v4b
Youtube ora visibile ai ciechi.
-- Comunicato stampa di press_abile del 03\12\2012.
Nella Giornata Internazionale dei Diritti dei Disabili
lo studente leccese disabile molto abile ha qualcosa da dire
Video4Blind (V4B) rende “visibili” i video ai ciechi
Sono più di 100 i video pubblicati con la semplice ma
rivoluzionaria idea di Vincenzo Rubano …e c’è anche l’Istat
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Vincenzo vuole “vedere” anche lo spot delle due tastiere dell’iPad Mini
ora che “accessibilizzare” video su Youtube, Vimeo e Facebook
è un gioco da ragazzi.
Lecce – Oggi ricorre la Giornata Internazionale dei Diritti dei Disabili e proprio oggi un disabile
molto abile ha qualcosa da dire a proposito di diritti.
Dopo aver creato “Ti Tengo d’Occhio” (www.titengodocchio.it), il sito/servizio di denuncia di
programmi e siti inaccessibili, e dopo aver lanciato l’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria su
come si possono rendere “visibili” i video ai ciechi, Vincenzo Rubano, lo studente non vedente
dell’Istituto “Galilei Costa”, raccoglie oggi frutti e grandi soddisfazioni dal suo operato. Sono
infatti oltre 100 i video pubblicati in rete che sono stati sottoposti alla tecnica proposta da
Vincenzo e battezzata con la sigla "V4B - Video4Blind", la quale prevede semplicemente l’aggiunta
di alcuni piccoli accorgimenti che hanno però il potere di rendere comprensibili ai non vedenti i
video pubblicati in rete, soprattutto quelli che si basano su pochi testi e “parlano”
principalmente attraverso il linguaggio delle immagini.
Nella lunga lista di video aggiornati con Video4Blind ci sono quelli pubblicati dalla Provincia del
Medio Campidano (Sardegna), quelli di Claude Almansi, quelli della C9 WebTV, quelli di un super fan
dei New Trolls, etc., e, oltre naturalmente ai video pubblicati da Vincenzo e dalla sua scuola, ci
sono anche ben dieci video ufficiali del canale Youtube dell’Istat.
Per avere una visione chiara della questione, usiamo un facile esempio. Tutti abbiamo presente lo
spot della Apple che reclamizza l’iPad Mini attraverso le tastiere del pianoforte
(www.youtube.com/watch?v=sbgxOFYoCwk), proviamo a “rivederlo” ad occhi chiusi, un non vedente sente
solo della musica, punto e basta. Se invece quello stesso video su Youtube avesse nella descrizione
un testo del tipo:
“Lo spot inizia con la visione di un iPad che ha sullo schermo una tastiera musicale su cui due
dita iniziano ad intonare la base di un brano, dopo pochi secondi viene spinto nell’inquadratura un
secondo iPad, più piccolo, nella versione “mini”, sempre con la visione di una tastiera, su cui un
altro dito intona le note soliste a completamento del brano. Lo spot termina con una schermata su
cui c’è scritto iPad Mini.”
In pratica, questa è l’intuizione di Vincenzo e la soluzione per risolvere questi limiti di
accessibilità è di una semplicità impressionante ma capace di portare ad una vera e propria
rivoluzione mediatica. Il processo di “accessibilizzazione” dei video proposto da Vincenzo consiste
praticamente in tre piccole operazioni a carico di chi ha pubblicato o intende pubblicare un video:
1. Aggiungere in coda al titolo del video la sigla (V4B);
2. Aggiungere nell’area “descrizione” che ogni video ha, un breve testo che racconti a parole
ciò che viene espresso con le immagini;
3. Aggiungere fra i “tag” del video la sigla V4B Video4Blind.
Queste tre semplici azioni possono essere fatte da chiunque: non servono conoscenze tecniche, né
tantomeno spese aggiuntive. In questo modo i non vedenti potranno sapere immediatamente e
facilmente se il video è descritto oppure no, sarà infatti sufficiente leggere il titolo, e, cosa
ancora più importante, potranno addirittura cercare tutti i video “accessibilizzati” semplicemente
inserendo “V4B Video4Blind” nel motore di ricerca di Youtube, Vimeo o qualsiasi altra piattaforma.
Questo invece è un esempio di video “accessibilizzato”. E’ uno spot realizzato dagli studenti
dell’istituto leccese e pubblicato su Youtube. Il promo è un tipico esempio di video che basa tutto
il suo “messaggio” sul linguaggio visivo in quanto non prevede alcun “parlato”. Un non vedente,
accedendo allo spot, riesce a capire solo che ci sono diversi sfondi musicali e assolutamente nulla
altro, mentre leggendo la descrizione (attraverso gli “screen reader”), ha la possibilità di farsi
un’idea precisa di ciò che gli altri vedono con gli occhi.
Vincenzo Rubano, 18 anni, sta conducendo da oltre un anno e mezzo una sua personale battaglia
contro tutti i casi di programmi e siti web poco o per nulla accessibili alle persone con problemi
di vista, ipo e non vedenti.
Alcuni riferimenti utili:
I video “accessibilizzati” con V4B Video4Blind: www.titengodocchio.it/video4blind
Sito di “Ti tengo d’occhio”: www.titengodocchio.it
Su Facebook: www.facebook.com/titengodocchio
Su Twitter: www.twitter.com/titengodocchio
Contatto e-mail: info@titengodocchio.it
Grazie per la gentile attenzione e per la cortese pubblicazione.
Press_Abile
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