+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 86, FEBBRAIO 2007.



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- Annuncio speciale: 'e-Access '07' – La tecnologia per tutti

- 2 Maggio 2007

- New Connaught Rooms, Londra

http://www.headstar-events.com/eaccess07/

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La terza conferenza e fiera annuale del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità sull’accesso alle tecnologie da parte delle persone disabili è un evento di grande importanza, che riunisce tutti gli elementi necessari alla definizione di politiche avanzate relative all’accessibilità per le organizzazioni del settore pubblico e privato.


Fra i relatori saranno presenti: Richard Howitt, Membro del Parlamento, Presidente dell’Intergruppo trasversale del Parlamento Europeo per le disabilità, Geoff-Adams-Spink, corrispondente della BBC per i problemi relativi alle disabilità, Paul Timmers, dirigente ICT presso il Gruppo di Inserimento della Commissione Europea, e vari rappresentanti del RNIB e dell’Università di Southampton.


Sponsorizzata da Ability Magazine e dal RNIB, questa conferenza si rivolge alle organizzazioni del settore pubblico, ai fornitori di tecnologia, agli istituti di formazione, alle banche, ai fornitori del settore privato di prodotti o di servizi, alle persone affette da disabilità ed alle organizzazioni che forniscono almeno una percentuale di informazioni e di servizi tramite sistemi digitali.


Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, visitare il sito: http://www.headstar-events.com/eaccess07/. Per le sponsorizzazioni e la richiesta di stand espositivi vi preghiamo di contattare Claire Clinton al numero telefonico 01273 231291 o all’indirizzo di posta elettronica: claire@headstar.com


[Fine dell’annuncio speciale].



++NUMERO 86 - IN QUESTO NUMERO


++Sezione Uno: Notizie.


01: Un’azienda di formazione online presenta un appello contro la sentenza di inaccessibilità

- Un caso fondamentale sui materiali per la formazione online


02: Lo stato del Texas citato in giudizio per un software inaccessibile

- la causa è stata intentata da un’organizzazione di ciechi e da alcuni dipendenti.


03: Un progetto di una risorsa per l’istruzione per l’Irlanda del Nord

- il governo affronta la mancanza di materiali accessibili.


04: Test per un lettore con schermo digitale

- un’azienda spagnola costruisce il primo prototipo.


Notizie in breve: 05: Una politica di correzione – documento sull’istruzione elettronica; 06: Un concorso per i musei – le candidature al concorso “Jodi Awards”; 07: View Safe – un dispositivo di sicurezza per i sistemi “chip and pin”; 08: Un progetto in fiamme – rinviata la pubblicazione di un gioco in formato audio.


Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

09: Appello pubblico – il problema della compatibilità dei software open source; 10: Un elenco per la casa –appello per un elenco di tecnologie per uso domestico; 11: Una soluzione per l’impatto sonoro – come bloccare il rumore di sottofondo; 12: URL più brevi – una riduzione automatica degli indirizzi web.


Sezione Tre: Servizio Speciale – L’istruzione

13: La scalata alla carriera con una scala dai pioli rotti: Quando Sam Latif è stata scelta dal suo staff, assieme a pochissimi altri, per il conseguimento di una qualifica di tipo “standard oro” per l’industria, era entusiasta della possibilità; però l’istruzione si è rivelata irta di ostacoli per gli studenti ciechi, e ciò ha dato origine ad una battaglia legale. Derek Parkinson ce ne parla.


Sezione Quattro – Servizio Speciale – I test condotti dagli utenti.

14: Dare ai test l’importanza che meritano: Mel Poluck esamina l’importanza di unificare i metodi per i test e le valutazioni di accessibilità per i diversi servizi e prodotti, dopo che una recente indagine ha dimostrato che è giunto il momento di uniformare i diversi metodi utilizzati in Europa.


[Fine dei Contenuti].



Sezione Uno: Notizie.


+01: Un’azienda di formazione onlinepresenta un appello contro la sentenza di inaccessibilità.


Un presupposto legale di fondamentale importanza per l’applicazione della legge britannica contro le discriminazioni sui contenuti online è stato messo in dubbio dopo che l’istituto Project Management International (PMI), un ente professionale che offre l’iscrizione a seguito di un esame online, ha presentato un appello per ribaltare la sentenza di discriminazione nei confronti di una manager di tecnologie IT non vedente del Regno Unito.


L’appello presentato dal PMI si oppone alla dichiarazione espressa dal Tribunale del Lavoro di Reading, nel novembre del 2006, secondo il quale l’azienda non ha effettuato le ragionevoli modifiche necessarie affinché Sumaira Latif, detta Sam, potesse accedere ad un esame effettuato tramite computer. Si ritiene che questa sia la prima volta in cui una sentenza viene espressa contro un fornitore di servizi online in base alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili del Regno Unito.


Il caso Latif, che ha ottenuto il sostegno della Commissione per i Diritti dei Disabili, si era basato sul presupposto che il PMI si era comportato in maniera discriminatoria in tre modi diversi: avanzando pretese irragionevoli perché Sam dimostrasse di essere affetta da una disabilità; rifiutando di fornirle materiali accessibili per il corso di studio; ed infine non effettuando le ragionevoli modifiche necessarie per permettere a Sam di affrontare l’esame finale.


Il tribunale ha respinto le prime due accuse, ma ha riconosciuto che Sam è stata oggetto di discriminazione per quanto riguarda l’esame finale, noto come Esame per le Credenziali Professionali per la Gestione di Progetti. L’esame consiste in 200 domande a risposta multipla, alcune comprendenti grafici e diagrammi molto complessi, a cui i candidati devono rispondere entro quattro ore. I candidati hanno accesso all’esame tramite una rete di terminali di computer presso 15 centri nel Regno Unito. A Sam è stato riconosciuto un indennizzo di tremila sterline “a causa dei danni morali subiti”.


Alla fine, Sam è riuscita a superare l’esame, ma ha dichiarato che il PMI non aveva sopperito in maniera adeguata alle sue necessità. La sua domanda di utilizzare uno screen reader nell’aula d’esame era stata respinta, come pure la sua richiesta di conversione dei grafici e dei diagrammi in un formato tattile. A Sam era stato proposto di rinunciare a dare l’esame, oppure di redigere una versione in formato cartaceo con l’assistenza di un addetto alla lettura fornito dal PMI. “Mi hanno detto che avrei potuto incontrare il lettore soltanto mezz’ora prima dell’esame, e lui non aveva nessuna esperienza di lettura a un cieco”, ha spiegato Sam, al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


Secondo la Commissione per i Diritti dei Disabili (Disability Rights Commission, DRC), è improbabile che l’appello venga fissato prima di aprile. Il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità ritiene che probabilmente il PMI dichiarerà di aver effettuato le ragionevoli modifiche necessarie per Sam, e che il tribunale ha imposto in maniera eccessiva al PMI l’onere della prova di non avere agito in maniera discriminatoria, anziché imporre a Sam di dimostrare il contrario, secondo quanto affermato dalla DRC.


NOTA: Per esprimere i vostri commenti su questo articolo o sulle questioni che solleva, visitate il nostro nuovo servizio del “Notiziario Internazionale sull’Accessibilità In Diretta”, sul sito http://www.headstar.com/eablive/?p=101.



+02: Lo stato del Texas citato in giudizio per un software inaccessibile.


La Federazione Nazionale Statunitense dei Ciechi (National Federation of the Blind, NFB - http://www.nfb.org ) e tre dipendenti ciechi di due enti governativi dello Stato del Texas hanno citato in giudizio i loro datori di lavoro ed il funzionario statale responsabile delle tecnologie per la reiterata ed evidente inadempienza nel garantire l’accessibilità delle tecnologie informative ai dipendenti ciechi. Se questa inadempienza verrà dimostrata, significa che lo Stato avrà violato le sue stesse leggi.


La causa ruota attorno al software per le risorse umane fornito da Oracle ed utilizzato dai due enti, il quale, secondo i dipendenti, non fornisce uguali possibilità di accesso ai dipendenti ciechi che fanno uso di tecnologie di accesso come gli screen reader. La causa è stata intentata dopo numerosi tentativi effettuati dai dipendenti ciechi della Commissione per la Sanità ed i Servizi Umani ( http://www.hhsc.state.tx.us ) e della Commissione per la Forza Lavoro del Texas ( http://www.twc.tx.us ) di portare all’attenzione dei datori di lavoro questo problema ogni volta che si rendeva necessario rinnovare la licenza per l’utilizzo di questo software, secondo quando dichiarato da un portavoce della NFB al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


"I tre dipendenti statali hanno ripetutamente richiamato l’attenzione dei supervisori fin dalla prima installazione di questi sistemi”, ha affermato il portavoce. “Nel giugno del 2005, è stato loro risposto che il sistema era pienamente accessibile, anche se ciò non era affatto vero; in seguito, è stato detto loro che sarebbe stato reso accessibile entro settembre del 2006, ma questa data è trascorsa senza che i problemi relativi all’accessibilità venissero risolti”.


Uno dei tre dipendenti ciechi, Edwin Kunz, che dirige un centro di riabilitazione per i ciechi nell’ambito della Commissione per la Sanità ed i Servizi Umani, ha dichiarato: “Non sono in grado di accedere a una serie di informazioni, come il numero di ore di lavoro che ho effettuato ed i permessi di cui ho usufruito, a meno di non ricorrere all’aiuto di una persona vedente. Ma il peggio è che non ho accesso ad informazioni di fondamentale importanza relative ai dipendenti di cui sono il supervisore, se non mi avvalgo dell’assistenza di una persona vedente”.


Lo scopo di questa azione legale è duplice: garantire che lo stato del Texas agisca in conformità alle proprie leggi ed in futuro acquisti esclusivamente tecnologie accessibili, e costringere lo stato a sostituire gli attuali programmi inaccessibili con altri software accessibili.


Lo stato del Texas ha riconosciuto la necessità di consentire uguale accesso per i ciechi approvando una legge che lo prevede espressamente, ed è inconcepibile che tale legge venga violata proprio da un ente statale”, ha affermato Tommy Craig, presidente della sezione texana della NFB. “Non ci daremo pace fino a che tutti i dipendenti dello stato del Texas non avranno ottenuto uguale accesso a tutte le informazioni necessarie per poter lavorare in maniera efficiente”.


NOTA: Per esprimere i vostri commenti su questo articolo o sulle questioni che solleva, visitate il nostro nuovo servizio del “Notiziario Internazionale sull’Accessibilità In Diretta”, sul sito http://www.headstar.com/eablive/?p=101.



+03: Un progetto di una risorsa per l’istruzione per l’Irlanda del Nord.


Un progetto per esaminare la fattibilità della creazione di una risorsa centralizzata per i formati alternativi per i materiali di insegnamento ed i libri di testo nell’Irlanda del Nord è stato iniziato questo mese.


Il Ministero dell’Istruzione per l’Irlanda del Nord ha assunto Paddy Manning, ex ispettore scolastico, affinché verifichi la mancanza di accessibilità ai libri ed ai materiali per l’insegnamento in Braille, in formato elettronico ed in caratteri ingranditi nelle scuole dell’Irlanda del Nord. Manning presenterà il 26 marzo una relazione sull’opportunità di creare una risorsa centrale e sulle implicazioni pratiche di una decisione di questo genere.


[Il governo] non ha dubbi sull’esistenza di un problema, e ora sta pensando a come risolverlo”, ha dichiarato David Mann, funzionario per le campagne di pressione del RNIB nell’Irlanda del Nord. Al momento, gli insegnanti e gli assistenti sono costretti a fotocopiare, ingrandire e ribattere intere pagine dei libri di testo da convertire in Braille o da stampare in caratteri ingranditi, per permettere agli scolari con disabilità visive l’accesso ai materiali di insegnamento previsti dal Programma Scolastico Nazionale. “Uno scolaro può contare soltanto su fotocopie di scarsa qualità; a volte, deve aspettare anche un paio di mesi prima di ottenere un libro di testo”, è ciò che Barry Macauley, Direttore delle campagne di pressione del RNIB nell’Irlanda del Nord, ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


Prima di questa decisione, diversi membri dell’Assemblea Legislativa (MLA) di ognuno dei tre partiti politici principali del governo dell’Irlanda del Nord avevano scritto al Ministero dell’Istruzione, chiedendo di trovare una soluzione al problema.


Questo tentativo è basato sulle conclusioni dell’indagine del RNIB, dal titolo “Dov’è il mio libro?” (“Where is my book?”, http://fastlink.headastar.com/rnib8 ), pubblicata lo scorso anno, dove si esaminava la disponibilità di materiali per l’insegnamento in formati accessibili. L’indagine ha rivelato che nessuno dei libri di testo di scienze stabiliti dalle commissioni esaminatrici in Galles e in Irlanda del Nord per gli scolari di quarta era disponibile in un qualsiasi formato accessibile.


Il 28 marzo verrà effettuata una campagna di pressione sul governo Inghilterra: diversi insegnanti, scolari e genitori si riuniranno a Westminster per incontrare i membri del Parlamento e per sensibilizzarli sul problema della mancanza di formati alternativi nelle scuole nell’ambito della campagna di pressione del RNIB denominata “Il diritto a leggere”.


Nel frattempo, il governo scozzese sta prendendo in considerazione questo caso per sviluppare un servizio centralizzato di trascrizione per la realizzazione di materiali per l’insegnamento in formati alternativi. Sembra però che in Inghilterra non sia stato preso in considerazione nessun programma analogo.



+04: Test per un lettore con schermo digitale.


Un’azienda spagnola ha annunciato lo sviluppo di un software per consentire ai disabili visivi di leggere le informazioni sugli schermi digitali dei prodotti elettronici di uso casalingo e delle casse dei supermercati.


Il software, denominato DISPLAYER, consentirà agli utenti con disabilità visive di leggere le normali informazioni riportate su schermi, compresi i display dinamici come quelli dei microonde, degli orologi digitali, delle caldaie e gli schermi installati nelle stazioni dei trasporti pubblici e presso le casse dei supermercati.


Il sistema prenderà la forma definitiva di un software o di un’applicazione che potrà essere installata su un telefono “intelligente” o su un assistente digitale personale (personal digital assistant, PDA), e dove verà inserita una macchina fotografica. Per leggere le scritte di uno schermo, l’utente deve avvicinare l’apparecchio portatile e catturare l’immagine apparsa; il sistema la interpreterà e leggerà ad alta voce il contenuto, utilizzando una tecnologia di sintesi vocale.


Per aiutare l’utente a catturare l’immagine che appare sullo schermo”, spiega Igone Idigoras Leibar, Ricercatore Capo presso la Robotiker-Tecnalia ( http://www.robotiker.com/ ), l’azienda spagnola che ha realizzato questa tecnologia, “l’apparecchio fornirà indicazioni [con la tecnologia di emissione vocale]; ad esempio, dirà “sullo schermo non è visibile alcuna immagine”, oppure “sposta la telecamera a destra per inquadrare lo schermo”, ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


Il collaudo verrà effettuato da utenti con disabilità visive ed inizierà entro breve tempo. “La nostra idea è quella di far partecipare gli utenti finali [allo sviluppo] non soltanto alla fine del progetto, ma già nello stadio iniziale in cui ci troviamo attualmente”, ha dichiarato Leibar. L’apparecchio è già utilizzabile in diverse condizioni di illuminazione, grazie ai test già effettuati, condotti da oltre 80 persone che hanno provato a casa propria 500 diversi apparecchi, dotati di diversi tipi di macchina fotografica digitale.


Lo scorso ottobre, il progetto DISPLAYER aveva vinto il primo premio di 240.000 Euro in un concorso realizzato dalla ONCE, l’organizzazione nazionale spagnola dei ciechi, dedicato ai progetti di ricerca tecnologica diretti all’assistenza delle persone con disabilità visive. La ONCE si è assunta l’incarico di collaudare e valutare il prototipo definitivo, che sarà pronto nel 2008.



++Notizie in breve:


+05: Una politica di correzione: Una descrizione dettagliata delle “ragionevoli modifiche” che possono essere apportate nella valutazione di corsi di tecnologie IT effettuati dalla Società Informatica Britannica (British Computer Society, BCS), come la gestione dei periodi supplementari di tempo o l’utilizzo di tecnologie assistive, di trascrittori o di assistenti personali, è stata inserita in un documento sulle politiche relative all’accessibilità dell’istruzione elettronica e pubblicato dalla BCS. Il documento, intitolato “Accesso alla valutazione”, è consultabile sul sito: http://www.bcs.org/access .


+06: Un concorso per i musei: Tutte le tecnologie che favoriscono l’accesso ai musei, alle biblioteche ed agli archivi, compresi gli apparecchi interattivi, le audio-guide e gli assistenti digitali personali (PDA), potranno partecipare al concorso “Jodi Awards”, edizione 2007, che in precedenza si occupava soltanto delle tecnologie per l’accessibilità ai siti web. Le candidature dovranno essere presentate entro il 30 aprile. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/jodi1 .


+07: View Safe: Un apparecchio che impedisce agli estranei di “spiare da dietro le spalle” di una persona mentre inserisce un codice PIN in un terminale chip and pin sta per essere commercializzato in tutto il Regno Unito. ViewSafe, realizzato dall’azienda Ingenico, con sede in Scozia, è un apparecchio ingranditore che nasconde le tastiere dei terminali, distorcendo i numeri della tastiera a tutti fuorché all’utente. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/pin1 .


+08: Un progetto in fiamme: L’uscita di un nuovo software, in grado di consentire alle persone di creare videogame accessibili e denominato “Audio game maker” (creatore di giochi audio), è stata rinviata a data da definirsi, a causa di un incendio che ha distrutto gli uffici della Fondazione per l’Accessibilità di Utrecht, nei Paesi Bassi. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/ag1 .


[Fine della Sezione Uno].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+09: Appello pubblico: David Bates ci scrive da Dudley, nel Regno Unito: "La tendenza ad optare per l’uso di software open source sembra essere in continuo aumento, ma i file prodotti con questi programmi saranno accessibili agli utenti che non hanno installato sui loro computer il sistema operativo adatto?


Essendo un utente cieco, possiedo uno screen reader, JAWS, che è stato ottimizzato per operare con i software di Microsoft. Di conseguenza, sarò costretto ad utilizzare screen reader diversi per leggere i programmi scritti per le altre piattaforme open source?


Se un sito web è stato realizzato con un programma open source, riuscirò ad aprirlo e a leggerlo correttamente utilizzando Internet Explorer? Esiste la possibilità di sviluppare un traduttore universale compatibile con tutte le piattaforme, vale a dire in grado di permettere ad un unico screen reader di leggere i testi realizzati con qualsiasi fonte? [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].



+10: Un elenco per la casa: Janet John, funzionario per la gestione degli alloggi presso il RNIB in Galles, sta cercando un elenco esauriente di tecnologie assistive adatte all’utilizzo domestico. “La definizione di tecnologie assistive per la casa riguarda moltissime cose, dalle teiere ai sistemi automatici per le saracinesche, che ne predispongono la chiusura quando fa buio. Avete una lista degli oggetti che utilizzate in casa vostra e che contribuiscono alla vostra indipendenza e sicurezza? [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].



+11: Una soluzione per l’impatto sonoro: Roger Wilson-Hinds, direttore di Screenreader.net ( http://www.screenreader.net ) ci scrive per rispondere alla richiesta di David Bates, pubblicata sul numero di dicembre, sulla possibilità di impedire ai siti web di emettere musica e suoni non desiderati e che possono disturbare l’emissione vocale degli screen reader. Wilson-Hinds ci scrive: “Ecco come faccio io: ho creato una scorciatoia al Controllo del Volume, che si trova sotto “accessori” e “svago”, e l’ho collocata sul desktop perché sia rapidamente accessibile. Una volta entrato nel Controllo del Volume, posso spostarmi con “tab” sulla fonte che desidero regolare o spegnere, poi premo nuovamente “alt tab” per consultare il mio sito web in santa pace. Se ti sembra un po’ troppo tecnico, ecco i passaggi che devi effettuare:


Tasto di Windows per l’avvio del menu, “p” per tutti i programmi e “a” per gli accessori. Poi la freccia a destra e la freccia in basso, per il controllo del volume. Premi il tasto dello screen reader a destra e la freccia in basso per inviare il comando, poi premi la freccia in basso per portarti sulle “scorciatoie per il desktop” e premi Invio. Ci sei ancora? Ti basterà farlo una volta soltanto.


Se però usi un sistema più antiquato, puoi rinominare la scorciatoia al volume sul desktop premendo il tasto a destra dello screen reader, poi premi la freccia in alto per rinominare, premi Invio, digita “volume” e premi Invio di nuovo.


Quando hai inquadrato la schermata del volume, hai la possibilità di controllare il livello di tutti i dispositivi audio, il lettore CD, il microfono e le eventuali tastiere di interfaccia che utilizzi. Usa il tasto “tab” per spostarti fra le varie opzioni, i tasti con le frecce per modificare i livelli e la barra spaziatrice per selezionare “muto” o “non muto”. [Vi preghiamo di inviare le ulteriori risposte all’indirizzo inbox@headstar.com ].



+13: URL più brevi: In risposta al consiglio di John Loader, pubblicato nel numero scorso, sul servizio gratuito “Tinyurl” per la creazione di indirizzi web più brevi, Chris McMillan, dell’ente assistenziale China Vision ( http://www.chinavision.org.uk/ ) consiglia un servizio alternativo di “taglio” delle URL: http://snipurl.com .Fa inoltre presente che lei utilizza un ingranditore: “Non posso garantire che questo sito funzioni con la sintesi vocale”. [Vi preghiamo di inviare le ulteriori risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com].


[Fine della Sezione Due].



++Sezione Tre: Servizio Speciale

- L’istruzione.


+13: La scalata alla carriera con una scala dai pioli rotti

di Derek Parkinson.


Sam Latif è seriamente intenzionata a proseguire la sua carriera di manager delle tecnologie IT presso la

Procter & Gamble, la più grande multinazionale mondiale di beni di consumo. Pertanto, quando l’azienda ha accettato di finanziarla, assieme ad altri sei colleghi, affinché potesse studiare per un progetto di qualifica manageriale riconosciuto in tutto il mondo, Sam era convinta che la sua carriera avesse compiuto un notevole passo avanti.


La qualifica di “Professionista della Gestione di Progetti” viene conferita dall’Istituto per la Gestione dei Progetti (Project Management Institute, PMI), un’organizzazione no-profit con sede a Baltimora, negli Stati Uniti. Il PMI, che conta circa 200.000 membri in tutto il mondo, richiede ai candidati di completare un corso di istruzione a distanza che normalmente dura all’incirca nove mesi. “La qualifica PMI è una delle migliori ed equivale allo “standard oro” per l’industria”, ci ha spiegato Sam.


L’esame finale per la qualifica utilizza un questionario con 200 domande a risposta multipla, alcune delle quali comprendono grafici e diagrammi molto complessi, che vengono fornite ai candidati per mezzo di terminali di computer presso uno dei 15 centri di test in vari luoghi del Regno Unito. I candidati hanno a disposizione quattro ore per completare l’esame e devono ottenere un punteggio pari ad almeno 137 per essere promossi.


Sam è cieca ma, anche se buona parte dei materiali per l’istruzione e per l’esame vengono forniti a distanza, non pensava certo che avrebbe riscontrato dei problemi, essendo un’esperta di tecnologie IT e potendo contare sul software di screen reader JAWS 6.0 di ultima generazione. Ha iniziato il corso nel settembre del 2004 ed ha formato un gruppo di studio con i suoi colleghi, per favorire uno scambio di idee e di opinioni sul lavoro relativo al corso.


Il primo indizio dei problemi che si sarebbero presentati è apparso quando Sam ha tentato di trovare una versione accessibile del Libro delle Conoscenze per la Gestione dei Progetti (Project Management Book of Knowledge, PMBOK). Il PMBOK comprende una guida esauriente alle pratiche valide, basata sulle conoscenze e sulle esperienze di esperti di gestione di progetti, ed agli studenti era stato caldamente raccomandato di leggerlo.


Poiché ha iniziato ad apprendere il Braille soltanto a 16 anni, Sam non è molto abile come lettrice in Braille, perciò era necessario che trovasse il libro in un formato elettronico accessibile. Le sembrava ragionevole aspettarsi che un’organizzazione su scala mondiale, incentrata sull’istruzione a distanza, sarebbe stata in grado di soddisfare le sue necessità; invece, le otto settimane successive sono state occupate da telefonate ed e-mail di richiesta agli uffici del PMI negli Stati Uniti e in Europa, ma anche dalla sensazione di non approdare a nulla, mentre la data dell’esame finale si avvicinava inesorabilmente. “E’ stato molto frustrante. Mi sono resa conto di venire palleggiata da una persona all’altra all’interno dell’organizzazione”, ci ha raccontato Sam.


Finalmente, una copia elettronica del PMBOK venne inviata alla sua casella di posta, ma era stata redatta nel formato Portable Document di Adobe, inaccessibile per il suo screen reader. In seguito, le venne spedita una versione in formato Word che Sam era in grado di leggere, ma che si rivelò complicata da consultare e che le creava molte difficoltà nei passaggi fra le diverse sezioni del libro. Sam si era rivolta al RNIB per ottenere un aiuto, e l’organizzazione aveva trascritto per lei parte del testo nel formato standard DAISY per i libri elettronici. Sam era riuscita a compiere qualche progresso, ma non riusciva ancora a leggere i complessi grafici e diagrammi.


Probabilmente ho dedicato a quel testo una maggior quantità di tempo e di sforzi di quanto sarebbe stato necessario”, ci ha raccontato. Per recuperare il tempo perduto, Sam decise di pagare uno studente che le leggesse i materiali del corso per tre ore ogni martedì ed ogni giovedì nel periodo fra febbraio e agosto, in preparazione all’esame finale, previsto per il mese di settembre del 2005.


Avendo incontrato tutte queste difficoltà nel reperimento dei materiali accessibili per il corso, Sam aveva iniziato a preoccuparsi di ciò che avrebbe dovuto affrontare nell’aula d’esame. Per organizzarle l’esame in maniera corretta, il PMI aveva chiesto a Sam di fornire una prova del suo handicap visivo, ma si era rifiutato di accettare la tessera di registrazione conferitale dal suo comune.


L’ultima goccia, però, è stata quando ho inviato al PMI una mail, spiegando di che cosa avevo bisogno per fare l’esame”, ci ha raccontato Sam. “Il PMI ha risposto che potevo scegliere fra utilizzare un documento in formato cartaceo, con l’assistenza di un lettore, oppure niente altro”. Peggio ancora, il PMI aveva insistito per fornire direttamente il lettore, che Sam avrebbe potuto incontrare per la prima volta soltanto una mezz’ora prima dell’inizio dell’esame.


Sam è riuscita a superare l’esame e a conquistare la sua qualifica di “Professionista della Gestione di Progetti”; tuttavia, dopo aver riflettuto ancora sull’esperienza vissuta e sul modo in cui era stata trattata, ha deciso di portare avanti la questione e di intraprendere un’azione legale contro il PMI, in base alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili del Regno Unito.


La sua battaglia è tuttora in corso: anche se Sam ha riportato una vittoria parziale, con la sentenza di un tribunale del lavoro che ha riconosciuto l’esistenza di una discriminazione nei suoi confronti per quanto riguardava l’esame finale, l’organizzazione ha presentato appello contro quella decisione (vedi Articolo 01, Sezione Notizie, in questo numero). Qualsiasi cosa accada, è evidente che Sam, vista la sua indignazione per essere stata apparentemente ignorata, non lascerà cadere la faccenda senza lottare fino in fondo.


"Uno dei motivi per cui le cose si sono spinte fino a questo punto è che nessuno, al PMI, ha voluto assumersi un minimo di responsabilità”, ci spiega. “Mi hanno soltanto palleggiato dall’uno all’altro, ed è stato davvero frustrante”.


[Fine della Sezione Tre].



++Sezione Quattro: Servizio Speciale

- I test condotti dagli utenti.


+14: Dare ai test l’importanza che meritano

di Mel Poluck.


Prima che un nuovo sito web, un software o un servizio digitale vengano immessi sul mercato, essi vengono collaudati per verificarne l’accessibilità e l’usabilità, affinché possano essere utilizzati dal più ampio numero possibile di clienti – ma questo avviene soltanto in teoria.


In pratica, spesso le cose non funzionano in questo modo e, anche se il collaudo ha effettivamente luogo, non ci sono standard precisi. Infatti, in Europa non esistono standard internazionali per questa componente fondamentale della procedura di sviluppo; inoltre, non sono presenti normative legali sul modo di effettuare i test, per non parlare di leggi vere e proprie sul modo in cui le organizzazioni devono condurli. Pertanto, il collaudo e la valutazione di un nuovo servizio o prodotto dipendono normalmente soltanto dall’azienda che lo ha realizzato.


Un’indagine di recente pubblicazione (http://www.tiresias.org/cost219ter/wg3_questionnaire_report.htm) ha però sostenuto la necessità di approfondire il lavoro in questo settore di vitale importanza. L’indagine, intrapresa da COST 219-ter ( http://www.tiresias.org/cost219ter/ ), un ente di ricerca sulle tecnologie di accesso finanziato dall’Unione Europea, ha esaminato diverse organizzazioni di disabili con sede in tutta l’Europa.


Ne è stata tratta la conclusione che si presta poca attenzione ai metodi effettivi utilizzati per il collaudo dei prodotti e dei servizi elettronici tramite diversi gruppi di utenti, compresi quelli disabili. Inoltre, anche se esistono alcune direttive da seguire, come quelle emanate dall’Iniziativa internazionale per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Iniziative, WAI - http://www.w3.org/WAI/eval/ ), l’approccio alla conduzione di test da parte degli utenti in Europa non è affatto sistematico, in base ai risultati dell’indagine.


Il numero dei metodi utilizzati per il collaudo dalle varie organizzazioni di potenziali utenti varia da 3 a 14 e tali metodi comprendono, fra gli altri, l’analisi dei compiti, l’ “analisi cognitiva punto per punto”, le osservazioni effettuate in laboratorio, i gruppi di esperti, le commissioni di esperti, i gruppi di interesse, i questionari, le interviste e le registrazioni giornaliere.


Alcuni intervistati hanno dichiarato di effettuare i test su una base “ad hoc”, mentre altri applicano tecniche di collaudo rigidamente metodiche a tutto ciò che viene prodotto, da loro o da altre organizzazioni. Un intervistato ha dichiarato: “Per lo più, effettuiamo delle valutazioni e non dei collaudi veri e propri, quando lo riteniamo opportuno. Tentiamo di raccogliere il maggior numero possibile di informazioni e di discutere l’uso e l’usabilità assieme ad alcuni esperti del settore in questione. Il risultato è un “punto di vista”, che pubblichiamo sul nostro sito web e su altre pubblicazioni su carta”.


D’altra parte, però, ci sono ancora molte aziende che non effettuano i test con gli utenti, oppure li effettuano in misura minima, per quanto riguarda i loro prodotti e servizi. Secondo il dr. John Gill, scienziato capo del RNIB, la velocità dello sviluppo di un servizio o di un prodotto elettronico è tale, al giorno d’oggi, che il collaudo e la valutazione da parte delle persone disabili viene esclusa dall’elenco delle “cose da fare” per velocizzare i tempi di lancio sul mercato. “Specialmente nel settore delle telecomunicazioni, il periodo di sviluppo è breve, il periodo di marketing è breve, e bisogna battere la concorrenza sul tempo”, ci ha spiegato Gill.


Ma il tempo non deve necessariamente costituire un ostacolo. Aziende come la The Usability Exchange, per esempio, prevedono comunque un breve lasso di tempo per il collaudo. “La mancanza di tempo non costituisce una scusa valida”, afferma il direttore, Stefan Hasselwimmer. "[I test] dovrebbero essere condotti fin dall’inizio e bisognerebbe effettuare moltissimi brevi test in ogni singola fase della procedura. Molti li effettuano soltanto alla fine ed a quel punto non vogliono sentirsi dire che c’è qualcosa che non va”.


L’indagine ha scoperto inoltre l’importanza fondamentale dell’unificazione delle diverse metodologie nazionali di collaudo esistenti in Europa. La risposta a questo problema potrebbe consistere nella creazione di una serie di standard; tuttavia, alcuni ritengono che questa soluzione in sé potrebbe provocare problemi. “C’è il pericolo di finire con il creare l’ennesima serie di lunghi documenti, sul tipo degli standard WAI, difficili da usare e che distraggono le persone dall’importante compito di parlare di più con gli utenti affetti da disabilità”, ha dichiarato Hasselwimmer.


L’esistenza di procedure e di sistemi effettivamente standardizzati è molto più importante degli standard pubblicati”, ci ha spiegato. “Esiste un raggio d’azione per gli “standard continui” basati sulle prove pratiche, rivolti a settori specifici ed aggiornati con regolarità; questi standard si baserebbero sulla conduzione di test a largo raggio da parte di utenti disabili in settori specifici”.


"Visto quanto c’è da fare con gli accertamenti ed i collaudi, si finisce con il concentrarsi su ciò che è più facile da verificare, come negli esami a scuola”, ha dichiarato John Gill, del RNIB, al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Ma questo sistema non fornisce necessariamente una visione d’insieme”.


[Fine della Sezione Quattro].



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ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]