+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.

- NUMERO 157, APRILE 2013.

 

 

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++Numero 157: In questo numero:
 

01: Il trattato sul copyright accessibile incontra un nuovo ostacolo

- La dimostrazione che cinque anni di discussioni possono produrre ben poco di valido.

 

02: Grandi aspettative per una dimostrazione di accesso ai libri elettronici

- La Fiera del Libro di Londra illustra i progressi dell’industria editoriale.

 

03: Un network di localizzazione vuole aiutare i disabili a contattare altre persone

- Una nuova app potrebbe aiutare ad istituire comunità locali di supporto.

 

Notizie in Breve: 04: Cynthia Waddell – la triste dipartita di una pioniera mondiale; 05 Il denaro parla – accesso ai bancomat nel Regno Unito; 06: Un premio per il viaggio – concorso per un’app.

 

Sezione Due: Nella casella della posta

07: Linguaggio visibile – l’idea di “occhiali Google” per vedere le parole pronunciate; 08: Preoccupazione per QUAIL – una risposta per il software automatico di controllo di rete.

 

Sezione Tre: Profilo: Erik Weihenmayer, appassionato di avventure.

09: Io, cieco sull’Everest: Erik Weihenmayer ha scalato le montagne più alte in tutti i continenti ed al momento sta progettando di percorrere le Rapide del Colorado in kayak – eppure è cieco! Coraggio, determinazione e tecnologia sono gli ingredienti della sua formula per raggiungere il successo, come vi raccontiamo in questo articolo tratto dal quotidiano italiano La Repubblica.

 

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie

 

+01: Il trattato sul copyright accessibile incontra un nuovo ostacolo.

 

L’Unione Mondiale dei Ciechi (World Blind Union, WBU) ha reagito con rabbia nei confronti dell’ennesimo ostacolo alla negoziazione, iniziata già da parecchio tempo, di un trattato internazionale sul copyright che potrebbe promuovere l’accesso ai libri accessibili per le persone cieche o ipovedenti.

 

L’Unione è stata uno dei principali negoziatori in queste discussioni presso l’Organizzazione Mondiale sulla Proprietà Intellettuale (World Intellectual Property Organisation, WIPO), che stanno andando avanti da almeno cinque anni. A seguito dell’ultima serie di colloqui, tenutisi dal 18 al 20 aprile a Ginevra, la WBU ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che le discussioni “non hanno quasi preso in considerazione il fatto che questo trattato favorirebbe la condivisione a livello internazionale di libri per i ciechi, di cui esiste una necessità assoluta”, concentrandosi invece sulla protezione dei diritti dei detentori di copyright già esistenti.

 

Uno dei principali argomenti che la WBU ha tentato di negoziare è rappresentato dalle eccezioni alle leggi sul copyright che regolamentano la condivisione fra diversi Paesi, e che permetterebbero un accesso facilitato alle versioni accessibili di libri e di altri materiali.

 

Quando, nell’ottobre dello scorso anno, era stata approvata una “mappa” per la formalizzazione di un trattato, Dan Pescod, vice presidente della WBU, aveva spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che essa rappresentava “la linea del traguardo” ormai in vista. Tuttavia, Pescod aveva anche messo in guardia contro la creazione di un “trattato trofeo” che sarebbe stato di scarsa o nessuna utilità per la condivisione facilitata dei libri (vedere Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, n° 152: http://www.headstar.com/eablive/?p=776 )

 

Questo trattato sembra ora prendere forma. In una dichiarazione relativa agli ultimi incontri, Fred Schroeder, Primo Vice Presidente dell’Unione Mondiale dei Ciechi, ha affermato: “La WBU è preoccupata poiché alcuni negoziatori hanno concentrato i loro sforzi quasi esclusivamente nella costruzione di indicazioni relative alla protezione del copyright che non hanno nulla a che fare con la possibilità, per gli enti autorizzati, di produrre libri per i ciechi e gli ipovedenti”.

 

Una conferenza diplomatica di due settimane si terrà in Marocco nel prossimo giugno per finalizzare il testo del trattato e per discuterne l’applicazione. La bozza più recente può essere visionata in formato PDF partendo dai link qui di seguito riportati.

 

Bozza del trattato – Link rapido in PDF: http://bit.ly/17evViL

 

Bozza del trattato  – Link completo in PDF: http://www.ip-watch.org/weblog/wp-content/uploads/2013/04/Draft-text-SCCR-VIP-20-April-2013.pdf

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=861

 

 

+02: Grandi aspettative per una dimostrazione di accesso ai libri elettronici.

 

L’accessibilità sta “diventando all’ordine del giorno” nell’industria editoriale, con l’aumento della consapevolezza dell’importanza di aiutare le persone ad accedere ai libri elettronici in molteplici formati: è l’opinione espressa questo mese da un ente che si occupa di standard editoriali.

 

Questa dichiarazione è stata rilasciata a seguito di una dimostrazione dal vivo di letture accessibili tratte dal romanzo “Grandi Aspettative” di Charles Dickens presso la Fiera del Libro di Londra, organizzate dall’Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People, RNIB), dalla Società dei Brevetti degli Editori (Publishers Licensing Society) e da EDitEUR, l’ente che si occupa degli standard commerciali dell’industria mondiale del libro.

 

Le tecnologie di cui è stata data una dimostrazione dal vivo comprendevano l’adattamento dei caratteri su un lettore elettronico Kindle, un lettore per la conversione testo-voce, e l’utilizzo di un iPod per produrre sia la conversione testo voce, sia la trasformazione in Braille, grazie al collegamento con una barra Braille Bluetooth.

 

Helen Gunesekera, Funzionario per lo Sviluppo dei Media (Editoria e Lettura) presso il RNIB, ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che la dimostrazione dal vivo con la barra Braille ha colpito il pubblico in maniera particolarmente favorevole. “La possibilità di vedere la barra Braille in azione ha impressionato notevolmente i presenti, poiché pochi di loro sapevano che una cosa del genere è tecnicamente possibile”, ha affermato Gunesekera.

 

Parlando con il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità dopo questo evento, Mark Bide, direttore amministrativo di EDitEUR, ha dichiarato che l’accessibilità “sta diventando all’ordine del giorno” nell’industria editoriale. Ha affermato che oggi vi è un buon livello di conformità con una direttiva del 2010 dell’Associazione degli Editori, in cui si raccomandava che la conversione testo-voce venisse consentita in maniera standard per tutti i libri elettronici presenti su qualunque piattaforma, fatta eccezione per i casi in cui ne esistesse già un’edizione in formato audio.

 

“Non è il primo punto all’ordine del giorno, ma la situazione è enormemente migliorata negli ultimi quattro o cinque anni. Ci si è resi conto dell’esistenza di parecchie valide ragioni per rendere accessibili i libri elettronici, una di queste è la loro commercializzazione: se si rende di uso comune qualcosa che in precedenza era stata un’attività decisamente specializzata, si contribuisce alla crescita del mercato in generale”.

 

Bide ha raccontato che il progresso si basa sulla Dichiarazione Congiunta sull’Accessibilità (Joint Statement on Accessibility, http://bit.ly/12IZBUl ), un impegno pubblicato dall’Associazione degli Editori nell’aprile del 2012, in cui si chiedeva un ampio sostegno da parte dell’industria editoriale per migliorare l’accessibilità dei libri elettronici (vedere il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 147: http://www.headstar.com/eablive/?p=714 ).

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=858

 

 

+03: Un network di localizzazione vuole aiutare i disabili a contattare altre persone.

 

Nel Regno Unito è stata lanciata un’app gratuita per lo smartphone, in grado di aiutare le persone disabili a trovarne altre all’interno della loro comunità ed a collegarsi con loro per richiedere un sostegno sociale.

 

MiFinder unisce elementi delle piattaforme di social network alla localizzazione satellitare con il GPS, consentendo agli utenti di contattare e, potenzialmente, incontrare persone residenti nelle vicinanze con interessi analoghi. Questa app dispone di una vasta gamma di potenziali utilizzi, compresa la possibilità di fissare appuntamenti, ma promuoverne l’utilizzo per richiedere un sostegno sociale è qualcosa di insolito, secondo il suo creatore.

 

Gli utenti creano un profilo sull’app e possono decidere di inserire informazioni personali, fra cui l’informazione se si considerano disabili. Poi gli utenti scrivono una breve descrizione del motivo per cui utilizzano questa app (per appuntamenti, per conoscere nuovi amici o per trovare un sostegno sociale se si sentono isolati) e il tipo di persone con cui sperano di entrare in contatto. L’app mostra dove sono localizzati gli altri utenti di MiFinder con profili analoghi, compresi coloro che potrebbero trovarsi nella stessa zona in quello stesso periodo. Gli utenti possono fare a meno di comunicare dove si trovano, se preferiscono non renderlo noto ad altre persone.

 

Gabriel Saclain, fondatore e direttore generale di MiFinder, ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità la sua speranza: se un numero sufficiente di utenti utilizzerà questo servizio, la app fornirà un sistema unico di contatti a coloro che si sentono isolati e non hanno la possibilità di incontrare altre persone nella zona dove vivono.

 

“Avevo sentito parlare di altre app relative alla localizzazione, maggiormente focalizzate sugli appuntamenti e cose del genere, ma ritenevo che esistesse la necessità di qualcosa più incentrato sulle comunità, in grado di permettere alla gente di conoscere altre persone in tempo reale utilizzando il GPS”, ha spiegato Saclain.

 

Oltre a consentire agli utenti di instaurare contatti sociali e di avere rapporti con comunità analoghe nelle vicinanze, MiFinder verrà ulteriormente sviluppato per dare ai gruppi di supporto (come ad esempio le organizzazioni che offrono aiuto alle persone disabili) una presenza in tempo reale, ha dichiarato Saclain.

 

Link rapido per MiFinder:http://bit.ly/ZAdfnj

 

Link completo per MiFinder: http://www.mifinderapp.com/page/mifinder/8/

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=856

 

 

++Notizie in breve:
 

+04: Cynthia Waddell: Un’ondata di tributi ha fatto seguito alla morte, avvenuta in aprile, di Cynthia Waddell, la pioniera del design accessibile di rete, che ha lasciato un grande vuoto nella comunità tecnologica mondiale. Waddell aveva fornito un grandissimo contributo alla promozione della causa dell’uguaglianza tecnologica per i disabili negli Stati Uniti, scrivendo nel 1995 il primo standard per il design accessibile di rete di quel Paese. Questo standard aveva aperto la strada alla legislazione sugli Standard per l’Accessibilità alle Tecnologie Elettroniche e di Informazione, nota anche come Sezione 508, che aveva utilizzato le procedure per le forniture al settore pubblico in maniera da influire notevolmente sul modo in cui le aziende produttrici di tecnologie progettano i loro prodotti e servizi. Cynthia aveva anche fondato il Centro Internazionale delle Risorse per la Disabilità in Internet, di cui era direttore amministrativo e che, sotto la sua direzione, aveva instancabilmente promosso il design universale e le pari opportunità:

 

Link rapido: http://bit.ly/ZBg47H

 

Link completo:  http://itu4u.wordpress.com/2013/04/05/accessibility-loses-a-great-champion/ 

 

 

+05 Il denaro parla: Due fra le principali banche del Regno Unito, la RBS e la sua consociata NatWest, si sono recentemente impegnate ad introdurre i “bancomat parlanti” per aiutare i clienti ciechi ed ipovedenti a servirsi della loro rete di bancomat in tutto il Regno Unito. Circa l’80% dei 4.800 bancomat della RBS e della NatWest saranno dotati di opzione vocale; il lavoro partirà all’inizio del 2014 e terminerà alla fine del 2015, a seguito di una lunga campagna promossa dall’Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People, RNIB). Altre sei istituti che forniscono servizi finanziari e bancomat (Barclays, Lloyds, Nationwide, LINK, Co-operative e Visa) hanno aderito a questa campagna.

 

Link rapido: http://bit.ly/17r3jkD

 

Link completo: http://www.rnib.org.uk/getinvolved/campaign/yourmoney/cashmachine/Pages/ATM_Latestnews.aspx

 

 

+06: Un premio per il viaggio: L’azienda Transport for London (Trasporto per Londra, TfL) ha indetto un concorso per trovare un’app in grado di fornire in tempo reale informazioni di viaggio in formati accessibili agli utenti disabili o anziani. Chiunque può iscriversi e sviluppare un’app, e il vincitore riceverà un premio di 5.000 sterline. Il concorso è stato organizzato assieme alla One Voice for Accessible ICT Coalition (Coalizione Una Voce per le Tecnologie Accessibili) e il termine per le iscrizioni è stato fissato al 30 agosto:

 

Link rapido: http://bit.ly/12pRR9B

 

Link completo: http://www.tfl.gov.uk/businessandpartners/syndication/27319.aspx

 

 

[Fine della Sezione Uno].
 

 

++Annuncio Speciale: Bee Communications

- Fornitori specializzati di didascalie remote.

 

Le didascalie remote consentono alle persone sorde di partecipare senza problemi ad incontri, riunioni e conferenze telefoniche. Noi forniamo didascalie accurate e veloci di tutto ciò che viene detto ad un sito web, affinché i non udenti possano leggerle. Il servizio costa soltanto 65 sterline l’ora ed è possibile la prenotazione in giornata: ciò significa che le persone sorde possono ricevere il supporto alla comunicazione di cui hanno bisogno, rapidamente e dietro richiesta. Tutto ciò che è necessario per usufruire di questo servizio è un accesso ad Internet, ed il servizio è accessibile anche da uno smartphone o un tablet.

 

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[Fine dell’annuncio speciale].

 

 

++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

 

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.

 

+07: Linguaggio visibile: Keith Paterson, che insegna l’uso della rete agli anziani come volontario, ha postato questo commento sul nostro sito web, a seguito dell’articolo pubblicato il mese scorso sui corsi di formazione per i ciechi e gli ipovedenti sul pacchetto “Georgie” di app per lo smartphone, sviluppate come ausilio alla comunicazione.

 

Il suo commento riguarda le sue idée sulle possibili nuove tecnologie digitali volte ad aiutare le persone con problemi di udito, passando dal mondo delle app per cellulare agli occhiali per Google.

 

“Io ci vedo bene, ma il mio udito è quasi inesistente”, ci scrive Paterson. “Fortunatamente dispongo di un impianto cocleare che mi è di grandissimo aiuto. Tuttavia, sono molto sorpreso perché devo ancora vedere una proposta per occhiali Google da utilizzare assieme ad un software di riconoscimento vocale, in modo da poter VEDERE ciò che la gente dice.

 

“Con un miliardo di persone affette da problemi di udito in tutto il mondo, c’è un’enorme necessità di un apparecchio di questo genere e io sto facendo pressioni in questo senso da più di dieci anni. Il software di riconoscimento vocale, inserito in apparecchi come l’iPad che io uso, ha avuto un’enorme risonanza, perciò è soltanto una questione di tempo prima che Google, o qualcun altro, faccia qualcos’altro del genere. Però è molto più probabile che gli occhiali vengano venduti a fanatici dei gadget elettronici che vogliono mettersi in mostra, oppure guardare la partita mentre vanno a passeggio!”.

 

Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com oppure postate la vostra risposta online all’indirizzo: http://www.headstar.com/eablive/?p=836 .

 

 

+08: Preoccupazione per QUAIL: A seguito dell’articolo apparso sul numero scorso, “Un software di controllo dell’accessibilità dei contenuti di rete punta ad un pubblico più vasto”, che descriveva una versione aggiornata di QUAIL, il software gratuito per il controllo dell’accessibilità ai contenuti di rete ( http://quailjs.org/ ), il nostro lettore Steve Faulkner ha postato sul nostro sito web alcune sue preoccupazioni.

 

“Anche se l’idea di base di QUAIL è interessante, la serie di direttive di default contiene un notevole numero di test che sono ormai obsoleti oppure non corretti, e questo potrebbe indurre i progettisti ad inserire aggiunte di codici non indispensabili, oppure aggiunte che non forniscono i vantaggi desiderati”, ha dichiarato Faulkner.

 

“Fino a quando la serie di test di default non sarà al passo con la realtà, QUAIL dovrebbe essere trattato con estrema cautela”.

 

Tuttavia, il commento di Steve ha suscitato una risposta rassicurante da parte di Mike Gifford, il presidente di OpenConcept, il gruppo canadese di sviluppo di software open source per la rete.

 

“Questo [QUAIL] è un grande progetto perché è open source”, ha spiegato Gifford. “Ci vuole un po’ di tempo per costruire e mantenere qualsiasi testo. Le persone dovrebbero prendere in considerazione l’idea di contribuire a questo prodotto se ritengono che i test siano insufficienti: https://github.com/kevee/quail/issues

 

“Rendere i progettisti di contenuti più consapevoli degli ostacoli all’accessibilità esistenti nel loro lavoro costituisce un ottimo inizio. Però nessuno strumento automatico riesce a soddisfare tutte le esigenze”.

 

Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com oppure postate la vostra risposta online all’indirizzo: http://www.headstar.com/eablive/?p=834 .

 

[Fine della Sezione Due].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: Profilo:
- Erik Weihenmayer, appassionato di avventura. .

 

+09: Io, cieco sull’Everest.

 

Erik Weihenmayer ha scalato l’Everest, è sceso sciando dalla vetta caucasica dell’Elbrus, la più alta d’Europa, al campo base. Adesso si prepara a percorrere in kayak le rapide del Colorado River nel Grand Canyon. Lo sport estremo, si sa, ti chiama sempre a nuove sfide. Ma per Erik Weihenmayer, è diverso: è cieco per una malattia, la retinoschisi, che lo ha colpito a tre anni.

 

Weihenmayer, 44 anni, Americano di origine tedesca, pian piano ha perso la vista, da teenager e poi da giovane i medici hanno dovuto togliergli un occhio, poi l’altro, ora nelle orbite ha delle protesi. “Non avevo paura di diventare cieco, ma di finire emarginato”, ha detto a Lukas Eberle, il collega di Der Spiegel.

 

“A volte è frustrante, è una lotta quotidiana con te stesso e i tuoi limiti per forza che ti spinge quasi a strapparti i capelli”, dice Erik Weihenmayer.

 

Si era laureato a pieni voti, aveva un posto da insegnante, ma ha deciso ben presto che la vita tranquilla non faceva per lui.

 

. “Alla fine degli anni novanta decisi di appenderlo al chiodo e di dedicarmi allo sport”, racconta. Cominciò scalando il Mount McKinley, la montagna più alta del Nordamerica, poi il Kilimangiaro. Non bastava, nulla sembrava abbastanza per Erik, nella sua voglia di provare a se stesso e agli altri la capacità di superare l’impossibile. Scortato da un accompagnatore, andò in Vietnam con una mountain bike tandem, e percorse tutto il paese per 1740 chilometri.

 

Oggi Erik racconta le sue imprese in cicli di conferenze, è richiesto dovunque, da Hong Kong alla Thailandia, dagli USA natii al Cile, a Berlino.

 

“Ci sono giorni nella vostra vita in cui è difficile come se foste ciechi e doveste scalare una montagna”, dice.

“Ma sono i giorni da cui non dovete uscire sconfitti, possono diventare i giorni che vi trasformano in pionieri, in cui trasformate piombo in oro”. Weihenmayer guadagna bene, per le sue conferenze da predicatore laico del coraggio di vivere. Solo Bill Clinton o pochi altri appartengono a una super-serie A dei conferenzieri, che chiedono e ricevono più soldi di lui.

 

L’avventura più estrema è arrivata quando Erik ha voluto scalare l’Everest, il tetto del mondo. I suoi sherpa nepalesi, vedendolo muoversi disinvolto e agile, non credevano che fosse cieco. Hanno provato a togliergli via con delicatezza neve e ghiaccio dal viso, per capire se vedesse o no, e non sapevano che pensare. Lui ha dovuto togliersi una delle protesi e mostrar loro il cavo oculare vuoto per convincerli.

 

Vincere come atleta di sport estremi senza la vista è dura. Weihenmayer ha sviluppato tecniche e sistemi diversi per affrontare lo sport estremo al buio dei suoi occhi mancanti. Quando scala una montagna, indossa occhiali da sole con una microcamera integrata, che trasmette segnali ad un sensore. Lui tiene il sensore collegato con un cavo alla lingua, e così ha imparato a riconoscere i segnali che gli indicano la forma delle rocce. Quando scia o corre, ha sempre un accompagnatore, ma ha imparato a riconoscere ogni tipo di suolo, dalla sabbia all’asfalto, su cui va avanti, dal tipo di rumore dei suoi passi, o dai rumori circostanti.

 

“In parte metti anche la tua vita nelle mani degli altri, di chi ti scorta, è un sentimento di fiducia speciale che solo lo sport può darmi. In cima alle vette, o nei luoghi più sperduti, per me in azione è la sensazione più bella. I panorami che percorro non posso vederli”.

 

Weihenmayer ha fondato un’azienda benefica, “Soldiers to Summits”. Porta in vetta in scalate di gruppo soldati reduci dall’Iran o dall’Afghanistan: mutilati o ciechi o scossi da traumi gravi. Li riporta verso le sensazioni estreme ma normali della vita, andando in cordata dal Nepal all’Ecuador.

 

Adesso, per l’impresa in canoa nel Grand Canyon, si sta facendo addestrare da Casey Eichfeld, olimpionico a Pechino e Londra. “Lo aiuto a controllare sentimenti e nervi scendendo giù col kayak”, racconta Eichfeld al giornalista tedesco, Ma alla domanda se lui, l’olimpionico, scenderebbe tra le rapide del Colorado ad occhi bendati, Eichfeld risponde deciso “mai e poi mai”.

 

 

NOTA: Questo articolo è stato riprodotto previa autorizzazione dal quotidiano italiano “La Repubblica”, dove è originariamente apparso in data 25 febbraio 2013. Scritto da Andrea Tarquini e tradotto per il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità da Margherita Giordano. Grazie a Margherita.

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=853

 

 

[Fine della Sezione Tre].


++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore: Dan Jellinek.
Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

ISSN 1476-6337

 

[Fine del Notiziario.]