memtest Memory Test 86. Riccardo Monti su uiciechi.it, 2013-05. Software da installare su una pennetta USB o su un floppy disk per sistema a 32 bit, per il controllo delle memorie RAM. Questo piccolo programma stand-alone e free, fa un test alle memorie RAM quando si ha il sospetto che possono essere quelle a creare problemi di crash del sistema. Quando il software esegue il test, scrive ripetutamente una quantità enorme di modelli diversi di dati per tutte le locazioni di memoria e li legge di nuovo, verificando se il risultato della lettura è lo stesso di quello della scrittura. E' consigliato usare questo programma solo quando si hanno errori ripetuti di crash del sistema e ci si vuole accertare che la memoria RAM installata sia integra e che non sia guasta anche momentaneamente. Ogni volta che si sospetta che, a causa di un crash di sistema , apparentemente senza alcun motivo, oppure, un riavvio improvviso senza motivi certi, con questo software possiamo sapere se i banchi di memoria RAM lavorano in modo corretto, visto che capita spesso che le ram fanno di questi scherzi. Talvolta basta un piccolo errore di scrittura o di lettura per bloccare il sistema operativo. Memtest86+, ha come software di base il noto Memtest86 originale, programmato da Chris Brady . Vediamo come installarlo e come funziona. Nel giornale su cd, tra i software del mese, è stato inserito il file memory_test86_piùu_s_b_installer.zip che contiene il file per installare il software. Una volta scompattato il file zip e dato invio sul file memory_test86_piùu_s_b_installer.exe, si avvia la procedura per installare il software, con la possibilità di installarlo su una pendrive o su un floppy disk, per chi ancora possiede tale lettore. L'installazione è molto semplice in quanto dando invio sul file exe, l'installazione guidata ci chiede di scegliere il supporto sul quale installare il software. Il programma di installazione è in lingua inglese, ma niente timore, ho generato il file vocabolario per Jaws, quindi, se lo inseriamo tra gli script del nostro Jaws, quasi tutto sarà letto in italiano. Nella prima schermata ci viene chiesto di accettare i termini di licenza e nella licenza si dice molto chiaramente che chi usa questo software open source se ne assume tutte le responsabilità. Anche se questa dicitura la si trova in tutte le licenze, soprattutto quelle per i software open source, avviando un computer con questo supporto appositamente preparato e non potendo avere assistenza vocale, a maggior ragione ci si deve affidare a qualche persona che non sia sprovveduta. Accettata la licenza, ci viene chiesto di scegliere il supporto USB o floppy disk, se è presente sulla macchina. Ovviamente bisogna preventivamente inserire una pendrive in una presa USB. La schermata non viene letta immediatamente da Jaws, ma riducendo ad icona e poi riaprendo la schermata con alt più tab, si legge tutti i campi con il tasto tab. Si sceglie nella casella combinata il supporto e si conferma l'installazione dando invio sul pulsante crea (create). L'installazione consiste nel generare sul supporto i file che rendono il supporto idoneo ad avviare il computer e avviare automaticamente, all'avvio della macchina, una interfaccia di Linux con una utility apposita per avviare il programma che esegue il test delle memorie ram. E' molto ovvio che andando in funzione il programma all'avvio della macchina, non abbiamo il supporto della voce, quindi, ci dobbiamo affidare ad un occhio in prestito per poter eseguire il test delle memorie ram. Essendo una cosa che si fa nei rari casi in cui si hanno crash di sistema inspiegabili, questo è un problema secondario, ammesso che ci vogliamo sincerare che non sono i banchi di memoria ad essere il problema, evitando che portando il computer dal tecnico, questi cambia tutto quello che vuole. Per rendersi conto se la procedura è andata a buon fine, dopo essersi accertati che abbiamo visibili i file di sistema e quelli nascosti, sul supporto usato avremo i seguenti file: Copying, ldlinux.sys, mt86plus, Readme.txt e syslinux.cfg. Il file readme.txt è in inglese e se qualcuno vuole approfondire, basta leggersi quello. `************` `Riccardo Monti rickymonti@email.it`_Torna all'indice