+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.

- NUMERO 139, LUGLIO 2011.

 

 

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++Numero 139: In questo numero:

01: La mancanza di interoperabilità “costituisce la principale barriera all’accessibilità”
- Però gli standard aperti vengono ignorati, secondo gli analisti.

02: Il lettore video e audio della Open University supera il test per l’accessibilità
- Questo prototipo è destinato agli utenti sordi e dislessici, secondo il suo creatore.

03: Un testo online espone sette fasi per l’accessibilità alla rete
- Una guida ai provvedimenti di base che tutti i proprietari di siti dovrebbero tenere presente.

Notizie in breve:
04: Accesso negato – la campagna per una legge europea sull’accesso alla rete; 05: Istruzione elettronica nazionale – qualificazione online in accessibilità alla rete; 06: Un premio intelligente – un concorso per le applicazioni progettate per i disabili.

Sezione Due: Nella casella della posta – Il forum dei lettori:
07: Il prezzo è sbagliato – costo dei software e barriere allo sviluppo; 08: Un’ispirazione per i pazienti – collaborazione per le registrazioni sanitarie.

Sezione Tre: Analisi delle notizie – Una legislazione internazionale.

09: Migliori prospettive per la legge sulle eccezioni al diritto d’autore – dopo anni di lotte, un trattato internazionale che consentirà la condivisione da un Paese all’altro delle versioni accessibili di opere protette da copyright si sta profilando all’orizzonte. Dan Jellinek ce ne parla.

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: La mancanza di interoperabilità “costituisce la principale barriera all’accessibilità”.

La principale barriera ad una rete più accessibile alle persone disabili è costituita dall’interoperabilità. Questo è ciò che Sandi Wassmer, membro del Forum per l’Accessibilità Elettronica del governo del Regno Unito, ha dichiarato ai convenuti alla conferenza e-Access ’11, tenutasi a Londra il mese scorso (http://www.headstar.com/eaccess11).

L’interoperabilità consiste “nel disporre di molti e diversi apparecchi in grado di comunicare fra di loro”, ha spiegato Wassmer. “Per spiegare la cosa in termini non tecnici, un’affrancatura postale è interoperabile. Infatti si appoggia ad un sistema riconosciuto in tutto il mondo, e il francobollo dà la certezza che la vostra lettera venga recapitata da qui alla sua destinazione. E’ un sistema che funziona diversamente in ciascun Paese, ma che è interoperabile su scala mondiale”.

 

Senza l’interoperabililtà, il design inclusivo (vale a dire, la creazione di siti web validi per tutti) non può funzionare, ha dichiarato Wassmer. “Possiamo fare tutto il design inclusivo che vogliamo, ma se io ho un apparecchio che fa una cosa e voi ne avete un altro che fa qualcosa di diverso, e non riusciamo ad ottenere l’interoperabilità, non riusciremo a collegarci fra noi”.

 

La chiave all’interoperabilità sta nell’utilizzo degli standard aperti create dal World Wide Web Consortium (W3C) e dal suo braccio operativo per l’accessibilità, l’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Initiative, WAI), ha affermato Wassmer. Tuttavia, anche se le Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG) promosse dal Consortium vengono utilizzate ampiamente dai creatori e disegnatori di siti web, altre due serie di direttive, come le Direttive per l’Accessibilità agli Strumenti Autoriali (Authoring Tool Accessibility Guidelines, ATAG) che trattano i software utilizzati per creare contenuti di rete come i sistemi di gestione dei contenuti, i blog e i social media; e le Direttive per l’Accessibilità agli User Agent (User Agent Accessibility Guidelines, UAAG), che trattano i software che mostrano i contenuti della rete, come i browser di rete e i lettori multimediali, non sono ancora state adottate universalmente, ha spiegato Wassmer. Al contrario, al mercato viene concesso di stabilire quali caratteristiche vanno aggiunte ai browser di rete o ai network dei social media, per fare un esempio.

“Le persone non danno una reale importanza [alle direttive ATAG e UAAG] dato che è il mercato ad imperare. Secondo me, è proprio questo il problema che dobbiamo risolvere se vogliamo creare una rete inclusiva”.

 

Nel frattempo, una serie di nuove iniziative governative attinenti all’accesso alle tecnologie ICT da parte delle persone disabili è stata presentata durante la conferenza tenuta dal Ministro per la Cultura, le Comunicazioni e le Industrie Creative, Ed Vaizey, e dal suo consulente anziano per le politiche di inclusione digitale; fra queste, troviamo un nuovo forum online per poter discutere direttamente con il governo alcuni argomenti fondamentali. L’argomenti viene trattato dall’altra nostra pubblicazione, il Notiziario per il Governo Elettronico: per informazioni, consultare il sito: http://www.headstar.com/egblive/?p=951

Per vedere le diapositive di Sandi Wassmer e le trascrizioni di altri interventi alla conferenza e-Access ’11, visitare il sito: http://www.slideshare.net/group/eaccess-11-presentations

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=609


+02: Il lettore video e audio della Open University supera il test per l’accessibilità.

Un lettore video ed audio online, sviluppato dalla Open University (OU) per i suoi studenti e per la comunità dei discenti in generale ha superato brillantemente una serie di test per l’accessibilità, compresi quelli relativi agli utenti sordi e dislessici, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

Questo lettore multimediale generico, che al momento può essere considerato “in corso di realizzazione”, nel formato alfa oppure come prototipo ( http://embed.open.ac.uk/demo?theme=ouice-dark ), viene sviluppato per consentire alle università che impartiscono l’istruzione a distanza un maggior controllo sulle tecnologie usate per accedere alla sua vasta banca dati di materiali scaricabili (http://podcast.open.ac.uk).

I 200.000 studenti della Open University probabilmente inizieranno ad utilizzare questo nuovo lettore all’interno dell’ambiente di istruzione virtuale entro la fine dell’anno o all’inizio dell’anno prossimo, secondo Nick Freear, uno dei programmatori di rete dell’Istituto di Tecnologie per l’Istruzione della Open University. Esso funzionerà anche su “OpenLearn”, un portale aperto di risorse per l’istruzione dove chiunque può avere accesso a centinaia di materiali culturali online, del tutto gratuitamente ( http://openlearn.open.ac.uk ).

Le caratteristiche di accessibilità di questo lettore multimediale comprendono la possibilità di aggiungere didascalie per i video, ed i programmatori daranno la possibilità agli utenti di modificarne vari aspetti per adattarli ai loro siti web, ha dichiarato Freear. Il lettore è costruito su Flowplayer, un lettore flash open source che funziona sia sui computer fissi che su tablet come l’iPad di Apple, con aggiunte in HTML e Javascript, ha affermato Freear.

 

Forse alla fine il codice sorgente per un lettore accessibile verrà aperto a tutti, ha affermato Freear, ma “di questo parleremo più avanti”.


- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=611


+03: Un testo online espone sette fasi per l’accessibilità alla rete.

Un “testo online” in cui vengono spiegate le prime sette fasi che ogni proprietario o creatore di siti web dovrebbe prendere in considerazione se vuole rendere il suo sito accessibile alle persone disabili è stato presentato il mese scorso dalla Coalizione OneVoice per le Tecnologie ICT Accessibili, un gruppo che riunisce varie organizzazioni che si occupano di accessibilità e di tecnologie.

Il testo, intitolato ”Le Prime Sette Fasi per Siti Web Accessibili” (“The First Seven Steps to Accessible Websites”, http://www.onevoiceict.org/tools/tools/seven-steps ), è stato presentato in occasione della recente conferenza e-Access ’11, organizzata da questo gruppo in collaborazione con Headstar, l’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità (http://www.headstar.com/eaccess11).

Queste sette fasi sono state identificate come i primi passi pratici più importanti che dovrebbero essere compiuti dalla maggior parte dei siti web, e sono tutti relativamente facili da mettere in pratica, secondo Peter Abrahams, autore del libro e Direttore per le Pratiche di Accessibilità presso l’Istituto di Ricerca Bloor, che ha spiegato tutto questo durante la conferenza.

Queste fasi sono raggruppate in due serie, ha spiegato Abrahams.

 

Le fasi 1, 2 e 3 sono quelle che “preparano la scena”. La fase 1 prevede un veloce controllo dell’accessibilità di un sito web. “Noi forniamo una metodologia pratica per farvi capire se il vostro sito web è realmente accessibile, ragionevolmente accessibile, parzialmente accessibile, oppure un incubo assoluto”. La fase 2 tratterà delle politiche per l’accessibilità e la fase 3 fornirà un sistema affinché gli utenti possano comunicare tutti i problemi che hanno riscontrato.

 

Le quattro fasi successive rappresentano alcune caratteristiche tecniche di base estremamente importanti per l’accessibilità, ad esempio la possibilità di aiutare gli utenti che navigano in rete utilizzando soltanto i comandi da tastiera o i ciechi che si servono di screen reader che convertono i testi in file audio, ha spiegato Abrahams.

La fase 4 fornirà un link per “balzare ai contenuti”, che consentirà agli utenti di passare oltre i vari menu, gli annunci pubblicitari e le altre “sciocchezze” che affollano una pagina web, e di dirigersi direttamente ai contenuti principali. La fase 5 garantirà che la sequenza delle tabulazioni, vale a dire la possibilità di passare da un link all’altro con il comando di tastiera per le tabulazioni,  sia strutturata in maniera logica; infine, la fase 6 farà sì che vengano forniti testi alternativi per le immagini ed i link, e la fase 7 garantirà il funzionamento della modifica dei caratteri del testo.

Il sito web di questo testo contiene una pagina per ogni fase, con indicazioni di base, informazioni sull’applicazione pratica, link ad esempi positivi e negativi e video di istruzione con didascalie chiuse, ha affermato Abrahams. Fra i progetti per il futuro, sono previste fasi analoghe per l’accessibilità di altre tecnologie, come gli smartphone, e la realizzazione di una comunità online per discutere i continui sviluppi e cambiamenti del progetto, ha spiegato.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=613


++ Notizie in breve:

+04: Accesso negato: La proposta di una legge europea sull’accessibilità dei siti web è stata pubblicata dal Forum Europeo per le Disabilità (European Disability Forum), un’associazione che riunisce molte organizzazioni di disabili di tutta l’Europa, come parte integrante di una nuova campagna sull’accesso alla rete, denominata “Accesso Negato!” (“Access Denied!”). Questo gruppo, in cui si sono riuniti la Piattaforma Europea AGE, l’Unione Europea dei Ciechi ed ANEC, l’ente europeo dei consumatori per la standardizzazione, intende chiedere alla Commissione Europea di proporre una legislazione vincolante per l’Unione Europea, che garantisca che i siti web degli enti pubblici e delle organizzazioni che forniscono servizi di base di interesse pubblico vengano resi accessibili quanto prima possibile. La commissione si è impegnata a pronunciarsi sull’accessibilità dei siti web degli enti pubblici e sui “siti web che forniscono servizi di base ai cittadini” entro quest’anno. Per informazioni, consultare il sito: http://www.edf-feph.org/Page_Generale.asp?DocID=13854&thebloc=18320.  
Link breve: http://bit.ly/oH4yOF

+05: Istruzione elettronica nazionale: Quella che viene presentata come la prima qualificazione nazionale in acccessibilità alla rete, ottenibile frequentando un corso online di abilitazione, verrà presentata in autunno dalla Commissione per l’Uguaglianza ed i Diritti Umani (Equality and Human Rights Commission), da AbilityNet e da BCS (l’Istituto Certificato per le Tecnologie IT). Se siete interessati a partecipare ad uno studio pilota per “L’accessibilità Digitale – Gli elementi essenziali della Rete”, potete registrarvi contattando l’indirizzo: accessibility@abilitynet.org.uk


06: Un premio intelligente: Un nuovo concorso europeo volto a promuovere lo sviluppo delle applicazioni per gli smartphone progettate per migliorare la vita delle persone disabili ed anziane è stato presentato dalla Fondazione Vodafone. Il Concorso per un’Accessibilità Intelligente (Smart Accessibility Awards) spartirà il premio di 200.000 euro fra le quattro migliori applicazioni per gli smartphone in quattro diversi settori: la partecipazione sociale, comprendente l’accesso ai social media; la vita indipendente, con un aiuto concreto agli utenti nei compiti quotidiani, come aprire una porta; la mobilità, per consentire agli utenti di viaggiare liberamente o di utilizzare servizi di localizzazione; infine, il benessere, per le applicazioni che consentono all’utente di migliorare il suo stato di salute. I concorrenti devono presentarsi entro il 15 ottobre, la valutazione avrà luogo a novembre e verranno selezionati dodici finalisti, che presenteranno la loro applicazione ad una giuria, a Bruxelles, a dicembre, con una finale dal vivo in cui verranno scelti i quattro vincitori finali. Per informazioni, consultare il sito: http://developer.vodafone.com/smartaccess2011/
Link breve: http://bit.ly/nrp4aE

[Fine della Sezione Uno].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

 

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+07: Il prezzo è sbagliato: Il nostro dibattito sui costo delle tecnologie di accesso, iniziato già parecchio tempo fa, continua con un messaggio ricevuto da Allan Milne, docente di Ingegneria dei Software presso l’Università di Abertay, a Dundee.

 

“Anche io sono d’accordo sul fatto che spendere 800 sterline per uno screen reader è ridicolo, anche se mi rendo conto che i costi per lo sviluppo sono elevati e che attualmente il numero delle persone interessate è limitato”, afferma Milne.

 

“Io voglio spendere bene il mio denaro e, dopo 25 anni, sono passato da Microsoft ad Apple; pago esattamente la stessa cifra richiesta a qualsiasi altro acquirente e posso disporre di un’accessibilità gratuita ed immediata tramite lo screen reader Voice Over, che viene fornito di serie. Ho già acquistato un iPod Touch e adesso sto valutando se acquistare un Mac Book. Tuttavia, vorrei farvi notare che le applicazioni Apple comunque non sono né perfette né esenti da critiche, dato che il loro software iTunes è totalmente inaccessibile se viene utilizzato con uno screen reader Windows; inoltre, Apple non dispone di una categoria accessibile per le sue applicazioni.

“L’altro grande problema che ho riscontrato è che, in quanto ingegnere per i software, anche disponendo di software per l’accessibilità gli sviluppi sono spesso scarsamente accessibili in sé, e questo costituisce una nuova barriera per i ciechi come me che cercano di migliorare la loro situazione creando applicazioni accessibili.

 

“I desktop e le piattaforme mobili possono costituire un ottimo mezzo per l’abilitazione, perciò vorrei invitare le aziende di hardware e software per il computer a collaborare fra loro”.

 

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].


+08: Un’ispirazione per i pazienti: Jonathan Fisher, un lettore del Surrey, ci scrive per dirci che intende diffondere i messaggi relativi al nuovo lavoro effettuato dal dr. Howard Leicester, consulente per l’accessibilità ed accademico, che nel numero scorso ci aveva scritto raccontandoci il suo progetto di sviluppare degli standard per una registrazione dei pazienti che fosse maggiormente accessibile.

“Nell’ultimo numero del Notiziario ho trovato una vasta gamma di argomenti interessanti”, ci scrive Fisher.

 

“In quanto membro del gruppo di accesso per le disabilità del mio ospedale locale, denominato Ashford and St. Peter’s Foundation Trust, sono estremamente motivato a diffondere i commenti sulle informazioni ai pazienti. Pertanto, diffonderò questo numero del notiziario fra i miei colleghi del gruppo di accesso.

 

“Come in molti altri casi, mi sembra che ci siano troppe persone che cercano di inventarsi soluzioni su misura. Dato che la contea del Surrey è adiacente a quella del Kent, ritengo sia sensato da parte mia tentare di promuovere una collaborazione”.

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].

[Fine della Sezione Due].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: Analisi delle notizie
- Una legislazione internazionale.

+09: Migliori prospettive per la legge sulle eccezioni al diritto d’autore

di Dan Jellinek.

Le prospettive di un accordo su un trattato internazionale che consentirà la condivisione da un Paese all’altro di opere protette da copyright, consentendo pertanto un miglior accesso ai libri per le persone che hanno problemi con i caratteri di stampa, sono oggi decisamente migliori, secondo quanto emerso durante una recente assemblea dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (World Intellectual Property Organisation, WIPO).

Durante la sessione di giugno, ampliata allo scopo e tenutasi a Ginevra, della commissione permanente dell’organizzazione per il diritto d’autore ed i diritti ad esso connessi (SCCR), gli stati membri della WIPO hanno concordato di far confluire le singole e precedentemente separate posizioni formali su questo argomento, riunendole in una singola bozza di documento e aprendo così la strada alle negoziazioni per un trattato da redigere entro la fine dell’anno, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

 

Prima della riunione, le discussioni su questo argomento avevano avuto risultati frammentati in quattro diverse bozze di testo, sviluppate separatamente dall’Unione Mondiale dei Ciechi (World Blind Union), da un gruppo di Paesi africani, dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti. Durante la preparazione del meeting di giugno, l’Unione Mondiale dei Ciechi ha facilitato la confluenza di questi documenti in un’unica nuova bozza.

 

“E’ stato un grande successo, dato che i diversi Paesi avevano smesso di difendere le loro proposte individuali”, Dan Pescod, vice presidente dell’Unione Mondiale dei Ciechi, ha raccontato questo mese al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Siamo contenti del nuovo testo; la negoziazione in una commissione costituisce sempre un compromesso, ma ormai abbiamo percorso l’80% del cammino verso un accettabile testo di legge definitivo”.

Fra i compromessi accettati nella redazione del testo unico abbiamo una definizione più blanda del rapporto fra la nuova legge sulle eccezioni al copyright e la legge sui contratti, ha spiegato Pescod. “Volevamo qualcosa che esprimesse molto chiaramente che la legge sui contratti non avrebbe potuto incidere sulle eccezioni al diritto d’autore, ma la definizione accolta nel testo lascia questo argomento abbastanza aperto alle interpretazioni”, ha dichiarato. “Lascia agli Stati membri la facoltà di decidere come affrontare questo problema, anche se l’Unione Mondiale dei Ciechi non desidera che i detentori dei diritti possano redigere un contratto in grado di evitare le eccezioni al copyright”.

 

Un altro argomento di discussione ancora da definire è quello che esamina in quale modo le organizzazioni potranno inviare file digitali da un Paese all’altro in base alle eccezioni sul copyright, ha affermato Pescod.

 

Alcuni gruppi di detentori del copyright desiderano che sia un sistema di requisiti formali a determinare quali organizzazioni potranno diventare questi “intermediari fidati”, ed anche quali libri potranno essere inviati e quali no, ha spiegato Pescod. Ma l’Unione Mondiale dei Ciechi preferirebbe un sistema molto meno formale, in base al quale alcuni “enti autorizzati” non debbano venire approvati in precedenza o dover richiedere un nuovo permesso ogni volta, per ogni singolo titolo.

 

La discussione ora verrà incentrata sulla nuova riunione dell’organizzazione per il diritto d’autore, che si terrà il 21 novembre e durante la quale si potrebbe approvare il testo definitivo, e sulla decisione da prendere: se si vorrà trasformare il testo in un trattato internazionale pienamente riconosciuto o semplicemente in una “raccomandazione”.

 

L’Unione Europea ha costituito l’ostacolo principale alla redazione di un trattato pienamente riconosciuto (vedere il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero di aprile, http://www.headstar.com/eablive/?p=581 ), data la notevole pressione esercitata dai detentori di copyright in diversi Paesi, fra cui la Francia, e la loro resistenza a qualsiasi eccezione sistematica alla legge sul copyright.

 

Ma in questo modo si creerebbe un doppio standard, secondo Pescod. “Durante la stessa riunione di giugno della commissione, gli Stati membri della WIPO hanno concordato sulla necessità di firmare un trattato per la protezione di performance audiovisive. Non crediamo che le persone che hanno problemi con i caratteri di stampa meritino una soluzione di serie B”.

 

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=615

[Fine della Sezione Tre].


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Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore: Dan Jellinek.
Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

ISSN 1476-6337

 

[Fine del notiziario.]