+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità

- NUMERO 115, LUGLIO 2009.



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++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito:
http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Numero 115 – In questo numero:

01: Il team del RNIB dà il benvenuto all’accessibilità di un iPhone con speciali caratteristiche

- Comprende il primo screen reader al mondo “basato sui gesti”.

02: Gli utenti sordo-ciechi della Rete collaborano con i network sociali
- Una nuova interfaccia per promuovere una Rete “sensoriale”.

03: I sistemi “tradizionali” ormai superati costituiscono un ostacolo all’accessibilità
- Un’inchiesta rivela inoltre che la mancanza di fondi rallenta ogni progresso.

Notizie in breve: 04: L’innovazione premiata – Concorso nazionale sul benessere elettronico; 05: Un progetto visionario – una strategia nazionale nel campo della visione; 06: Un’opportunità digitale – per coloro che hanno una disabilità uditiva.

Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.
07: Un muro di mattoni – Il sito web della BT è inaccessibile; 08: I diritti dei lettori – i formati accessibili per i libri; 09: I tour tattili – le risorse tattili per l’istruzione; 10: Un’idea per la TV – richiesta di descrizioni audio.

Sezione Tre: Ricerca – L’accessibilità.
11: “Proprio la cosa giusta da fare”: Una recente inchiesta svolta da Bloor Research ha cercato di scoprire quali sono le barriere, le motivazioni e i suggerimenti per migliorare l’accessibilità delle tecnologie IT all’interno delle organizzazioni, ottenendo risultati sorprendenti. Peter Abrahams di Bloor Research ci illustra questi risultati e spiega la loro importanza nella futura promozione dell’accessibilità.

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: Il team del RNIB dà il benvenuto all’accessibilità di un iPhone con speciali caratteristiche.

Uno screen reader avanzato e altri strumenti per l’accessibilità su una nuova versione dell’iPhone di Apple costituiscono “uno sviluppo estremamente significativo” per una tecnologia che in precedenza era inaccessibile, secondo il Royal National Institute of Blind, RNIB.

Le caratteristiche “speciali” inserite nell’iPhone 3GS consentono agli utenti ciechi e ipovedenti di inviare e ricevere messaggi di testo e di posta elettronica, di navigare in rete, di ascoltare musica e fare e ricevere telefonate.

Lo screen reader “VoiceOver” del nuovo telefono viene inoltre presentato come il primo screen reader al mondo “basato sui gesti”, ed opera assieme al touch screen dell’iPhone per descrivere e leggere qualunque funzione o testo su cui l’utente appoggia le dita, in 21 lingue diverse. In questo modo, gli utenti possono leggere messaggi di posta elettronica o di testo, ed una funzione “Speak Auto-text” pronuncia le lettere o le parole che vengono digitate sul telefono, suggerendo possibili correzioni durante la procedura.

Un ulteriore sistema “rotativo” basato sui gesti ed attivato con un movimento circolare delle dita consente lo spostamento della modalità screen reader avanti e indietro fra le parole del testo e la lettura dei singoli caratteri. Inoltre, una funzione di controllo vocale consente agli utenti di effettuare e ricevere telefonate, ascoltare la musica e controllarla tramite comandi vocali.


Secondo il RNIB, Apple ha compiuto “un passo avanti” con l’inserimento gratuito di queste caratteristiche. “Troppo spesso le persone cieche o ipovedenti devono affidarsi a hardware e software di tecnologie assistive realizzati da terzi, per poter rendere accessibili alcuni apparecchi di uso comune come i telefoni cellulari”, ha dichiarato Kiran Kaja, un membro del team RNIB per l’accessibilità. “Ciò comporta un ulteriore costo per l’utente. Ma con la fornitura gratuita, da parte di Apple, di uno screen reader VoiceOver su tutti gli iPhone 3GS, i clienti ciechi o ipovedenti oggi possono beneficiare di un telefono cellulare accessibile e con speciali caratteristiche pagando lo stesso prezzo dei clienti vedenti”.

Fra le altre caratteristiche di accessibilità del 3GS, troviamo una funzione di zoom che può ingrandire notevolmente l’intera schermata di qualsiasi applicazione, un’opzione per trasformare le scritte sul display visualizzandole in bianco su sfondo nero, fornendo così un maggiore contrasto, una serie di pulsanti tattili facili da individuare per effettuare le operazioni di base di telefonia, ed un’opzione per utilizzare caratteri ingranditi durante la lettura dei messaggi di posta elettronica.

Pur lodando tutte queste caratteristiche, Kaja ha affermato che un paio di aspetti potrebbero essere ulteriormente migliorati. “Anche se l’iPhone 3GS possiede ottime caratteristiche di accessibilità, noi del RNIB chiediamo ad Apple di continuare a lavorare per rendere l’iPhone utilizzabile anche da parte di coloro che non hanno grandi conoscenze tecniche. Inoltre, vorremmo che Apple incoraggiasse gli altri creatori di applicazioni a rendere i loro programmi compatibili con VoiceOver”.

Sul suo sito web, Apple dichiara: “Stiamo lavorando con i creatori del software per l’iPhone affinché rendano le loro applicazioni compatibili con VoiceOver”.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=306


+02: Gli utenti sordo-ciechi della Rete collaborano con i network sociali.

Gli utenti di network sociali vengono invitati a pensare alla Rete in termini di tatto, gusto e odore, per consentire una miglior comprensione della sordo-cecità e per incoraggiare le persone sordo-cieche a utilizzare i siti dei network sociali, all’interno di un progetto promosso da Sense, l’ente assistenziale per i sordo-ciechi.

Un portale online denominato “Sensehub” (
http://www.sensehub.org.uk/ ) è stato creato gratuitamente per Sense da RMG Connect, un’agenzia di pubblicità e tecnologie digitali. Esso consente ai visitatori di collegarsi a canali basati sull’esperienza sensoriale su siti come Twitter, Facebook e YouTube. Ad esempio, sul canale di Twitter, i visitatori possono visionare brani di Tweets contenenti parole come “tatto”, “gusto” e “odore”; mentre il link di Facebook conduce i visitatori ad un gruppo che incoraggia le persone ad etichettare le loro foto con parole basate sull’esperienza sensoriale anziché soltanto con i nomi delle persone.

Alessandra Moscadelli, Coordinatrice dei Nuovi Media per Sense, ha dichiarato che il portale Sensehub è stato creato “per promuovere la Settimana di Conoscenza della Sordo-Cecità a favore di un pubblico giovane e tradizionalmente riluttante, ma anche per attirare l’attenzione sul fatto che una persona sordo-cieca ha grandissimi problemi di accessibilità a gran parte delle informazioni contenute in questi siti web".

Oltre a incoraggiare un maggior numero di comunità di sordo-ciechi ad utilizzare i network sociali e a convincere i progettisti a realizzare applicazioni maggiormente accessibili, Sense spera che il portale Sensehub aiuti anche gli utenti a connettersi. “Volevamo collegare fra loro i diversi gruppi di utenti della rete: quelli che hanno già una certa esperienza nel settore della sordo-cecità e quelli che la scoprono per la prima volta, per formare una comunità volta ad incoraggiare la condivisione dei contenuti e delle esperienze e a consentire una miglior comprensione del problema”, ha spiegato Moscadelli.

L’interfaccia Sensehub finora si è dimostrato piuttosto popolare, avendo ottenuto circa 2.500 contatti in dieci giorni, oltre ad un aumento del collegamenti ai canali di Facebook e Twitter. Anche se è difficile effettuare una valutazione in una fase tanto iniziale, Moscadelli calcola che, se consideriamo i collegamenti dei gruppi e il numero di “amici” e “seguaci” sui siti dei network sociali, il portale Sensehub deve ormai aver raggiunto circa 64.000 persone.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=309


+03: I sistemi “tradizionali” ormai superati costituiscono un ostacolo all’accessibilità.

La mancanza di accessibilità nei vecchi sistemi per le tecnologie IT e la mancanza di fondi costituiscono i due ostacoli principali per le organizzazioni che desiderano rendere i loro sistemi IT interni ed esterni maggiormente accessibili alle persone affette da disabilità, secondo i risultati di una nuova indagine.


Questi fattori sono stati citati dal 40% degli intervistati, che li hanno definiti ostacoli “significativi” e “molto significativi” alla realizzazione dell’accessibilità, durante un’inchiesta realizzata da Bloor Research assieme a Headstar, l’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, e alla rivista Ability Magazine. I risultati fanno ritenere che fornire gli strumenti per il miglioramento dell’accessibilità di questi sistemi “tradizionali” potrebbe costituire un’interessante opportunità commerciale, secondo quanto affermato dai responsabili dell’inchiesta. Meno di un quarto degli intervistati ha indicato la mancanza di comprensione dei problemi di accessibilità come di un ostacolo ai progressi.

L’inchiesta, che ha intervistato organizzazioni del settore pubblico e privato, ha indagato sulla situazione attuale e prevista per il futuro dei sistemi IT di queste organizzazioni ed ha identificato le motivazioni per l’accessibilità, gli ostacoli ai progressi e ciò che si dovrebbe fare per eliminare questi ostacoli.

Fra gli altri risultati, si è scoperto che “la conformità ai requisiti di legge” e “la promozione delle responsabilità sociali aziendali” sono le due motivazioni principali a favore dell’accessibilità delle tecnologie IT. L’inchiesta ha inoltre rivelato che, in generale, le aziende del settore pubblico sono maggiormente interessate all’accessibilità dei sistemi IT rispetto a quelle del settore privato (come già riportato nella pubblicazione gemellata al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, il Notiziario sul Governo Elettronico: http://www.headstar.com/egblive/?p=226 ).

NOTA: Per un’analisi più esauriente di questa inchiesta, vedere la Sezione Tre del presente Notiziario.


I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito http://www.headstar.com/eablive/?p=312


++Notizie in Breve:

+04: L’innovazione premiata: Il progetto di una “Fermata d’autobus parlante” del Consiglio Comunale di Brighton and Hove, con informazioni sugli orari degli autobus fornite a voce agli utenti in tempo reale, è il vincitore assoluto del Concorso Nazionale sul Benessere Elettronico di quest’anno, organizzato da CEED, un ente assistenziale inglese che si occupa di sostenibilità. Il College Nazionale Reale dei Ciechi (Royal National College for the Blind) ha vinto nella categoria “Come raggiungere gli esclusi dalle tecnologie digitali” grazie al suo servizio gratuito “RoboBraille”, che traduce automaticamente i documenti in formato elettronico inviati per posta elettronica in emissioni vocali o in Braille. Per informazioni, consultare il sito: http://www.sustainitawards.co.uk/

+05: Un progetto visionario: La realizzazione di programmi locali di formazione per le tecnologie IT e di un telefono amico per queste tecnologie, e fare in modo che le tecnologie assistive non abbiano costi proibitivi, sono fra i provvedimenti proposti nel programma di attuazione di UK Vision Strategy per l’Inghilterra. Questo programma, pubblicato a giugno da una partnership di enti assistenziali, enti del settore pubblico, enti preposti all’istruzione ed altre organizzazioni, stabilisce alcuni precisi obiettivi per incrementare la prevenzione nel settore oculistico e i servizi ai ciechi su scala nazionale. Sono stati pubblicati anche altri progetti per l’Irlanda del Nord e la Scozia. Per informazioni, consultare il sito:
http://fastlink.headstar.com/vision3 .

+06: Un’opportunità digitale: La nuova strategia governativa Digital Britain, volta a promuovere l’economia digitale nel Regno Unito, costituisce un’opportunità di favorire l’accesso digitale per le persone sorde o ipoudenti del Regno Unito, secondo l’Istituto Nazionale Reale dei Sordi (Royal National Institute for Deaf People, RNID). Questa strategia prevede un aumento della copertura della banda larga e dell’accesso alle tecnologie digitali, che potrebbe “contribuire a ridurre l’isolamento, migliorare le risorse per l’istruzione e fornire alle persone sorde o ipoudenti un maggior numero di opportunità”, ha dichiarato Mark Downs, direttore esecutivo della Divisione Scienza ed Imprenditoria del RNID. Per informazioni, consultare il sito:
http://fastlink.headstar.com/rnid1 .

[Fine della Sezione Uno].


++Annuncio Speciale: Come costruire il perfetto sito web comunale '09
- L’accessibilità all’ordine del giorno nella conferenza organizzata da Headstar e Socitm
http://www.headstar-events.com/councilwebsites09/

L’accessibilità dei file in formato pdf e dei moduli online e l’attuazione delle nuove direttive internazionali WCAG 2.0 per l’accesso alla rete sono due dei seminari in programma nella conferenza “Come costruire il perfetto sito web comunale '09”.

La conferenza, giunta ormai al quinto anno, è il principale evento annuale per i professionisti dei siti web degli enti locali: l’anno scorso i partecipanti sono stati circa 300. Fra i relatori per le nostre sessioni sull’accessibilità ricordiamo Ted Page di PWS, uno dei principali esperti di accessibilità che ha collaborato a lungo con la BBC.


Questo evento unico, frutto di una collaborazione fra il Notiziario del Governo Elettronico ed il Programma Insight di Socitm, si basa su tutte le informazioni raccolte in dieci anni grazie alla relazione annuale di Socitm denominata “Better Connected” (Collegati Meglio), che esamina tutti i siti web comunali del Regno Unito. Date oggi stesso un’occhiata al nostro sito web per esaminare il programma in dettaglio e prenotate un posto all’indirizzo
http://www.headstar-events.com/councilwebsites09/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+07: Un muro di mattoni: David Bates, un lettore di Dudley, nelle West Midlands, Regno Unito, ci scrive per raccontarci un’esperienza frustrante da lui vissuta di recente nel tentativo di accedere ad alcune informazioni sul sito web di un’importante azienda, la British Telecom.

"Anche se ora sono cieco ed utilizzo uno screen reader JAWS, ho stupidamente tentato di rispondere ad un breve articolo di economia pubblicato dal Notiziario Economico BT (British Telecom)”, ci scrive. “Le pagine del sito web non erano accessibili, così sono andato sul sito BT.com per riferire questo problema.


"Immagino che da qualche parte ci sia una pagina per l’accessibilità individuabile dalle persone vedenti, ma io non sono riuscito a trovarla perché l’accessibilità in generale era davvero scadente. Allora ho deciso di inserire la mia domanda nella sezione “aiuto”, ma chiedere ad un computer perché non è accessibile sembra gettarlo nella confusione, così mi è stato chiesto svariate volte di riformulare la domanda. Non sono stato in grado di battere il computer in questo gioco, così ho cliccato su un link per la posta elettronica che mi avrebbe consentito di inviare un messaggio o di disdire l’abbonamento. A quanto pare, il computer ricevente non legge i messaggi, così è stato lieto di comunicarmi che il mio abbonamento sarebbe stato disdetto.

"Non volendo ammettere la sconfitta, ho telefonato al numero 150 e, dopo dieci minuti di spostamenti fra tutte le opzioni esistenti, ho deciso di concedermi il lusso di attendere per poter parlare con una Persona Reale (a quanto dicono, la British Telecom dispone di parecchi operatori).

"La signora che mi ha risposto è stata molto solerte, ma non ha trovato nulla riguardante l’accessibilità e neppure il numero telefonico di chi gestisce il sito web. In seguito ha consultato il sito BT.com ma non ha trovato nessun numero verde e si è imbattuta soltanto in Emma, il computer che non aveva capito le mie domande un’ora prima.

"Presumo che i progettisti del sito web della British Telecom interroghino di tanto in tanto il sito con un software che fornisce loro il numero previsto di punti Brownie, il che naturalmente significa che tutto funziona come si deve.

"E suppongo anche che i progettisti di rete vogliano realizzare siti web piacevoli ed entusiasmanti, e non vogliano essere seccati da certi ciechi che sono tanto sconsiderati da tentare di gestire aziende, come me, o di accedere ai siti web, pretendendo addirittura che siano accessibili… o forse sto fraintendendo la British Telecom?"

Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com .


+08: I diritti dei lettori: Denise Dwyer, funzionaria per lo Sviluppo dell’Accesso all’Editoria del RNIB, ci scrive per indicare ai nostri lettori un affascinante articolo sui formati accessibili per i libri e sull’accesso all’editoria (l’argomento di molti dibattiti recenti in questa sezione) sul sito web BookBrunch, che pubblica notizie sul mondo dell’editoria. L’articolo denuncia la mancanza di progressi in questo settore e dichiara che tutti trarrebbero un beneficio se i formati dei libri fossero resi più accessibili.


Denise ci ha detto che il RNIB pensa di inviare una risposta a questo articolo molto presto. Per leggere l’articolo, consultare il sito:
http://fastlink.headstar.com/book1


+09: I tour tattili: Margot Whitfield del Royal Ontario Museum con sede nel Canada ci scrive per raccontarci: “Ho tentato di prendere a modello alcune altre istituzioni per organizzare tour tattili, specialmente servendomi della messa in comune delle collezioni tattili dei musei e delle apposite risorse per l’istruzione per accompagnare i tour tattili.

"Fondamentalmente, vorrei soltanto sapere se qualche organizzazione dispone di informazioni o di una valida procedura per mettere in comune le sue collezioni tattili (per esempio, se questo può avvenire tramite canali speciali con gli organismi di tutela, con i volontari o i curatori dei musei, ecc.).


inoltre, vorrei sapere se qualche museo ha già organizzato offerte di tour tattili con materiali speciali per l’istruzione”.

Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com .


+10: Un’idea per la TV: Flávia Oliveira Machado, una studentessa brasiliana che sta per ottenere il master, ci scrive per chiederci qualche suggerimento per la sua tesi sulle descrizioni audio nella televisione digitale brasiliana.


Se qualcuno dispone di informazioni sulle ricerche in corso sull’utilizzo di descrizioni audio, oppure lavora in questo settore e desidera mettersi in contatto con Flávia, è pregato di comunicarcelo.

Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo:
inbox@headstar.com .

[Fine della Sezione Due].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: Ricerca
- L’accessibilità.

11: “Proprio la cosa giusta da fare”
di Peter Abrahams

Durante gli ultimi due anni è stato riscontrato un aumento della consapevolezza per quanto riguarda la necessità di rendere accessibili i prodotti e i servizi delle tecnologie IT. Ciò è dovuto in parte ad alcune vertenze legali, come la causa promossa contro Target.com negli Stati Uniti, in cui la Federazione Nazionale dei Ciechi ha dichiarato che il sito web dell’azienda era inaccessibile e violava le norme di legge sull’accessibilità (consultare il sito http://www.headstar.com/eablive/?p=206 ).


Fra gli altri fattori che hanno fatto aumentare la consapevolezza dei problemi di accessibilità ci sono i nuovi standard, come la versione avanzata 2.0 delle Direttive sull’Accessibilità ai Contenuti della Rete, l’aumento delle pressioni esercitate dai governi affinché i servizi del governo elettronico vengano resi accessibili a tutti, e la recente ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone Disabili (per informazioni, consultare il sito http://www.un.org/disabilities/convention/conventionfull.shtml ).

Questi fattori sono integrati dalla consapevolezza che, nell’attuale congiuntura economica, le organizzazioni hanno bisogno di raggiungere un numero di clienti che sia il più ampio possibile. Esistono due sistemi per riuscirci: migliorare l’immagine del proprio marchio, prendendo atto seriamente e pubblicamente delle proprie responsabilità a livello sociale, e mettere a disposizione i propri prodotti e servizi ad un pubblico assai più allargato, prendendo in considerazione le esigenze specifiche dei diversi gruppi di utenti, come i giovani, gli anziani, i sottoprivilegiati, i disabili e le persone con molto denaro ma poco tempo a disposizione.

Vista sotto questa luce, l’accessibilità costituisce una parte importante di una motivazione ancora più ampia, che viene denominata inclusione oppure design per tutti. Se i sistemi IT vengono messi a disposizione di una clientela allargata il più possibile, essi devono anche essere resi accessibili dalle persone con disabilità.


Ciò vale anche se si considera che progettare sistemi per le persone affette da disabilità comporta il rispetto di requisiti che favoriranno un pubblico molto più vasto. Ad esempio, la facilità di navigazione di un sito web è fondamentale per una persona che utilizza uno screen reader o un sistema di dettatura, ma l’ulteriore attenzione utilizzata per realizzare la struttura di questo sito a beneficio di un gruppo particolare andrà a beneficiare anche altri gruppi, ad esempio quelli formati dalle persone che non hanno mai utilizzato un computer prima di allora o da coloro che hanno poco tempo a disposizione.

Tenendo presente tutti questi fattori, la Divisione Pratiche di Accessibilità di Bloor Research, in collaborazione con Headstar, l’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, e con la rivista Ability Magazine, ha appena completato un’indagine sugli atteggiamenti nei confronti dell’accessibilità delle tecnologie IT.

L’inchiesta ha esaminato la situazione attuale e le previsioni per il futuro dei sistemi IT delle organizzazioni, identificando le principali motivazioni per l’accessibilità, gli ostacoli che rallentano l’attuazione di sistemi accessibili ed i provvedimenti che devono essere presi dal settore industriale per rimuovere questi ostacoli.


L’inchiesta, realizzata intervistando varie organizzazioni sia del settore pubblico che di quello privato, ha dimostrato che la quantità di impegno nei confronti dell’accessibilità cambia radicalmente da un’organizzazione all’altra, con un quinto degli intervistati che hanno addirittura dichiarato di essere poco interessati all’accessibilità e che non prevedono di prenderla in considerazione nei loro progetti futuri. In generale, le organizzazioni del settore pubblico hanno dimostrato un maggior impegno nei confronti dell’accessibilità e dispongono di progetti per ulteriori miglioramenti; ciò non deve sorprendere, dato che la legislazione statunitense sull’accessibilità, nota con il nome di “Sezione 508”, e l’Obbligo di Uguaglianza per i Disabili del Regno Unito si rivolgono alle forniture di tecnologie IT per le aziende del settore pubblico. Inoltre, il settore pubblico è generalmente obbligato a servire l’intera popolazione e pertanto deve essere inclusivo, mentre il settore privato non considera l’accessibilità come un dovere.

Agli intervistati è stato chiesto di dichiarare quali sono, secondo loro, le principali motivazioni per l’accessibilità all’interno delle loro organizzazioni. La conformità ai requisiti di legge e la promozione delle responsabilità sociali aziendali sono motivazioni considerate “forti” o “molto forti” dal 70% degli intervistati, mentre soltanto il 15% di essi ha considerato come motivazione l’aumento del guadagno o la riduzione dei costi. Ciò induce a ritenere che sia necessario compiere ulteriori ricerche per la creazione di casi aziendali relativi all’accessibilità.


L’inchiesta ha chiesto anche di fornire suggerimenti sulle motivazioni o sui fattori che potrebbero incoraggiare l’accessibilità. Una delle varie risposte ottenute è stata “E’ proprio la cosa giusta da fare”, mentre altri hanno risposto che le organizzazioni dovrebbero “dare l’esempio”. Tuttavia, sono state riscontrate anche altre ragioni più pragmatiche, come “rende più facili i test automatici” e “migliora l’ottimizzazione del motore di ricerca".

Successivamente, gli intervistatori hanno posto domande sugli ostacoli alla realizzazione dell’accessibilità. Come risposta, il 40% degli intervistati ha dichiarato che “i sistemi tradizionali non sono accessibili” ed ha parlato della “mancanza di fondi”: questi sono stati considerati ostacoli significativi o molto significativi. Ciò suggerisce che la fornitura di strumenti per migliorare l’accessibilità dei sistemi tradizionali potrebbe costituire un’interessante opportunità commerciale. Sorprendentemente, meno di un quarto degli intervistati ha definito un ostacolo la mancanza di comprensione o l’inadeguatezza degli strumenti.


Infine è stata posta una domanda aperta: “Suggerite un possibile miglioramento al sostegno all’accessibilità”, una domanda posta anche durante la recente conferenza e-Access 09, organizzata da Headstar (consultare il sito http://www.headstar-events.com/eaccess09/ ).


Sia la conferenza sia l’indagine hanno fornito parecchi suggerimenti interessanti; uno degli argomenti principali è stata la necessità di aumentare la conoscenza di questi problemi, degli ostacoli e dei benefici dell’accessibilità fra tutte le parti interessate (fra cui gli utenti, le aziende fornitrici e le tecnologie IT a tutti i livelli all’interno delle organizzazioni). Un caso citato parlava di una divisione governativa che promuoveva le tecnologie IT accessibili alle aziende locali mentre, allo stesso tempo, un’altra divisione promuoveva una soluzione non accessibile alle stesse aziende.


Fra gli altri suggerimenti per un sostegno all’accessibilità, si è parlato di strumenti di valutazione più validi, più facili da utilizzare e prodotti accessibili fin da subito.

I risultati completi di questa inchiesta verranno pubblicati sul sito web di Bloor (
http://www.bloorresearch.com/ ) all’inizio di luglio.


I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito:
http://www.headstar.com/eablive/?p=315

[Fine della Sezione Tre].


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I membri del team di Fortune Cookie che si occupano di accessibilità alla rete vogliono essere sicuri che tutti gli utenti trovino facili da utilizzare i siti web da loro progettati. Oltre ad essere accessibili, i siti web di Fortune Cookie sono belli e valgono decisamente la spesa; inoltre, hanno vinto parecchi premi. Nel 2007, il lavoro del team ha ricevuto ben 11 nomination per i principali premi del settore del design di rete.


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Tutte le aziende possono trarre un beneficio dal rendere più accessibile il proprio sito web. Se volete sapere ciò che l’accessibilità può significare per la vostra azienda, rivolgetevi a Fortune Cookie.

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Julie Howell è la nostra Direttrice per l’accessibilità. Potete contattarla inviando una e-mail all’indirizzo:
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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.


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REDAZIONE:

Direttore - Dan Jellinek

Reporter – Tristan Parker

Consulente Editoriale - Kevin Carey


ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]