+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.
- NUMERO 135, MARZO 2011.

 

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++Numero 135: In questo numero:

01: Una relazione mette in evidenza le lacune della ricerca sulle tecnologie assistive
- Anche la produzione e gli aspetti commerciali incidono su questo settore.

02: L’accessibilità alla rete da parte dei Comuni “dovrebbe essere inserita negli appalti di fornitura”
- E’ necessario anche un maggior numero di test effettuati dagli utenti, secondo l’inchiesta annuale.

03: Premiato chi promuove il potenziale tecnologico
- Ora è possibile proporre le candidature per i premi relativi all’accessibilità.

Notizie in breve: 04: Controversia sul copyright – gli analisti attaccano il blocco della riforma del copyright sostenuto dall’Europa e dagli Stati Uniti; 05: Contenuti del CSUN –i documenti della conferenza di San Diego sono a disposizione online; 06: Una sentenza scoraggiante – delusione per il caso dei libri di Google.

Sezione Due: Nella casella della posta
07: Thunder resta integro – nessun taglio per Screenreader.net; 08: Ancora più sonoro – Ultime notizie sulla conversione da Word al formato audio.

Sezione Tre: L’opinione – I software open source.
08: Fuori mercato a causa del prezzo? La maggior parte degli utenti ciechi di computer nel mondo del lavoro utilizza lo screen reader JAWS, molto diffuso e di alta qualità, che opera con Windows; tuttavia, questa combinazione può risultare troppo costosa per gli utenti in pensione o disoccupati. La comunità open source deve subentrare per colmare questa lacuna, secondo David Bates.

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: Una relazione mette in evidenza le lacune della ricerca sulle tecnologie assistive.

La mancanza di consapevolezza delle esigenze degli utenti affetti da disabilità, i problemi relativi alle sovvenzioni, le questioni legate ai test effettuati dagli utenti e i problemi riscontrati nel garantire l’utilizzo degli standard aperti costituiscono i principali ostacoli ad un valido trasferimento di nuove tecnologie assistive dai laboratori di ricerca al mondo reale, secondo quanto riscontrato da una nuova relazione.

Questa relazione è stata scritta dal dr. John Gill, consulente per il progetto Cardiac, un’iniziativa europea per identificare le lacune esistenti nella ricerca e nello sviluppo, nel settore delle tecnologie ITC accessibili ed assistive ( http://www.cardiac-eu.org ).

Il progetto comprende due settori principali: come trasferire gli apparecchi di tecnologie assistive dal laboratorio al grande pubblico, e come incoraggiare l’introduzione di prodotti e servizi tradizionali utilizzabili dalle persone con disabilità.

“Nel campo delle tecnologie assistive per le persone disabili, sono stati sviluppati moltissimi apparecchi, alcuni dei quali hanno avuto successo; tuttavia, la maggior parte non è riuscita a compiere il passaggio dal laboratorio al divenire disponibile al grande pubblico a prezzi accessibili”, viene riportato nella relazione.

I problemi riscontrati sono i seguenti:

- Gli apparecchi di tecnologia assistiva sono spesso richiesti in quantità relativamente ridotte, mentre le moderne tecniche di produzione prevedono grandi quantità per poter mantenere bassi i prezzi;

- I costruttori insistono spesso sull’utilizzo dei protocolli di proprietà, mentre gli utenti preferirebbero dei sistemi basati sugli standard aperti, per evitare il problema dell’accordo in esclusiva con il fornitore; inoltre

- Esiste una diffusa mancanza di consapevolezza sui problemi relativi all’accessibilità all’interno dei team di design dei prodotti e dei servizi.

Le organizzazioni che rappresentano le persone con disabilità partecipano raramente alle discussioni sulle priorità della ricerca, dal momento che non dispongono di personale sufficientemente competente da comprendere il potenziale dei nuovi sviluppi volti ad aiutare le persone disabili, secondo quanto riportato nella relazione.

Esiste inoltre una situazione da “Comma 22” riguardante il rischio commerciale: “Le aziende nel settore delle disabilità tendono a voler evitare qualsiasi rischio, e pertanto preferiscono aggiornare un prodotto già esistente anziché commercializzare qualcosa di autenticamente innovativo”, si afferma. “Le idee innovative non possono ottenere sovvenzioni fino a quando non dimostrano una notevole penetrazione nel mercato, ma il mercato potrebbe non esistere affatto se non si dispone di sovvenzioni.

“Pertanto, molti progetti sono basati su migliorie incrementali di tecnologie già disponibili e forniscono soltanto vantaggi marginali al consumatore finale [mentre] è … necessario incoraggiare i progetti di ricerca basati sulle autentiche innovazioni tecnologiche e creare vantaggi significativi per gli utenti”.

La relazione, intitolata “Superando gli ostacoli – il trasferimento delle tecnologie per i sistemi assistivi ed accessibili di informazione e comunicazione” è disponibile come file in formato pdf sul sito http://www.cardiac-eu.org/tech_transfer/report.pdf

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=569


+02: L’accessibilità alla rete da parte dei Comuni “dovrebbe essere inserita negli appalti di fornitura”.

L’accessibilità ai siti web dovrebbe essere inserita nei software degli enti locali e nei criteri di base per gli appalti di forniture di sistemi IT, secondo quanto afferma la principale relazione annuale sui siti web di tutti i Comuni del Regno Unito.

Inoltre, un maggior numero di enti locali dovrebbero far testare i loro siti web dagli utenti, utilizzando gruppi di persone disabili, secondo la relazione Better Connected 2011 (Collegati Meglio 2011, http://bit.ly/hBOGUw ), realizzata dalla Society of IT Management (Socitm), un ente del settore pubblico.

Ai fini di questa indagine, è stato effettuato un test sull’accessibilità diretta su tutti i 433 siti web comunali del Regno Unito, basandosi sulle Direttive Internazionali sull’Accessibilità dei Contenuti della Rete (International Web Content Accessibility Guidelines, WCAG) del World Wide Web Consortium.

Utilizzando queste direttive, soltanto 30 Comuni, pari al 7%, hanno ottenuto la valutazione base di “Livello A”, rispetto ad un numero analogo (32) riscontrato nel 2010. Come già accaduto negli anni precedenti, nessun Comune ha ottenuto la valutazione di “Livello AA”, vale a dire, lo standard che tutti i comuni erano stati incoraggiati a raggiungere dal governo precedente.

Anche se i test continuano ad utilizzare la versione 1.0 delle direttive WCAG ( http://bit.ly/cmbc4g ), nella relazione viene affermato che, per l’inchiesta dell’anno prossimo, è probabile che venga deciso di basarsi sulle direttive della più recente versione 2.0.

Come negli anni precedenti, l’Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People, RNIB), consulente di Socitm per l’accessibilità, ha effettuato delle valutazioni qualitative separate per questa relazione su tutti i siti che hanno superato il test automatico. Quest’anno, circa 241 municipi, pari al 56%, sono stati considerati dal RNIB “soddisfacenti” o “eccellenti” con questa successiva valutazione dell’accessibilità, rispetto ai 187 (pari al 43%) del 2010.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=566


+03: Premiato chi promuove il potenziale tecnologico.

Un nuovo concorso a premi si prefigge l’obiettivo di riconoscere la capacità delle tecnologie informatiche, di rete ed assistive che possono migliorare la vita delle persone disabili e favorire le fasce più disagiate della società.

Organizzata da AbilityNet, l’ente assistenziale che si occupa di disabilità e di tecnologie assistive ( http://bit.ly/himPdh ) e sostenuta da diverse organizzazioni, fra cui la BT, la Microsoft e la Race Online 2012, la prima edizione del concorso Technology4Good (Tecnologia una volta per tutte, http://bit.ly/gwQUvZ ) cerca esempi di enti assistenziali, aziende, organizzazioni governative e singoli individui che hanno utilizzato le tecnologie digitali per migliorare la vita lavorativa e privata delle altre persone, fra cui i disabili, gli anziani ed i bambini piccoli. Verranno conferiti due Premi per l’Accessibilità a sette categorie.

In un’intervista al Notiziario del Governo Elettronico (http://bit.ly/aKaTdz ), la pubblicazione associata al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Mark Walker di AbilityNet ha dichiarato che questo evento si prefigge due scopi principali: “Il primo è quello di condividere le esperienze riguardo a ciò che può funzionare. E’ una buona occasione per consentire alle persone di condividere le conoscenze e le esperienze. In secondo luogo, costituisce una possibilità di ispirazione per altre persone”.

Durante la presentazione di questo concorso, un non vedente membro di AbilityNet ha dato una dimostrazione di come il suo smartphone lo abbia aiutato a navigare in rete e ad organizzare diverse parti della sua vita quotidiana. “Sono certo che moltissime persone uscite dalla presentazione hanno raccontato questa storia ad altri”, ha dichiarato Walzer. “L’ispirazione che si ricava sentendo come altre persone hanno avuto successo costituisce anche una grossa percentuale di ciò che stiamo cercando di fare”.

Oggi è possibile presentare le candidature per tutti i premi del concorso Technology4Good (la cui giuria comprende membri di AbilityNet, Microsoft, BT e Martha Lane Fox, il campione delle tecnologie digitali del Regno Unito), e gli interessati possono proporre se stessi o altre persone entro la data di scadenza del 9 maggio. I risultati verranno annunciati il 7 giugno.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=562


++Notizie in Breve:

+04: Controversia sul copyright: La continua opposizione, da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, ad una proposta di legge presentata dall’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (World Intellectual Property Organisation, WIPO), che consentirebbe alle persone con difficoltà di lettura di condividere opere protette da copyright anche al di là dei confini internazionali, è stata etichettata come “rigida, insensibile e miope” da un ex membro del Parlamento Europeo per la Spagna. La proposta della WIPO è stata discussa per diversi anni e sembra che abbia guadagnato consensi, anche se la possibilità di un accordo preciso appare ancora piuttosto distante (vedere il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 131: http://bit.ly/eNgEDt ). David Hammerstein ha espresso questo commento durante un’intervista con un sito web statunitense, durante la quale ha affermato che la “coalizione Europa-Stati Uniti” non ha saputo presentare un valido motivo economico o legale per giustificare la sua opposizione. Per informazioni, consultare il sito:  http://www.keionline.org/node/1087
Link breve: http://bit.ly/hLOHmb


+05: Contenuti del CSUN: I documenti della 26° Conferenza Annuale Internazionale sulle Tecnologie e le Persone con Disabilità, che si è svolta la scorsa settimana a San Diego, in California, ora sono disponibili online. Sponsorizzata dal Centro per le Disabilità della California State University, Northridge (CSUN è l’acronimo con cui questo evento è conosciuto), la conferenza di quest’anno ha affrontato centinaia di argomenti, fra cui gli sviluppi dell’accessibilità nei social media e il modo in cui le tecnologie assistive possono essere di aiuto agli studenti disabili.
Link breve: http://bit.ly/hQhn9p


+06: Una sentenza scoraggiante: La Federazione Nazionale dei Ciechi (National Federation of the Blind, NFB), con sede negli Stati Uniti, ha espresso la propria delusione nei confronti della sentenza di un giudice federale americano, che ha dichiarato invalido l’accordo fra Google e diversi gruppi di autori ed editori, in base al quale l’azienda avrebbe avuto il permesso di scannerizzare diverse sezioni di qualsiasi testo e di mettere questi estratti online, creando così una biblioteca digitale mondiale. La NFB aveva precedentemente dato il suo sostegno all’ “Accordo Google Libri”, dichiarando che avrebbe consentito un maggior accesso ad una vasta gamma di libri per i ciechi di tutto il mondo. Per informazioni, consultare il sito: http://www.nfb.org/NewsBot.asp?MODE=VIEW&ID=778
Link breve: http://bit.ly/ieMvSE

[Fine della Sezione Uno].


++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.

+07: Thunder resta integro: Nella Casella della Posta del mese scorso, Brian Gaff del Giornale Parlato di Kingston upon Thames ci aveva scritto per lamentarsi degli attuali tagli governativi alla spesa pubblica ed aveva raccontato che, di conseguenza, due creatori di software gratuito oppure open source per screen reader erano stati costretti a ridimensionare la loro attività. Però Roger Wilson-Hinds, direttore di una delle due aziende citate, Screenreader.net, ci ha scritto per raccontarci: “Sono rimasto molto sorpreso di leggere, nel numero di febbraio, che la mia ditta sta ridimensionando lo sviluppo del nostro screen reader gratuito a causa della mancanza di fondi.

“In realtà, la verità è proprio l’opposto: non abbiamo mai ricevuto tante richieste per il software parlato Thunder, che viene fornito gratuitamente.

“In realtà, quello che stiamo facendo è spostarci nel settore degli smartphone, con il progetto di creare alcune applicazioni utili, a basso costo e rivolte a un settore di mercato molto più ampio di quello costituito soltanto dalle persone non vedenti. Potrò parlarvene più diffusamente fra qualche tempo, ma quello che è certo è che non ci stiamo ridimensionando”.

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].


+08: Ancora più sonoro: Steve Griffiths, Funzionario addetto allo sviluppo dell’accessibilità digitale presso l’Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People), ci ha scritto per fornire un ulteriore suggerimento in risposta alla richiesta di David Bates, pubblicata nel nostro numero di gennaio. Bates chiedeva consigli su un software gratuito oppure open source, che fosse in grado di convertire i file di Word nel formato audio.

“Volevo suggerire l’applicazione “Save as DAISY” per Word, che utilizza la voce SAPI 5 sul sistema Windows”, ci scrive. SAPI è l’ “Interfaccia di programmazione per l’applicazione parlata” di Microsoft, un programma per il riconoscimento vocale e la sintesi vocale su Windows. Una versione di prova di questa applicazione è stata presentata la scorsa settimana e funziona con Word 2010, ha spiegato Griffiths. Per informazioni, consultare il sito: http://www.daisy.org/project/save-as-daisy-microsoft-word-add-in .
Link breve: http://bit.ly/bAjxqY .

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].

[Fine della Sezione Due].


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- Formati alternativi a prezzi accessibili.

Se avete bisogno di formati alternativi per i vostri colleghi, clienti e dipendenti disabili, rivolgetevi ad Adept.

I formati che produciamo comprendono sistemi audio, descrizioni audio, Braille, linguaggio gestuale britannico, Easy Read, documenti elettronici per i siti web, stampa con caratteri ingranditi, Makaton, Moon e sottotitoli, al costo di un penny a parola.

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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: L’opinione
- Il software open source.

+09: Fuori mercato a causa del prezzo?
di David Bates.

Oggi si insiste sempre di più sulla necessità di mettere un maggior numero dei membri più anziani e più poveri della comunità in grado di utilizzare i computer per avere accesso alle informazioni e per poter comunicare con altre persone. Ritengo che la necessità principale per gli anziani non abituati ad usare il computer dovrebbe essere un “net book” (computer “ultra-portatile”) con un interface molto semplice e facile da imparare, che consentirebbe loro di impadronirsi delle conoscenze primarie. Ma dove si possono acquistare apparecchi di questo genere, provvisti di un software adatto e semplice?

Come accade con i neo-patentati, i principianti si lasciano facilmente scoraggiare dai tecnicismi: essi desiderano soltanto andare avanti, utilizzando i comandi ma senza dover imparare che cosa accade all’interno del computer. Questo problema è particolarmente sentito nel caso degli utenti ciechi, che devono controllare l’apparecchio in una maniera insolita, dato che non possono leggere il testo o vedere il cursore che devono spostare attraverso lo schermo con i tasti Alt e Tab e le frecce, e che poi devono ascoltare le parole che si trovano sotto il cursore, lette da una voce sintetizzata. A volte, il link di cui hanno bisogno può essere molto visibile sullo schermo, ma anche l’ascoltatore più attento deve compiere parecchi spostamenti prima di poterlo localizzare.

Molti utenti ciechi si considerano legati ai programmi Microsoft e a Freedom Scientific, l’azienda che fabbrica il popolare software JAWS di screen reader, ottimizzato per poter leggere questi programmi. Queste due aziende leader del mercato forniscono un servizio di prim’ordine e decisamente costoso alle persone cieche che lavorano e guadagnano; tuttavia, queste politiche di vendita non prendono affatto in considerazione le esigenze della stragrande maggioranza dei ciechi disoccupati o in pensione.

Da quando sono andato in pensione, ho continuato ad utilizzare Microsoft XP, Office 97, Outlook Express e JAWS, collaborando con due enti assistenziali. Tuttavia, recentemente ho dovuto acquistare un nuovo computer su cui erano installati Windows 7 e Office 2007, perché le versioni più vecchie di questi programmi sono ormai state ritirate.

Senza i tradizionali menu fissi, i nuovi programmi sono decisamente più difficili da usare con uno screen reader. Per consentirmi di continuare il mio lavoro, Microsoft mi ha pertanto costretto ad intraprendere un corso di studi notevole e superfluo, e ho dovuto anche sborsare del denaro per questo privilegio!

Tuttavia, la ciliegina sulla torta è stata questa: la versione avanzata di JAWS, indispensabile per poter accedere a questi programmi, mi sarebbe costata 330 sterline (500 dollari), il che significava che i nuovi programmi di software, assolutamente non necessari, mi sarebbero costati ben più del computer in sé. Devi essere ricco, se vuoi essere cieco!

Ho deciso che, poiché vengo ancora costretto ad imparare nuove cose, in futuro passerò ai programmi open source, che vengono aggiornati con regolarità e gratuitamente, e che sono sempre disponibili. Di conseguenza, ho sostituito JAWS con NVDA ( http://www.nvda-project.org/ ), uno screen reader gratuito, facile da imparare e che funziona bene come JAWS. Per la posta elettronica ora mi servo di Mozilla Thunderbird, ho sostituito Internet Explorer con Firefox ed al momento sto valutando un programma gratuito da ufficio, in modo da potermi staccare anche da Microsoft Word e dai suoi menu posti su un’unica riga, che lo rendono poco accessibile.

La sostituzione del sistema operativo Windows richiederà una maggior attenzione, ma esistono svariati sistemi operativi gratuiti di Linux, i cui creatori potrebbero realizzare una semplice interface di desktop in grado di operare con il loro ampio assortimento di programmi gratuiti, fra i quali ho trovato anche, con mia sorpresa, uno screen reader.

Le persone non vedenti spesso dispongono di un reddito ben al di sotto della media, ed i tagli apportati dal governo probabilmente ridurranno ulteriormente questo reddito, aumentando allo stesso tempo il tasso di disoccupazione fra i ciechi, che attualmente è all’incirca del 65%.

La comunità open source dovrebbe venire incoraggiata ad adattare e a fornire i suoi software a questo mercato a basso costo; in questo modo garantirebbe vantaggi enormi sia agli anziani, sia ai membri disabili della comunità, un mercato che sembra si trovi al di fuori degli obiettivi finanziati tanto di Microsoft quanto di Freedom Scientific.

Nota: David Bates è un membro della Federazione Nazionale dei Ciechi (National Federation of the Blind, NFB), sezione del Regno Unito ( http://www.nfbuk.org ).

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[Fine della Sezione Tre].


++Note finali.

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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter – Tristan Parker
Consulente Editoriale - Kevin Carey
ISSN 1476-6337

 

[Fine del notiziario.]