti e ricercatori.
di Fabiana Pesci
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