mipiace I “like” di Facebook valgono milioni di euro per il commercio online La stampa del 06\06\2013. 06/06/2013 carlo lavalle Le vendite online sono maggiori quando le aziende affiancano alla descrizione del prodotto l’indicazione del gradimento dei clienti come ad esempio con i “like” di Facebook. Sono le conclusioni cui giunge uno studio condotto da Jörn Grahl, Franz Rothlauf e Oliver Hinz della Università Johannes Gutenberg di Magonza (JGU) e della Technische Universität (TU) di Darmstadt e realizzato in collaborazione con la società Happyshops. I tre ricercatori hanno avviato all’inizio del 2013 un esperimento con il sito di e-commerce www.spiele-offensive.de, specializzato in giochi da tavolo e di squadra, mettendo a confronto due diversi gruppi per verificare l’impatto dei consigli dell’utenza sul comportamento di acquisto della clientela. Dopo un mese di test si è scoperto che utilizzando pulsanti simili ai “mi piace”, o like, di Facebook o ai “+1” di Google Plus la percentuale di vendita degli articoli così contrassegnati era aumentata del 13%. La differenza con gli stessi prodotti privi della visualizzazione di strumenti social è talmente significativa da creare una disparità anche sulla possibilità di orientare il primo acquisto online (+ 22,19%). “Ciò vuol dire che evidenziando con mezzi simili ai “like” i suggerimenti generati dagli utenti nelle pagine di un negozio online le aziende hanno più probabilità di acquisire nuovi clienti” - spiega Jörn Grahl, Assistant Professor, presso l’Università Johannes Gutenberg di Magonza. “Sembra proprio che gli apprezzamenti degli altri, resi visibili al pubblico, possano contribuire a vincere le incertezze della clientela quando per la prima volta raggiunge e visita un nuovo sito”. Le conclusioni che lo studio trae è che un “like”, il cui valore commerciale è oggetto di molte più discussioni che indagini sul campo, può avere due funzioni nell’ambito del commercio elettronico. La prima come indicatore della qualità di un prodotto, in modo che i buoni prodotti ricevano più raccomandazioni di altri, mentre la seconda è quella di rappresentare un fattore capace di incrementare le vendite. Secondo gli autori della ricerca “How do social recommendations influence shopping behavior? A field experiment” il loro approccio sperimentale sul terreno, al posto di avvalersi di una raccolta di big data, ha consentito di determinare l’effettivo valore di un like in quanto preziosa risorsa per i manager impegnati nel business online. In concreto, lo studio ha dimostrato che un utente di un negozio online che vede centinaia di altri clienti cliccare le loro preferenze sui prodotti di quel sito è portato a spendere qualche centesimo di euro in più e ciò solo come effetto unicamente imputabile alla visualizzazione delle raccomandazioni inserite dai clienti. Questa piccola maggiore somma assume rilevanza a livello della singola attività di e-commerce ma ancora di più sul piano economico generale considerando che piattaforme di user generated content come Facebook producono miliardi di like e commenti in pochi giorni. Se soltanto una minima percentuale di questo ammontare fosse meglio sfruttata dalle aziende e trasformata in valore si può immaginarne la portata in termini macroeconomici.Torna all'indice