+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.
- NUMERO 133, GENNAIO 2011.

 

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++Numero 133: In questo numero:

01: Il governo canadese presenta appello contro le normative di base dell’accessibilità
- Una presa di posizione “triste e deludente”, secondo una consulente non vedente.

02: I sistemi di “orientamento” hanno ancora un costo troppo elevato, secondo un’inchiesta.
- E, secondo un esperto, la loro attuazione è basata sulla politica

03: La legge europea sull’accessibilità vedrà la luce nel 2012
- Le barriere alle tecnologie IT verranno esaminate in una ricerca a sostegno della nuova legge.

Notizie in breve: 04: Verbal Victor – un’applicazione aiuta i bambini che non sono in grado di parlare; 05: Sostegno mondiale – Le Nazioni Unite approvano il video sugli standard britannici di rete; 06: La rete dell’unione – I campioni europei dei diritti delle persone non vedenti.

Sezione Due: Nella casella della posta
07: Un buon consiglio – richiesta per la conversione dei file audio; 08: La mancanza di pubblicità – gli screen reader gratuiti sono poco conosciuti.

Sezione Tre: L’opinione
- Il futuro dell’accessibilità.

+09: +Anno nuovo, sogni nuovi.
Donna Jodhan, consulente per l’accessibilità, attualmente impegnata in una battaglia legale contro il governo canadese relativamente all’accessibilità dei suoi siti web, ci spiega le sue opinioni e le sue previsioni sul futuro delle tecnologie accessibili. In un’intervista concessa in esclusiva al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Donna chiede in che modo i social network ed il sempre crescente numero di applicazioni per la telefonia cellulare possono contribuire a realizzare un mondo maggiormente accessibile alle persone affette da disabilità.

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: Il governo canadese presenta appello contro le normative di base dell’accessibilità.

Il governo federale canadese si è appellato contro la recente sentenza del tribunale, che ha definito i suoi siti web non completamente accessibili ai cittadini disabili e gli ha ordinato di porre rimedio a questo problema.

Come già riportato in precedenza nel Notiziario Internazionale sull’Accessibilità (vedere il numero 132: http://www.headstar.com/eablive/?p=511 ), Donna Jodhan, una consulente sull’accessibilità non vedente, aveva citato in giudizio il governo, con successo, per l’inaccessibilità dei suoi siti web, dopo essersi resa conto di non poter presentare domanda online per un lavoro governativo e di non poter accedere a determinate altre informazioni.

In dicembre, un giudice aveva emesso una sentenza a favore di Jodhan, dichiarando che il governo canadese aveva violato la Carta Canadese dei Diritti e delle Libertà, non rendendo pienamente accessibili i suoi siti web.

Il governo ora ha presentato appello contro questa sentenza, dichiarando che il giudice ha trasceso i limiti delle sue competenze riscontrando “una mancata conformità a livello dell’intero sistema” da parte del governo a causa dei suoi siti web, quando è stato dimostrato che soltanto Jodhan ne ha sofferto direttamente. Il governo afferma anche che il giudice “ha travalicato i limiti di legge” ordinando di “porre rimedio” ai siti web di 146 enti governativi, quando soltanto 106 di questi enti si erano serviti delle direttive relative ai siti web (denominate “Common Look and Feel Standards 1.0”) che, come si è scoperto, non fornivano un’accessibilità adeguata.

Un’udienza relativa alla richiesta di revisione della sentenza, richiesta dal governo canadese, avrà luogo il giorno 8 febbraio tramite una videoconferenza. “Stiamo ancora aspettando i documenti ufficiali per capire esattamente contro che cosa il governo sta presentando appello, ma si direbbe proprio che intenda appellarsi contro la decisione del giudice nella sua totalità”, Jodhan ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

Jodhan, che presenterà opposizione all’appello, ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che ritiene “molto triste e deludente” il fatto che il governo canadese abbia scelto questo tipo di azione. “Quando il governo canadese decide di sprecare sia il tempo, sia una parte del denaro pagato dai contribuenti, per combattere contro un problema che avrebbe invece dovuto affrontare, che cosa significa? Tanto più tempo il governo impiegherà ad iniziare a collaborare con noi per risolvere questo problema, tanto più tempo dovremo aspettare prima che l’accessibilità diventi una realtà”, ha dichiarato Jodhan.

Al momento non è chiaro se il governo applicherà ai suoi siti web almeno una parte delle modifiche ordinate prima della data dell’appello.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=532


+02: I sistemi di “orientamento” hanno ancora un costo troppo elevato, secondo un’inchiesta.

L’installazione di tecnologie digitali di “wayfinding” (o di “orientamento”) per aiutare le persone non vedenti a trovare la strada nelle stazioni ferroviarie o in altri spazi pubblici potrebbero avere costi troppo elevati ancora per cinque anni o più, secondo quanto dichiarato da un esperto del settore al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

Il dr. John Gill, consulente ed ex responsabile della scienza per il RNIB, ha rilasciato questa dichiarazione a seguito della pubblicazione di una relazione sull’operatività e la gestione dei sistemi di orientamento, svolta dal Consiglio per la Sicurezza e gli Standard delle Ferrovie (Rail Safety and Standards Board), un ente ferroviario non profit ( http://bit.ly/fQIyeW ).

Questa inchiesta, svolta in maniera indipendente, ha valutato i vantaggi, i costi e l’attuabilità di un’installazione pilota in Scozia di uno dei principali sistemi di orientamento, il “React” del RNIB, un sistema di segnali parlanti grazie al quale gli utenti, che portano con sé uno speciale apparecchio, ricevono messaggi audio quando si avvicinano a tali segnali.

L’inchiesta effettuata ha scoperto che, anche se i vantaggi sono evidenti, esistono problemi di pianificazione, realizzazione e manutenzione del sistema React dal punto di vista dei costi: la spesa attualmente stimata per la messa in opera di tale sistema nella rete ferroviaria dell’intero Regno Unito costerebbe fra i 250 ed i 500 milioni di sterline.

Considerando l’importo della spesa, “è probabile che vengano presi in considerazione soltanto quei sistemi che forniscono vantaggi alla maggior parte della comunità dei viaggiatori ferroviari (rispetto alla percentuale costituita dalle persone affette da handicap visivi)”, è stato scritto nella relazione. Nel frattempo, l’assunzione di personale straordinario con l’incarico di assistere le persone disabili potrebbe risultare molto meno costosa, dato che a questi dipendenti potrebbe essere chiesto di svolgere anche altri incarichi, secondo quanto riportato nella relazione.

Il dr. Gill, che ha contribuito allo svolgimento di questa inchiesta sui potenziali vantaggi delle tecnologie future in questo settore, come le segnalazioni delle frequenze radio (RFID), le smart-card e i sistemi satellitari di navigazione, ha dichiarato che, col tempo, potrebbero essere sviluppate tecnologie meno costose che colleghino i navigatori satellitari alle informazioni in tempo reale sul traffico ferroviario ottenute in rete.

“Con le informazioni in tempo reale fornite da Internet, i costi potrebbero essere contenuti e tutti i clienti ne trarrebbero un vantaggio”, ha affermato. “Al momento, le tecnologie che sarebbero necessarie esistono, ma non vengono applicate su vasta scala; tuttavia, nel giro di cinque anni la situazione potrebbe rivelarsi totalmente diversa”.

I problemi relativi all’applicazione di sistemi come React non sono legati esclusivamente alla tecnologia ma soprattutto alla manutenzione, ha dichiarato il dr. Gill. “Abbiamo bisogno di sistemi per poter controllare se questo servizio funziona in maniera affidabile. Se alla fine di un binario viene collocato un segnale parlante che trasmette il messaggio “non procedere oltre” ma che non funziona, finisce col costituire un rischio per la sicurezza. Qualsiasi tipo di sistema deve funzionare per il 99,9% del tempo, se vogliamo considerarlo affidabile”.

La decisione su quando realizzare investimenti sulle tecnologie di orientamento è fondamentalmente di stampo politico, ha affermato il dr. Gill. “E’ una questione di chi pagherà e di chi ne godrà i vantaggi. La tecnologia e l’economia si trasformano ad una velocità tale da rendere impossibile prevedere con precisione quando qualcosa potrà funzionare”.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=530


+03: La legge europea sull’accessibilità vedrà la luce nel 2012.

Una proposta per una “legge europea sulla disabilità”, comprendente diversi provvedimenti relativi all’accessibilità per le tecnologie IT ed i siti web, verrà presentata nel corso del 2012, secondo quanto confermato da Viviane Reding, vice presidente della Commissione Europea.

Questa legge, parte della quale deriverà dalla più ampia Strategia Europea sulla Disabilità (European Disability Strategy,  http://bit.ly/fDCRlP ) presentata lo scorso anno, si baserà su uno studio di prossima presentazione relativo alle barriere all’accessibilità per i cittadini disabili dell’intera Europa. Questo studio valuterà l’accesso ai servizi pubblici, agli edifici ed ai trasporti pubblici, ma esaminerà anche altri settori.

Reding ha esposto questa proposta durante un’assemblea dell’Intergruppo sulla Disabilità, un gruppo trasversale operativo già da molto tempo e composto da membri del Parlamento Europeo che collaborano per promuovere le politiche sull’accessibilità; l’assemblea in questione ha avuto luogo a Bruxelles all’inizio di questo mese. La legge di prossima presentazione conterrà alcuni standard comuni per favorire la regolamentazione del design accessibile in un gran numero di settori, compresi quelli delle tecnologie IT, delle costruzioni e del design dei prodotti.

Reding ha dichiarato di sperare che questi standard europei contribuiranno ad aprire la strada allo sviluppo di standard mondiali più approfonditi sull’accessibilità.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=526


++Notizie in Breve:

+04: Verbal Victor: Una nuova applicazione per gli iPhone e gli iPad consente ai genitori ed agli assistenti di bambini che non sono in grado di parlare di fotografare diversi oggetti e varie situazioni e di registrare frasi verbali di accompagnamento, per favorire la comunicazione. Queste annotazioni vengono successivamente trasformate in “pulsanti” presenti sullo schermo, e i bambini potranno selezionarli e mostrare lo schermo ai loro interlocutori per chiedere ciò di cui hanno bisogno. L’applicazione, denominata “Verbal Victor”, può essere acquistata nell’emporio di iTunes al costo di 6,99 dollari. Per informazioni, consultare il sito:  http://itunes.apple.com/uk/app/verbal-victor/id411749775?mt=8
Link breve: http://bit.ly/i0ceIi

 +05: Sostegno mondiale: Le Nazioni Unite hanno dato l’approvazione ad un documentario sull’accessibilità alla rete realizzato dall’Istituto Britannico per gli Standard (British Standards Institution, BSI) e facente parte di una serie di prodotti realizzati a dicembre a sostegno della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Il film del BSI, intitolato: “Panoramica: la via all’accessibilità negli edifici e nella rete”, esamina come l’utilizzo degli standard può aiutare a mantenere l’accessibilità alla rete ai livelli più alti possibili. Per informazioni, consultare il sito: http://www.youtube.com/watch?v=aFMe2G0SL0k
Link breve: http://bit.ly/gSehny


+06: La rete dell’unione: L’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union, EBU) ha presentato un nuovo sito web dall’accessibilità più avanzata. Il sito contiene un “angolo dei bambini” con un traduttore in Braille (per aiutare i bambini a comprendere l’alfabeto Braille) oltre ad informazioni su tutte le attività della EBU, uno dei sei enti che costituiscono l’Unione Mondiale dei Ciechi (World Blind Union), con l’obiettivo di promuovere gli interessi delle persone ciechi ed ipovedenti in 45 Paesi europei. Per informazioni, consultare il sito:  http://www.euroblind.org/
Link breve: http://bit.ly/g6YPkc

[Fine della Sezione Uno].


++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+07: Un buon consiglio: David Bates, membro della Federazione Nazionale dei Ciechi (National Federation of the Blind, NFB) e funzionario per il Regno Unito, ci scrive per chiederci un consiglio su un software gratuito oppure open source che sia in grado di convertire i file di Word nel formato audio.

“Noi inviamo molti articoli e servizi ogni mese ai nostri membri, in tutti i formati, ma la maggior parte di essi è in formato audio, dal momento che vengono inizialmente registrati leggendo un testo davanti ad un microfono.

“Per risparmiare tempo, abbiamo bisogno di un programma in grado di convertire i documenti in formato Word in file WAV, MP3 oppure DAISY. So che potremmo acquistare un programma adeguato dalla Dolphin pagando 180 sterline ma, poiché siamo davvero a corto di fondi, vorrei sapere se esiste un adeguato programma open source in grado di svolgere questa funzione. Vi saremmo grati per il vostro aiuto!”.

David fa inoltre notare che i software open source spesso riescono a fare un buon lavoro in altri settori dell’accessibilità.

“Sto continuando ad utilizzare JAWS per Windows 5.0, ma passare alla versione più aggiornata mi costerebbe all’incirca lo stesso di quanto spenderei per acquistare un nuovo computer. Sto sperimentando  [lo screen reader] NVDA con IBM Lotus Symphony anziché Word più JAWS. Sono molto impressionato da entrambi questi programmi, che sono gratuiti, e credo che la Freedom Scientific finirà col rimetterci, dato che vuole costringere gli utenti ad utilizzare i programmi recenti, rifiutandosi di fornire versioni “leggere” o le vecchie versioni di JAWS ad un prezzo più contenuto”.

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].


+08: La mancanza di pubblicità: Brian Gaff, del Giornale Parlato di Kingston upon Thames (Kingston upon Thames Talking Newspaper), pubblicato dall’Associazione dei Ciechi di Kingston upon Thames (Kingston upon Thames Association for the Blind, http://kingston.talking-newspaper.co.uk ), ci scrive per dare il suo contributo al settore in continua crescita delle soluzioni di accesso gratuite, poco costose ed open source.

“Credo che gli screen reader gratuiti presenti sul mercato siano pubblicizzati troppo poco”, ci scrive. “Se quelli del governo facessero qualche pressione su Thunder ( http://www.screenreader.net/ ), o su NVDA ( http://www.nvda-project.org/ ), o anche su entrambi, affinché diffondano una serie di informazioni, risparmierebbero parecchio del denaro che investono per indurre i ciechi ad utilizzare la rete.

“Dei due, ritengo che Thunder sia più facile da gestire, però NVDA è più potente e consente l’accesso anche a Thunderbird e ad altre applicazioni di Mozilla. Anche NVDA è open source, pertanto le persone interessate potrebbero provare ad utilizzarlo”.

Brian si lamenta inoltre del fallimento generale del riciclaggio dei vecchi computer, che potrebbero rivelarsi estremamente utili per aiutare le persone che ancora non utilizzano la rete. “Ci sono tantissimi computer perfettamente funzionanti che vengono gettati via ogni giorno mentre, per ciò che serve a noi, potrebbero essere ancora utilizzati senza problemi. E poi mi piacerebbe vedere qualche demo senza pretese realizzato presso qualche associazione di ciechi ecc. nel Paese, con un’esca del tipo “Oh, avete qualche parente in (inserire qui il nome del Paese)”…

“In molti casi, esiste soltanto la paura del computer”.

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].

[Fine della Sezione Due].



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- Formati alternativi a prezzi accessibili.

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I formati che produciamo comprendono sistemi audio, descrizioni audio, Braille, linguaggio gestuale britannico, Easy Read, documenti elettronici per i siti web, stampa con caratteri ingranditi, Makaton, Moon e sottotitoli, al costo di un penny a parola.

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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: L’opinione
- Il futuro dell’accessibilità.

+Anno nuovo, sogni nuovi
di Donna Jodhan.
 
Mentre me ne sto qui, seduta sulla mia poltrona preferita, ascoltando il freddo inverno canadese che batte dolcemente alle mie finestre, mi rendo conto che all’esterno la neve sta cadendo dolcemente e posso sentire lo scricchiolio di stivali contro lo strato compatto di neve che ricopre il suolo. Per me è il momento di iniziare ad immaginare e a sognare; forse ciò è dovuto a questo particolare periodo dell’anno ma, ragazzi, quanto mi diverte farlo!

Questa sera mi servirò delle luci intermittenti del mio albero di Natale per entrare nell’atmosfera giusta; mi piacerebbe sognare un pochino come sarebbe la vita per i ciechi se le tecnologie di accessibilità riuscissero a comunicare in maniera più efficiente con le tecnologie a largo consumo, come pure con i siti web.

Sognare non fa male a nessuno, e nessuno può sapere quello che potrebbe attenderci dietro l’angolo. Le tecnologie di accesso hanno compiuto enormi progressi e grandi passi avanti negli ultimi anni, ma potrebbe essere arrivato per noi il momento di iniziare ad insistere per ottenere un ambiente maggiormente cooperativo, una situazione in cui tutte le parti in causa potrebbero lavorare assieme per spalancare tutte le porte ed aiutare a costruire un futuro in cui la totale accessibilità sia la realtà, non qualcosa che “sarebbe bello poter avere”.

Forse non sarebbe del tutto impossibile immaginare:

1: Che il prezzo delle tecnologie di accesso venga ridotto, man mano che i creatori di tecnologie si impegnano nello sviluppo di software open source. In questo settore si stanno già compiendo molti progressi e mi sento abbastanza fiduciosa da pensare che questa tendenza diventerà sempre più diffusa con il passare del tempo.

2: Che venga realizzato un gran numero di applicazioni, in maniera da consentire alle persone cieche o ipovedenti di agire in maniera più indipendente grazie ai loro apparecchi portatili. Questa rivoluzione è già iniziata e, se riuscissimo a convincere i costruttori che si tratta di una necessità, che tutti ne trarrebbero un vantaggio e non soltanto i ciechi e gli ipovedenti, allora chissà che succederebbe… non ci sarebbe più nessun limite! Si potrebbe convincere facilmente un gran numero di costruttori a seguire la via tracciata da Apple.

3: Che un maggior numero di creatori di siti web consentano alle tecnologie di accesso di comunicare più facilmente con i contenuti, i moduli ed i documenti presenti nei siti. Un mondo in cui i governi, le aziende, i creatori di siti ed i programmatori vedessero finalmente la luce ed approfittassero delle opportunità per creare una situazione di cui tutti potrebbero beneficiare.

4: Che le tecnologie di accesso aumentino grandemente le possibilità lavorative per le persone cieche ed ipovedenti, consentendo loro di accedere alle informazioni in maniera più indipendente e veloce e di comunicare più facilmente con il mondo dei vedenti.

5: Che i social network vengano resi molto più facili da utilizzare, se riuscissimo a trovare il modo di migliorare le tecnologie di accesso in maniera da comunicare in maniera più efficiente con i siti web e le chat room dei social network, con skype eccetera.

Pertanto, il 2011 sarà un anno estremamente interessante. I governi ci sentiranno alzare la voce e le aziende verranno informate del fatto che un maggior numero di persone esige maggiori possibilità di accedere ai loro prodotti e servizi. Forse il 2011 potrebbe rappresentare l’inizio di un’era in cui riusciremo a collaborare più strettamente con il mondo dei vedenti? E perché no?

Se potessi agitare il mio bastone come una bacchetta magica e trasformare tutto questo in una realtà, il mio più grande desiderio sarebbe che i bambini ciechi ed ipovedenti potessero crescere in un mondo in cui l’accessibilità costituisse parte integrante delle loro vite quotidiane, e che gli adulti ciechi ed ipovedenti potessero godersi splendidi anni di socializzazione virtuale.

Con i miei migliori auguri di uno splendido anno nuovo.
Donna J. Jodhan.

NOTA: Donna Jodhan è una consulente per l’accessibilità, attualmente impegnata in una battaglia legale contro il governo canadese relativamente all’accessibilità dei suoi siti web. Per gli aggiornamenti su questa causa, vedere le Notizie su questo numero. Il blog di Donna si trova all’indirizzo: http://bit.ly/efW0Vj

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=524

[Fine della Sezione Tre].


++Note finali.

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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter – Tristan Parker
Consulente Editoriale - Kevin Carey
ISSN 1476-6337

 

[Fine del notiziario.]