+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità

- NUMERO 105, SETTEMBRE 2008.



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Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.

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++ NUMERO 105 – IN QUESTO NUMERO


01: Target accetta di pagare sei milioni per la composizione di una vertenza
- Nessuna ammissione di responsabilità, ma questo caso invia un forte segnale ai proprietari di siti web.

+02: Insight Rado esamina un ausilio per la navigazione nei suoi servizi sulla conferenza “Vision 2008”
- “STEP-HEAR” unisce la tecnologia del telecomando a quella della sintesi vocale.

+03: Richiesta di una ricerca sull’accesso ai telefoni cellulari da parte degli anziani
- Gli attuali metodi di valutazione sono considerati “inadeguati”.


Notizie in breve: 04: Tocco invisibile – un innovativo apparecchio tattile; 05: Scadenza per le iscrizioni al concorso – L’inclusione elettronica europea; 06: Un’istituzione minacciata – La chiusura dell’Università del Texas.

Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

07: Raccomandazione a Pechino – I giochi olimpici e l’accessibilità; 08: I disagi di Mac – problemi di accesso al sito e una lode per l’ente Leonard Cheshire; +09: Suggerimenti per le spam – una proposta relativa ai link di rete.

Sezione Tre: L’analisi – Una vertenza legale per il sito web di Target.
10: La domanda da sei milioni di dollari: Target, una catena di supermercati degli Stati Uniti, ha accettato di pagare sei milioni di dollari anziché affrontare una causa legale sull’accessibilità del suo sito web, e dichiara di volerlo modificare, pur non ammettendo alcuna responsabilità. Majeed Saleh e Dan Jellinek esaminano le varie implicazioni di questo caso.

[Fine dei contenuti].


++Annuncio Speciale: Come progettare per tutti: un approccio complessivo all’editoria in rete, a mezzo stampa e per via elettronica

- Un corso di formazione pratica, della durata di un giorno, con disamina dei documenti

- Martedì 16 settembre, Londra Centrale
http://www.headstar-training.com/dfa/

Insegnante: Katie Grant, ex direttore delle pubblicazioni della Commissione per i Diritti dei Disabili.

”Come progettare per tutti” è un seminario pratico, che ha l’obiettivo di spiegare alle organizzazioni l’importanza di realizzare informazioni accessibili e facili da recepire per un pubblico estremamente vasto, comprendente le persone anziane, i disabili e coloro che non sono di madre lingua inglese.

Il seminario aiuta a valutare l’attuale progettazione ed il contenuto delle informazioni (portate alcuni esempi al nostro servizio di disamina dei documenti) ed a utilizzare uno schema onnicomprensivo per migliorare l’accessibilità tramite un mix di comunicazioni.


Il corso può essere interessante per chiunque sia coinvolto nella progettazione e nella fornitura di informazioni a mezzo stampa, per via elettronica e in rete, compresi i manager dei contenuti di rete, i team di gestione dei contenuti, i funzionari del marketing e delle comunicazioni e i dipendenti del settore editoriale. Per prenotare un posto, consultare il sito: http://www.headstar-training.com/dfa/

[Fine dell’annuncio speciale].


++Sezione Uno: Notizie.

+01:
Target accetta di pagare sei milioni per la composizione di una vertenza.

A seguito di una battaglia legale durata due anni, la catena di supermercati Target, con sede negli Stati Uniti, ha accettato di pagare sei milioni di dollari per comporre una class action organizzata contro di lei a causa dell’inaccessibilità del suo sito web.


L’azienda ha anche accettato di apportare cambiamenti al proprio sito, per renderlo accessibile, di pagare per una verifica della sua accessibilità condotta su base regolare da un ente indipendente, e di pagare le spese legali di tutti quelli che hanno preso parte alla causa, anche se non ha ammesso alcuna responsabilità, né ha dichiarato che il suo sito web è inaccessibile ( http://fastlink.headstar.com/target1 ).

L’azione legale è stata avviata nel 2006 da Bruce Sexton, uno studente cieco dell’Università di Berkeley, in California, all’epoca ventiquattrenne, con il sostegno della Federazione Nazionale dei Ciechi (National Federation of the Blind, NFB - http://www.nfb.org/). In seguito altre due persone, Melissa Williamson e James Marks, si sono aggiunte a questa azione legale.

I querelanti sostenevano che il sito web di Target ( http://www.target.com/ ) era inaccessibile agli utenti di screen reader affetti da disabilità visive, e che ciò comportava una “sistematica violazione dei diritti civili" da parte dell’azienda ( http://www.nfbtargetlawsuit.com/ ).

Essi hanno dichiarato al tribunale distrettuale di San Francisco che il sito “contiene migliaia di barriere all’accesso, che rendono l’uso di tale sito difficile, se non impossibile, per i clienti ciechi… In questo modo, Target esclude i ciechi da una piena ed uguale partecipazione alla crescente economia in rete che sta diventando sempre più una componente fondamentale del mercato globale e della vita quotidiana”.


Anche se Target non ha ammesso di avere alcuna responsabilità, né di aver infranto la legge, né che il suo sito web è inaccessibile, molti analisti ritengono che l’entità di questo pagamento sarà sufficiente a convincere gli altri proprietari di siti web a migliorarne l’accessibilità, piuttosto che rischiare di essere costretti a sborsare cifre analoghe.


+02:
Insight Rado esamina un ausilio per la navigazione nei suoi servizi sulla conferenza “Vision 2008”.

Un nuovo apparecchio denominato STEP-HEAR (
http://stephear.com/ ), che consente ai ciechi e agli ipovedenti di orientarsi nei luoghi pubblici, è fra le innovazioni tecnologiche esaminate da Insight Radio, la stazione radiofonica del RNIB, nell’ambito dei suoi servizi sulla conferenza Vision 2008 (http://www.vision2008.ca/ ).

Vision 2008, che si è tenuta quest’estate a Montreal, in Canada, è la più grande conferenza sull’ipovisione a livello mondiale.


STEP-HEAR è un apparecchio dal costo relativamente contenuto, suddiviso in due parti. Una postazione di base contiene una sintesi vocale e un piccolo apparecchio di registrazione, che l’utente può usare per registrare, sovrapporre o conservare suoni e messaggi. La seconda parte, costituita da un telecomando, può essere “indossata” come una collana, legata alla vita o portata in tasca. Quando un cieco munito di questo telecomando si trova nel raggio d’azione della postazione di base, il telecomando vibra, suggerendo così all’utente di premere un pulsante per ascoltare il messaggio o il suono registrato.

In un’intervista rilasciata a Insight Radio, Nurit Neustadt-Noy, di Consultation and Rehabilitation Services (Servizi di Consulenza e Riabilitazione), l’azienda israeliana produttrice dell’apparecchio, ha dichiarato che può aiutare le persone a distinguere la toilette maschile da quella femminile, o a determinare quale autobus è giunto alla fermata. Un’altra funzione consente di comunicare all’autista dell’autobus che un cieco sta per salire a bordo del veicolo, in maniera da potergli offrire assistenza.

Fra le altre funzioni, questo apparecchio aiuta inoltre gli utenti ciechi a identificare la propria valigia sul nastro trasportatore dei bagagli in un aeroporto, oppure a fare ritorno alla loro camera d’albergo, se hanno preventivamente appeso la postazione di base alla porta.

 "E poi guardate in questa sala, quanti sono i ciechi che avrebbero bisogno di assistenza soltanto per sapere chi sono gli espositori?" ha spiegato Neustadt-Noy. "Se mettessimo uno di questi apparecchi in ogni stand, quando l’utente si avvicina, il suo telecomando inizierebbe a vibrare e lui potrebbe premere il pulsante, in modo da sapere quale azienda espone i suoi prodotti in quel determinato stand”.


L’intervista, assieme a molte altre effettuate durante la conferenza, può essere ascoltata nel sito web di Insight Radio: http://fastlink.headstar.com/insight2 .

Fra gli altri servizi, c’è un colloquio con Vincent Lebec dell’azienda Haptecs, in cui si parla di apparecchi a risposta forzata per i telefoni cellulari e di apparecchi per grafici tattili rinnovabili, che consentono agli studenti ciechi di accedere ai diagrammi matematici nei libri di testo scolastici.


Insight Radio, la stazione radiofonica con sede a Glasgow, nota in precedenza con il nome di VIP On Air, oggi trasmette in rete, sul canale 0188 di Sky e sulla frequenza 101 FM di Glasgow. Uno dei presentatori e produttori di questa stazione radiofonica, Michael Hughes, non vedente, è arrivato secondo nella finale dello show televisivo “Il Grande Fratello” la scorsa settimana.


+03:
Richiesta di una ricerca sull’accesso ai telefoni cellulari da parte degli anziani.

I telefoni cellulari e le altre tecnologie mobili hanno un potenziale enorme per l’aiuto alle persone anziane, ma gli attuali metodi di valutazione dei requisiti di accesso degli anziani a tali tecnologie sono del tutto inadeguati, secondo un documento presentato in occasione della conferenza British HCI (human-computer interaction, interazione fra esseri umani e computer) 2008, tenutasi la scorsa settimana presso la John Moores University, a Liverpool ( http://www.hci2008.org/ ).

Il documento, redatto da Sofianiza Malik e Alistair Edwards, della Facoltà di Informatica dell’Università di York, è stato presentato durante un gruppo di lavoro sull’interazione fra esseri umani e computer da parte delle persone anziane.

"Molte delle tecniche comunemente utilizzate per individuare i requisiti necessari per le tecnologie della telefonia mobile sono inadatte per le persone anziane, per molti motivi diversi”, è riportato sul documento. "Questi possono essere dovuti ai problemi legati all’età, alla complessità cognitiva e alle motivazioni; il risultato è quello di ridurre il potenziale delle tecnologie di telefonia mobile per quanto riguarda l’aiuto alle persone anziane".

Al momento, il team di York sta effettuando una ricerca per identificare i metodi di individuazione dei requisiti degli utenti che siano più appropriati e adatti alle persone anziane che utilizzano telefoni cellulari.

Gli altri documenti presentati a Liverpool riguardano diversi argomenti, fra cui l’accesso alla rete per gli anziani ed il design onnicomprensivo per gli anziani. Tutti i documenti di questo gruppo di lavoro possono essere consultati online presso il sito
http://fastlink.headstar.com/hci1 .


++ Notizie in breve:

+04: Tocco invisibile: Un apparecchio tattile che crea l’illusione di toccare oggetti virtuali utilizzando una risposta forzata è stato presentato dai suoi creatori presso l’Università di Tokyo. Una telecamera collegata a un computer individua la posizione delle mani dell’utente e regola un raggio di onde tattili di ultrasuoni per consentirgli di toccare le diverse parti di un oggetto virtuale o di un immagine sullo schermo di un computer. Per informazioni, consultare il sito
http://fastlink.headstar.com/haptic1 .


+05: Scadenza per le iscrizioni al concorso: La data di scadenza dell’iscrizione al concorso per l’inclusione elettronica europea è stata fissata al 12 settembre. Il concorso prende in esame le innovazioni nell’uso delle tecnologie IT e digitali volte al miglioramento della qualità della vita per le persone socialmente svantaggiate, e verrà presentato a dicembre in diverse categorie, fra cui “l’accessibilità elettronica” e “come invecchiare bene”. Molti partecipanti verranno inoltre selezionati per una menzione e dichiarati esempi di applicazione di pratiche valide. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.e-inclusionawards.eu/ .


+06: Un’istituzione minacciata: L’Accessibility Institute (Istituto per l’Accessibilità) presso l’Università del Texas è minacciato di chiusura, dopo la morte del suo fondatore, il dr. John Slatin, avvenuta nel marzo di quest’anno. L’istituto ha ottenuto una notevole reputazione grazie alle sue ricerche sulle tecnologie di accessibilità e sul design universale. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.utexas.edu/research/accessibility/ . Come reazione a questa notizia, è stata inviata una petizione elettronica, in cui si chiede all’università di riconsiderare la sua decisione e di consentire all’Istituto di proseguire il suo lavoro. Per informazioni: http://www.petitionspot.com/petitions/SavetheInstitute .

[Fine della Sezione Uno].


++Annuncio Speciale: Il Design Accessibile nel Mondo Digitale 2008
http://www.addw08.org/

A seguito del successo ottenuto dalla conferenza “Il Design Accessibile nel Mondo Digitale”, tenutasi a Dundee nell’agosto del 2005, siamo lieti di presentare la conferenza “Il Design Accessibile nel Mondo Digitale 2008”, che si terrà presso l’Università di York nel settembre del 2008.


Questa conferenza offre ai ricercatori e ai creatori di design la possibilità di discutere e dibattere le possibilità esistenti per l’accessibilità e l’usabilità nel mondo emergente del Web 2.0, le tecnologie più diffuse e pervasive e le esperienze degli utenti. Fra i principali relatori, saranno presenti:

- Michael Paciello, The Paciello Group, Stati Uniti

- Graeme Whippy, Lloyds TSB, Regno Unito

- Alan Newell e Maggie Morgan, Università di Dundee, Regno Unito.

Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, visitare il sito:
http://www.addw08.org/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+07: Raccomandazione a Pechino: Tom Worthington, Lettore Anziano Aggiunto presso l’Università Nazionale Australiana ed esperto di accessibilità da lungo tempo ( http://www.tomw.net.au/ ), ci scrive per commentare il nostro articolo pubblicato sul numero scorso e riguardante l’inaccessibilità del sito web delle Olimpiadi di Pechino (vedere Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 104, agosto 2008).

Tom era stato convocato in qualità di testimone esperto nella vertenza legale del 2000 contro gli organizzatori delle Olimpiadi di Sydney tenutesi quell’anno, e ci manda un link ad una importante dichiarazione da lui rilasciata nel 2003 al BOCOG, il comitato di organizzazione dei Giochi di Pechino, in cui riassumeva quanto avvenuto durante la vertenza del 2000: http://www.tomw.net.au/2003/bws.html .

"Come potete vedere, avevo consigliato agli organizzatori di migliorare l’accessibilità”, ci scrive Tom.



+08: I disagi di Mac: Karen Mardahl, co-direttore del gruppo “AccessAbility”, facente parte della Società di Comunicazione Tecnica ( http://www.stc-access.org ), ci scrive per indicarci i problemi riscontrati nell’accedere ad uno dei siti web menzionati nella Casella della Posta del numero scorso, il sito web degli utenti di Mac: http://www.macvisionaries.com/ .

Karen ci scrive: "Quando ho visitato il sito, ho trovato errori MySQL su diverse pagine. Ho inviato un messaggio per comunicare questa situazione e la mail mi è ritornata indietro, perché la casella della posta era piena.


Questa risorsa mi sembrava fantastica, perciò spero che gli errori siano soltanto un problema temporaneo. Volevo soltanto chiedervi se potete aiutarmi a trasmettere questo messaggio”.


Inoltre, a seguito di un altro articolo apparso nel numero scorso, relativo alla presentazione di un Portale di Informazione sulla Disabilità da parte dell’ente assistenziale Leonard Cheshire Disability, Karen ci scrive: “Visitare il Portale di Informazione sulla Disabilità mi ha fatto conoscere la Leonard Cheshire Disability e i suoi annunci pubblicitari sui Disagi delle Creature ( http://www.creaturediscomforts.org/ ). Sono persone fantastiche.

"Mi piace il loro sistema di comunicazione: inviare questo genere di informazione a tutti, prima che qualcuno abbia il tempo di dire “Non voglio saperlo” oppure “Non è roba per me, amico”. Io vivo in Danimarca e per questo non avevo mai visto prima questi spot. Forse potrebbero costituire un argomento per un prossimo Notiziario? Magari valutando il loro risultato?” [Nota dell’editore: proveremo molto presto a farlo, Karen!]


+09: Suggerimenti per lo spam: Un altro suggerimento su come combattere lo spam è emerso dal dibattito attualmente in corso sul nostro blog “Il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo”, sull’utilizzo di strumenti antispam con “CAPTCHA” inaccessibili da parte di alcuni siti web.


David O'Brien ci scrive: "Di recente, abbiamo rinnovato il nostro sito e utilizzato convalide dei formulari inviate dal server al posto dei javascript. Da allora, lo spam è diminuito drasticamente (anzi, direi che sono quasi scomparso). Il sistema degli script di convalida fa perdere parecchio tempo, ma se calcolate quanto tempo risparmiano i vostri colleghi se non hanno a che fare con lo spam, probabilmente vale la pena di compiere questo sforzo (io però non ho ancora fatto questo calcolo!).


Noi riceviamo circa 100 richieste al mese, tramite formulari inviati al nostro sito. Abbiamo respinto totalmente l’opzione dei CAPTCHA (anche se alcuni colleghi l’avevano richiesta) proprio a causa dei problemi di accessibilità, ma anche perché rende l’uso più difficile a chiunque, e non soltanto alle persone disabili. Io ho dieci decimi di vista e a volte incontro delle difficoltà quando devo decifrare dei CAPTCHA.

"Un’altra possibilità presa in considerazione: classificare semplicemente come spam tutti i formulari presentati che contenevano una URL. Oltre il 95% dello spam che ricevevamo conteneva una URL. Perciò, dovete soltanto aggiungere al vostro formulario una nota che dice “non inserire una URL” e redigere uno script in maniera che tutti i formulari contenenti la dicitura “http://” vengano respinti".

Per partecipare alla discussione, vedere il nostro blog “Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo”: http://www.headstar.com/eablive/?p=183#comments. Riporteremo gli ulteriori commenti in questa sezione del nostro Notiziario.

[Fine della Sezione Due].


++Annuncio Speciale: Fortune Cookie
- Siti web che funzionano sul serio.

I membri del team di Fortune Cookie che si occupano di accessibilità alla rete vogliono essere sicuri che tutti gli utenti trovino facili da utilizzare i siti web da loro progettati. Oltre ad essere accessibili, i siti web di Fortune Cookie sono belli e valgono decisamente la spesa; inoltre, hanno vinto parecchi premi. Nel 2007, il lavoro del team ha ricevuto ben 11 nomination per i principali premi del settore del design di rete.


Legal & General, Kuoni, Diabetes UK, FT Business: ecco qualcuno dei marchi più rinomati presenti sull’elenco clienti di Fortune Cookie.


Tutte le aziende possono trarre un beneficio dal rendere più accessibile il proprio sito web. Se volete sapere ciò che l’accessibilità può significare per la vostra azienda, rivolgetevi a Fortune Cookie.

Visitate il nostro sito web all’indirizzo:
http://www.fortunecookie.co.uk

Julie Howell è la nostra Direttrice per l’accessibilità. Potete contattarla inviando una e-mail all’indirizzo:
Julie.Howell@fortunecookie.co.uk .

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: L’analisi
- Una vertenza legale per il sito web di Target.

+10: La domanda da sei milioni di dollari.
di Majeed Saleh e Dan Jellinek.

Per anni, la comunità interessata all’accessibilità alla rete ha aspettato che venisse stabilito un chiaro precedente legale per rendere obbligatoria l’accessibilità dei siti web per le persone disabili, ma fino ad oggi la loro attesa non era stata assolutamente premiata.

Il precedente citato con maggior frequenza risale all’anno 2000, quando Bruce Maguire, l’utente cieco della rete, aveva ottenuto 20.000 dollari australiani come risarcimento dagli organizzatori delle Olimpiadi di Sydney per non aver reso accessibile il sito web dei giochi olimpici (per ulteriori particolari, consultare il sito http://contenu.nu/socog.html e il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, parecchi numeri arretrati compreso quello di agosto del 2008). Ma il caso era stato dibattuto da una commissione per le pari opportunità e non da un tribunale, e aveva ottenuto una scarsa risonanza al di fuori dell’Australia.


Da allora, varie azioni legali promosse nel Regno Unito e in altri Paesi sono state composte al di fuori delle aule giudiziarie, con risarcimenti ai querelanti, spesso in segreto. Questi accordi sono frustranti: anche se è comprensibile che i querelanti, per la maggior parte persone disabili, preferiscano accettare l’offerta di un compenso finanziario in cambio dell’abbandono della querela, soltanto un caso legale discusso in tribunale può costituire un precedente di legge.


D’altra parte, se l’accordo è sufficientemente favorevole al querelante e viene reso pubblico, anche se accompagnato da una dichiarazione di non responsabilità, gli altri proprietari di siti web possono mettersi in allarme e prenderne nota, dato che nessuno vuole essere costretto a sborsare grosse somme.


Prendiamo il caso di Bruce Sexton, uno studente cieco dell’Università di Berkeley, in California. Nel 2006, quando aveva soltanto 24 anni, Sexton avviò una class action per l’inaccessibilità del sito web contro Target, la catena americana di supermercati, con il sostegno della Federazione Nazionale dei Ciechi (National Federation of the Blind, NFB - http://www.nfb.org/).

Sexton, assieme alla NFB e ad altre due persone, Melissa Williamson e James Marks, ha avviato un caso legale sull’inacessibilità del sito web di Target per gli utenti di screen reader affetti da disabilità visive (http://www.nfbtargetlawsuit.com/ ).

Target gestisce oltre 1.500 supermercati negli Stati Uniti, e il suo supermercato online (http://www.target.com/ ) riceve circa 25 milioni di visite al mese, secondo i dati rilasciati dall’ente compete.com. I querelanti hanno riscontrato una "violazione sistematica dei diritti civili” da parte di Target. Essi hanno dichiarato alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Divisione di San Francisco, che “Target.com fornisce al pubblico una vasta esposizione di merci, servizi, sconti sui prezzi, opportunità di assunzione e altri programmi, eppure Target.com contiene migliaia di barriere di accesso che rendono l’uso di tale sito difficile, se non impossibile, per i clienti ciechi.

"In effetti, le barriere di accesso rendono letteralmente impossibile agli utenti ciechi persino completare una transazione sul sito web. In questo modo, Target esclude i ciechi da una piena ed uguale partecipazione alla crescente economia in rete, che sta diventando sempre più una componente fondamentale del mercato globale e della vita quotidiana”.


Dopo due anni di lotte, Target ha finalmente accettato, in una composizione della causa annunciata il 27 agosto, di pagare ai querelanti sei milioni di dollari oltre alle spese legali. L’azienda ha anche accettato di apportare modifiche al suo sito web, per renderlo accessibile (http://fastlink.headstar.com/target1 ).

E’ vero che Target non ammette di avere alcuna responsabilità, né di aver infranto la legge, e neppure che il suo sito web era inaccessibile. D’altra parte, l’entità del pagamento è tale da far venire i brividi alla spina dorsale di chiunque offra servizi online su vasta scala.


Struan Robertson, direttore dello studio legale Pinsent Masons, ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che questo caso avrà una fortissima influenza in California, il che significa che qualsiasi sito web di vendita a clienti esistente in quello Stato dovrà prendere seriamente in considerazione il problema dell’accessibilità. Questa influenza però non sarà altrettanto forte in altre zone degli Stati Uniti, pertanto la situazione rimane ancora molto incerta.


Se questo avvenimento incoraggerà gli altri siti a migliorare l’accessibilità, allora sarà stato un vero successo, ed è incoraggiante che il giudice abbia espresso alcuni commenti a favore della necessità di avere siti web accessibili”, ha dichiarato Robertson.


Peter Abrahams, esperto di accessibilità ed usabilità presso l’ente di consulenza per le ricerche tecnologiche Bloor, afferma che, davanti alla prospettiva di dover affrontare una causa analoga, le aziende faranno riferimento a questa composizione e decideranno probabilmente che potrebbe essere più sensato, da parte loro, apportare i cambiamenti necessari ai loro siti web fin da subito. “Sarei sorpreso se qualcun altro dovesse tornare in tribunale”; ha dichiarato.


E’ interessante notare che gli standard di accessibilità a cui Target deve confermarsi non sono quelli più noti a livello generale, come le Direttive WCAG (Web Content Accessibility Guidelines, Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete) del World Wide Web Consortium, ma alcuni standard sviluppati dalla stessa Target. Le “Direttive per le Tecnologie Assistive Online di Target” ( http://fastlink.headstar.com/target2 ) contengono indicazioni simili a quelle di altri standard di accessibilità, come utilizzare testi alternativi al posto delle immagini, ma non fanno alcun riferimento alle direttive WCAG o ad altri standard accettati a livello generale.


Abrahams ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che questo non è necessariamente un problema. Gli standard WCAG sono estremamente tecnici, ha dichiarato, e gli standard di Target sono scritti in maniera tale da consentire ai dipendenti dell’azienda di comprenderli e di applicarli. “E’ un documento valido, un buon esempio di ciò che le persone dovrebbero fare", ha affermato Adams. “Le persone dovrebbero approfittare del fatto che questo documento oggi è stato messo a disposizione di tutti”.


Come parte dell’accordo, la NFB effettuerà test automatici a cadenza trimestrale sul sito web di Target per controllare che ottemperi ai suoi obblighi. Ogni anno, un consulente per l’accessibilità effettuerà una disamina dettagliata del sito e la NFB promuoverà test affidati agli utenti con lo screen reader JAWS, e trasmetterà i risultati ottenuti alla Target. Le spese per tutti questi test saranno a carico di Target.


Allora, da dove potrebbe arrivare la nuova azione legale?


E’ interessante notare che la tecnologia su cui è basato il sito web della Target viene fornita da Amazon Enterprise Solutions ( http://www.amazonservices.com/amazoncommerce/ ), una filiale dell’azienda di vendita online Amazon, che fornisce soluzioni per il commercio elettronico a diverse altre aziende, fra cui Sears Canada ( http://www.sears.ca ), Marks and Spencer ( http://www.marksandspencer.com ) e Mothercare ( http://www.mothercare.com/ ).

Anche tutti questi siti potrebbero rivelarsi vulnerabili? Non necessariamente. Nel marzo del 2007, Amazon.com e la NFB hanno sottoscritto un accordo che prevede la loro “collaborazione per sviluppare e promuovere tecnologie in grado di migliorare l’accessibilità alla rete per i ciechi". Questo accordo, però, riguarda il sito web Amazon.com e non attiene espressamente alla tecnologia fornita da Amazon agli altri siti del commercio elettronico ( http://fastlink.headstar.com/nfb1 ).

Soltanto il tempo ci dirà se verranno avviate altre azioni legali e se si raggiungeranno altri accordi. Ma gli incentivi ci sono tutti: sei milioni di dollari rappresentano un’attraente carota per i potenziali querelanti ed un grosso bastone per i potenziali accusati.


[Fine della Sezione Tre].


++Note finali.


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REDAZIONE:

Direttore - Dan Jellinek

Reporter – Majeed Saleh

Consulente Editoriale - Kevin Carey

Direttore marketing – Claire Clinton


ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]