pulizia
Recensione: CleanMyMac 2, nuova versione per la migliore suite di pulizia per Mac
Paola Bellini su universal-access, 04\03\2013, h. 07.32.

ho letto questo articolo su saggiamente e mi è sembrato interessante e quindi ho deciso di postarlo 
in lista. Spero di aver fatto cosa gradita.Saluti, Paola

Quando nel 2010 è arrivato il software CleanMyMac ha ottenuto immediato successo. A distanza di tre 
anni MacPaw si appresta a rilasciare la nuova versione 2.0 che, ci dicono, sarà disponibile da 
martedì 5 marzo. Lo sto utilizzando in anteprima già da alcune settimane e le novità introdotte 
sono tante e tutte positive.

Iniziando a parlare di interfaccia, CMM2 è stato completamente riprogettato in modo da risultare 
più semplice. La finestra mantiene i colori scuri e sia le icone che gli elementi grafici sono 
particolarmente curati. Sulla sinistra non si trova più l’elenco delle tipologie di file 
“spazzatura” (cache, log, file di lingue, ecc..) ma una più comprensibile lista di funzioni.

Qui si noteranno due delle più importanti novità di questa versione, ovvero la Pulizia di iPhoto e 
la ricerca dei Grandi e vecchi file. Quest’ultima è una vera propria chicca se si considera che vi 
sono applicazioni che fanno solo questo, molte delle quali a pagamento. Inoltre, grazie alla 
normalizzazione degli strumenti, si ottiene maggiore visibilità anche per quelli che erano già 
presenti, come la Disinstallazione o la Gestione delle estensioni.

Lanciando la Pulizia automatica inizia la procedura di analisi, la quale viene accompagnata da 
gradevoli animazioni di elementi disegnati e frasi che alleggeriscono l’attesa. La medesima cura la 
ritroviamo eseguendo qualsiasi altro strumento e la progressione viene indicata sempre in basso, 
attraverso la colorazione che circonda il pulsante di avvio/interruzione.

Usando SSD la procedura dura veramente poco, sia per la velocità dei dischi che per 
l’ottimizzazione di CMM2, e alla conclusione si ottiene un rapido resoconto degli elementi 
“spazzatura” localizzati. Si può procedere con l’eliminazione diretta ma

deselezionando almeno uno degli elementi apparirà un pulsante che consente di passare alla pulizia 
manuale, verificando i file uno ad uno

Questa interessante funzionalità è un po’ nascosta ma in linea di principio non sarà quasi mai 
necessario avvalersene. CMM2 è già preconfigurata in base ad un utilizzo sicuro per ogni utente, i 
cui dettagli sono indicati nelle preferenze (cmd+,). Queste sono finalmente disegnate in modo più 
tradizionale ed inserite in una finestra separata rispetto l’applicazione. Nella precedente release 
apparivano all’interno della finestra principale, la quale si ridimensionava con un’animazione. A 
livello funzionale non cambia nulla ma quella soluzione è risultata un po’ fastidiosa con il 
passare del tempo, sia perché non consentiva di vedere contemporaneamente preferenze e 
applicazione, sia perché come “fuori standard” è risultata un po’ faticosa da digerire.

La configurazione base prevede il mantenimento delle lingue italiano ed inglese per le applicazioni 
e provvederà a cancellare tutti i file di lingue a noi non utili. Già questa semplice operazione, 
ottenibile anche con soluzioni gratuite come Monolingual, consente di recuperare un numero 
crescente di GB quanti più software si hanno installati. CMM2 evita di effettuare pulizie su alcune 
applicazioni che definisce “segnate”, poiché si è verificato che modificandole si possono 
visualizzare dei popup di errore. Viene anche specificato che ciò non influirebbe sulla loro 
funzionalità e, per questo, si offre all’utente la possibilità di forzarne comunque la pulizia 
(operazione che rimane decisamente sconsigliata).

Nel pannello di preferenze “Scansione” si trovano tutti i dettagli rispetto gli altri garbage file 
che CMM2 ricerca all’interno del sistema. Anche in questo caso è possibile effettuare un intervento 
diretto per personalizzarne il comportamento. Ad esempio, alcuni potrebbero preferire non 
cancellare i file di cache dell’utente perché questi vengono utilizzati da molte applicazioni per 
essere più rapide, applicazioni come Safari, per dirne una, che come ogni browser mantiene immagini 
e documenti visualizzati nella cache in modo tale da non riscaricarli ogni volta. Tuttavia le cache 
rischiamo spesso di diventare degli enormi depositi di spazzatura per cui una saltuaria ripulita 
può essere utile e difficilmente causa effetti visibili.

Altra novità interessante riguarda la pulizia dei file di preferenze danneggiati i quali sono tra i 
responsabili più frequenti del malfunzionamento di alcune aree del sistema.
Installando ed eseguendo CleanMyMac per la prima volta su un computer con una lunga attività alle 
spalle, che siano mesi o anni, si può rimanere stupiti dei GB che si riescono a recuperare. Il 
primo passaggio sarà quello più efficace ma ogni esecuzione mensile recupera sempre un po’ di 
spazio, specie se nel frattempo si sono installate altre applicazioni. È bene chiarire che una 
parte di questi file sono destinati a ricrearsi naturalmente, come le cache di cui abbiamo già 
parlato le quali sono utili al sistema ed alle applicazioni. Cancellandole saltuariamente si 
ottiene il risultato di ripulirle da elementi ormai inutili e si libera dello spazio che può essere 
più o meno prezioso in relazione alla dimensione del proprio disco interno.

Forse la più importante aggiunta in CMM2 è l’identificazione dei file grandi non utilizzati.
Dopo una rapida scansione ci verrano proposti quelli più grassi e vecchi, in base ad una serie di 
filtri personalizzabili per vista, dimensione e data di apertura. Si vedranno inizialmente i 
documenti più voluminosi e il cui utilizzo risale ad almeno una settimana fa, due settimane, un 
mese, due mesi, ecc.. Passando con il mouse sulle singole righe, due icone consentiranno 
localizzare il singolo file nel Finder oppure ottenere una rapida preview con Quick Look. Non tutti 
i documenti così evidenziati sono realmente inutili e cancellabili, anzi, nel mio caso erano tutti 
utili ma non nel computer. La maggior parte riguardavano vecchie lavorazioni totalmente dimenticate 
che ho potuto spostare nelle più opportune unità esterne di archivio.

Tra le novità spunta anche la pulizia della libreria di iPhoto che non corrisponde a quanto è già 
possibile fare premendo il tasto alt durante l’avvio. L’applicazione di Apple per la fotografia 
personale tende a creare copie su copie ogni volta che modifichiamo una fotografia, anche se 
effettuiamo una semplice rotazione. Se utilizzate i RAW mantenere tutte le copie originali è 
sicuramente utile ma mettere RAW su iPhoto è di per sé un errore. Potrebbe sembrare che questi 
vengano elaborati ma in realtà sono solo “gestiti”, ovvero viene eseguito uno sviluppo automatico e 
le successive variazioni si effettueranno sui JPG, rendendo l’utilizzo del file grezzo 
sostanzialmente inutile ed inutilmente ingombrante.

Le illustrazioni che allietano l’attesa dell’elaborazione sono sempre simpatiche.

Una importante ristrutturazione l’ha subita anche l’area di pulizia del cestino dove ora si 
visualizzano in modo molto più chiaro e semplice tutti i cestini relativi alle singole unità 
collegate. Il cestino di sistema agisce solo globalmente mentre i file cancellati rimangono 
all’interno di una cartella nascosta nelle singole unità di provenienza. Ciò significa che 
cancellando un documento su una pendrive o una sd, questo continuerà ad occupare comunque il suo 
spazio finché non si svuoterà il cestino ma agendo su quello nel dock si svuoteranno tutti i 
cestini e non sempre questo è utile. Quello primario del Mac non conviene svuotarlo troppo 
frequentemente ogni volta che lo si vede pieno, altrimenti se ne vanifica completamente l’utilità. 
Grazie a questa semplice soluzione si possono svuotare i singoli cestini selettivamente e senza 
dover ricorrere all’uso del terminale. Utile anche l’aggiunta del cestino di iPhoto, il quale 
spesso viene completamente dimenticato dagli utenti meno esperti.

Sulla Disinstallazione non c’è molto da aggiungere rispetto a quanto valeva già per il primo 
CleanMyMac. Rimane ancora oggi tra i migliori software del settore per efficienza e sicurezza, con 
l’utile monitoraggio continuo che consente di avviare una disinstallazione completa anche quando si 
getta semplicemente l’icona di un’applicazione nel cestino. Da segnalare la possibilità di 
visualizzare i file inutili, denominati “Avanzi”, nonché i software non più supportati, 
interessante a seguito di un upgrade del sistema operativo.

Con Gestione estensioni si possono monitorare molte aree del sistema che spesso si dimenticano 
perché non direttamente visibili all’utente. Anche qui vi è una fortissima semplificazione 
dell’interfaccia rispetto al passato che rende finalmente chiare le sue funzionalità. Non ci si 
aspetti di liberare molto spazio agendo in questa sezione, perché le estensioni occupano sempre 
poco, ma a questo punto si sarà già capito che le finalità di CMM2 vanno oltre la semplice 
cancellazione di file. Per estensioni qui si intendono i plugin legati alle varie aree di sistema 
(iTunes, QuickTime, Spotlight, Quick Look, ecc..) nonché per i software, le preferenze di sistema e 
via discorrendo. Molto utile ad esempio la lista degli elementi di login, la quale non comprende 
solo quelli visibili dal singolo utente nel pannello di preferenze “Utenti e gruppi” ma mostra 
davvero tutto, anche le applicazioni ed i servizi lanciati a livello di root. Qui può capitare di 
avere elementi non più necessari, magari in seguito ad una disinstallazione incompleta, ma ci rende 
anche conto di alcuni software che magari si può evitare di mantenere in auto avvio per velocizzare 
il computer.

Tra le altre cose segnaliamo anche la visualizzazione diretta dei Plugin di Internet, dove gli 
utilizzatori di Adobe Acrobat noteranno la presenza di un AdobePDFViewer che si sostituisce a 
quello di sistema nei browser ma non sempre è altrettanto rapido ed aggiornato. Se riscontrate 
problemi, ad esempio scattosità eccessiva nella visualizzazione dei PDF in Safari, potete provare a 
disattivarlo perché alcuni utenti ci segnalano un miglioramento.

Arriviamo infine all’area dell’Eliminazione diretta dei file. Come è noto utilizzando cmd+alt 
insieme alla pressione prolungata dell’icona cestino nel Dock, si ottiene la possibilità di 
svuotare il contenuto in modo sicuro, ovvero impostando a zero tutto lo spazio occupato e riducendo 
al minimo le possibilità di recupero. Anche in questo caso non c’è modo di agire selettivamente sul 
singolo documento e si dovrà lavorare sull’intero cestino di sistema. Gli aspetti negativi sono 
sostanzialmente due: il primo è la perdita definitiva di eventuali altri file anche su pendrive, sd 
ed altre unità collegate, il secondo è che lo svuotamento sicuro impiega molto più tempo e se il 
cestino è già pieno di molti file si può attendere inutilmente più a lungo. Se vi state chiedendo 
perché tanta attenzione sui file nel cestino vuol dire che non vi è mai capitato di aver perso 
definitivamente un file per la sciocca abitudine di svuotarlo continuamente. Ciò che si mette nel 
cestino si intende vada cancellato ma capita davvero che qualcosa possa riservire poco più avanti, 
certo non è frequente per fortuna ma è capitato più o meno a tutti almeno una volta e allora ci si 
domanda se usarlo per come è stato concepito non sia forse un’idea migliore.

Ritornando in carreggiata, CMM2 mantiene la funzionalità di eliminazione sicura e diretta che aveva 
il software precedente, in modo da non doversi interrogare sul contenuto del cestino, se svuotarlo 
o meno, avviare la procedura sicura di cancellazione, ecc.. Non è una cosa molto frequente ma in 
alcuni casi mi è successo di utilizzare anche questa funzionalità che si aggiunge alle tante già 
presenti.

Conclusioni
CleanMyMac 2 apporta numerosi vantaggi rispetto la prima versione e riesce così a rimanere al passo 
coi tempi sia in termini di interfaccia che di funzionalità. Mi è già capitato di fare una 
riflessione simile di recente per un’altra applicazione e qui mi tocca sostanzialmente ripetermi: 
si tratta di una utility e difficilmente si può definire come indispensabile. Detto questo trovo 
che non esista su piattaforma Mac un’altra applicazione del genere che vi possa competere, l’ho 
detto nel 2010 e rimane valido anche nel 2013 con la nuova release. Conoscendo bene il terminale si 
può ugualmente svuotare il cestino di un singolo volume, navigando nella libreria di sistema è 
possibile trovare, una per una, tutte le cartelle delle estensioni, con Monolingual cancelliamo 
gratuitamente le lingue inutili, entrando in iPhoto si può svuotare il suo cestino, ci sono 
applicazioni gratuite anche per la disinstallazione o GrandPerspective per trovare i file 
voluminosi, Onyx per le preferenze danneggiate, ecc.. così facendo si spende nulla ed è certamente 
una possibilità, ma non si saranno ottenute neanche tutte le funzioni di CleanMyMac e non di certo 
la sua praticità. Prima del 2010 ero il primo a far tutto manualmente ma dopo aver provato questo 
software ho notato che avere tutto a distanza di un clic rende le operazioni di manutenzione più 
facili e frequenti, con buona pace dello spazio libero sul disco e dell’efficienza di Mac OS X. 
Ancora non è stato ufficializzato il prezzo della nuova release per l’Italia ma dovrebbe attestarsi 
su $39.95 per licenza, quindi circa 30€.

CMM2 completa la sua efficacia con l’installazione di CleanMyDrive (gratuita sul MAS) che consente 
di ripulire i dischi esterni dai vari resource fork di Mac e Windows ed offre una pratica icona 
nella toolbar che consente di monitorare lo spazio sui dischi, espellere le unità esterne ed i DMG.

PRO
 Interfaccia molto curata (migliorata notevolmente dalla prima release)
 Localizzato in italiano (con molte meno imperfezioni che in passato)
 Procedura di pulizia automatica ben tarata
 Localizzazione dei file voluminosi e vecchi con anteprima rapida e filtri
 Integrazione con iPhoto per libreria e cestino
 Svuotamento dei cestini delle singole unità
 Disinstallazione delle applicazioni efficace ed integrabile con il cestino
 Possibilità di esplorare e disattivare le singole estensioni del sistema
 Analisi degli elementi di avvio completi dell’utente root
 Eliminazione sicura dei file
 Molte opzioni di configurazione e personalizzazione del comportamento
 Perfetta con l’integrazione di CleanMyDrive

CONTRO
Nulla

Fonte:
www.saggiamente.com/2013/03/03/recensione-cleanmymac-2-nuo
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