+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità

- NUMERO 120, DICEMBRE 2009.



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++Numero 120: In questo numero:

01: Richiesta di conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite relativa al diritto alle tecnologie ICT
- I gruppi dei disabili devono monitorare le azioni del Paese, dichiara un analista.

02: Inaugurata la prima biblioteca scolastica online di libri elettronici del Regno Unito.

- Libri di testo in formati alternativi a disposizione degli studenti iscritti.

03: Didascalie automatiche aggiunte ai video di YouTube
- Un sistema di riconoscimento vocale favorisce l’accesso agli utenti sordi.

Notizie in breve: 04: Il nuovo Wheelies – riapre l’acclamato night-club di Second Life impostato sul tema della disabilità; 05: Un mondo senza confini – Un portale russo di social network per i disabili; 06: Dibattito in Egitto – sessioni sull’accesso e sulla diversità presso il Forum di Gestione di Internet.

Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.
07: Prestito invisibile – Confermata l’offerta per l’apparecchio radio di rete “Sonata”; 08: Suspence con Microsoft – una lunga serie di e-mail sui libri elettronici accessibili; 09: Aggiornamento di Oneformat – fogli di stile del browser.

Sezione Tre: Servizio Speciale – Una politica globale di accessibilità.
10: La tecnologia cambia ma i diritti civili no: La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone Affette da Disabilità è al centro di rinnovate pressioni sui governi e sulle aziende di tutto il mondo, per garantire alle persone disabili l’accesso alle tecnologie di informazione e di comunicazione. Tuttavia, la sua applicazione dovrà essere attentamente controllata per garantire il massimo impatto, secondo Cynthia Waddell.

[Fine dei Contenuti].


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++Sezione Uno: Notizie.

+01: Richiesta di conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite relativa al diritto alle tecnologie ICT.

I gruppi per i diritti dei disabili, le organizzazioni che lavorano con le persone disabili e tutte le altre parti interessate devono controllare attentamente la conformità, da parte del loro Paese, con la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone Affette da Disabilità, per garantire che i necessari progressi verso tecnologie di informazione e di comunicazione (ICT) più accessibili non vengano relegati in secondo piano; ecco quanto dichiarato da uno dei principali analisti mondiali della disabilità al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità questo mese.


Cynthia Waddell, Direttore Esecutivo del Centro Internazionale per le Risorse in Rete sulla Disabilità (International Center for Disability Resources on the Internet, ICDRI - http://www.icdri.org/ ), afferma che questa Convenzione è entrata legalmente in vigore nel maggio del 2008 e, a partire dal prossimo anno, 2010, tutti i Paesi che l’hanno ratificata dovranno dichiarare alla Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone Disabili quali provvedimenti hanno preso per ottemperare all’obbligo di rendere maggiormente accessibili le tecnologie ICT.

La Convenzione ha contribuito a creare un nuovo punto di riferimento nell’esercizio dei diritti delle persone disabili per quanto riguarda l’utilizzo delle tecnologie ICT, ha spiegato Waddell, con molti provvedimenti relativi alla disponibilità, al costo ridotto e all’accessibilità di queste tecnologie per mezzo dei principi del “design universale”. “Tuttavia, una cosa è disporre di una determinata legge o politica, altra cosa è applicarla. Se la Convenzione delle Nazioni Unite avrà successo, le sue direttive di controllo dovranno essere seguite. La Convenzione richiede ai Paesi firmatari di individuare alcuni punti chiave all’interno di ogni Paese, affinché collaborino all’applicazione ed al controllo. Vorrei persuadervi a scoprire quali sono i punti chiave stabiliti nel vostro Paese e a dare il vostro contributo allo sforzo per l’applicazione della Convenzione e della Relazione di Controllo del vostro Paese”.


La controversia in corso sul Kindle 2 (un lettore di libri elettronici con una caratteristica di conversione testo-voce, che è rimasto coinvolto in una disputa sulle royalty perché considerato da alcuni un nuovo formato di “audio-libri”) ci ricorda che questo nuovo punto di riferimento riguardante le tecnologie ICT accessibili è molto fragile e potrebbe facilmente spezzarsi", ha spiegato Waddell.

NOTA: Per un articolo più esauriente, vedere la Sezione Tre del presente Notiziario.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=368


+02: Inaugurata la prima biblioteca scolastica online di libri elettronici del Regno Unito.


E’ stata inaugurata la prima biblioteca online del Regno Unito, contenente libri di testo scolastici in una vasta gamma di formati digitali accessibili agli studenti con disabilità visive.


Il progetto “Libri per Tutti” è stato realizzato da The Seeing Ear (L’orecchio che vede, http://www.seeingear.org/ ), un sito web che fornisce libri in formato elettronico alle persone con handicap visivi, in collaborazione con l’Università di Edimburgo. Consente agli insegnanti ed agli studenti con disabilità visive, purché autorizzati ed iscritti, di accedere gratuitamente ad un catalogo online di libri scolastici in formati alternativi.


I libri accessibili vengono caricati in un database dagli insegnanti, e poi possono essere scaricati gratuitamente da altre scuole o da utenti iscritti, in formati come testo semplice, Word e PDF. Tony Dart, direttore generale di The Seeing Ear, ha dichiarato che questo sistema dovrebbe eliminare il problema che molte persone nel Regno Unito si ritrovano ad affrontare, dovendo convertire più volte lo stesso libro in un formato accessibile agli studenti con disabilità visive. “Se un libro è un testo prestabilito, molto spesso viene convertito a livello locale, con diversi livelli qualitativi. In questo modo, possiamo avere una sola persona che carica un libro elettronico e lo rende disponibile a tutti".

Dart ha affermato che, se questo progetto avrà successo, l’impatto sull’istruzione elettronica accessibile sarà “ampliato e positivo”.


Attualmente, il servizio mette a disposizione circa 100 libri di testo e Dart spera che questo numero aumenti, man mano che un maggior numero di scuole si iscriverà. Già 250 scuole si sono registrate.


Fra i progetti futuri per migliorare questo servizio, è previsto un sistema di editing realizzato in collaborazione, per correggere gli eventuali errori nei testi caricati, ed un convertitore online per il passaggio automatico fra i vari formati accessibili a disposizione.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=370


+03: Didascalie automatiche aggiunte ai video di YouTube.

Google, il proprietario del sito web YouTube per gli scambi di video, ha iniziato a fornire didascalie automatiche per alcuni filmati in lingua inglese presenti sul sito, aumentando così l’accessibilità per gli utenti sordi.


Questo sistema di “auto-didascalia” è stato reso possibile grazie alla tecnologia di riconoscimento vocale automatico (automatic speech recognition, ASR) di Google, che funziona in parallelo con l’attuale sistema di inserimento di didascalie in YouTube.

Anche se su YouTube esistono già le didascalie, in precedenza il proprietario del video era costretto ad inserirle manualmente; un lavoro che richiedeva molto tempo, se si considera l’enorme numero di filmati che vengono inviati al sito.


Ken Harrenstien, uno degli ingegneri informatici di Google, è sordo; di recente, ha dichiarato sul blog ufficiale di Google: “Riceviamo 20 ore di video al minuto. Come possiamo aspettarci che ogni proprietario di questi video sprechi il tempo e lo sforzo necessari all’aggiunta di didascalie ai filmati? Anche se YouTube mette già a disposizione il sostegno necessario all’inserimento di queste didascalie, la maggioranza dei contenuti dei video realizzati dagli utenti online è ancora inaccessibile alle persone come me".

La tecnologia ASR di Google viene inoltre utilizzata per facilitare l’inserimento manuale di didascalie su YouTube e per renderlo più efficiente. L’”auto-sincronizzazione” consentirà agli utenti di inserire didascalie in un filmato anche se questi non possiedono conoscenze tecniche specializzate, tramite la creazione di un semplice file di testo con la trascrizione dell’audio del filmato. In seguito, la tecnologia ASR converte questo testo in didascalie, cercando le parole nei punti salienti del video.


L’Istituto Nazionale Reale dei Sordi (Royal National Institute for Deaf People, RNID: http://www.rnid.org.uk/ ) ha applaudito la decisione di Google, affermando che tutti i contenuti dovrebbero essere accessibili su richiesta. Emma Harrison, il direttore del RNID per i contatti con l’esterno, ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che "Il RNID ringrazia Google per aver compiuto un primo passo verso l’obiettivo di rendere YouTube più accessibile agli utenti sordi".

Le auto-didascalie vengono attualmente usate in una serie di canali di YouTube destinati all’istruzione (compresi il National Geographic ed alcune università americane), affinché Google possa raccogliere le opinioni degli utenti prima di applicare il suo sistema su vasta scala. La caratteristica di auto-sincronizzazione è attualmente disponibile su tutti i filmati in lingua inglese presenti su YouTube.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=372


++Notizie in Breve:

+04: Il nuovo Wheelies: Un night-club impostato sul tema della disabilità, già vincitore di un concorso e presente nel mondo virtuale online Second Life, ha riaperto i battenti grazie ad un nuovo sponsor. Inaugurato nel 2006, Wheelies 74 ha una pista da ballo ed un centro di attività, ed oggi propone anche un programma settimanale di musica e divertimenti per gli utenti di Second Life, siano essi disabili o meno. Il proprietario del club, Simon Stevens, possiede il primo avatar in sedia a rotelle virtuale apparso su Second Life. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.wheelies74.com/ .

+05: Un mondo senza confini: Un portale di social network per i disabili è stato inaugurato in Russia, e consente agli utenti di interagire fra loro per mezzo di gruppi di discussione, forum e “mappe digitali” e di accedere a vari prodotti e servizi. Creato da Alexandre Gorelik, direttore del Centro Informazioni delle Nazioni Unite di Mosca, il portale, denominato “Bezgraniz” (“Vita senza confini”), comprende alcune traduzioni in lingua inglese e fornisce informazioni su una vasta gamma di argomenti, compresa l’istruzione elettronica, l’accessibilità delle tecnologie ICT, il lavoro, i viaggi e la musica. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.bezgraniz.com/?s=1024 .

+06: Dibattito in Egitto: Un dibattito sull’accesso e la diversità nell’utilizzo di Internet, che affronta argomenti come le direttive per l’accessibilità, si è tenuto in occasione del quarto Forum annuale di Gestione di Internet in Egitto, il mese scorso. Fra gli oratori intervenuti, era presente anche Shadi Abou-Zahra, uno dei principali promotori del programma internazionale dell’Iniziativa Mondiale per l’Accessibilità. Per informazioni, consultare il sito:
http://bit.ly/67S49V

[Fine della Sezione Uno].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+07: Un prestito invisibile: L’articolo da noi pubblicato nel numero scorso su “Sonata”, il primo apparecchio radio accessibile per le radio in rete nel Regno Unito, realizzato dall’ente assistenziale British Wireless for the Blind Fund (Fondo delle Radio Inglesi per i Ciechi, BWBF) , affermava che questi apparecchi vengono forniti gratuitamente in prestito agli utenti ciechi.

Tuttavia, una nostra lettrice, Delilah, ha inserito questo commento sul nostro blog: "Ho letto questo articolo con molto interesse, ma poi non ho trovato nulla nell’intero [sito web del BWBF]
http://www.blind.org.uk [dove si dicesse] che questi apparecchi vengono prestati a titolo gratuito alle persone cieche. Si afferma invece che, se si è registrati come ciechi o ipovedenti, non si deve pagare l’IVA; altrimenti, il costo è di 343,85 sterline, più altre 25 sterline di tassa annuale, da versare ogni novembre”.


Delilah continua: “Inoltre, il sito web del BWBF non funziona con il mio browser preferito. Le pagine sull’accessibilità forniscono soltanto istruzioni per IE e Firefox, che non mi piacciono affatto; tutto questo è deludente, trattandosi di un ente assistenziale per i ciechi”.

Abbiamo contattato questo ente assistenziale ed un portavoce ha risposto alle nostre domande nel modo seguente: “Sfortunatamente, il sito web non è stato aggiornato con la notizia che oggi l’apparecchio “Sonata” viene fornito in prestito permanente e gratuito; però è proprio così che stanno le cose. Se la vostra lettrice ha diritto ad avere uno dei nostri apparecchi e ne è sprovvista, può presentare domanda per ottenerne uno. Farò in modo che il sito web venga aggiornato quanto prima.


Per quanto riguarda i commenti sulla parte tecnica, sono rimasto molto dispiaciuto; attualmente, un gruppo di tecnici sta esaminando il sito web, pertanto porrò loro questo problema e spero che riescano a risolverlo al più presto”.


[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com] o direttamente al sito web: http://www.headstar.com/eablive/?p=363


+08: Suspence con Microsoft: Nel numero di ottobre avevamo pubblicato la richiesta di un lettore, che ha preferito rimanere anonimo, sulle barriere che impediscono di scaricare libri elettronici accessibili, costituite dalle leggi internazionali sul copyright. Il nostro lettore scriveva che nessuno dei lettori di libri elettronici accessibili studiato appositamente per i ciechi e da lui sperimentati consente l’installazione del formato protetto di Windows per i media, il DRM (Digital Rights Management, gestione dei diritti digitali), a causa dei costi di licenza.

" Esiste un sistema per leggere file protetti su lettori di tipo non standard? E se non esiste, che cosa possiamo fare per convincere la Microsoft o i produttori di questi lettori affinché li rendano atti a funzionare con questi formati?" ci aveva chiesto.


Questo mese abbiamo ricevuto un aggiornamento dal nostro lettore, che ci ha inoltrato una lunga serie di e-mail (più di una dozzina in tutto), ricevute dopo aver tentato di chiedere direttamente a Microsoft una risposta alle sue domande.


Tutte le e-mail contengono risposte pervenute da rappresentanti e funzionari della Microsoft in diversi Paesi, e contengono affermazioni del tipo: “Stiamo cercando di rispondere alla sua domanda. La contatterò non appena otterrò qualche informazione”, e “Spero che uno di voi sia in grado di aiutare questo signore” (una e-mail interna, inviata in copia a parecchie persone).


Tuttavia, mentre il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità stava per andare in stampa, ci sono stati alcuni riscontri positivi, con un funzionario anziano che dichiarava: “Molte persone [stanno] esaminando la situazione e lavorando per poterle dare una risposta. Stamattina ho chiesto loro di controllare a che punto sono arrivati; non appena mi risponderanno, le farò sapere se potrà aspettarsi una risposta”.


Il lettore ha promesso di tenerci informati.


+09: Aggiornamento di Oneformat: Nel numero di gennaio 2009 del nostro Notiziario, Diana Monaham, del Moor End Technology College di Huddersfield, ci aveva scritto per parlarci di un problema da lei riscontrato nell’utilizzare il sito web “Oneformat.com”, che offre fogli di stile gratuiti ed accessibili per il browser di rete. Diana ci aveva scritto di aver “appreso dal software dell’istituto che il virus/spyware Troj/Comic-Fam era stato individuato”.


Daljit Singh, il creatore del sito, aveva risposto rassicurando i lettori sulla sicurezza del sito, affermando che si trattava solo di un problema di software: "Prova a disattivare lo scudo di rete sul programma antivirus quando utilizzi Oneformat.com”.


Oggi Diana ci scrive nuovamente: “Grazie per aver risolto il problema. Il mio istituto sta cercando di contattare Sophus, il creatore dell’antivirus, per vedere che cosa si può fare, dato che esso continua ad affermare di aver individuato Troj/Comic-Fam, e pertanto l’istituto non mi consente l’accesso. L’ente locale utilizza un altro sistema di antivirus e anche questo blocca il sito, ma hanno controllato e mi hanno consentito di accedere al computer che uso nell’altra postazione di lavoro".


[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com].

[Fine della Sezione Due].


++Sezione Tre: Servizio Speciale
- Una politica globale di accessibilità.

+10: La tecnologia cambia ma i diritti civili no
di Cynthia Waddell

La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone Affette da Disabilità prende in esame i diritti di 650 milioni di persone disabili e riguarda due miliardi di persone in tutto il mondo, calcolando anche i familiari delle persone disabili.


Dopo sei anni di lavoro, questa convenzione è stata sottoscritta nel marzo del 2007 ed ha registrato il più alto numero di firmatari rispetto a qualsiasi altra convenzione delle Nazioni Unite già nel giorno dell’inaugurazione, ed è entrata legalmente in vigore nel maggio del 2008.

A partire dal prossimo anno, il 2010, tutti i Paesi che hanno ratificato questa Convenzione (compresi gli Stati Uniti, in attesa della ratifica da parte del Senato) dovranno sottoporre una relazione esauriente alla Commissione di Controllo della Convenzione, la Commissione per i Diritti delle Persone Affette da Disabilità, sui provvedimenti presi per ottemperare agli obblighi di fornitura di tecnologie ICT accessibili, stabiliti dalla Convenzione.


Alcuni sono rimasti sorpresi dal fatto che, anche con l’approvazione della Legge sugli Americani con Disabilità (Americans with Disabilities Act, ADA) del 1990, sono tuttora presenti alcune lacune negli sforzi compiuti dal governo statunitense nel settore dell’accessibilità. In effetti, un’analisi di queste lacune effettuata da un ente federale indipendente, il Consiglio Nazionale sulla Disabilità (National Council on Disability), ha riscontrato la necessità di apportare diversi cambiamenti per far sì che le leggi e le politiche degli Stati Uniti si conformino agli obblighi stabiliti dalla Convenzione.

Due nuovi punti di riferimento fissati dalla Convenzione stanno avendo un notevole impatto a livello mondiale.

Il primo consiste nella nostra definizione di base della disabilità e nel modo in cui la società considera le persone disabili. Non viene più considerato valido l’approccio scientifico, in base al quale veniamo considerate destinatari di beneficenza, di trattamenti medici e di protezione sociale.


La Convenzione dimostra che si sta compiendo un passaggio verso la valutazione delle persone disabili come detentori di diritti. Siamo individui che possono pretendere di godere pienamente di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali, e di partecipare pienamente alla società, su una base egualitaria.

Esiste anche un altro significativo punto di riferimento, ancora non perfettamente formato, riguardante l’esercizio dei nostri diritti nell’utilizzo delle tecnologie di informazione e di comunicazioni (ICT).

La Convenzione contiene molti provvedimenti relativi allo sviluppo, alla fornitura e all’installazione di prodotti e servizi di tecnologie ICT, compresa la disponibilità, il costo ridotto e l’accessibilità di queste tecnologie per mezzo del Design Universale.


Tuttavia, una cosa è disporre di una determinata legge o politica, altra cosa è applicarla, come abbiamo potuto constatare negli Stati Uniti quando abbiamo cercato di applicare pratiche accessibili per le tecnologie ICT.


Nel 1986, il Congresso aveva emendato la Legge sulla Riabilitazione del 1973, per garantire che le tecnologie elettroniche e di informazione divenissero accessibili alle persone con disabilità. Ma il divieto di discriminare chiunque a causa della sua disabilità nel settore delle forniture si è rivelato difficile da gestire, perché non esisteva alcun accordo su come intendere il design accessibile delle tecnologie elettroniche e di informazione.

Avevamo notato che, in tutto il Paese, i nostri investimenti nelle tecnologie assistive venivano silurati, mentre le versioni aggiornate dei software delle tecnologie di uso comune distruggevano la compatibilità e l’interazione con le tecnologie assistive utilizzate dai lavoratori disabili.


Fu soltanto nel 1998 (otto anni dopo l’approvazione dell’ADA) che il Congresso apportò emendamenti alla Legge sulla Riabilitazione del 1973, rafforzando la Sezione 508 tramite la Legge sugli Investimenti per la Forza Lavoro. Questa impone agli enti federali di rendere accessibili le loro tecnologie elettroniche e di informazione alle persone disabili, comprese tutte le tecnologie di uso comune che vengono acquistate.

Prendere questo provvedimento equivaleva a riconoscere che dovevamo rafforzare le leggi degli Stati Uniti per definire che cosa si intendesse per design accessibile e che dovevamo creare incentivi di mercato alle aziende. Questa legge sulla fornitura dei diritti civili era stata redatta come sistema per consentire alle imprese di recuperare i loro investimenti nel settore dell’accessibilità e, allo stesso tempo, consentire a noi di abbassare i notevoli costi degli adattamenti.

Lo sforzo compiuto dal governo statunitense fu soltanto l’inizio di ciò che sarebbe diventato un tentativo a livello globale. Il Giappone, ad esempio, si impegnò a fondo per inserire l’accessibilità negli Standard Industriali Giapponesi.


Circa nello stesso periodo, nel 1997, il World Wide Web Consortium presentò l’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Initiative), che ha dato origine ad un vasto numero di importanti risorse, comprese le sue direttive per l’accessibilità alla rete.


Abbiamo anche visto la comunità internazionale incaricata di stabilire gli standard divenire sempre più attiva. Ad esempio, a partire dal 2004 il Gruppo Speciale di Lavoro JTC1 sull’Accessibilità della ISO/IEC (International Standards Organization/International Electrotechnical Commission – Organizzazione degli Standard Internazionali/Commissione Internazionale Elettrotecnica) ha catalogato gli standard delle tecnologie ICT accessibili presenti in tutto il mondo. Per la prima volta, si sta effettuando una revisione sistematica degli standard di tutto il mondo, per identificarli e per analizzare le lacune esistenti in essi.


Un’altra attività internazionale di notevole interesse è lo sforzo che si sta compiendo a seguito del Mandato 376 della Commissione Europea, indirizzato alle Organizzazioni per la Standardizzazione Europea.


Riconoscendo la necessità di una politica per le forniture pubbliche e di una pratica per le tecnologie accessibili di informazione e di comunicazione, il mandato è stato redatto allo scopo di trovare una soluzione per i requisiti comuni e per valutare la conformità nelle tecnologie ICT accessibili. Ci aspettiamo che questo sforzo sfoci, col tempo, in uno standard europeo per i requisiti di accessibilità nel settore delle tecnologie ICT, da utilizzare come specifica tecnica.


Pertanto, non ci sono dubbi sul fatto che un nuovo punto di riferimento nel settore delle tecnologie ICT accessibili sia in corso di formazione. Ma adesso torniamo al futuro: Se la Convenzione delle Nazioni Unite avrà successo, le sue direttive di controllo dovranno essere seguite. La Convenzione richiede ai Paesi firmatari di individuare alcuni punti chiave all’interno di ogni Paese, affinché collaborino all’applicazione ed al controllo.


Vorrei persuadervi a scoprire quali sono i punti chiave stabiliti nel vostro Paese e a dare il vostro contributo allo sforzo per l’applicazione della Convenzione e della Relazione di Controllo del vostro Paese. La rappresentazione incrociata della disabilità è di importanza vitale in tutti i settori, per far sì che “nulla che ci riguardi possa accadere senza di noi”.


La recente controversia in corso sul Kindle 2, un lettore di libri elettronici con una caratteristica di conversione testo-voce, che è rimasto coinvolto in una disputa sulle royalty perché considerato da alcuni un nuovo formato di “audio-libri”, ci ricorda che questo nuovo punto di riferimento riguardante le tecnologie ICT accessibili è molto fragile e potrebbe facilmente spezzarsi", ha spiegato Waddell.

Nel complesso, credo che l’innovazione nel settore delle tecnologie ICT a favore dell’accessibilità porterà con sé un futuro di inclusività e di sostenibilità economica, con un numero superiore di persone disabili che lavoreranno e daranno il loro contributo alla società. La Convenzione ci fornisce un quadro d’insieme per le politiche e la loro applicazione; tuttavia, tutto questo non potrà aver luogo senza una formazione sul design universale nelle nostre scuole e senza una consapevolezza delle politiche sociali nelle varie discipline, in maniera da consentire alla nostra forza lavoro di essere informata sull’accessibilità e sugli obblighi previsti dalla Convenzione.


Il nostro investimento in accessibilità non dovrebbe essere diverso da qualsiasi altro requisito delle tecnologie ICT. Un futuro accessibile sta per arrivare, perché la tecnologie cambia, ma i diritti civili no.

NOTA: Cynthia Waddell è Direttore Esecutivo del Centro Internazionale Risorse in Rete sulla Disabilità (International Center for Disability Resources on the Internet, ICDRI -
http://www.icdri.org/ ). Questo articolo è un estratto del discorso da lei pronunciato in occasione della conferenza Techshare 2009 tenutasi a Londra ed organizzata dal RNIB.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=374

[Fine della Sezione Tre].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


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Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

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++Note finali.


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Direttore - Dan Jellinek

Reporter – Tristan Parker

Consulente Editoriale - Kevin Carey


ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]