+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 75, MARZO 2006.



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++NUMERO 75 - IN QUESTO NUMERO



Sezione Uno: Notizie.


01: La mancanza di fondi governativi arresta lo sviluppo dei libri accessibili

- Un anno dopo, gli editori non sono in grado di far partire il progetto pilota.


02: Meno di un Comune su cento del Regno Unito raggiunge l’obiettivo dell’accessibilità in rete

- Un’indagine rivela un’accessibilità insufficiente per il secondo anno consecutivo.


03: Presentata una nuova bozza di standard per l’accessibilità a tutte le tecnologie

- Le specifiche di rete potrebbero diventare standard inglesi a tutti gli effetti.


04: Dispositivi sonori di orientamento attivati a Birmingham

- Una maggior quantità di informazioni fornita tramite altoparlanti nel Regno Unito.


Notizie in breve: 05: Gruppo di riflessione – un gruppo di consulenza sulle disabilità; 06: Mancato conferimento del premio – nessun sito accessibile per i bambini; 07: Errore di stampa per Moon – correzione dell’indirizzo web.


Sezione Due: “Nella Casella della Posta” – Il Forum dei Lettori.

08: L’ora della protesta – l’alto costo delle tecnologie assistive; 09: Cercasi guida – richiesta di indicazioni per la rete; 10: il problema del copyright – le normative internazionali.


Sezione Tre: L’opinione – La produzione di mezzi multimediali accessibili.

11: L’unico gioco a cui possiamo giocare – con l’attenuarsi dei confini fra i consumatori ed i creatori di informazioni, è necessario continuare a lavorare sul problema dell’accessibilità e fare in modo che gli strumenti necessari alla creazione di informazioni siano utilizzabili da tutti, secondo Kevin Carey.


Sezione Quattro – Servizio Speciale – Better Connected 2006.

12: Collegati meglio ma non più accessibili: L’inchiesta condotta quest’anno su tutti i siti web dei Comuni del Regno Unito, realizzata dalla Society of IT Management, ha mostrato un panorama di scoraggiante stagnazione sul fronte dell’accessibilità. Mel Poluck ce ne parla.


[Fine dei Contenuti].



++Annuncio Speciale:

- Il Lettore MP3 Milestone è in vendita presso il RNIB a partire da questa settimana.


Il lettore Milestone 311 è un apparecchio portatile che funge da registratore vocale multiuso e da lettore MP3, ed è stato progettato specificamente per le persone con handicap visivi, dal momento che molti lettori MP3 risultano inaccessibili.


Il lancio sul mercato è previsto per questa settimana; il lettore ha le dimensioni di una carta di credito ed è facile da utilizzare. La qualità del suono è eccellente e c’è la possibilità di inserire fino a cinque “segnalibri” vocali nella memoria interna, che ha un’estensione complessiva di 120 minuti. Assieme al lettore viene fornita una memory card di 128 megabyte, ma è possibile inserirvi anche memory card che arrivano fino a 2 gigabyte. L’apparecchio costa 180 sterline, IVA esclusa.


Per ulteriori informazioni visitare il sito: http://onlineshop.rnib.org.uk, oppure telefonare al Team Tecnologico, al numero 0845 9000 015 .


[Fine dell’Annuncio Speciale].



++Sezione Uno: Notizie.


+01: La mancanza di fondi governativi arresta lo sviluppo dei libri accessibili.


Il progetto per facilitare agli editori la produzione di libri in formati accessibili si è bloccato perché il governo non riesce a stabilire quale dei suoi Ministeri dovrà erogare le 200.000 sterline necessarie per la sua partenza, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


Il progetto pilota, ideato un anno fa, prevedeva la collaborazione del RNIB con l’Associazione degli Editori, la Società di Concessione degli Editori e le case editrici Harper Collins, Blackwell e Palgrave Macmillan, nella realizzazione di lastre digitali per produrre libri nel formato universale XML; questi libri avrebbero potuto in seguito essere pubblicati in formati accessibili, come il Braille, la stampa a caratteri ingranditi e la sintesi vocale audio, parallelamente alla stampa tradizionale.


La proposta è stata presentata dopo la campagna Right to Read (Diritto a leggere) dello scorso anno, durante la quale una petizione con 32.000 firme era stata presentata al numero 10 di Downing

Street, con la richiesta di uno stanziamento governativo per una maggior produzione di libri accessibili. Secondo le stime del RNIB, circa il 96% di tutti i libri pubblicati non viene diffuso in formati come la stampa a caratteri ingranditi, il Braille o il formato audio.


"Abbiamo ricevuto una lettera da Tony Blair in cui ci esprimeva il suo sostegno”, così David Mann, funzionario del RNIB per le campagne di sensibilizzazione, ha dichiarato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Da allora, abbiamo avuto altre lettere dall’ufficio del Primo Ministro, ma queste lettere non parlano mai del problema del finanziamento; elencano invece le cose che il governo sta facendo, alcune delle quali sono del tutto irrilevanti per il nostro progetto”.


La mancanza di finanziamenti potrebbe essere dovuta al fatto che il progetto non rientra completamente in nessun settore ministeriale preciso, ha spiegato Mann. “Il Ministro per i Disabili [Ann McGuire, presso il Ministero per il Lavoro e le Pensioni] non ha denaro, il Ministero per la Cultura, i Media e gli Sport si occupa delle biblioteche ma non dell’editoria, mentre il Ministero per il Commercio e l’Industria (DTI) è responsabile delle innovazioni tecnologiche”, afferma Mann. “Abbiamo avuto un incontro presso il DTI con un gruppo di lavoro, che insisteva per andare avanti, ma quando siamo arrivati alla fase successiva, gli stanziamenti governativi, abbiamo iniziato ad incontrare ostacoli”, spiega Mann.


A seguito della campagna Right to Read, quest’anno ha avuto luogo la presentazione dell’iniziativa Chapter and Verse (Capitolo e Verso), per incoraggiare gli autori a richiedere che nei loro contratti editoriali venga inserita una clausola per cui i loro libri dovranno essere resi accessibili anche ai ciechi e agli ipovedenti, in contemporanea con la pubblicazione nella forma standard di stampa. Jacqueline Wilson, autrice della popolare serie di libri per l’infanzia “Tracy Beaker”, è stata la prima autrice ad esigere dai suoi editori l’inserimento di questa clausola nel suo contratto.



+ Meno di un Comune su cento del Regno Unito raggiunge l’obiettivo dell’accessibilità in rete.


Nel Regno Unito, soltanto tre siti web municipali su un totale di 468 hanno ottenuto una valutazione positiva minima del loro livello di accessibilità, come previsto dalle politiche governative, secondo una relazione pubblicata questo mese.


Gli “obiettivi prioritari” emanati dall’Ufficio del Vice Primo Ministro affermano che i siti web degli enti locali dovranno ottenere una valutazione di livello “AA” in base alle direttive internazionali WCAG (Direttive di accessibilità dei contenuti della rete, http://www.w3.org/WAI/intro/wcag.php), entro il 1° aprile 2006.


Tuttavia, l’inchiesta annuale “Better Connected” (Collegati meglio), effettuata sui siti web dei Comuni del Regno Unito da parte della Society of IT Management (Socitm - http://www.socitm.gov.uk), ha appena scoperto che soltanto tre comuni hanno ottenuto questa valutazione: Clackmannanshire in Scozia, Kensington & Chelsea a Londra e Thurrock nell’Essex. L’inchiesta ha scoperto inoltre che non è stato compiuto alcun passo avanti per ottenere la valutazione “A”, pari al livello di accessibilità più elementare, rispetto alla situazione riscontrata nell’inchiesta condotta lo scorso anno. Soltanto 62 comuni (il 13%) hanno ottenuto la valutazione “A”, lo stesso numero dell’anno precedente.


L’inchiesta ha anche riscontrato una “situazione imbarazzante” nell’ambito delle pretese di accessibilità avanzate dai siti web governativi. Su un campione secondario di 296 siti esaminati, circa 65 avevano presentato una richiesta per ottenere una valutazione positiva, ma si è scoperto che soltanto dieci di queste richieste erano giustificate, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


La Society of IT Management ha valutato il livello di accessibilità assieme al Reale Istituto Nazionale per i Ciechi (RNIB). Per maggiori informazioni relativamente a questa inchiesta, vedi la Sezione Quattro del presente Notiziario.



+03: Presentata una nuova bozza di standard per l’accessibilità a tutte le tecnologie.


Due nuove serie di direttive ufficiali relative all’accesso alla tecnologia (una bozza di Standard per il Regno Unito e uno standard internazionale) sono state pubblicate la scorsa settimana.


La bozza degli Standard per il Regno Unito consiste in una serie di direttive rivolte ai committenti di siti web, in cui vengono esposti i principi generali di un design di rete valido ed accessibile e le indicazioni necessarie affinché i siti realizzati possano essere usati dai disabili senza difficoltà.


Anche se non si tratta di uno standard completo per il Regno Unito, la bozza, denominata PAS 78 (Publicly Available Specification, Indicazioni a disposizione del pubblico) e realizzata dall’Istituzione per gli Standard Britannici (British Standards Institution, BSI, http://www.bsi-global.com/PSS/Services/PAS.xalter ) verrà revisionata ogni due anni e potrebbe diventare uno standard a tutti gli effetti per la Gran Bretagna. La sua redazione era stata realizzata dalla Commissione per i Diritti dei Disabili dietro richiesta dell’Istituzione.


Fra le direttive incluse nella bozza PAS 78, si raccomanda il coinvolgimento delle persone disabili nelle procedure di creazione dei siti e lo sviluppo, da parte delle organizzazioni, di una politica di accessibilità alla rete. La bozza utilizza come base generica le Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete emanate dal World Wide Web Consortium ed è acquistabile dalla BSI al prezzo di 30 sterline.


Nel frattempo, una bozza di standard internazionale destinata ai creatori ed ai designer di hardware come stampanti e computer portatili, come pure di software, è stata pubblicata per valutare l’opinione del pubblico. La bozza, realizzata dalla ISO (International Standard Organization, Organizzazione per gli Standard Internazionali) è stata intitolata “Direttive per l’accessibilità degli apparecchi e dei servizi di comunicazione e informazione” (ISO 9241 - http://fastlink.headstar.com/iso2 ). La bozza comprende direttive generali per la creazione di software e hardware accessibili a tutti gli utenti ed include la raccomandazione che tutte le interfacce tecnologiche siano realizzate in modo da poter supportare le tecnologie assistive.


Il gruppo di lavoro che ha redatto lo standard è costituito da rappresentanti dell’industria di oltre 24 Paesi ed il pubblico è invitato a comunicare i suoi commenti su questa bozza tramite il sito web del BSI (British Standard Institute, Istituto Britannico per gli Standard, http://www.bsi-global.com/ ). La stesura definitiva verrà messa a disposizione dalle organizzazioni nazionali per gli standard dei Paesi partecipanti fra alcuni mesi.



+04: Dispositivi sonori di orientamento attivati a Birmingham.


I pedoni del centro cittadino di Birmingham avranno presto accesso ad un sistema di altoparlanti che trasmette informazioni sulla loro ubicazione e sul modo di raggiungere luoghi di interesse, come servizi di viaggio, aree per lo shopping ed edifici pubblici. Il servizio Wayfinder (Trova il percorso, http://www.birmingham.gov.uk/wayfinder.bcc ), il cui lancio è previsto per il prossimo maggio, comprenderà 60 altoparlanti collocati nel centro cittadino, che costituiranno il più vasto dispiegamento in Gran Bretagna di “tecnologia di apparecchi reattivi”, sviluppata dal RNIB.


Gli utenti potranno accedere al servizio tramite un apparecchio, delle dimensioni di una carta di credito, che può essere attaccato ad una cintura, ma funziona anche quando si infila in tasca o in una borsetta. Quando questa tessera senza fili arriva a pochi metri di distanza da uno degli altoparlanti montati sugli arredi stradali, un messaggio vocale viene trasmesso in maniera automatica.


Questi messaggi, realizzati con la collaborazione di un gruppo di utenti con disabilità visive, forniscono una guida all’orientamento, oltre ad informazioni sull’ubicazione ed indicazioni stradali, ha spiegato Julie Moss, del Comune di Birmingham, direttore del progetto. “Un esempio di messaggio potrebbe essere «Se il traffico è alla tua sinistra e davanti a .te c’è un pendio, la Stazione di New Street si trova alla tua destra»”, ha spiegato Moss al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. Il gruppo degli utenti, che comprende alcuni membri dell’associazione Birmingham Focus on Blindness

( http://www.birminghamfocus.org.uk/ ) ha anche contribuito alla selezione dei luoghi più adatti dove installare gli altoparlanti.


Il progetto Wayfinder, della durata di due anni, è costato al Comune 165.000 sterline fino ad oggi e potrebbe essere ampliato con altri 60 altoparlanti, per un totale di 120, anche se la loro collocazione deve ancora essere stabilita. Il progetto verrà inoltre allargato in maniera da includere le lingue più utilizzate a Birmingham dalle diverse comunità etniche ed i messaggi in Punjabi, in bengalese e in Gujarati si trovano in cima alla lista delle priorità.


Secondo Moss, quando il servizio diventerà multi-lingue, agli utenti verrà fornita una tessera che effettua gli annunci soltanto nella lingua da loro prescelta. Le tessere avranno un costo di circa 25 sterline e verranno alimentate da batterie della durata di due anni circa, ha spiegato Moss. Servizi analoghi, che però operano su una scala più ridotta, sono stati già attivati a York e a Leeds.



++Notizie in Breve:


+05: Gruppo di riflessione: E’ stato costituito un gruppo di 12 persone con esperienza diretta delle disabilità, per fornire al governo britannico la consulenza necessaria alla creazione di un forum nazionale dei disabili. Questo forum consentirà alle persone con handicap di comunicare direttamente con il governo per quanto riguarda le forniture di servizi e le politiche, e verrà attivato il prossimo anno. La sua creazione era stata consigliata nella Relazione sulle Strategie del Primo Ministro, intitolata “Come migliorare la qualità della vita delle persone disabili” (consultare il sito: http://www.officefordisability.gov.uk/national/).



+06: Mancato conferimento del premio: Nessuno dei siti web proposti per la categoria bambini del Premio per il Design Visionario 2006 è stato premiato, perché nessuno di essi è stato giudicato conforme agli standard per una sufficiente accessibilità. I disabili visivi avevano proposto oltre 100 siti come meritevoli di ottenere questo premio, suddiviso in base ad otto categorie e conferito annualmente dalla Biblioteca Nazionale dei Ciechi in base alle migliori pratiche di accessibilità. Nelle altre categorie, fra i vincitori troviamo il sito di shopping di Ocado, il supermarket online, mentre un premio analogo al “tapiro d’oro” per il sito più inaccessibile è stato consegnato alla cantante pop Kate Bush. Per informazioni, consultare il sito: http://www.visionary-design.org/ .


+07: Errore di stampa per Moon: nel numero scorso abbiamo pubblicato un indirizzo web errato, attribuendolo al recente sito web relativo a Moon, l’ausilio tattile per la lettura (articolo +07, “Un esempio illuminante”). Desideriamo scusarci per l’errore. L’indirizzo corretto è il seguente: http://www.moonliteracy.org.uk/ .


[Fine della Sezione Uno].



++Annuncio Speciale: Braille Translations.


L’azienda Braille Translations (Trascrizioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.


Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.


Tutte le trascrizioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”

- Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+08: L’ora della protesta: Fay Rohrlach ci scrive dall’Australia meridionale per rispondere all’articolo “Un futuro più luminoso” (Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, febbraio 2006), in cui si descriveva l’eccessivo costo degli apparecchi di tecnologia assistiva per i ciechi e gli ipovedenti. “E’ ora che noi, in quanto ciechi e ipovedenti, iniziamo a discutere di questi problemi”, scrive Fay. “Va tutto benissimo per quei pochi privilegiati che dispongono di molto denaro, ma per quelli che devono lavorare, risparmiare, fare economie e sacrifici prima di affrontare una grossa spesa, le cose vanno molto diversamente.


Ho dovuto acquistare un Easy Reader, un apparecchio che, collegato al televisore, ingrandisce i caratteri piccoli che appaiono sullo schermo. Certo, era molto caro, mi è costato 890 dollari, una quantità di denaro che non potrei spendere frequentemente; tuttavia, se avesse potuto dimostrarsi un investimento per risparmiarmi la vista, in quel caso, e soltanto in quel caso, ne sarebbe valsa la pena.


"E’ ora che i fabbricanti di ogni Paese inizino a eliminare l’inaccessibilità, ad abbassare il prezzo dei prodotti, fornendo prodotti di buona qualità possibilmente agli stessi prezzi, in maniera che tutte le persone cieche o con disabilità visiva possano leggere libri e qualsiasi altra cosa desiderano leggere, e possano farlo con maggiore convenienza”. [Vi preghiamo di inviare i vostri commenti all’indirizzo inbox@headstar.com].



+09: Cercasi guida: Dalia Zamuiskaite ci scrive dalla Lituania: “Sto cercando aiuto per ottenere un elenco di [indicazioni] per i siti web ed i software accessibili agli utenti con handicap visivi.


"Il motivo per cui vi sto contattando per ricevere aiuto è il seguente: sono finalmente riuscita a convincere un professore di tecnologia dell’Istituto dei Ciechi di Kaunas a collaborare con me alla stesura di una relazione per la conferenza “Cultura, Tecnologie e Linguaggi” che avrà luogo a Kaunas, Lituania, nel maggio 2006. La nostra relazione è intitolata “Le tecnologie e il loro impiego per l’acquisizione del linguaggio da parte dei ciechi e dei disabili visivi”.


"Sono spiacente di dover dire che in Lituania non abbiamo alcuna direttiva governativa riguardo all’accessibilità dei siti web, ma credo che la situazione sia molto diversa in altri Paesi del mondo. Vi saremmo estremamente grati se poteste inviarci alcune informazioni sulle normative anti-discriminazioni riguardanti l’accesso alla rete e reperibili su Internet, o se ci mandaste un breve riassunto dei pacchetti di valutazione che utilizzate nel vostro lavoro, in qualità di esperti del settore”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com]



+10: Il problema del copyright: Tony Dart, della biblioteca online “The Seeing Ear” (L’orecchio che vede), ci aveva scritto nel numero scorso in risposta a una richiesta di accesso proveniente dalle Fiji, comunicando che la sua licenza di pubblicazione di materiale coperto da copyright, rilasciata dall’Ente Britannico per la Concessione del Copyright, gli vieta di offrire questo servizio al di fuori della Comunità Europea.


Don Wessels ci scrive in risposta: “Sono sudafricano e cieco, e vorrei sapere se l’accesso alla biblioteca online verrà concesso ai ciechi residenti in Sudafrica. Sono certo che nel nostro Paese esiste una legislazione sul copyright”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com]


[Fine della Sezione Due].



++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.


Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.


Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Tre – L’opinione

- La produzione di mezzi multimediali accessibili.


+11: L’unico gioco a cui possiamo giocare.

di Kevin Carey.


Nel suo profetico commento alla rivoluzione tecnologica, pubblicato nel 1980 e intitolato “La terza onda” (un testo poco noto ma per molti versi decisamente più suggestivo del precedente lavoro “Lo shock del futuro”), il sociologo statunitense Alvin Toffler aveva descritto un’era dell’informazione in cui i confini fra i produttori e i consumatori sarebbero diventati estremamente sfumati.


Toffler ha già dimostrato di aver avuto ragione su molti punti: la posta elettronica, i telefoni cellulari, la fotografia digitale, i siti web personali e i weblog oggi sono sistemi diffusissimi, utilizzati dalle persone comuni e dalle organizzazioni per creare informazioni, ma anche per consumarne; tuttavia, il cambiamento più spettacolare ha avuto luogo nel costo della produzione e nel metodo di diffusione di quelli che un tempo chiamavamo “materiali da divulgazione”. Due terzi di noi possiedono una televisione a più canali ma, con l’allargamento della banda, ben presto potremo goderci la TV ad alta definizione sui nostri computer e una TV dalla qualità sufficientemente accettabile sui nostri telefoni cellulari, e i programmi verranno diffusi tramite Internet anziché utilizzare uno spettro di trasmissione meno ampio.


Dietro alla profetica analisi di Toffler c’era un argomento chiave: in una società basata sull’informazione, una persona può vivere e lavorare come membro pienamente integrato nella società se, oltre a consumare, produce: in breve, se è definibile come “pro-consumatore”, per usare il suo termine.


Per quanto attiene alla comunità dei disabili visivi, bisogna tenere presente che negli ultimi dieci anni, o giù di lì, queste persone sono rimaste praticamente bloccate dal problema dell’accessibilità, che incide sulla fruizione di informazioni. Considerando lo scandaloso ritardo nell’eliminazione delle restrizioni basate sul copyright per consentire l’accesso ai materiali in formato digitale, il passo da lumaca tenuto dall’Iniziativa di Accessibilità alla Rete (WAI) e lo scaricabarile per quanto riguarda l’accesso alla televisione digitale, l’attuale concentrazione di impegno tecnico e di campagne di sensibilizzazione non è sorprendente, ma è giunto il momento di andare oltre, anche se nei settori che ho appena elencato ci sono ancora moltissime questioni in sospeso.


Se per acquisire gli strumenti per produrre i contenuti abbiamo bisogno dello stesso tempo necessario a sviluppare questi strumenti in modo da poter accedere ai contenuti ed elaborarli, faremmo meglio a iniziare subito. Questo è un problema enormemente complesso, dal momento che comprende i mezzi multimediali (per la televisione o il video a richiesta), la radio, gli sviluppi in rete e i blog, oltre ad un’accettabile preparazione dei documenti.


Per prima cosa, il passaggio dalla trasmissione a banda alla pubblicazione in rete fornirà enormi possibilità di auto-espressione e di intuizioni imprenditoriali; esiste un mercato molto ben definito per le persone che riescono a impadronirsi di grandi quantità delle informazioni più disparate e a rimetterle in circolazione ridotte all’essenziale. Quando si dice che soffriamo di “sovraccarico di informazioni”, ciò che realmente significa è che soffriamo per l’incapacità di valutare queste informazioni.


In secondo luogo, il costo di produzione di mezzi multimediali è in caduta libera: le macchine fotografiche, gli apparecchi di editing e la trasmissione diventano ogni giorno meno costosi. La differenza fra questa situazione e il mercato radiofonico sta nel fatto che i valori di produzione devono essere alti e non esiste un buon modello economico per le televisioni locali; ma ci si arriverà molto presto.


In terzo luogo, le persone cieche o con gravi handicap visivi dovranno per forza imparare a collaborare nella creazione dei contenuti dei mezzi multimediali, anche se non vedo alcun segnale che ciò stia accadendo. Questo è particolarmente importante quando il suono e l’immagine devono fondersi assieme.


Per finire, bisogna mettere in discussione la maniera in cui i nostri figli con handicap visivi vengono educati.


Questo è un argomento problematico, perché imparare come fare le cose è quasi invariabilmente più difficile che non imparare come consumarle; leggere un romanzo è più facile che scriverne uno, ascoltare Eric Clapton è più facile che suonare la chitarra, accedere ad un sito web è più facile che realizzarne uno. Però, se vogliamo aumentare il numero dei disabili visivi che lavorano e diminuire il numero di quelli che vivono nell’isolamento sociale, questo è l’unico gioco a cui possiamo giocare.


Ciò di cui abbiamo bisogno è una combinazione di “volontà” politica da parte del governo, investimenti di denaro da parte del RNIB, ricercatori accademici dalla mentalità aperta e una risposta positiva da parte delle aziende produttrici di hardware, di software e di creatività. Ciò significa chiedere una collaborazione a un livello finora mai raggiunto, ma tutti e quattro questi settori sono di fondamentale importanza per il successo dell'impresa.


NOTA: Kevin Carey è il consulente editoriale del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, il direttore dell’ente assistenziale HumanITy, un Membro del Fondo Nazionale per la Scienza, la Tecnologia e le Arti e il vice-presidente del RNIB.


[Fine della Sezione Tre].



++Annuncio Speciale: Controllate l’accessibilità del vostro sito.


Headstar, la Casa editrice che pubblica il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, offre una vasta gamma di software di valutazione indipendente ed avanzato per garantire che il vostro sito web sia conforme con gli standard più alti e con la legge. Possiamo fornirvi una relazione chiara e dettagliata sull’attuale accessibilità del vostro sito ed una lista di operazioni da compiere per ottemperare ai requisiti previsti dal governo.


Nelle relazioni vengono anche riportati i risultati ottenuti dai test sulla qualità generale, come il controllo dei link. Intraprendere un’azione volta a garantire l’accessibilità costituirà un vantaggio per tutti gli utenti, renderà il vostro sito più facile da aggiornare e potrà anche migliorare la categoria del vostro motore di ricerca! Vi preghiamo di considerare che questo servizio è rivolto soprattutto alle grandi aziende con siti web o servizi di notevoli dimensioni.


Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di inviare una e-mail all’indirizzo: access-consult@headstar.com.


[Fine dell’Annuncio Speciale].



++Sezione Quattro – Servizio Speciale

- L’accessibilità alla rete negli enti locali.


+12: Collegati meglio ma non più accessibili

di Mel Poluck.


L’indagine annuale, recentemente pubblicata, sui siti web degli enti locali del Regno Unito, effettuata dalla Society of IT Management, che fa capo ad un ente locale (Socitm - http://www.socitm.gov.uk ), non ha riscontrato alcun miglioramento sostanziale sull’accessibilità di base dai tempi dell’inchiesta precedente, realizzata lo scorso anno.


L’inchiesta, denominata “Better Connected” (Collegati meglio), ha scoperto che soltanto 62 siti comunali, su un totale di 468, ottempera ai requisiti di base per l’accessibilità alla rete, esattamente lo stesso numero riscontrato l’anno scorso.


"Sappiamo che i comuni potrebbero fare di meglio, ma non hanno intenzione di impegnarsi”, ha dichiarato Martin Greenwood, direttore del programma Insight di Socitm.


Per rendere questo panorama ancora più deludente, l’indagine ha scoperto che soltanto tre siti su tutti quelli esaminati (vale a dire, meno di un comune su cento) ha ottenuto una valutazione di livello “AA” in base ai parametri internazionali di accessibilità previsti dalle Direttive di Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG - http://www.w3.org/WAI/intro/wcag.php) emanate dal World Wide Web Consortium (W3C): Clackmannanshire in Scozia, Kensington & Chelsea a Londra e Thurrock nell’Essex.


Tutto questo, nonostante il fatto che la valutazione “AA” sia indispensabile per i siti di tutti gli enti locali del Regno Unito a partire dal 1° aprile 2006, in base a quanto previsto dagli “obiettivi prioritari” emanati dall’ufficio del Vice Primo Ministro ( http://fastlink.headstar.com/od4 ), una serie di 73 indicazioni pratiche per un uso della tecnologia volto a migliorare la fornitura di servizi pubblici.


"Non è poi tanto complicato, per la maggior parte, e i comuni sanno bene cosa dovrebbero fare”, ha dichiarato Greenwood. “I responsabili non si impegnano abbastanza a rendere accessibili i loro siti web a una vasta minoranza di persone la cui esistenza potrebbe subire notevoli cambiamenti, se i designer si avvalessero delle tecnologie disponibili”.


Guardando al lato più positivo, anche se soltanto tre dei siti hanno ottenuto la valutazione “AA”, questo numero è un passo avanti rispetto alla situazione dello scorso anno, quando nessun sito comunale era riuscito a raggiungere quel livello.


Il team che ha effettuato l’inchiesta esamina ogni anno tutti i siti degli enti locali, analizzandone a fondo il contenuto per valutare certe caratteristiche, come la qualità delle funzioni di ricerca e la facilità di connessione con altri servizi pubblici, la presenza di forum di discussione, l’usabilità e la facilità di navigazione, oltre all’accessibilità. I siti sono stati esaminati utilizzando una combinazione di strumenti di valutazione automatica e di test manuali effettuati dal RNIB.


Per la prima volta, il team di Better Connected ha esaminato le pretese di accessibilità avanzate dai siti web municipali – in altre parole, se è vero quanto questi siti sostengono esponendo svariati logo, rispetto alla reale accessibilità del sito riscontrata tramite test oggettivi – e si è trovato in una “situazione imbarazzante”. In un campione secondario di 296 siti esaminati, circa 65 avevano dichiarato di ottemperare agli obblighi di accessibilità, ma soltanto in dieci casi queste pretese si sono rivelate giustificate, secondo quanto dichiarato da Greenwood al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.


Questo può significare che i responsabili agiscono dichiaratamente in malafede – cosa che non credo affatto – oppure può indicare che una volta avevano raggiunto [il livello dichiarato] e poi la situazione è regredita”, ha affermato Greenwood. “Molti di loro sono tranquilli, pensano che supereranno i test automatici, e questo significa che un tempo hanno ottenuto quel livello di valutazione”, è riportato nell’indagine.


Fra le nuove ricerche inserite nell’inchiesta di quest’anno, troviamo un’analisi dell’utilizzo fatto dai comuni delle mappe online interattive e dei Sistemi di Informazione Geografica, una tecnologia notoriamente inaccessibile.


Se si rende il proprio sito inaccessibile ad una minoranza significativa, si rinuncia alla possibilità di migliorarne l’efficienza. Se si realizza un sito per trarne un vantaggio economico, si perdono potenziali clienti. Tutto questo vale anche per gli enti locali”, ha dichiarato Greenwood.


[Fine della Sezione Quattro]



++NOTE FINALI.


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REDAZIONE:

Direttore - Dan Jellinek

Vicedirettore - Derek Parkinson

Capo Cronista – Mel Poluck

Tecnico – Nick Apostolidis

Consulente Editoriale - Kevin Carey



ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]