+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità

- NUMERO 132, DICEMBRE 2010.

 

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Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.

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++Numero 132: In questo numero:

01: Il governo canadese perde una causa che diverrà una pietra miliare per l’accesso alla rete

- Donna Jodhan ha riportato la vittoria dopo aver subito “una violazione dei suoi diritti”.

 

02: Il governo digitale “non deve aumentare l’esclusione”

- L’opinione di un consulente politico.

 

03: Una versione aggiornata del software DAISY per la registrazione di libri.

- La nuova versione dello strumento audio open source.

 

Notizie in Breve: 04: Una lezione standard – un seminario in rete sullo standard britannico per l’accesso ad Internet; 05: Il sistema Refreshable con Apple – una tastiera Braille per gli iPhone; 06: Terza inchiesta – un questionario sulle tendenze degli screen-reader.

 

Sezione Due: Intervista speciale - Diane Mulligan, Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico.

+07: Una pioniera del podcast: Diane Mulligan, Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico, ha lottato contro molte avversità prima di emergere come uno dei campioni mondiali dei diritti delle persone disabili, specialmente di quelle che vivono nei Paesi in via di sviluppo. In un’intervista esclusiva con il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Diane spiega in che modo le nuove tecnologie possono trasformare la vita delle persone più povere del mondo, e di quelle che lavorano per aiutarle.

 

[Fine dei Contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.
 

+01: Il governo canadese perde una causa che diverrà una pietra miliare per l’accesso alla rete.

 

Una signora non vedente, consulente per l’accessibilità, ha vinto la sua causa contro il governo canadese, da lei citato per la mancanza di accessibilità dei suoi siti web, secondo quanto annunciato dal Tribunale Federale.

 

Come già riportato nel numero scorso del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità ( http://www.headstar.com/eablive/?p=508 ), Donna Jodhan aveva citato in giudizio il governo canadese dopo aver scoperto di non essere in grado di presentare una domanda online per un posto di lavoro governativo, o di completare il formulario del censimento online senza ricorrere all’assistenza di un dipendente governativo vedente; tutto ciò è stato da lei considerato come una violazione dei suoi diritti.

 

La scorsa settimana il giudice Michael Kelen ha emesso un verdetto a favore di Jodhan, dichiarando che il governo ha contravvenuto alla Carta Canadese dei Diritti e delle Libertà non rendendo pienamente accessibili i propri siti web e discriminando in tal modo i cittadini disabili. Al governo è stato pertanto imposto di rendere i suoi siti web accessibili ai cittadini ciechi ed ipovedenti entro i prossimi 15 mesi.

 

“Sono riconoscente e contenta che sia stata presa una decisione in tempi tanto brevi”, ha dichiarato Jodhan al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Il governo canadese non dovrebbe considerare questa sentenza come una sconfitta, ma come un verdetto volto a garantire un futuro migliore per i ragazzi ciechi o con handicap visivi, un futuro in cui l’accessibilità costituirà una realtà. Non ho mai voluto vincere questa casa per me stessa, ma desideravo che la comunità dei ciechi e degli ipovedenti non la perdesse”.

 

Il verdetto della corte ha dichiarato che l’impossibilità per Jodhan di accedere alle informazioni governative online “è un tipico esempio del fallimento complessivo di parecchi fra i 146 ministri ed enti governativi nel rendere accessibili i loro siti web”.

 

Ulteriori informazioni su questo caso sono reperibili sul blog personale di Jodhan, all’indirizzo: http://www.donnajodhan.blogspot.com/ e sul blog della sua azienda, la Sterling Creations, che si occupa di accessibilità: http://sterlingcreations.ca/blog/

 

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=511

 

 

+02: Il governo digitale “non deve aumentare l’esclusione”.

 

La digitalizzazione dei servizi governativi non deve avvenire al costo di una maggior esclusione delle persone disabili, secondo quanto dichiarato da un importante consulente politico nazionale al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

 

Felicity Shaw è consulente politico anziano per Race Online 2012, una campagna condotta da Martha Lane Fox, la grande attivista inglese per l’inclusione digitale, con l’obiettivo di avvicinare alla rete i nove milioni di cittadini britannici che non hanno mai utilizzato internet ( http://raceonline2012.org ).

 

“Noi raccomandiamo che i servizi governativi vengano obbligatoriamente resi digitali, ma una parte del nostro lavoro consiste nel garantire che nessuno venga escluso da questa procedura. Rendere digitali i servizi significa migliorarli, farli diventare più convenienti e più facili, certamente non bisogna lasciare indietro le persone che ne sono escluse”, ha dichiarato Shaw.

 

Uno dei compiti più difficili ed importanti per Race Online 2012 sarà quello di aiutare le persone con i più svariati problemi di accesso ad utilizzare Internet per la prima volta. “Le persone più difficili da convincere sono coloro che incontrano molteplici ostacoli quando tentano di accedere alla rete, specialmente le persone disabili che potrebbero avere problemi di accessibilità che rendono più costoso o più difficile per loro ottenere gli strumenti necessari all’accesso.

 

“Ciò che non vogliamo è condurre una campagna volta a promuovere soltanto alcuni degli elementi legati alla digitalizzazione, perché ciò finirebbe con l’aumentare il livello di esclusione delle persone che oggi non accedono alla rete”, ha affermato Shaw.

 

Una parte del lavoro di Race Online 2012 è costituita da una “unità operativa del popolo” (People’s Taskforce”, http://bit.ly/glTN2w ), costituita da persone provenienti dalle situazioni più disparate che sono state aiutate ad accedere alla rete e che oggi aiutano altre persone ad utilizzarla. I membri di questa unità operative contribuiscono alla campagna fornendo idee ed informazioni sull’accessibilità; fra questi, ricordiamo Heather Lyons, una disabile visiva che lotta per ottenere tecnologie assistive a costi più bassi, ed Alan Thomas, a cui è stata diagnosticata l’atassia ed oggi utilizza la rete per condividere informazioni sul suo sito web di supporto, denominato www.livingwithataxia.org .

 

Shaw è stato uno dei relatori alla conferenza annuale Future Democracy ’10, organizzata da Headstar e tenutasi da scorsa settimana, sull’utilizzo di Internet e di altre nuove tecnologie, allo scopo di promuovere il processo democratico in ogni suo aspetto ( http://www.headstar-events.com/fdem10 ).

 

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=518

 

 

+03: La versione aggiornata del software DAISY per la registrazione di libri.

 

La versione più recente di un software open source per le registrazioni audio, che permette a chiunque di produrre libri nel formato elettronico DAISY, è stata pubblicata dal Consorzio mondiale DAISY, composto da organizzazioni di ciechi, editori, aziende produttrici di tecnologie e vari altri enti.

 

I libri in formato DAISY (digital accessible information system, sistema di informazioni digitali accessibili), create con il software Obi 1.2 ( http://bit.ly/fqzspr ) possono contenere capitoli, sezioni secondarie e pagine, consentendo così agli utenti che hanno problemi con la stampa tradizionale di navigare con facilità fra i vari contenuti. Il software Obi è inoltre totalmente accessibile per gli screen reader.

 

La versione 1.2 del software Obi contiene diversi miglioramenti ed aggiornamenti per gli utenti, compreso un adattamento per lavorare con il programma Microsoft Windows 7. Inoltre, oggi gli utenti possono gestire grandi progetti di produzione DAISY con maggior facilità, e i file nei formati audio MP3 e WAV possono oggi venire inseriti in questi progetti.

 

Tutti i contenuti del formato DAISY vengono prodotti sulla base di uno standard (http://bit.ly/hcPbOF ) sviluppato dal Consorzio DAISY, il cui obiettivo è quello di rendere tutte le informazioni pubblicate immediatamente disponibili alle persone che hanno problemi con la stampa tradizionale, tramite la creazione di libri digitali parlati.

 

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=513

 

 

++Notizie in Breve:

+04: Una lezione standard: Un “webinar” (seminario in rete) gratuito, che spiegherà lo standard britannico BS 8878 recentemente pubblicato e relative all’accessibilità alla rete (vedere il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 130: http://www.headstar.com/eablive/?p=498 ) verrà tenuto da AbilityNet, l’ente assistenziale che si occupa di tecnologie assistive, in data 8 dicembre. Questo seminario illustrerà le caratteristiche generali dello standard e la maniera di applicarlo e comprenderà anche una sessione di domande e risposte. Per informazioni, consultare il sito: https://www1.gotomeeting.com/register/763164576

Link breve: http://bit.ly/gCD5Gd

 

+05: Il sistema Refreshable con Apple: Un video contenente una dimostrazione su come utilizzare il sistema Refreshabraille 18, composto da una barra e una tastiera Braille e realizzato dall’ente non-profit American Printing House for the Blind (Casa Editrice Americana per i Ciechi), con un iPhone o un iPod della Apple, è stato caricato su YouTube. Un link al video e una trascrizione del suo contenuto sono reperibili sul blog “StoneKnight”, gestito da Mirabai Knight, specialista della trascrizione. Per informazioni, consultare il sito: http://blog.stenoknight.com/2010/11/natcapvidmo-day-28-refreshabraille-18.html

Link breve: http://bit.ly/dIU26U

 

+06: Terza inchiesta: E’ attualmente in via di svolgimento la terza inchiesta periodica per individuare le tendenze ed i cambiamenti delle tecnologie assistive, effettuata da WebAIM, un ente non-profit statunitense. L’Inchiesta sugli Utenti di Screen Reader (Screen Reader User Survey) ha l’obiettivo di aiutare tutte le organizzazioni che realizzano prodotti di tecnologie assistive, contenuti di rete accessibili e standard di rete. Per completare il formulario occorrono circa dieci minuti; l’inchiesta terminerà il 10 gennaio ed i risultati verranno pubblicati nel marzo del 2011. Per informazioni, consultare il sito:

http://webaim.org/projects/screenreadersurvey3/

Link breve: http://bit.ly/ikApbJ

 

[Fine della Sezione Uno].

 

 

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[Fine dell’Annuncio Speciale].
 

 

++Sezione Due: Intervista speciale

- Diane Mulligan, Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico.

 

+07: Una pioniera del podcast

di Dan Jellinek.

 

Questo è stato un anno molto intenso per Diane Mulligan.

 

All’inizio del 2010, a Mulligan è stato conferito il titolo di Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico, per i servizi resi alle persone disabili e per le sue lotte per le pari opportunità. La settimana scorsa, è tornata a Buckingham Palace per un ricevimento offerto dalla Regina al Corpo Diplomatico; nel frattempo, ha iniziato a condurre una campagna di promozione dei diritti delle persone disabili nei Paesi in via di sviluppo, nella sua veste di Consulente Mondiale sulla Disabilità per Sightsavers, un ente assistenziale internazionale.

 

Mulligan, che è stata una delle principali attiviste per i diritti dei disabili in tutto il mondo ed ha presentato la sua candidatura per le elezioni della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti delle Persone Disabili, previste per il 2012 (un altro dei riconoscimenti da lei ottenuti quest’anno), ha dovuto combattere molte battaglie prima di ottenere il successo.

 

Dopo aver lasciato la scuola con voti piuttosto bassi, essendo affetta da dislessia e da ADHD (sindrome da deficit di attenzione ed iperattività) che però non le erano state diagnosticate, Mulligan ha trascorso la sua intera vita lavorativa nel settore delle organizzazioni non governative, iniziando ad occuparsi di problemi ambientali e poi diventando un’attivista per i diritti umani, i diritti delle donne ed i diritti dei disabili.

 

La Rete e le altre tecnologie svolgono oggi un ruolo fondamentale nella sua vita e nel suo lavoro; tuttavia, durante il periodo della crescita, Mulligan non ha potuto contare sul supporto tecnologico che viene offerto agli scolari di oggi, come suo figlio Zephaniah, di dieci anni.

 

“Mio figlio è affetto da sindrome da deficit di attenzione ed iperattività e da dislessia ed utilizza software che lo aiutano, specialmente con gli omonimi (è in grado di scrivere “no” e di rendersi conto se si deve leggere “know”, oppure “no”), come pure software di immagini”, ci ha spiegato. “Non è ancora in grado di prendere una penna e scrivere, anche se ha già dieci anni, ma ha imparato bene ad usare le tecnologie digitali ed oggi è in grado di lavorare ad un livello davvero alto per la sua età, e questo aiuta moltissimo la sua autostima.

 

“Io ho lasciato la scuola con voti bassissimi; tuttavia, se avessi avuto un computer portatile ed i software adatti, sarei stata in grado di ottenere i suoi stessi risultati”.

 

I problemi relativi all’istruzione non sono stati gli unici che Mulligan ha dovuto affrontare: dopo molti anni di lavoro all’estero, è stata coinvolta in un grave incidente stradale in Indonesia, a causa del quale ha dovuto subire l’amputazione di una gamba. Tornata nel Regno Unito, a Seaford, sulla costa del Sussex, ha ricevuto un’ottima assistenza medica; tuttavia, il fatto di non aver potuto usufruire di un valido sostegno psicologico l’ha indotta a costituire il Gruppo di Sostegno agli Amputati del Sussex (Sussex Amputee Support Group), che oggi offre consulenza, sostegno a livello emozionale ed informazioni alle persone che subiscono la perdita di un arto.

 

Il gruppo possiede un proprio sito web ( http://www.sussexamputeesupport.co.uk ), uno strumento che si è dimostrato fondamentale per la creazione di una comunità di sostegno, ha dichiarato Mulligan.

 

“Essere presenti in Internet è stato fondamentale”, ci ha spiegato. “Alcuni hanno dichiarato che le informazioni non erano accessibili a parecchie persone (la maggior parte degli amputati ha superato gli 80 anni), ma io non sono d’accordo: mio padre ha più di 80 anni e tiene conferenze online. In ogni caso, le nostre informazioni sono disponibili anche sotto forma di stampa a caratteri ingranditi e in altri formati”.

 

La tecnologia ha aiutato Mulligan anche con il suo sport preferito, il tiro con il fucile: era intenzionata a competere nelle Paralimpiadi del 2012, anche se poi gli impegni familiari e di lavoro le hanno reso impossibile seguire un programma di allenamenti.

 

“Si fa tutto con il computer, con i raggi laser che escono dalla canna del fucile e colpiscono lo schermo: il computer segue tutti i tuoi movimenti fino a quando non spari, perciò puoi renderti conto del tuo livello di precisione o se oscilli in maniera eccessiva. Però ho dovuto lasciar perdere l’allenamento intensivo: dovrei dedicarmi ad esso almeno due sere alla settimana ed un weekend su due”.

 

I computer e la rete si sono anche dimostrati enormemente importanti per il suo attuale lavoro. Mulligan ha iniziato a collaborare con Sightsavers nel 2007 ed oggi è responsabile strategico dell’organizzazione per la creazione di una nuova consapevolezza del legame fra disabilità e povertà nei Paesi in via di sviluppo, dove l’80% delle persone disabili vive quasi totalmente al di sotto del livello di povertà. Nel 2000, la maggioranza dei leader mondiali si era impegnata a raggiungere otto Obiettivi di Sviluppo Mondiale “anti-povertà” entro il 2015, ma vale la pena di notare che le persone disabili ed i loro diritti non sono compresi in questi obiettivi; pertanto, gran parte del lavoro di Mulligan con Sightsavers consiste del promuovere campagne per il loro riconoscimento ed inserimento.

 

Con diverse squadre in prima linea in più di 30 Paesi, questo ente assistenziale ha creato un network mondiale online ed utilizza un sistema di conferenze in rete denominato Elluminate ( http://www.elluminate.com ).

 

“Questo sistema ha notevolmente ridotto la necessità di viaggi internazionali ed i miei colleghi ipovedenti possono accedere alle stesse informazioni a cui accedo io”, afferma Mulligan.

 

“Realizzo sessioni formative di tre giorni per tutti i miei dipendenti ed in agosto abbiamo provato a tenere una sessione online. Abbiamo raggiunto 50 persone in Pakistan, India e Sri Lanka, oltre ad alcuni oratori, lavorando per oltre tre giorni presso gli uffici di Sightsavers. Tutti hanno potuto accedere a PowerPoint e partecipare attivamente online, scoprendo quello che le persone possono fare nei diversi Paesi e condividendo le migliori pratiche.

 

“Oggi realizzo una di queste sessioni ogni mese, con 60 minuti dedicati all’inclusione digitale, il che mi permette di raggiungere tutto il personale ed offre l’opportunità ad ognuno dei nostri 300 dipendenti in tutto il mondo di porre domande e di contribuire fornendo vari esempi. Assomiglia un po’ ad un programma radiofonico, io posso rispondere alle domande e ricevere i contributi degli altri. Dopo la prima volta, mi sono resa conto che per me avrebbe costituito un gran progresso: ora non devo più viaggiare, mi risparmio gli effetti del jet-lag e non sono costretta a stare lontano dalla mia famiglia”.

 

Mulligan registra le sue conferenze in rete e le inserisce in un sito di podcast denominato Podbean ( http://www.podbean.com ); ogni conferenza viene contrassegnata, in modo da consentire alle persone di navigare fra i vari argomenti senza dover ascoltare per un’ora il testo integrale. Al momento, queste conferenze sono esclusivamente a disposizione del personale di Sightsavers, ma “non ci sono segreti commerciali”, pertanto Mulligan sta cercando la maniera di metterle a disposizione di un maggior numero di persone. Il servizio utilizza una banda larga bassa ed è pertanto accessibile anche da luoghi come le campagne dell’India, ci ha spiegato.

 

Un’altra tecnologia che sta rivoluzionando il suo lavoro è il cosiddetto “phlogging”, un servizio fornito da un’azienda denominata ipadio: “funziona un po’ come i blog, ma ci si serve di un telefono cellulare” ( http://bit.ly/8Q4YF ). Gli utenti possono chiamare da qualunque luogo del mondo e registrare un messaggio vocale dal loro cellulare, a tariffa locale, per trasmettere il clip vocale ai loro siti web, blog o social network.

 

Gli strumenti di questo genere e quelli che consentono di ascoltare i contenuti della rete possono essere utili per comunicare non soltanto con le persone non vedenti, ma anche per raggiungere le comunità isolate i cui membri sono analfabeti o comunque non utilizzano molto i testi scritti, ha affermato Mulligan.

 

“Tentiamo anche di incoraggiare le persone a creare diari in formato video, per fornire ai nostri sostenitori vari esempi di ciò che facciamo e di come lo facciamo; queste relazioni vengono poi convertite nel formato MP3”.

 

Alcune di queste tecnologie sono di difficile accesso per le persone che vivono nei Paesi più poveri, ma di solito si riesce a trovare un sistema, ha spiegato Mulligan. “Anche se ci si trova in una delle zone più povere del mondo, si incontra qualcuno con un telefono cellulare. In India l’utilizzo dei social network è diffusissimo, e le persone non vedenti di mia conoscenza lo usano tanto quanto i miei colleghi vedenti. In Paesi come l’Indonesia, poi, si vedono Internet café ad ogni angolo di strada”.

 

Sightsavers ha collaborato anche con Dolphin, l’azienda specializzata in tecnologie accessibili, per creare la penna Sightsaver Dolphin ( http://bit.ly/gWM16t ), un memory stick a basso costo contenente un software di ingrandimento e di screen reader per gli studenti dei Paesi in via di sviluppo.

 

“Pertanto, esistono tantissime nuove tecnologie, quello che dobbiamo fare è impadronircene. L’unico ostacolo in cui mi imbatto è quando certo di convincere qualcuno a procurarsi cuffie e microfono e a partecipare. E’ la barriera costituita da ciò che non si conosce, le persone hanno paura di incontrare delle difficoltà. Le barriere che le persone disabili incontrano nei Paesi in via di sviluppo sono più o meno le stesse di quelle in cui si imbattono i disabili di qui: la liberazione avviene nello spazio che si trova fra le nostre orecchie, prima che in qualunque altro luogo”.

 

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=515

 

[Fine della Sezione Due].

 

 

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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore - Dan Jellinek

Reporter – Tristan Parker

Consulente Editoriale - Kevin Carey

ISSN 1476-6337

 

 

[Fine del notiziario.]