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Philips, addio a video e musica: il colosso svende ai giapponesi
Repubblica mobile del 31\01\2013.

Il marchio Electronics ceduto per 150 milioni di euro alla Funai. L'azienda
olandese si concentrerà nel settore dell'illuminazione e degli
elettromedicali. L'ad: "Oggi con internet e cloud la gente non acquista più
cd e dvd"

C'E' STATO un tempo, non troppo distante, in cui il nome Philips Electronics
era sinonimo di elettronica di consumo. Riproduttori musicali, lettori Cd,
Dvd, Blu Ray, videogiochi e hifi, il marchio dell'azienda olandese era
ovunque. Ma il mondo è cambiato, assieme ai modelli di consumo. E lo scettro
di Philips, azienda olandese, è passato gradualmente in altre mani, fino al
presente, in cui a dominare sono Apple e Samsung, e ancora altre aziende
giapponesi, coreane e cinesi. In Olanda hanno quindi deciso: dopo 80 anni di
storia sul mercato, il marchio Philips relativo ai prodotti di elettronica
di consumo è stato venduto alla Funai, giapponese, a un prezzo quasi
simbolico di 150 milioni di Euro più il valore della licenza del marchio.
Negli ultimi tempi i bilanci del titolo non brillavano e in Borsa se ne
avvertiva l'eco. L'azienda originaria continuerà nella sua attività più
redditizia, quella delle apparecchiature elettromedicali e i sistemi di
illuminazione di design. Resteranno in Olanda anche le attività relative ai
rasoi elettrici e alle macchine da cucina.

Tra i vari momenti storici di Philips ci sono l'invenzione
dell'audiocassetta nel 1963, e poi dei compact disc nel 1983. Ma gli errori
non sono mancati, come l'aver puntato sul sistema Video 2000 quando il Vhs
vinceva la guerra dei videoregistratori. E tutto sommato, anche il non aver
saputo giocare d'anticipo nell'ultima era del multimediale digitale, quello
fatto di streaming e cloud. Oggi Frans van Houten, amministratore di Philips
Electronics, ammette senza giri di parole: "Con queste nuove tecnologie in
giro, la gente non compra più lettori Dvd e Blu Ray". E i milioni di euro di
perdite nell'ultimo periodo certificano il cambio di epoca: 358 milioni di
euro nell'ultimo quarto. Ma Philips Electronics non è la sola ad aver
abbandonato il mercato. E' in "buona compagnia" di altri grandi nomi come la
Siemens e la Lucent, che negli anni hanno preferito lasciare la mano agli
orientali.
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