+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità

- NUMERO 97, GENNAIO 2008.



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++ NUMERO 97 – IN QUESTO NUMERO


01: Febbraio sarà una pietra miliare del percorso verso le Direttive di Accesso alla Rete
- Termine della raccolta dei commenti del pubblico sulla “bozza di lavoro definitiva”.

02: La nuova Commissione per l’Uguaglianza del Regno Unito è pronta all’azione
- Questo ente appoggerà le pressioni dei disabili per ottenere l’accessibilità.

03: Uno studio pubblica reazioni contrastanti al passaggio alla TV digitale
- Il piano di aiuto funziona bene, ma la navigazione dei menu suscita ancora preoccupazioni.


Notizie in breve:
04: Un portale globale – risorsa delle Nazioni Unite per l’accessibilità; 05: Il contributo di Robo – la British Computer Society premiata per il RoboBraille; 06: Materiali di istruzione gratuiti – documenti di formazione per le qualificazioni sulle tecnologie IT.

Sezione Due: “Nella casella della posta” – il forum dei lettori.
07: Come digerire la mela – suggerimenti per mac; 08: Ancora su Apple – una critica a Leopard; 09: Risorse per i sordo-ciechi – un sito di formazione.

Sezione Tre: Servizio speciale sulla tecnologia - Flash e il video accessibile, parte prima.
10: Una scuola di pensiero positivo.
Nella prima parte del servizio speciale di questo mese, Dan Jellinek intervista Niqui Merret, un’esperta indipendente, sulle nuove caratteristiche del diffuso software Flash per i video e i programmi multimediali, e su come la percezione della sua accessibilità sia aumentata.

Sezione Quattro: Servizio speciale sulla tecnologia – Flash e il video accessibile, parte seconda

11: Guide flessibili ad un mondo di suoni e di immagini.

Nella seconda parte del nostro servizio speciale, il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità esamina in modo più approfondito le caratteristiche di accessibilità di Flash, spiegate dall’ingegnere capo dell’azienda, Andrew Kirkpatrick.

[Fine dei contenuti].



++Annuncio Speciale: E-Access '08: Più grande e più bella che mai
- 23 Aprile, Londra centrale
- Iscrivetevi prima dell’8 febbraio per usufruire dello sconto di 50 sterline
- Ulteriori sconti per la partecipazione alla mostra e la sponsorizzazione

http://www.headstar-events.com/eaccess08/

La quarta conferenza e mostra annuale sull’accesso alla tecnologia da parte delle persone disabili, organizzata dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, si terrà il 23 aprile, sponsorizzata da Fortune Cookie e con il sostegno del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, del RNIB e della rivista Ability Magazine.

Non si parlerà soltanto della rete, ma anche dell’istruzione elettronica, della TV digitale, dei telefoni cellulari e di altri apparecchi portatili: è il luogo adatto a tutte le organizzazioni di tutti i settori che vogliano scoprire come essere conformi alla legge e che cosa inserire nelle proprie politiche e strategie di accesso.


La quota per i partecipanti ammonta a 195 sterline per il settore pubblico, 295 sterline per il settore privato e 165 sterline per gli enti assistenziali e le associazioni non-profit di piccole dimensioni (fatturato inferiore alle 150.000 sterline). Prenotate prima dell’8 febbraio se volete usufruire del nostro sconto di 50 sterline, presso il sito:
http://www.headstar-events.com/eaccess08/

Per informazioni sulla sponsorizzazione o sulla partecipazione alla mostra, inviate una e-mail a Will Knox all’indirizzo:
will.knox@headstar.com oppure contattatelo al numero 01273 267974.

[Fine dell’annuncio speciale].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: Febbraio sarà una pietra miliare del percorso verso le Direttive di Accesso alla Rete.

Un altro passo verso la pubblicazione della versione 2.0 (WCAG 2.0) delle Direttive Internazionali per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete, tanto a lungo attese, verrà compiuto il 1° febbraio, con la scadenza della raccolta dei commenti da parte del pubblico sulla bozza di lavoro definitiva.


Il World Wide Web Consortium (W3C), l’ente degli standard di rete responsabile delle Direttive WCAG 2.0, dichiara che il progetto “potrebbe” venire completato nel 2008. Sarà un viaggio molto lungo: la prima bozza di lavoro era stata pubblicata nel 2001 e da allora ne sono state realizzate undici versioni diverse, comprendenti oltre 2.500 questioni emerse durante le consultazioni pubbliche. Le date di pubblicazione precedentemente previste sono state modificate numerose volte.

Le direttive costituiscono il principale punto di riferimento internazionale per l’accessibilità ai siti web da parte delle persone affette da disabilità. Secondo il W3C, le direttive WCAG 2.0 saranno applicabili in maniera più esauriente a diverse tecnologie di rete che si svilupperanno in futuro. I requisiti delle direttive WCAG 2.0 saranno inoltre più facili da verificare e verrà pubblicata una guida più approfondita alla conformità.

I tre attuali livelli di conformità (“A”, “AA” e “AAA”) verranno mantenuti, anche se la serie di “punti chiave” prioritari delle direttive WCAG 1.0 verrà sostituita da “criteri di successo” suddivisi in base ai diversi livelli. Ad esempio, per il testo sullo schermo, un contrasto cromatico di almeno 5:1 sarà conforme ai requisiti per il livello AA, mentre un contrasto di 7:1 otterrà la valutazione AAA.

La maggior parte dei siti web conformi alle direttive WCAG 1.0 non dovrà apportare grandi cambiamenti per ottenere la conformità alle direttive WCAG 2.0, ed alcune organizzazioni hanno già iniziato ad utilizzare la bozza delle nuove direttive, fornita dal W3C. Domande e commenti sulla bozza più recente potranno essere inviati fino al 1° febbraio 2008 all’indirizzo:
http://www.w3.org/WAI/ .


+02: La nuova Commissione per l’Uguaglianza del Regno Unito è pronta all’azione.

La nuova Commissione del Regno Unito per l’Uguaglianza e i Diritti Umani diverrà probabilmente un alleato molto più efficiente per chi esercita pressioni allo scopo di ottenere un migliore accesso alla tecnologia da parte delle persone affette da disabilità, rispetto alla precedente Commissione per i Diritti dei Disabili, secondo quanto raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità da un funzionario anziano nel mese in corso.

La nuova commissione (http://www.equalityhumanrights.com) era stata costituita come un’organizzazione ad interim nell’ottobre del 2007, e si prevede che diventerà totalmente operativa nell’aprile del 2008. Questa Commissione, che riguarda l’Inghilterra, la Scozia ed il Galles, sostituirà, comprenderà e riunirà il lavoro di tre enti esistenti in precedenza: la Commissione per l’Uguaglianza Razziale, la Commissione per i Diritti dei Disabili e la Commissione per le Pari Opportunità. Il comitato organizzativo sulle disabilità sarà presieduto dalla Baronessa Jane Campbell.

Sarfraz Khan, funzionario legale anziano della nuova Commissione, ha dichiarato che il lavoro dell’ente in cui operava in precedenza, la Commissione per i Diritti dei Disabili (Disability Rights Commission, DRC) nel settore della promozione dell’accesso alle tecnologie verrà proseguito dal nuovo ente.


La nuova Commissione offre un’opportunità per un approccio congiunto, non prendendo necessariamente in considerazione soltanto i problemi attinenti all’accesso alle tecnologie da parte di un gruppo o di individui particolari, ma consentendoci di lavorare in maniera più olistica”, ha dichiarato Khan. “Potrebbe occuparsi di problemi che riguardano varie categorie svantaggiate, ad esempio gli anziani ed i disabili”.


La nuova organizzazione avrà anche a disposizione finanziamenti più cospicui, ha dichiarato Khan. “Potrà contare su risorse più vaste rispetto alla commissione precedente, sia dal punto di vista individuale che collettivo, il che probabilmente le consentirà di essere maggiormente operativa e di accedere ad un numero di settori più elevato. Avrà addirittura una sfera d’azione più ampia, dato che si occuperà anche di diritti umani, e vedremo come ciò potrà essere applicato all’accesso alle tecnologie”.

Fra i compiti della commissione ci sono la lotta alla discriminazione relativamente all’età, alla disabilità, al sesso, al cambiamento di sesso, alla razza, alla religione o alle credenze, ed all’orientamento sessuale, come pure la promozione della consapevolezza, della comprensione e della salvaguardia dei diritti umani. Il mese prossimo verrà pubblicata una bozza di consultazione relativa ad un piano strategico triennale dal 2009 al 2012, comprendente l’assistenza legale, la ricerca, i codici di pratica, le inchieste e le indagini.


+03: Uno studio pubblica reazioni contrastanti al passaggio alla TV digitale.

Il “piano di aiuto” offerto alle persone disabili come assistenza in occasione del passaggio alla TV digitale, diffuso nell’intero Regno Unito, sta funzionando bene, anche se molti utenti ritengono che i servizi digitali siano più difficili da usare, in base ai risultati di una ricerca condotta dal RNIB.


L’Istituto ha svolto un’indagine su un gruppo di 30 persone con disabilità visive nella zona di Whitehaven, in Cumbria, dove è in corso un progetto pilota per il passaggio alla TV digitale. In base ad un piano di aiuto finanziato dal Ministero per la Cultura, i Media e lo Sport assieme alla BBC, alcune famiglie, fra cui alcune dove sono presenti persone disabili, possono ricevere un telecomando Freeview con descrizioni audio ed altre speciali caratteristiche di accesso per sole 40 sterline, compresa l’installazione e l’addestramento all’uso (consultare il sito http://www.digitaluk.co.uk/helpscheme ).

Dopo l’avvio del progetto pilota di Whitehaven, varie persone sono state intervistate relativamente al formato preferito fra le opzioni disponibili. Fra i 30 intervistati dal RNIB, sette erano già passati alla televisione digitale prima dell’inizio del progetto pilota, e le 23 restanti hanno usufruito del piano di aiuto. Tutti coloro che hanno utilizzato questo piano si sono trovati d’accordo nel dichiarare che il prezzo era decisamente basso, che gli addetti al piano di aiuto sono stati gentili e servizievoli, ma alcuni hanno risposto che determinati aspetti della tecnologia, in particolare l’opzione delle descrizioni audio, non erano stati spiegati in maniera esauriente.

Anche se gli intervistati hanno dichiarato che, nel complesso, la televisione digitale è una buona cosa, e che hanno apprezzato l’incremento del numero di canali in offerta, hanno anche rivelato che la televisione digitale è più difficile da usare. Attualmente, nessun servizio digitale offre un telecomando con menu ad emissione vocale e l’utilizzo dei menu su schermo rende difficile la navigazione ad una persona con handicap visivi. Di conseguenza, alcuni utenti sono riluttanti ad andare oltre i canali tradizionali, per paura di non riuscire più a tornare indietro.


Leen Petré, direttore del Dipartimento Media e Cultura del RNIB, dichiara che la tecnologia ad emissione vocale potrebbe essere resa disponibile molto presto e sta collaborando con alcuni produttori per trovare una soluzione non eccessivamente costosa. Sarà il Ministro per la Cultura, i Media e lo Sport a decidere, il mese prossimo, se i telecomandi a emissione vocale verranno inserite nel piano di aiuto (vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, numero 95, novembre 2007).


Il passaggio alla TV digitale su tutto il territorio nazionale inglese inizierà alla fine del 2008 nella zona alla frontiera con la Scozia e verrà esteso a tutte le regioni nei cinque anni successivi, terminando con le Channel Islands nel 2013. Per ulteriori informazioni sulle campagne del RNIB legate alla TV, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/rnib9 .


++Notizie in breve:


+04: Un portale globale: Una risorsa interattiva online rivolta a tutti coloro che desiderano migliorare l’accesso alle tecnologie IT per le persone disabili è stata presentata da Global Initiative for Inclusive ICTs (Iniziativa Globale per le Tecnologie IT inclusive, G3ict), un’iniziativa di partnership dell’Alleanza Globale delle Nazioni Unite per le Tecnologie IT e lo Sviluppo. Il sito, che si rivolge alle organizzazioni private, pubbliche e non governative, comprende notizie, sport, servizi speciali, informazioni sulle città e le campagne e casi di studio. Per informazioni, consultare il sito: http://www.g3ict.com/ .



+05: Il contributo di Robo: Un servizio basato sulla posta elettronica per la conversione di documenti elettronici in Braille o in sintesi vocale ha vinto il Premio per il Contributo Sociale messo in palio dalla Società Informatica Britannica (British Computer Society) per il 2007. “RoboBraille” è un servizio gratuito ed al momento è disponibile in sette lingue. E’ stato sviluppato da un consorzio gestito dal Centro Nazionale Danese per le Disabilità Visive nei Bambini e nei Giovani. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.robobraille.org/ .


+06: Materiali di istruzione gratuiti: Una serie di documenti di formazione, gratuiti e mirati per aiutare i disabili visivi ad accedere ai software più diffusi utilizzando scorciatoie da tastiera e screen reader, come pure ad ottenere qualificazioni riconosciute per le tecnologie IT, comprese le qualificazioni GCSE, ECDL e CLAIT, è stato lanciato in rete. Andy Spong, professore residente a Humberside, ha realizzato questi materiali scolastici come reazione all’alto costo ed alla bassa qualità degli altri materiali disponibili. Per informazioni, consultare il sito:
http://www.spong.uk.net/tutorials .

[Fine della Sezione Uno].


++Annuncio Speciale: Fortune Cookie
- Siti web che funzionano sul serio.

I membri del team di Fortune Cookie che si occupano di accessibilità alla rete vogliono accertarsi che tutti gli utenti trovino facili da utilizzare i siti web da loro progettati. Oltre ad essere accessibili, i siti web di Fortune Cookie sono belli e valgono decisamente la spesa; inoltre, hanno vinto parecchi premi. Nel 2007, il lavoro del team ha ricevuto ben 11 nomination per i principali premi del settore del design di rete.


Legal & General, Kuoni, Diabetes UK, FT Business: ecco qualcuno dei marchi più rinomati presenti sull’elenco clienti di Fortune Cookie.


Tutte le aziende possono trarre un beneficio dal rendere più accessibile il proprio sito web. Se volete sapere ciò che l’accessibilità può significare per la vostra azienda, rivolgetevi a Fortune Cookie.

Visitate il nostro sito web all’indirizzo:
http://www.fortunecookie.co.uk

Julie Howell è la nostra Direttrice per l’accessibilità. Potete contattarla inviando una e-mail all’indirizzo:
Julie.Howell@fortunecookie.co.uk .

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.



+07: Come digerire la mela: In seguito alla nostra richiesta di informazioni sull’accessibilità dei prodotti Apple, Jude DaShiell, programmatore di computer nell’amministrazione pubblica degli Stati Uniti, ci scrive da Lexington Park, nel Maryland: “Sono completamente cieco ed utilizzo un mini computer mac con il programma Tiger e con VoiceOver; non sono ancora passato a Leopard, ma penso di farlo durante il 2008.


Il sito web di Apple, che è importante perché la Apple vende gli account di .mac, è inaccessibile nella zona di iscrizione, [ma] Apple ne è informata e mi pare di capire che stia cercando di trovare un rimedio. Le persone che hanno problemi ad iscriversi per gli account di .mac possono telefonare alla Apple e chiedere ad un tecnico di farlo al posto loro, in diretta telefonica. Un motivo per farlo è che isync, che è accessibile e in grado di copiare i vostri contatti sul vostro telefono cellulare e memorizzarli per voi, ora lo fa su un account di .mac anziché sul vostro computer locale.


Io non ho tutti gli iTunes funzionanti ma spero che l’accessibilità sia stata migliorata nel software Leopard. Ora esiste un foglio di lavoro accessibile per i computer Apple, non realizzato da Apple, e io l’ho utilizzato per prova; è un po’ diverso da Microsoft Excel, ma sapere come funziona Excel può essere utile per imparare ad usare questo programma. L’ambiente di Leopard è migliore di quello di Tiger, tuttavia questo foglio di lavoro può essere utilizzato anche con Tiger.


Il principale problema per l’accessibilità del software che ogni nuovo utente di mac si ritrova ad affrontare non è l’accessibilità del sistema operativo, ma consiste nel software extra, perché al momento non tutte le sue sezioni sono accessibili. In molti casi, i progettisti non sono interessati al problema, perciò non bisogna usare le risorse di accessibilità messe a disposizione da Tiger per rendere accessibili i loro software aggiuntivi.

Ci sono voluti tre anni perché la prima delle applicazioni del foglio di lavoro venisse resa accessibile e quel foglio di lavoro è stato realizzato da un progettista tedesco di software, non da un americano. Si chiama x-tables e, se si vuole capire se funziona bene o male, bisogna scaricare l’edizione più recente di Beta ed attivare VoiceOver con il comando f5.


Un altro suggerimento è quello di andare sul [sito di consulenza per l’accesso alle tecnologie] denominato “IcanWorkThisThing”: http://www.icanworkthisthing.com e utilizzare il link di VoiceOver sulle istruzioni riportate in quella pagina, prima di tutto per impostare VoiceOver, prima di effettuare qualsiasi test in diretta, perché quelle istruzioni rendono ottimali le impostazioni di accessibilità di VoiceOver. Il sito MacVisionaries [il sito aziendale di Apple sull’accessibilità], all’indirizzo http://www.macvisionaries.com, dispone di un link per l’iscrizione ad una mailing list denominata discuss@macvisionaries.com, dove gli utenti, vecchi e nuovi, possono richiedere aiuto e consulenza”. In ogni caso, Jude ci avverte che questa mailing list è piuttosto pesante.

[Vi preghiamo di inviare ulteriori commenti all’indirizzo
inbox@headstar.com].


+08: Ancora su Apple: Sempre sull’argomento Apple, Dan Tevelde, programmatore di computer ed utente di tecnologie di accesso, ci scrive da Chicago: "Anche se esiste un sito web dedicato a tutte le questioni inerenti a VoiceOver e a Leopard, le informazioni mi sembrano obsolete. Ho letto che Leopard ora può gestire i display Braille, ma non riesco a trovare nessuna informazione concreta su come la cosa funzioni, o su quali display siano compatibili.


Penso anche che se Apple si interessa al problema dell’accessibilità, dovrebbe rendere compatibili il suo iPod e il suo iPhone. Se qualcuno di voi è informato sull’uso di Leopard con righe Braille, è pregato di scrivermi”.


Vi preghiamo di mandare le vostre informazioni a Dan all’indirizzo inbox@headstar.com .


+09: Risorse per i sordo-ciechi: Chris Glavin, redattore e proprietario del sito web statunitense “K12 Academics” per l’istruzione, ci scrive per chiederci di aiutarlo a compilare una sezione con le risorse adatte alla condizione di sordo-cieco.


Glavin sta cercando persone interessate ad inserire nel sito le loro informazioni, comprendenti articoli, studi e blog. Per ulteriori informazioni, consultare il sito:
http://www.k12academics.com/deafblindness.htm .

[Fine della Sezione Due].


++Annuncio Speciale: La mobilità e la flessibilità del lavoro nel settore pubblico
- 23 gennaio 2008, RIBA, Londra
http://www.headstar-events.com/flexible08/ .

Lavorate in un ente del settore pubblico o collaborate con esso? La mobilità e la flessibilità sul lavoro possono aiutare i dipendenti degli enti del settore pubblico a svolgere meglio il loro lavoro nei confronti dei cittadini ed a ridurre l’eccesso di personale nella vostra organizzazione. Inoltre, le pratiche di lavoro flessibile garantiscono la fornitura dei servizi 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.


La terza conferenza annuale sulla Mobilità e la Flessibilità sul Lavoro nel Settore Pubblico si terrà il 23 gennaio 2008 presso il RIBA, nel centro di Londra. E’ prevista la partecipazione di molti interessanti relatori, fra cui Stephen Regan, Direttore dei Programmi per la Gestione e le Tecnologie presso la Cranfield University, e Colin Rowland, del Consiglio di Contea del Cheshire. Per il programma completo e per la registrazione online, consultare il sito: http://www.headstar-events.com/flexible08/ .

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: Servizio Speciale sulla tecnologia
- Flash e il video accessibile, parte prima.

NOTA: Nel servizio speciale di questo mese, suddiviso in due parti, questa sezione valuta l’accessibilità del software “Flash” di Adobe, per i video in rete e i programmi multimediali, intervistando l’esperta indipendente Niqui Merret, mentre la sezione successiva esamina a fondo le caratteristiche di accessibilità di Flash, spiegate da Andrew Kirkpatrick, ingegnere capo dell’azienda.

+10: Una scuola di pensiero positivo
di Dan Jellinek.

Il software multimediale “Flash” è circolante fin dai primi tempi dell’esistenza della rete. Originariamente sviluppato da Macromedia, che oggi fa parte di Adobe, è divenuto uno dei sistemi più comunemente utilizzati per la creazione e la visione di contenuti video e di animazione in rete.

Flash è divenuto di fatto uno standard di rete, grazie all’enorme numero di utenti. Il lettore Flash, che consente agli utenti di visionare i contenuti di Flash, oggi è giunto alla nona versione e viene installato in molte piattaforme per la visione di video in rete.

Tuttavia, nella comunità che si occupa di accessibilità, questo software non è sempre stato valutato positivamente. Essendo un mezzo fondamentalmente visivo, i siti web che utilizzano abbondantemente le animazioni e i video di Flash a scapito del testo vengono normalmente considerati completamente inaccessibili alle persone che utilizzano strumenti di accesso basati sul testo, come ad esempio gli screen reader.


Ciò nonostante, i creatori di questo software si sono impegnati a fondo per parecchio tempo, per renderlo accessibile in parecchi modi diversi, ad esempio applicando delle etichette di testo ai contenuti di animazione.

Una persona che ha seguito da vicino gli sviluppi di questo software per molti anni e ha contribuito alla loro realizzazione è Niqui Merret, consulente e creatrice di software residente nel Regno Unito.


Rispetto a Flash esistono due scuole di pensiero”, ci spiega Merret. “La prima afferma semplicemente che Flash non può essere accessibile. Questo pregiudizio è stato predominante nella comunità che si occupa di accessibilità e, quando si spiega che Flash riesce benissimo a fare questo o quello, ci si sente rispondere: “d’accordo, ma non riesce a fare quell’altra cosa”.


Oggi, però, molte persone stanno iniziando a tollerarlo. Durante lo scorso anno, c’è stato un notevole cambiamento di atteggiamento nei confronti di Flash”. Tale cambiamento è attribuibile al fatto che Flash oggi è diventato quasi totalmente accessibile in base alla maggior parte degli standard di rete prestabiliti, secondo Niqui. “Adesso c’è ben poco che Flash non sia in grado di fare, dal punto di vista dell’accessibilità”.


Nell’agosto del 2007, Merret ha inserito nel proprio blog un elenco di tutti i problemi di accessibilità di Flash più rilevanti da lei riscontrati. Questo elenco, che era incentrato sul lettore di Flash che opera all’interno dei browser di rete (in alter parole, sul modo in cui l’utente riceve i contenuti di Flash, anziché sul modo in cui i creatori di questo software realizzano i contenuti) non pretendeva di essere completo; tuttavia, dopo essere stato ampiamente esaminato dai suoi creatori, da Adobe e da altri, si è dimostrato decisamente esauriente. Ha dato origine a moltissime discussioni online ed è stato citato da altri gruppi influenti, come il Progetto per gli Standard di Rete (Web Standards Project), una associazione di creatori di software che esercita pressioni per ottenere standard aperti ed accessibili.

L’“elenco dei difetti e dei problemi relativi all’accessibilità di Flash” ha due caratteristiche fondamentali. Innanzi tutto, è breve: le voci dell’elenco sono solamente nove. In secondo luogo, molti di questi problemi non sono risolvibili da Adobe: in effetti, su nove difetti, Merret dichiara che due sono provocati da problemi presenti in Microsoft Windows e nei software e nelle interfacce ad esso correlati, uno è causato dal browser Firefox, ed un altro è stato già risolto. Rimangono pertanto cinque notevoli problemi su cui Adobe deve lavorare; non sono certamente molti per un software tanto complesso, e che è stato esaminato per anni dall’esigente comunità che si occupa di accessibilità.


Adobe ha visionato l’elenco dei difetti”, racconta Merret. “Ha chiarito un punto: uno di questi difetti era dovuto a Mozilla (la ditta creatrice del programma open source Firefox), che non aveva previsto l’accesso da tastiera a Flash: non era possibile spostarsi all’interno di un film di Flash con il tasto TAB, prima bisognava cliccarci sopra con il mouse. Adobe non può fare niente per risolvere questo problema; uno dei creatori di Mozilla ci ha contattato e ha voluto scusarsi!”


Invece, i produttori dei software di screen reader e di altri strumenti speciali di accesso sono estremamente riluttanti a farsi coinvolgere nelle discussioni per stabilire come adattare tali prodotti e renderli operativi con Flash. "I produttori di screen reader non rispondono alle e-mail”, dichiara Merret. “E’ impossibile indurli a fare qualsiasi cosa”.


Secondo Merret, con il passare del tempo tutti i problemi principali verranno risolti, anche se occorre parecchio tempo per introdurre nuove caratteristiche e per renderle operative, dato che nuovi lettori vengono continuamente aggiornati e scaricati.

Nel frattempo, sono stati sviluppati altri strumenti che possono sottrarre una quota di utenti a Flash, come ad esempio “Silverlight”, il browser della Microsoft che agisce su diverse piattaforme per la visione di video, animazioni e contenuti interattivi e che funziona con svariati linguaggi di programmazione.


Per il momento, però, sembra che Flash abbia un vantaggio su Silverlight in termini di accessibilità, secondo il parere di Merret.


Silverlight non è accessibile: non comunica con gli screen reader, mentre con Flash l’accesso da tastiera è estremamente semplice; si preme il tasto TAB e si sa dove ci si trova, mentre in Silverlight non è possibile vedere dove ci si trova, a meno di non programmarlo appositamente. Oggi Flash è estremamente accessibile per default. Però odio paragonare Silverlight a Flash, perché Flash è arrivato alla versione 9, mentre Silverlight è ancora alla versione 1”.


Esistono anche altri tipi di software in cui le soluzioni di Microsoft sono più accessibili delle loro controparti realizzate da Adobe, ci dice Merret. [Lo strumento per la creazione di siti web] Microsoft Expression Web, http://www.microsoft.com/expression/, l’equivalente di Dreamweaver di Adobe, è conforme agli standard di rete e ha preso in considerazione l’accessibilità fin dal primo momento”.


Nel mondo dell’accessibilità, non c’è nulla di semplice.

NOTA: Niqui Merret è consulente e istruttore di Flash e ha creato il software ActionScript. Il suo blog su Flash e l’accessibilità si trova all’indirizzo:
http://niquimerret.com .

[Fine della Sezione Tre].


++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.


Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.


Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



Sezione Quattro: Servizio speciale sulla tecnologia
- Flash e il video accessibile, parte seconda.

+11: Guide flessibili ad un mondo di suoni e di immagini
di Dan Jellinek.

Gli elementi per accedere ai contenuti video sono tre: una interfaccia accessibile per i comandi, ad esempio per le pause e per fermare il video, le descrizioni audio e i sottotitoli di testo, o didascalie.


Questi tre elementi sono stati esaminati, in quanto legati ai video di Flash, il diffuso software di rete, durante la recente conferenza Techshare, organizzata a Londra dal RNIB.


La sessione “Video accessibile con la tecnologia di Flash” è stata condotta da Andrew Kirkpatrick, ingegnere capo per l’accessibilità di Adobe Systems. Adobe è oggi la proprietaria di Flash, dopo averlo acquistato nel 2005 da Macromedia, l’azienda che l’ha inventato e dove Kirkpatrick ha lavorato in precedenza.


Il contenuto di Flash in passato aveva suscitato parecchie critiche relativamente all’accessibilità, ma oggi dispone di tutti e tre gli elementi sopra elencati, ha dichiarato Kirkpatrick.


Utilizzando lo strumento “Flex” per la costruzione di valide applicazioni di rete basate sulla piattaforma di Flash, gli addetti allo sviluppo di questo software possono adattare l’interfaccia del lettore Flash in base alle esigenze degli utenti, aggiungendo pulsanti di controllo e scorciatoie da tastiera per semplificare le procedure e renderle più accessibili, secondo Kirkpatrick.


Il tastierino numerico può essere utilizzato per modificare il volume del suono, ad esempio, anche se l’accesso al “cursore” (un segnalibro visivo che deve essere trascinato lungo una linea per potersi spostare avanti e indietro nel video) costituisce “un problema”, ha ammesso Kirkpatrick.


Passando al secondo elemento dell’accessibilità, le descrizioni audio, Flash può essere impostato in modo da comprendere che si sta utilizzando uno screen reader e da far partire automaticamente le descrizioni audio, spiega Kirkpatrick. Ad esempio, questo software funziona con lo screen reader JAWS, purché si usi la versione 4 o le versioni successive.

I “punti chiave” possono essere utilizzati per avviare il sonoro con le descrizioni audio nei momenti adatti ed è anche possibile modificare l’interfaccia utente, aggiungendo un pulsante con l’unica funzione di accendere e spegnere le descrizioni audio, ci spiega.


Forse l’aspetto più importante nel rendere accessibile un video è costituito dalla modifica del terzo elemento: le didascalie di testo ed i sottotitoli.


Flash è sempre stato in grado di fornire testi contenenti descrizioni audio, dice Kirkpatrick, ma le modifiche apportate alle versioni recenti del lettore Flash per l’analisi sintattica XML hanno aperto nuove possibilità.


Il software utilizza DFXP (distribution format exchange profile, profilo di cambio del formato di distribuzione), uno standard del World Wide Web Consortium (W3C) per codificare e scambiare le informazioni del Testo Cronometrato per il Formato di Authoring (Timed Text Authoring Format, TT AF) che sono informazioni di testo collegate a punti prestabiliti nei contenuti audio o video.


Come accade con le tracce delle descrizioni audio, i sottotitoli e le didascalie possono essere azionati tramite “punti chiave” prestabiliti creati con “ActionScript”, un linguaggio di programmazione orientato sul programma e inserito in Flash. E’ possibile anche inserire informazioni sullo stile delle didascalie. Fra le altre opzioni, ci sono le didascalie in formato ingrandito a tutto schermo e la possibilità di esaminare una singola trascrizione senza dover visionare il video.


Chiunque abbia un minimo di esperienza con FLVPlayback (la componente di Flash Professional 8 che consente a chi modifica il software di usare ActionScript e adattare l’interface del lettore video alle esigenze degli utenti) può far funzionare i sottotitoli in meno di cinque minuti”, dichiara Kirkpatrick.


Le didascalie ai video sono utili a moltissimi utenti, e non soltanto a quelli con disabilità, ci spiega, ma anche alle persone sorde o ipoudenti, a quelle che lavorano in un ambiente rumoroso come uno stabilimento, a quelle che si trovano in un ambiente silenzioso come un ufficio e non vogliono disturbare accendendo l’audio, e alle persone che guardano un video dotato di un audio di pessima qualità: tutti questi utenti trovano che le didascalie siano utilissime.

Il problema principale nell’aggiungere le didascalie sta nella creazione iniziale del testo, afferma Kirkpatrick. Coloro che tentano di apporre le didascalie manualmente e personalmente, forse perché acquistare un servizio professionale è troppo costoso, si accorgono che la trascrizione richiede dalle 5 alle 10 ore per ogni ora di video, ci ha spiegato.


Una volta aggiunta la trascrizione, esistono delle soluzioni automatiche di software che uniscono il testo alla traccia audio del video in maniera automatica. Questo sistema è molto più rapido della sincronizzazione manuale, comunque non è valido quanto l’utilizzo di un trascrittore professionale, dichiara Kirkpatrick. Inoltre, fra i dispositivi automatici più avanzati ci sono le tecnologie di riconoscimento vocale, che creano il testo direttamente dalla traccia audio, ma poi è necessario apportare correzioni, spesso su vasta scala.


Kirkpatrick ha mostrato un estratto da un video Flash online dotato di sottotitoli, creato durante la mostra King Tut attualmente in corso all’arena di Londra O2. Il lettore video è stato adattato in modo da corrispondere allo stile del sito web e le didascalie appaiono automaticamente (consultare il sito: http://www.kingtut.org//flash/video/tut_cc.html ).

Rispondendo a una domanda del pubblico sulla possibilità di inserire diversi tipi di testo allo stesso tempo, Kirkpatrick ha dichiarato: “E’ possibile creare diverse tracce per le didascalie ed esiste la possibilità di passare dall’una all’altra, ad esempio da quella per i bambini a quella per gli adulti. E’ anche possibile impostare caratteri diversi (per le diverse lingue), utilizzando Unicode”.


In conclusione, Kirkpatrick ha affermato che Flash e gli strumenti ad esso correlati sono conformi alle direttive WCAG 1.0 per l’accessibilità del W3C, e verranno rese conformi alle direttive WCAG 2.0 quando queste verranno pubblicate.

[Fine della Sezione Quattro].


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[Fine dell’annuncio speciale].



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[Fine del notiziario.]