+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 82, OTTOBRE 2006.



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++NUMERO 82 – IN QUESTO NUMERO:


++Sezione Uno: Notizie.


01: Una fusione dei servizi a banda larga può “cambiare la vita”

- un esperto di accessibilità espone le possibilità per il futuro


02: Un tribunale degli Stati Uniti trasmette un messaggio di speranza ai ciechi americani

- la legge contro le discriminazioni è applicabile ai siti web di vendita al pubblico.


03: Un software avanzato analizzerà le esigenze degli utenti

- Finanziamento dell’Unione Europea ad un progetto di tecnologie a largo raggio


04: Nessun sito web di vendita al pubblico nel Regno Unito è conforme agli standard di base di accessibilità

- un’inchiesta rivela un bassissimo livello di conformità fra i leader di mercato.


Notizie in breve: 05: Un cellulare parlante – lanciato uno screen reader per i cellulari; 06: Il gioco ha inizio – lanciato un apparecchio per la creazione di giochi audio accessibili; 07: Un’iniziativa multimediale – lanciata una guida per i creatori di siti web.


++Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

08: Risposta aperta – una risposta sullo screen reader per Linux; 09: Continua il dibattito sui forum in rete – discussione sui gruppi online; 10: Risposta di un lettore – risposta alla richiesta di uno screen reader.


++Sezione Tre: Relazione sulla Conferenza – e-Access’06.

11: E’ ora di rompere le uova nel paniere: In occasione di e-Access’06, la recente conferenza annuale organizzata dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Peter White, corrispondente della BBC per le problematiche degli anziani e dei disabili, ha richiesto alle comunità dei disabili e degli anziani di collaborare alla conquista dell’accessibilità. Era presente anche Mel Poluck.


++Sezione Quattro: Servizio Speciale – L’accessibilità dei siti web

12: Meglio di un manuale: un utente di screen reader, cieco e residente a Dudley, nel Regno Unito, ha contattato il sito web del suo Comune dopo aver riscontrato alcune difficoltà nell’accesso. Lo scambio di e-mail che riportiamo qui dimostra che questi problemi possono essere risolti a vantaggio di tutti i membri della comunità.

[Fine dei contenuti].

++Annuncio Speciale: BT Internet Rangers – Come i giovani possono ridurre il divario digitale.

BT Internet Rangers è un’iniziativa che celebra il ruolo dei giovani che aiutano le persone più anziane a navigare in rete. Questa iniziativa era stata inaugurata nel 2003, dopo che una ricerca aveva rivelato che circa un terzo dei genitori e dei nonni aveva imparato a navigare in rete, o era stata incoraggiata a farlo, da una persona giovane.

E’ iniziata la ricerca del BT Internet Ranger per l’anno 2006. L’iniziativa è aperta a chiunque non abbia ancora compiuto i 16 anni; i giovani possono iscriversi personalmente o la loro iscrizione può essere proposta da qualcuno che abbia ricevuto un aiuto da loro.

In palio ci sono 11 computer portatili; al vincitore verrà offerto anche un viaggio premio in Cornovaglia con la famiglia ed uno speciale tour degli internet café più veloci del mondo presso la Stazione Terrestre Satellitare della BT a Goonhilly. http://www.btinternetrangers.co.uk .

[Fine dell’Annuncio Speciale].

Sezione Uno: Notizie.

+01: Una fusione dei servizi a banda larga può “cambiare la vita”.

L’accesso a servizi simultanei multi-canali in rete riuscirà a cambiare la maniera in cui le persone disabili utilizzano i servizi online, secondo una nuova indagine presentata in occasione della Conferenza e-Access'06 ( http:///www.headstar.com/eaccess06 ).

"Le transazioni miste" in futuro saranno le "manifestazioni più importanti dell’uso della banda larga da parte dei disabili", ha dichiarato Kevin Carey, autore dell’indagine, durante la conferenza annuale sull’accesso alle tecnologie da parte delle persone affette da handicap.

Le cosiddette applicazioni "miste" o "ibride" sono potenzialmente in grado di aiutare l’utente ad usare allo stesso tempo due o più canali, riducendo al minimo le barriere frequentemente create dalle disabilità, secondo Carey, che è il direttore dell’ente assistenziale HumanITy per l’inserimento digitale ed il vice-presidente del RNIB.

Ad esempio, trovandosi di fronte ad un formulario da compilare online, l’utente potrebbe contattare un consulente umano attivando sullo schermo un link di richiesta di assistenza. Utilizzando i servizi basati sulla telefonia in rete, oppure il sistema Voce su IP (VoIP), l’utente può parlare con il consulente compilando allo stesso tempo il formulario online, ad esempio, ed entrambi gli interlocutori avrebbero accesso a questo formulario.

Secondo Carey, questo modello ibrido può anche aiutare a combattere l’isolamento sociale vissuto dalle persone anziane e disabili. “Una comunità sulla rete a banda larga, sempre presente” potrebbe essere utilizzata per creare "comunità virtuali di sostegno”, ha spiegato, oltre a ridurre la sensazione di isolamento.

Per il finanziamento di questo approccio misto ai servizi su banda larga, il settore pubblico dovrebbe collaborare con gli enti assistenziali e con il settore privato, allo scopo di elaborare un modello di distribuzione per cui il settore pubblico pagherebbe un abbonamento di base al fornitore, ha suggerito Carey. “A questo punto, i singoli utenti potrebbero unire questo servizio ad altri, come la telefonia mobile senza fili. Ciò permetterebbe di risparmiare sugli altissimi costi dell’hardware supercomplesso, dell’installazione, della manutenzione e degli aggiornamenti”, ha dichiarato.

NOTA: Per saperne di più, leggete l’indagine di Kevin Carey “Banda Larga e Disabilità”, pubblicata di recente ( http://fastlink.headstar.com/bt3 ) da HumanITy e sponsorizzata dalla BT assieme alla rivista Ability e al Notiziario Nazionale sull’accessibilità.

+02: Un tribunale degli Stati Uniti trasmette un messaggio di speranza agli ciechi americani

Un precedente stabilito presso un tribunale federale degli Stati Uniti ha dichiarato che la legge statunitense contro le discriminazioni deve essere applicata ai servizi online forniti dalle aziende per la vendita al pubblico, aprendo così la strada ai cittadini con disabilità visive che desiderano intraprendere un’azione legale contro i proprietari di siti web inaccessibili.

Durante un’udienza in California, il giudice federale Marilyn Hall Patel ha respinto il reclamo della Target, un’azienda di vendita al dettaglio, che sosteneva che la legge contro le discriminazioni, vale a dire la Legge sugli Americani con Disabilità (Americans with Disability Act, ADA) non è applicabile ai servizi online. La sentenza contro Target, che gestisce 1.300 grandi magazzini in 47 Stati diversi, è stata iscritta a ruolo come azione legale di classe, a beneficio di tutti i cittadini con disabilità visive che non riescono ad accedere al sito web di Target ( http://fastlink.headstar.com/ada2 ).

"Il messaggio che questo caso legale trasmette ai ciechi degli Stati Uniti è che le barriere tecnologiche inutili che impediscono la loro partecipazione alla vita quotidiana degli americani non verranno più tollerate”, ha dichiarato Daniel Goldstein, dello Studio Legale Brown, Goldstein e Levy, che difendeva la Federazione Nazionale dei Ciechi e Bruce “BJ” Sexton, studente cieco che frequenta un college.

E’ stato dimostrato che il sito web di Target non consente ai clienti ciechi di navigare e di acquistare prodotti online, e neppure di accedere alle informazioni aziendali, come le opportunità di lavoro, le comunicazioni degli investitori e le politiche aziendali. “Il giudizio espresso dal tribunale sul caso Target è il primo giudizio di un tribunale federale in cui viene dichiarato che il sito web di un’azienda commerciale per la vendita al pubblico deve essere soggetto alla ADA”, Goldstein ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

"Questo evento avrà una grande importanza per le altre aziende di vendita che usano i siti web per ampliare le loro attività commerciali, dal momento che dovranno impegnarsi a rendere i loro siti web accessibili ai ciechi”, ha dichiarato. “Ora le parti si incaricheranno di portare avanti ciò che legalmente viene denominato «scoperta»: la raccolta di informazioni appartenenti alla parte avversa su questioni importanti per l’istruzione della causa e la difesa del caso”, ha dichiarato Goldstein.

+03: Un software avanzato analizzerà le esigenze degli utenti

E’ in via di realizzazione un progetto finanziato dall’Unione Europea per lo sviluppo di un software “intelligente” in grado di imparare automaticamente in che modo un determinato utente accede ai servizi di rete e di intervenire per modificare l’interfaccia dell’utente quando ce n’è bisogno.

In base al progetto DIADEM, dalla durata triennale, coordinato dall’Università di Brunel, nel Regno Unito, questo software verrà sviluppato in Norvegia e in Italia e sarà collaudato dai Comuni di Torino, in Italia, e di Sheffield, nel Regno Unito.

Il progetto DIADEM si basa su una tecnologia di “sistemi avanzati”. Analizzerà i suggerimenti degli utenti, creerà un profilo dei servizi di cui potrebbero avere bisogno ed interverrà per modificare le interfacce a seconda delle loro preferenze.

"DIADEM non interverrà fino a che le diverse configurazioni dei tasti (oppure l’uso del mouse) non lo indurranno a ritenere che l’utente incontra delle difficoltà”, Tony Elliman, direttore del progetto presso l’Università di Brunel, ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Confrontando le configurazioni alle informazioni generali sul tipo del servizio e sui problemi che possono insorgere, sarà in grado di offrire un aiuto adeguato”.

L’assistenza potrebbe essere fornita completando le informazioni e fornendole in forma di riquadro o “box”, oppure cambiando i termini di una domanda, oppure modificando l’ordine in cui le domande presenti sul riquadro ricevono una risposta; sarà anche possibile inserire una sintesi vocale, per favorire gli utenti con disabilità visive.

Il progetto è stato finanziato con tre milioni di sterline erogate dal progetto per l’inserimento elettronico dell’Unione Europea ( http://www.einclusion-eu.org/ ) e gli altri partecipanti sono: il Centro Informatico Nazionale Norvegese; Norsk Regnesentral, un ente indipendente no-profit che svolge ricerche e sviluppa progetti; MORE, il fornitore di tecnologie IT in Norvegia; infine, CSI-Piemonte, l’azienda statale che fornisce servizi IT alla Regione Piemonte, in Italia.

Sheffield affronterà i problemi relativi all’uso delle tecnologie nei luoghi pubblici, come le biblioteche, mentre ad Oslo, in Norvegia, Bluegarden, un’azienda che fornisce tecnologie e consulenza, svilupperà il suo uso sui luoghi di lavoro, facendolo collaudare da circa 40 dipendenti del servizio postale nazionale.

+04: Nessun sito web di vendita al pubblico nel Regno Unito è conforme agli standard di base di accessibilità.

Nessuno dei principali siti web di vendita nel Regno Unito è risultato conforme alle direttive di base per l’accessibilità alla rete, secondo quanto rivelato da un’indagine effettuata sui 30 principali siti web per la vendita al pubblico.

Questa ricerca, effettuata da Nomensa, l’ente di consulenza per l’accessibilità alla rete, ha rivelato che neppure una delle home page esaminate ha ottenuto la conformità al “livello A” (il livello minimo di accessibilità) stabilito dalle Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG) del World Wide Web Consortium. Inoltre, tutti e 30 i siti web esaminati, tranne uno, utilizzavano testi grafici e 28 di essi non fornivano descrizioni adeguate di testo per le immagini, le “alt tags”, per spiegare ai visitatori con disabilità visive ciò che appariva sullo schermo.

Le finestre “pop-up”, che appaiono all’improvviso, inaccessibili per gli utenti di screen reader e di ingranditori di schermo, erano presenti su 25 di questi siti web. Inoltre, soltanto tre dei siti esaminati avevano effettivamente compiuto un tentativo di miglioramento dell’accessibilità; si tratta dei siti delle aziende John Lewis, Marks and Spencer e Tesco.

Fra i siti web esaminati c’erano Amazon, il negozio online di libri e musica, Carphone Warehouse, l’azienda di telefonia mobile, Dell, distributore di computer, Marks and Spencer, il gigante della grande distribuzione e i supermercati Tesco.

L’indagine è stata effettuata da Nomesma, un’azienda che si occupa di usabilità della rete e che ha dichiarato che le aziende rischiano di perdere oltre 10 milioni di clienti disabili nel Regno Unito se continueranno a creare siti web scarsamente accessibili. Nella relazione si sostiene che "Quasi senza eccezioni, le aziende di vendita al pubblico non prendono sul serio l’accessibilità alla rete, le esperienze dei clienti e neppure la redditività”.

++Notizie in Breve:

+05: Il cellulare parlante: E’ stato lanciato il primo screen reader per i cellulari “intelligenti”, su piattaforma Windows Mobile; questo cellulare consente agli utenti di gestire gli elenchi delle chiamate e di ricevere SMS e messaggi di posta elettronica, di registrare appunti vocali e di condividere i dati con altri apparecchi come i telefoni cellulari, gli assistenti digitali personali (Personal Digital Assistants, PDA) ed i computer portatili. Il sistema, denominato Mobile Speak SmartPhone, è stato realizzato dall’azienda spagnola Code Factory. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/smart10 .

+06: Il gioco ha inizio: il prototipo di un software che consente ai disabili visivi di creare giochi personalizzati per il computer verrà presentato nel febbraio del 2007. Denominato “Creatore di giochi audio” (Audio game maker), è stato realizzato dall’ente Bartiméus Accessibility, con sede in Olanda. Per informazioni consultare il sito http://fastlink.headstar.com/game1 .

+07: Un’iniziativa multimediale

La prima bozza di una guida rivolta ai creatori di siti web che utilizzano contenuti multimediali è stata pubblicata dall’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (Web Accessibility Iniziative, WAI) del World Wide Web Consortium (W3C). La guida, denominata “Applicazione per un’ampia accessibilità alla Rete” (Accessible Rich Internet Application), aiuterà i creatori di siti web a rendere accessibili alle persone con disabilità i vasti e dinamici contenuti della rete. Per informazioni, consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/wai1 .

[Fine della Sezione Uno].

++Annuncio Speciale: Voice Over IP (VoIP) nel settore pubblico – 24 ottobre 2006 – Istituto Reale degli Architetti Britannici (Royal Institute of British Architects, RIBA), Londra, http://www.headstar-events.com/voip06/ .

Entro i prossimi 5-10 anni, gli analisti prevedono che le tradizionali telecomunicazioni vocali saranno un ricordo del passato. Si effettuano già chiamate vocali, e sono in continuo aumento, grazie all’uso delle tecnologie di rete ed alla possibilità di ottenere un risparmio sui costi, un aumento della produttività e nuovi servizi specializzati, come le teleconferenze.

Per la seconda volta, il Notiziario sul Governo Elettronico ospita un seminario rivolto a tutti gli enti del settore pubblico, ed ai loro partner del settore privato, che desiderano scoprire e comprendere il modo di sfruttare pienamente le nuove tecnologie VoIP.

Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, consultare il sito: http://www.headstar-events.com/voip06/.

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Annuncio Speciale: Matthew Taylor sarà il principale relatore della conferenza “e-Democracy '06”.- 16 Novembre 2006 – Centro Conferenze CBI, Centre Point, Londra.

Matthew Taylor, principale consulente di strategia politica del Dipartimento di Strategia della Presidenza del Consiglio, ha confermato la sua presenza come principale relatore alla conferenza “e-Democracy ‘06” (Democrazia elettronica ’06), la principale conferenza e mostra del Regno Unito dedicata alla democrazia elettronica.

Fra gli argomenti esaminati, ci saranno il voto elettronico, il ruolo della Rete nelle campagne politiche del Regno Unito, degli Stati Uniti e del mondo, il dialogo fra i cittadini ed i loro rappresentanti per mezzo delle nuove tecnologie, i movimenti di base, gli incontri di webcast, le consultazioni politiche online e molti altri.

Fra gli altri oratori ricordiamo Mary Reid, ex presidente del Progetto Nazionale per la Democrazia Elettronica Locale (Local E-Democracy National Project), Tom Steinberg, direttore di MySociety, e Liz Barclay, presentatrice di “You and Yours” (Tu ed i tuoi), un programma di Radio 4 della BBC. Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, consultare il sito: http://www.headstar-events.com/edemocracy06/ .

[Fine dell’Annuncio Speciale].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+08: Risposta aperta: Tim Pennick ci scrive dal Suffolk, nel Regno Unito, per rispondere alla richiesta presentata da DPM Weerakkody sul numero di settembre e relativa agli screen reader open source per Linux: “Per iniziare, un ottimo posto dove cercare è il sito web del progetto Blinux: http://leb.net/blinux/ , anche se non sono certo che venga aggiornato con regolarità.

Abbiamo ricevuto una risposta anche da Steve Cutway, specialista di accesso alle informazioni presso il dipartimento servizi tecnologici IT della Queen's University dell’Ontario, in Canada: “So di due progetti open source attualmente in corso: il progetto Speakup (http://linux-speakup.org/ ) e il progetto Orca GNOME Live! ( http://live.gnome.org/Orca ). [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com] .


+09: Continua il dibattito sui forum in rete: anche Steve Cutway vuole contribuire alla discussione sui forum online accessibili riportata nei numeri di giugno, luglio e agosto del nostro Notiziario: “Sono d’accordo con la lettrice [Deborah Hart del gruppo Microsyster di Women in London (Donne a Londra)] che suggerisce di utilizzare il sistema Mailman perché più pratico. I gruppi di discussione online possono avere come conseguenza una quantità assurda di messaggi e-mail, però possono anche costituire un sistema valido, considerando i problemi che molti utenti di computer ciechi o ipovedenti devono affrontare quando tentano di accedere a troppi siti web.

"Io sono cieco totale e ho avuto a che fare con le tecnologie di accesso per più di 30 anni, tuttavia continuo a preferire la posta elettronica, anche se non è istantanea! Un ottimo servizio Mailman gratuito nel Nordamerica è quello offerto da Freelists”. ( http://www.freelists.org ).

Passando a un altro argomento, Steve ci chiede: "I DVD accessibili del Dr. Who, sono ancora disponibili sul mercato? In caso affermativo, la BBC possiede un deposito a Toronto e potrei recarmici per acquistare la serie completa”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com] .


+10: Risposta di un lettore: In risposta alla lettera di Don Wessels, che scriveva dal Sudafrica per chiedere informazioni sullo screen reader Thunder sul numero di settembre, Roger Wilson-Hinds, direttore di Screenreader.net, l’azienda che ha sviluppato Thunder, ci scrive: "Qui utilizziamo Thunder dall’inizio dell’anno e si è dimostrato particolarmente valido e facile con WebbIE, il suo browser per i testi. Da quando è stato messo sul mercato, abbiamo ricevuto messaggi da clienti soddisfatti in tutto il mondo, perciò possiamo consigliare a Don e ad altri di provare Thunder prima di ripiegare su alternative più costose. E’ totalmente gratuito per l’uso personale. Saremmo anche lieti di ricevere i vostri commenti”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com] .

[Fine della Sezione Due].



++Sezione Tre – Relazione sulla Conferenza

- e-Access'06


+11: E’ ora di rompere le uova nel paniere

di Mel Poluck.


Dal momento che appena il 5% dei libri pubblicati nel Regno Unito è disponibile in formati accessibili alle persone affette da handicap visivi, non è sorprendente apprendere che Peter White, corrispondente della BBC per i problemi degli anziani e dei disabili, era di umore decisamente combattivo durante la conferenza “e-Access ‘06”, tenutasi il mese scorso. Si tratta della conferenza annuale organizzata dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità ( http://www.headstar-events.com/eaccess06/ ).

"Si parla tanto di uguaglianza e del diritto naturale delle persone ad avere le stesse possibilità di accesso alle informazioni”, ha dichiarato White al pubblico presente. “Dobbiamo far capire alla gente quanto questo argomento sia importante: io non credo che gli agenti i rivenditori di libri e gli editori abbiano ben recepito questo messaggio. Forse è giunto il momento di rompere loro le uova nel paniere”, ha affermato White.

Tra i pochi libri accessibili ai lettori con disabilità visive, quelli pubblicati nei formati elettronici sono molto più pratici da portare in giro rispetto a quelli nei formati di stampa, come ad esempio i libri in Braille. “Pensavo che sarebbe stato impossibile poter tirare giù dallo scaffale un libro e leggerlo, come fanno le altre persone”, ha detto White, descrivendo vacanze durante le quali lui e sua moglie finivano con il litigare per lo spazio nelle valigie, occupato principalmente dai suoi libri in Braille.

Anche se esiste una serie in continuo aumento di apparecchi su cui è possibile ascoltare libri accessibili (i lettori MP3, i podcast e i lettori CD), il problema rimane: il 95% dei titoli pubblicati nel Regno Unito non è accessibile e ci è precluso l’accesso a un’enorme quantità di materiale stampato presente sul mercato. “Abbiamo bisogno di avere le stesse possibilità degli altri”, ha dichiarato White. ![Questa è] una cosa a cui dobbiamo dare la priorità assoluta”, ha spiegato.

La decisione di sviluppare prodotti accessibili o caratteristiche di accessibilità per i prodotti potrebbe essere limitata a causa della percezione della quota di mercato costituita dai disabili, ha spiegato al pubblico White. Ad esempio, i produttori sono lieti di inserire nei telefoni cellulari descrizioni di testo e fotocamere, lasciando all’utente la scelta di utilizzarle o meno. Tuttavia, secondo White, non appena l’etichetta “disabilità” viene associata ad un prodotto o ad una delle sue caratteristiche nelle fasi di progettazione e di ricerca di mercato, i produttori parlano di “quota minoritaria del mercato” e preferiscono rinunciare.

Per convincere dell’importanza dell’accessibilità i produttori, gli editori e coloro che prendono le decisioni finali, è necessario essere in parecchi, ha spiegato White ai delegati. “Bisogna convincere la gente che siamo una lobby grande e potente”. Più siamo, più possiamo contare su un “capitale politico”, ha detto.

Tuttavia, c’è un sottile confine da superare fra discutere la situazione e fare in modo che i produttori non si sentano imbrogliati. Un esempio è quello costituito dalla “talking radio” accessibile prodotta dalla Pure. “[Alla Pure] sono rimasti delusi dai risultati”, ha raccontato White ai delegati. “La quantità di sottoscrizioni è stata enorme, ma non abbastanza da consentire di ottenere un profitto”, ha spiegato. “Si sono sentiti imbrogliati”.

Tuttavia, forse sarà possibile segnare un punto a favore nella battaglia per l’accessibilità quando i produttori si imbatteranno nella quota di mercato sempre crescente rappresentata dalle persone anziane rispetto alla popolazione del Regno Unito. “Il boom della generazione degli anziani: ecco l’obiettivo del mercato”, ha affermato White. Oggi, le aziende di tecnologia sono costrette ad investire nel settore dei “capelli grigi”, ha spiegato.

Pertanto, a parte la necessità di convincere il settore privato del “diritto naturale” dei disabili di usufruire di prodotti e disegni appositamente progettati per loro, ormai è giunto il momento di stringere alleanze con altri gruppi che compongono la società. “Bisogna convincere la gente che siamo una lobby grande e potente”, ha dichiarato White. “E’ nel nostro interesse, in quanto comunità, fare in modo che le persone anziane ed i disabili disoccupati riescano a prendere il treno delle tecnologie digitali”, ha affermato White. A sua volta, questo potrebbe dimostrarsi un sistema inattaccabile per vincere la “battaglia dei numeri”,

[Fine della Sezione Tre].



++Sezione Quattro – Servizio Speciale

- L’accessibilità ai siti web

+12: Meglio di un manuale.

Un anziano residente non vedente del Consiglio Metropolitano di Contea di Dudley (Dudley Metropolitan Borough Council, DMBC) nel Regno Unito, trovava difficile consultare il sito web del suo Comune utilizzando lo screen reader JAWS. Qui di seguito riportiamo il successivo scambio di messaggi e-mail fra il cittadino, David Bates, ed il team del sito web del Comune. Questo riassunto mostra che, per quanto l’accesso ai servizi pubblici possa creare dei problemi ad alcuni utenti, questi problemi possono essere risolti, a vantaggio di tutti i membri della comunità.

Da David Bates, inviata il 25 luglio 2006:

Salve, vi avevo già parlato dei cittadini ciechi che accedono al sito web di Dudley utilizzando uno screen reader. Dopo alcune ore, sono effettivamente riuscito a trovare la maggior parte dei dipartimenti, ma è stato molto faticoso, dal momento che ho dovuto sentirmi ripetere all’infinito gli stessi link su ogni pagina. La situazione è aggravata dalla lunghezza e dalla complessità del sito.

Ricordate che un lettore cieco non sa su quale pagina si trova se non preme i tasti che gli consentono di leggere il titolo della pagina, e la somiglianza delle varie pagine fra loro provoca molta confusione nell’ascolto; inoltre, per chiudere una pagina aperta bisogna premere un notevole numero di tasti per riuscire a rendere operativo il pulsante di “Indietro”.

Ascoltare una Home Page di 117 righe, con i relativi link e pagine degli argomenti che ripetono lo stesso elenco, è qualcosa di molto noioso. Non sarebbe possibile rendere questo formato più logico e più semplice da comprendere? Se provaste ad esaminare il vostro computer utilizzando JAWS e spegnendo il monitor, sono certo che trovereste il modo di realizzare un formato per la navigazione assai più facile e più rapido da utilizzare.

Da Stuart Orford, Addetto allo Sviluppo del Sito del DMBC, inviata il 26 luglio 2006:

David, grazie per il suggerimento; è meglio conoscere il punto di vista di un utente reale anziché lavorare utilizzando quello che le varie organizzazioni per l’accessibilità e l’usabilità ci dicono che dovremmo usare. Ho provato a pensare al modo di realizzare una rapida modifica che dovrebbe aiutarti a consultare il nostro sito. L’idea di utilizzare un link di “skip navigation” (salta ai contenuti) o per le “intestazioni” era già stata presa in considerazione in passato, ma sfortunatamente non era stata poi sviluppata. Tuttavia, quando ho ricevuto la tua e-mail ho dato un’occhiata alla nostra principale configurazione stilistica sul sistema di collaudo e ho inserito alcune piccole modifiche che vorrei chiederti di verificare per primo.

Ho aggiunto un link “skip to content” (salta al contenuto) proprio in cima alla pagina, e questo link verrà collocato all’inizio di ogni pagina del sito. Selezionandolo, questo link ti consentirà di scavalcare l’area delle intestazioni e il menu di navigazione e ti collegherà al titolo del contenuto della pagina.

Alla fine dei “contenuti”; ho aggiunto due link. Il primo è un duplicato del link “skip to content” e ti riporterà all’inizio del contenuto della pagina, saltando l’intestazione ed il menu di navigazione. Il secondo è un [link] “skip to menu” (salta al menu), che ti porterà all’inizio del menu principale di navigazione.

Da David Bates, inviata il 30 luglio 2006:

Salve! Il tuo suggerimento di inserire link di “salto” sembra molto utile, e anche una scelta accurata dei termini usati per questi link sarebbe di grandissimo aiuto per le persone che non si intendono molto di informatica. Immagino che i siti web dei comuni debbano attirare una gamma di utenti più vasta di quella degli altri siti, e questa necessità deve certo rendere estremamente difficile la loro strutturazione. Gli anziani come me tendono a pensare che un sito web funzioni come un catalogo a stampa, in cui si va alla pagina con l’indice, si trova l’argomento di nostro interesse e poi ci si sposta alla pagina indicata. Scoprire che questa pagina è invece una copia di quella che si è appena finito di leggere confonde parecchio le idee. A questo punto, un utente cieco potrebbe premere i tasti necessari alla lettura del titolo della pagina, o magari il tasto “indietro” per chiudere la pagina e ricominciare da capo. I link di “salto” che suggerisci eliminerebbero questa confusione. Se i comandi relativi allo schermo, come le dimensioni del testo, devono trovarsi in cima ad ogni nuova pagina, il link di “salto” potrebbe portare automaticamente il cursore al di sotto di questi comandi per leggere il duplicato del titolo del link della pagina. Oppure il cursore potrebbe fermarsi su una dicitura di questo genere: “I comandi qui in alto contribuiscono a rendere lo schermo più leggibile”, posta immediatamente sopra la riga del titolo e magari contenente anche il corrispondente numero di telefono. Una configurazione di questo tipo sarebbe utilissima anche agli utenti vedenti, purché la riga su cui il cursore si ferma si trovi da qualche parte nella schermata di apertura della nuova pagina. Dal momento che gli utenti ciechi si servono di una voce sintetizzata per leggere le righe di testo sullo schermo una per una, e anche per sentire la descrizione di ogni tasto che viene premuto, la procedura è decisamente più lenta di quella usata da una persona vedente, [pertanto] gli ulteriori link potrebbero rallentarla ancora di più. Ho impiegato 7 minuti ad ascoltare la pagina di “benvenuto”, che conteneva una selezione di comandi per lo schermo, alcuni piuttosto difficili da comprendere. In alternativa, potrei utilizzare il tasto di tabulazione per spostarmi fra i titoli, ma impiegherei circa 3 minuti e mi sfuggirebbero alcuni elementi importanti, come il numero di telefono del Comune. Questo formato probabilmente è molto interessante per quelli che navigano nel vostro sito per divertimento, ma si rivela frustrante per coloro che cercano una pagina specifica. Ogni link potrebbe portare ad un menu dettagliato degli argomenti, che aiuterebbe l’utente a restare nella sezione prescelta, a spostarsi in avanti verso l’argomento di suo interesse e ad ascoltare un numero minore di link irrilevanti lungo il percorso.

Da Stuart Orford, inviata il 9 agosto 2006

David, ho modificato il sito di Dudley, che ora comprende i diversi “skip to links” (salta ai link). Il primo link sulla pagina è ora quello “vai al contenuto”, che ti porterà al titolo della pagina, ignorando tutte le intestazioni ed il menu. Alla fine dei contenuti della pagina ci sono due link: “vai al menu” e “vai alla home page”. Il primo ti riporterà al menu ed il secondo caricherà nuovamente il sito di Dudley alla home page.

Non è possibile aggiungere un altro link alla fine per tornare all’inizio del contenuto della pagina. Questo perché avrei dovuto chiamare il link “vai al contenuto”, a causa delle direttive W3C sull’accessibilità ( http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/ ), dal momento che non ci è consentito avere link su una pagina web che portano alla stessa pagina con una diversa denominazione del link.

Abbiamo riflettuto sul problema dell’area delle intestazioni e abbiamo preso nota dei tuoi suggerimenti, ma ancora non abbiamo deciso nulla, dato che dobbiamo consultare il nostro team di marketing. Il sistema di navigazione del menu impiega un po’ troppo tempo, ma è stato realizzato in base ad un elenco nazionale di settori di servizio. L’idea alla base era che, se tutti i Comuni lo adottassero, ogni volta che consulti il sito web di un altro comune dovresti avere un elenco dei menu del tutto simile, evitando ogni confusione. In futuro, probabilmente questa situazione cambierà con la pubblicazione di ulteriori direttive.

Per finire, David Bates ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità: “Teoricamente, ogni creatore di siti web dovrebbe avere accesso a un computer con screen reader, e dovrebbe collaudare il sito da lui creato utilizzando esclusivamente la sintesi vocale, spegnendo il monitor. Questa prova gli sarebbe più utile di mille spiegazioni!”. NOTA: se qualche lettore ha avuto uno scambio di opinioni particolarmente positivo (o negativo) con i fornitori di servizi online, lo preghiamo di farcelo sapere: potremmo pubblicare un estratto a scopo rappresentativo sui prossimi numeri del Notiziario. Inviate un messaggio e-mail al redattore capo, all’indirizzo inbox@headstar.com .

[Fine della Sezione Quattro].



++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.


Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.


Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Annuncio Speciale: Braille Translations.


L’azienda Braille Translations (Trascrizioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.


Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.


Tutte le trascrizioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .


[Fine dell’annuncio speciale].



+COME RICEVERE QUESTO NOTIZIARIO.


Per abbonarsi a questo notiziario mensile gratuito, inviate una e-mail a:

eab-it-subs@headstar.com, riportando nell’intestazione le parole “subscribe eab” (mi abbono al notiziario). Nel testo del messaggio potrete elencare altri indirizzi e-mail a cui inviare il notiziario in abbonamento. Incoraggiate tutti i vostri colleghi, amici e conoscenti ad abbonarsi!


Per disdire l’abbonamento in qualunque momento, inviare una e-mail riportando nell’intestazione le parole “unsubscribe eab-it” (disdico l’abbonamento al notiziario).


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Il presente Notiziario può essere riprodotto integralmente in tutte le sue parti, purché sia compresa quest’ultima parte riguardante il copyright e purché si continuino ad incoraggiare le persone ad abbonarsi individualmente al Notiziario a mezzo e-mail. In caso di riproduzione dei contenuti del Notiziario, vi preghiamo però di informarne il direttore. E’ possibile riportare parti del presente notiziario purché venga chiaramente indicato che le stesse sono state “tratte dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, bollettino mensile gratuito diffuso per e-mail” citando inoltre l’indirizzo del nostro sito web: http://www.e-accessibility.com.


REDAZIONE:

Direttore - Dan Jellinek

Vicedirettore - Derek Parkinson

Capo Cronista – Mel Poluck

Consulente Tecnico – Nick Apostolidis

Consulente Editoriale - Kevin Carey



ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]