accesso
Finalmente il decreto per l'accessibilità nella P. A.
Vincenzo Gramuglia su mondoinformatica, 22\03\2013, h. 14.50.
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Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo firma il testo attuativo della Legge Stanca. Il Web
della pubblica amministrazione adottera' lo standard W3C WCAG 2.0. Per garantire fruibilita' a tutti
Roma - Tutti i siti web della Pubblica Amministrazione (PA) a prova di disabilità, come si legge in
un sintetico comunicato stampa diramato dal Ministero dell'Istruzione. Con delega all'Innovazione
della PA, il ministro Francesco Profumo ha ratificato il decreto sui requisiti tecnici di
accessibilità previsti dalla legge 4/2004 sull'introduzione delle "disposizioni per favorire
l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici".
Atteso da tempo, il decreto firmato dal ministro Profumo era stato predisposto dallo specifico
gruppo di lavoro formato dalle associazioni di sviluppatori, disabili e vari responsabili della PA.
Come spiegato dai vertici della sezione italiana della International Webmasters Association (IWA),
i siti della Pubblica Amministrazione potranno ora applicare quelle regole tecniche previste dallo
standard internazionale W3C WCAG 2.0.
Regole "meno stringenti sotto l'aspetto della conformità del codice", come spiegato in un post
firmato dal presidente di IWA Italy Roberto Scano. "Ottimizzate per l'operatività delle tecnologie
legate alle applicazioni web di nuova generazione (ad esempio, ajax), nonché all'accessibilità dei
documenti". Nella visione dello stesso Scano, il decreto tricolore rappresenterà un esempio per il
resto dell'Europa, "stante che nel dicembre 2012 l'Unione Europea ha invitato gli stati membri ad
applicare il medesimo livello di accessibilità (WCAG 2.0 livello "AA") ora obbligo per le PA
italiane (e, a seguito del decreto crescita 2.0, di tutti i soggetti che beneficiano di contributi
pubblici per sviluppare servizi nel web)".
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Il testo del decreto firmato dal ministro Profumo passerà ora al vaglio della Corte dei Conti,
dunque pubblicabile in Gazzetta Ufficiale tra circa un mese. "L'Italia si pone tra i primi paesi in
Europa ad accogliere e rendere operativi i criteri più rigorosi per l'accessibilità dei contenuti
per il web - si legge alla fine del comunicato ministeriale - siano essi pagine informative,
documenti scaricabili, applicazioni o social network".
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