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Non vedenti, ecco cinque guide per un’informazione accessibile
Il Corriere della Sera del 25-07-2013

Realizzate in formato audio e in braille dal Movimento Consumatori, riguardano farmaci e salute, 
assicurazioni e banche, casa e utenze, commercio, trasporti e turismo.

MILANO. Come utilizzare correttamente i farmaci, chi ha diritto all’esenzione del ticket; 
informazioni sulle utenze telefoniche, di acqua, gas ed elettricità; come tutelarsi se si stipula 
un contratto con un’assicurazione o una banca o se si acquistano beni e servizi. E poi: a chi 
rivolgersi per il reclamo in caso di disservizi, per esempio se il treno arriva in ritardo. Per 
consentire alle persone con disabilità visiva di accedere a queste e altre informazioni per 
tutelare i propri diritti di consumatori, sono disponibili in formato audio e in braille cinque 
guide tematiche su: farmaci e salute, assicurazioni e banche, casa e utenze, commercio e garanzie, 
trasporti e turismo. Le ha realizzate il Movimento Consumatori nell’ambito della campagna nazionale 
Open door a tutela dei diritti dei cittadini non vedenti, con il contributo del Ministero del 
Lavoro e delle Politiche Sociali e in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi.

DIRITTI DEGLI UTENTI. «Sono consumatori come gli altri che acquistano prodotti e servizi ma per 
loro l’accesso alle informazioni non è affatto scontato – afferma Francesca Lulli, una delle 
promotrici del progetto del Movimento Consumatori – . Per questo, oltre alla classica assistenza 
tramite lo «sportello informazioni», abbiamo voluto fornire uno strumento per consentire anche a 
loro di tutelarsi. Le guide – continua Lulli –sono disponibili in braille presso le sedi 
territoriali delle associazioni di consumatori e di non vedenti oppure online in formato audio». 
Nell’ambito della campagna Open door è stata poi condotta un’indagine per analizzare l'impatto che 
la tecnologia ha sulle persone non vedenti e le loro indicazioni per migliorare l’accesso e la 
fruibilità delle informazioni.

L’INDAGINE. Ebbene, dai risultati del sondaggio, che ha coinvolto un campione di 150 non vedenti, 
emerge che la tecnologia è vissuta, in genere, come uno strumento che migliora la vita. L’uso del 
telecomando, negli strumenti tecnologici che lo prevedono, non crea problemi: per esempio, viene 
utilizzato autonomamente dall’89,7% dei non vedenti che ascoltano la TV. Tutti gli intervistati 
hanno il telefono cellulare, nella maggior parte dei casi quello tradizionale. Il 34% del campione, 
che possiede uno smartphone, ha applicativi che lo aiutano sia nel movimento che per altre 
esigenze. L’85,3% degli intervistati ha il computer: quasi tutti si sono dotati di screen reader, 
mentre la tastiera in Braille è utilizzata nel 24,4% dei casi. L’83,7% del campione naviga su 
internet: i non vedenti visitano soprattutto i siti del tempo libero o dei giornali. La rete, 
quindi, è un mezzo di svago o di informazione per chi non vede, ma non viene utilizzata per 
rapportarsi con le istituzioni, nemmeno quelle sanitarie.

ACCORGIMENTI UTILI. «Nella maggior parte dei casi l’introduzione di nuove tecnologie o lo sviluppo 
di quelle già esistenti ha un impatto positivo sulla vita dei non vedenti – commenta Lulli – . A 
volte, però, possono aumentare le barriere a causa, per esempio, dell’uso sempre più diffuso del 
sistema di touch screen anche per elettrodomestici come la lavatrice. Nessun problema invece con lo 
smartphone perché viene utilizzato il lettore di schermo». Gli intervistati chiedono un’attenzione 
maggiore da parte delle aziende produttrici nello sviluppo di tecnologie adatte a chi non vede, 
tenendo conto della loro accessibilità anche nella fase di ideazione, creazione e produzione di 
prodotti e servizi. Consigliano poi alle industrie produttrici di inserire online i manuali di 
istruzione degli apparecchi in formati accessibili (leggibili con lo screen reader o tramite MP3), 
anziché solo cartacei, in modo da agevolare autonomamente il loro utilizzo.

di Maria Giovanna Faiella
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