bioaid Bioaid, applicazione per non udenti. Carlo Piccini su universal-access, 09\04\2013, h. 11.59. dal settimanale "galileo online Smartphone, un'app per non udenti di Simone Valesini Pubblicato il 07 Aprile 2013 13:00 Dall'invenzione delle app, i cellulari hanno smesso di essere semplici telefoni, diventando agende, macchine fotografiche, videocamere, torce elettriche, e chi piu' ne ha piu' ne metta. Con una tale quantita' di applicazioni disponibili, in futuro persino i non udenti potrebbero non poter piu' fare a meno di un telefono. Un team di ricercatori dell'Universita' dell'Essex, nel Regno Unito, ha infatti inventato una app capace di trasformare lo smartphone in un apparecchio acustico. BioAid, questo il nome dell'applicazione, puo' essere scaricata direttamente da iTunes, e secondo i suoi progettatori in futuro potrebbe rivoluzionare l'universo degli apparecchi acustici. "Riteniamo che BioAid abbia un potenziale incredibile, che potrebbe realmente cambiare la vita di molte persone", commenta Ray Meddis, ricercatore del dipartimento di psicologia dell'Universita' dell'Essex che ha partecipato allo sviluppo della app. "I problemi di udito spesso obbligano le persone a ritirarsi dalla vita pubblica. Anche quando possiedono un apparecchio acustico, la tecnologia non e' abbastanza sofisticata per offrire una soluzione ritagliata sulle specifiche esigenze dei singoli, e per questo molte persone smettono semplicemente di usarli". Per sviluppare la nuova applicazione, i ricercatori si sono ispirati alla biologia, cercando di replicare la complessita' dell'udito umano. I suoni infatti sono un mix complicato di diverse frequenze, e i problemi di udito spesso consistono in una minore sensibilita' ad alcune di queste frequenze. Gli apparecchi acustici tradizionali hanno normalmente un unico settaggio disponibile, che permette di enfatizzare solamente il volume di alcune parti dello spettro sonoro, e per questo non sono ugualmente efficaci per ogni paziente. BioAid invece e' stata progettata con 4 preset, ognuno dei quali e' poi ulteriormente personalizzabile dall'utente per trovare la configurazione piu' adatta alle sue esigenze. "Gli apparecchi tradizionali costano migliaia di euro, e vengono applicati da uno specialista dopo aver effettuato un test dell'udito", spiega Nick Clark, altro sviluppatore di BioAid. "La nostra app offre un'alternativa semplice e accessibile a chiunque possieda un iPhone o un iPod. Il test dell'udito e' sostituito da un processo esplorativo, che permette all'utente di trovare il settaggio ottimale". Secondo i ricercatori comunque la loro app non correra' il rischio di sostituirsi indebitamente ad una visita specialistica, perche' gli indecisi non potranno che essere incoraggiati a visitare un medico dopo aver sperimentato i benefici che si possono avere da un apparecchio acustico ben realizzato. Questo almeno nel breve periodo, perche' per il futuro gli sviluppatori di BioAid immaginano invece un'autentica rivoluzione: "Non e' inconcepibile pensare che in futuro indosseremo i cellulari intorno al polso, o che questi diventeranno piccoli congegni che porteremo dietro all'orecchio", spiega Meddis. "Con l'algoritmo di BioAid, e con la tecnologia Wi-fi, in futuro potremmo vedere gli specialisti regolare la configurazione degli apparecchi dei pazienti a distanza, grazie ad apparecchi telefonici, o anche monitorarne l'uso per massimizzarne l'efficacia". Per gli interessati, e' possibile scaricare la app gratis su Itunes.Torna all'indice