+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 57, SETTEMBRE 2004.



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Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.

Più abbonati avremo, più il nostro servizio potrà migliorare!


NOTA: Il presente Notiziario è conforme allo Standard di accesso TEN (Text Email Newsletter –Bollettino E-Mail in formato di Testo). Ad esempio, tutti i titoli iniziano con un segno +, il che costituisce un cambiamento rispetto ai numeri precedenti, per i quali abbiamo usato il simbolo *, e tutti gli articoli sono numerati sia in elenco che nel testo del Notiziario. Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.headstar.com/ten



++NUMERO 57 - IN QUESTO NUMERO


Sezione Uno: Notizie.


01: Gli enti del settore pubblico dovranno affrontare pressioni per l’accesso alle tecnologie IT

- un progetto di legge prevede un aumento delle azioni volte a garantire uguali opportunità.


02: Un’azione legale negli USA invia un segnale alle aziende inglesi sul design dei loro siti

- due aziende di prodotti per il tempo libero costrette a riprogettare i loro siti.


03: Lanciato il primo software di ingrandimento per i telefoni cellulari

- sarà possibile scaricarlo alla fine del mese.


04: Il sito web delle Paraolimpiadi non impara nulla dalle lezioni del passato

- secondo una relazione, i problemi sono rimasti insoluti nonostante le richieste.


Notizie in breve: 05: Avventura nella giungla – un gioco accessibile; 06: Richiesta di collaudatori - screen reader della Apple; 07: Facile da leggere – un carattere da scaricare.


Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

08: Ancora sui chip – problemi con le banche; 09: Cercasi musicisti – una richiesta di contatti; 10: Problemi con i supermercati – una spesa triste; 11: Termometri per piscine – un apparecchio parlante.


Sezione Tre: Servizio speciale – I siti web ad emissione vocale.

12: La voce controversa della rete: un numero sempre crescente di siti web utilizza software “ad emissione vocale”, progettati per aiutare gli utenti affetti da disabilità visive. Ma, come ci spiega Mel Poluck, non tutti sono convinti che questo sia il miglior modo di procedere.


Sezione Quattro: Gli standard di rete – I tasti di accesso.

13: Il futuro dei tasti di accesso: le scorciatoie da tastiera possono essere utili, ma spesso il loro sviluppo si rivela problematico, spiega Derek Featherstone. Ora il World Wide Web Consortium tenta di migliorare questo sistema.


[Fine dei contenuti].



++Annuncio Speciale: Techshare 2004

- 18-19 Novembre 2004, Jury's Inn, Birmingham, UK


La Conferenza Techshare 2004, organizzata dal RNIB, è un avvenimento importante per i professionisti interessati alla tecnologia e al suo ruolo nell’istruzione, nel lavoro e nella società per le persone affette da handicap visivi.


Per ulteriori informazioni inviare una e-mail all’indirizzo techshare@rnib.org.uk oppure visitare il sito: http://www.rnib.org.uk/techshare.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Uno: Notizie.


+01: Gli enti del settore pubblico dovranno affrontare pressioni per l’accesso alle tecnologie IT.


I dirigenti del settore pubblico del Regno Unito dovranno affrontare ulteriori pressioni perché i loro sistemi di tecnologie IT vengano resi accessibili alle persone affette da disabilità, secondo quanto previsto da un progetto di legge che potrebbe essere trasformato in legge già a novembre. Questa proposta di Legge sulla Disabilità (http://fastlink.headstar.com/bill2) impone agli enti pubblici un approccio più attivo nell’assistenza ai dipendenti affetti da disabilità.


Questo progetto di legge, basato sull’attuale Legge sulla Discriminazione dei Disabili, stabilisce alcune direttive generali per il settore pubblico, volte a “promuovere l’uguaglianza delle opportunità tra i disabili e le altre persone, migliorando le opportunità per i disabili”. Questo presupposto è molto più forte di quanto previsto dalla legge esistente, che si limita a richiedere ai diversi enti di evitare qualsiasi discriminazione. In particolare, questo cambiamento aumenterebbe le pressioni esercitate sugli enti del settore pubblico, affinché tengano sempre presente l’accessibilità al momento di acquistare nuovi sistemi ed attrezzature di tecnologie IT.


Il progetto di legge verrà sottoposto ad una lettura definitiva in Parlamento il mese prossimo e, a meno che non si verifichino avvenimenti come le elezioni anticipate, potrebbe essere inserito nel prossimo programma legislativo del governo, che verrà presentato con il discorso della Regina a novembre.


I dati governativi più recenti indicano che nel settore pubblico sono impiegate circa 5,5 milioni di persone, e che questa cifra è in aumento: l’occupazione nel settore pubblico è oggi superiore del 10% rispetto a quella dell’anno 1998.



+02: Un’azione legale negli USA invia un segnale alle aziende inglesi sul design dei loro siti


Un’azione legale negli Stati Uniti, che ha costretto due importanti aziende di prodotti per il tempo libero a rendere accessibili i loro siti, dovrebbe inviare un preciso segnale alle aziende del Regno Unito, affinché progettino o intraprendano azioni analoghe, secondo quanto dichiarato dal RNIB (http://www.rnib.org.uk).


Il mese scorso il Procuratore Generale dello Stato di New York (http://www.oag.state.ny.us) ha ordinato alla catena di hotel Ramada (http://www.ramada.com) e all’agenzia di viaggi Priceline (http://www.priceline.com) di effettuare cambiamenti che consentano agli utenti di tecnologie assistive, come gli screen reader, di navigare con maggior facilità nei loro siti web.


Il Procuratore Generale ha stabilito che queste aziende commettevano una violazione della Legge sui cittadini americani affetti da disabilità (ADA, http://www.usdoj.gov/crt/ada/statute.html). Oltre a porre rimedio alla situazione, le due aziende sono state obbligate a pagare rispettivamente 40.000 e 37.000 dollari per risarcire i costi dell’indagine.


Anche se è ancora aperto il dibattito tendente a stabilire se la ADA comprenda o meno i siti web, la Legge sulla Discriminazione dei Disabili del Regno Unito non contiene alcuna ambiguità del genere, come pure i codici di comportamento pratico pubblicati dalla Commissione per i Diritti dei Disabili (Disability Rights Commission, DRC, http://www.drc-gb.org), che spiegano chiaramente come i proprietari di siti web debbano rendere accessibili i loro siti oppure affrontare un’azione legale, come il RNIB ha dichiarato questo mese.


Anche se nel Regno Unito si sono verificati alcuni casi di discriminazione sui siti web, a tutt’oggi queste controversie sono sempre state composte al di fuori delle aule del tribunale e la segretezza è sempre stata considerata come uno dei presupposti della composizione. Uno dei motivi di questa procedura sta nel fatto che nessun proprietario di un sito web desidera essere il primo a dover ammettere davanti a un tribunale la scarsa accessibilità del suo sito, secondo quanto dichiarato dalla Commissione.


Inoltre, il RNIB, che si occupa di casi di individui affetti da disabilità visive che hanno subito discriminazioni online, dichiara che la sua priorità è sempre quella di agire nell’interesse del querelante, che spesso preferisce trovare un accordo in via privata anziché dover affrontare tutto il circo dei media attorno ad un processo in una corte superiore.



+03: Lanciato il primo software di ingrandimento per i telefoni cellulari.


Il primo software di ingrandimento per i telefoni cellulari sarà disponibile alla fine di questo mese e consentirà agli utenti di telefoni compatibili di ingrandire il testo sullo schermo, scaricando questo software da Internet.


Diverse aree del display dello schermo di un telefono cellulare potranno essere ingrandite e questo software potrà essere configurato in maniera da iniziare a funzionare non appena il telefono viene acceso. Il "Mobile Magnifier" (Ingranditore per Cellulari) funziona con i seguenti apparecchi: Nokia 3620; 3650; 3660; 6600; 6620; 7610; 7650; N Gage; N Gage QD; Siemens SX1.


Questo software, il cui prezzo non è ancora stato stabilito, è stato progettato dall’azienda spagnola di software Code Factory (http://fastlink.headstar.com/code1). Il test del sistema è stato effettuato dal Dipartimento Tecnologie dell’organizzazione spagnola dei ciechi Organización Nacional de Ciegos de España (ONCE - http://www.once.es).


Riteniamo che si tratti di uno sviluppo estremamente interessante e che potrebbe costituire una soluzione per alcuni utenti”, ha affermato Steve Tyler, Direttore delle Politiche e dell’Accesso alle Tecnologie ICT del RNIB. “Soltanto la valutazione da parte degli utenti potrà stabilire se questo software di ingrandimento costituisca la risposta ad alcuni problemi, ma sappiamo con certezza che, nelle indagini effettuate dai provider di servizi, ben più del 40% degli utenti ha dichiarato di non essere in grado di leggere il display dello schermo in maniera soddisfacente, oltre ad avere problemi con l’utilizzo di tasti molto piccoli”.


Un sito web da cui le persone potranno scaricare Mobile Magnifier ed avere accesso ad un elenco di distributori è ora in fase di realizzazione all’indirizzo http://www.mobilemagnifier.com. "Molte aziende e diversi utenti privati ci hanno manifestato il loro interesse a tutt’oggi e ora stiamo negoziando con vari distributori di diversi Paesi”, ha affermato Irja Emma Gerdes, responsabile delle vendite e del marketing presso la Code Factory. Fino ad allora, gli utenti potranno acquistare il software di ingrandimento inviando un messaggio e-mail alla Code Factory ed avranno la possibilità di provarlo prima di decidere se acquistarlo o meno.


La Code Factory ha già in precedenza prodotto screen reader per telefoni cellulari, come Mobile Accessibility (http://mobileaccessibility.codfact.com/) e Mobile Speak (http://mobilespeak.codfact.com). Il sistema Mobile Magnifier è compatibile con il Mobile Speak, consentendo così all’utente di sentire l’emissione vocale ed allo stesso tempo ingrandire il display dello schermo.



+04: Il sito web delle Paraolimpiadi non impara nulla dalle lezioni del passato.


Secondo una recente inchiesta, gli appassionati di sport con problemi di vista hanno riscontrato difficoltà nell’uso del sito web ufficiale per i 12° Giochi Paraolimpici che iniziano oggi ad Atene, nonostante gli organizzatori sperassero che la lezione ricevuta dai precedenti fallimenti nel rendere accessibili i siti web relativi alle Olimpiadi e alla Paraolimpiadi fosse servita a qualcosa.


Questa valutazione negativa data dagli esperti dell’accessibilità dell’Università della City, Centro per il Design Interattivo Uomo-Computer (Centre for Human Computer Interaction Design, CHCID – www.hcid.soi.city.ac.uk) è imbarazzante per i funzionari, dopo i notevoli fallimenti registrati durante i precedenti giochi olimpici. Nel 2000, Bruce Maguire ottenne un risarcimento di 20.000 dollari dagli organizzatori delle Olimpiadi di Sydney a causa dell’inaccessibilità del loro sito, ma anche le Olimpiadi Invernali tenutesi nel 2002 a Salt Lake City hanno ottenuto molte critiche dagli esperti di accessibilità alla rete (vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, novembre 2001).


I test effettuati dal CHCID hanno dimostrato che il nuovo sito per le Paraolimpiadi (http://www.athens2004.com/en/) è troppo confuso e difficile da navigare per coloro che sono affetti da handicap visivi o da dislessia. In alcune pagine il contrasto è scadente, con il testo scritto su uno sfondo grigio, e le informazioni di base, come le date e gli orari delle maratone femminili, sono di difficile accesso. I programmi delle gare sono presentati su tabelle a cui è difficile accedere con gli screen reader, secondo quanto dichiarato nell’inchiesta.


La scarsa accessibilità di questo sito costituisce una forte delusione, dal momento che, come è ovvio, è estremamente interessante per i disabili di tutto il mondo”, ha affermato la Professoressa Helen Petrie, responsabile della verifica del sito. “Avrebbe potuto costituire un esempio luminoso di come un sito possa essere interessante e pieno di informazioni e allo stesso tempo totalmente accessibile”. Tuttavia, nonostante questi problemi, rispetto ai siti dei precedenti Giochi Olimpici e Paraolimpici si sono compiuti alcuni progressi: ad esempio, le immagini sono accompagnate da etichette ALT con la descrizione del contenuto e in generale il sito non riporta testi in movimento o lampeggianti, dichiara la professoressa Petrie.


I Giochi Paraolimpici vedranno la partecipazione di circa 4.000 atleti disabili provenienti da 145 nazioni per gareggiare ad Atene; fra questi, molti sono ciechi o affetti da disabilità visive.



++Notizie in Breve:


+05: AVVENTURA NELLA GIUNGLA: Il sito web UK Audio Network, contenente risorse per gli utenti ciechi o con handicap visivi, ha lanciato il suo quinto gioco accessibile, “Jungle Fever” (La febbre della giungla). I giocatori entrano in una giungla dove si imbattono in animali, ponti traballanti, vulcani e città abbandonate, risolvendo enigmi durante il percorso. I progettisti di questo gioco, fornito gratuitamente, dichiarano che non si possono avere due partite esattamente uguali. Consultare il sito http://www.yrguk.com/entertainment/jungle/ .


+06: RICHIESTA DI COLLAUDATORI: Un team di programmatori della Sperling Corporation, un’azienda statunitense di design di rete, cerca persone cieche per effettuare un beta-test di un browser di rete gratuito ed accessibile, destinato agli utenti di computer Macintosh, nell’ambito di un progetto non-profit. I collaudatori devono essere ciechi e possedere un computer Macintosh con installato il sistema OS-X e con accesso ad Internet. Se siete interessati, inviate un messaggio e-mail al seguente indirizzo: beta@sperling.com .


+07: FACILE DA LEGGERE: Un tipo di carattere progettato per le persone con handicap visivi dalla American Printing House è stato perfezionato e reso ancora più facile da leggere ed è scaricabile gratuitamente dalla rete. Il carattere, chiamato APHont, ora è disponibile nella versione in stampatello e in corsivo e un test effettuato su un gruppo di utenti ha concluso che il 60% di questi lo ritiene migliore degli altri caratteri. Consultare il sito: http://www.aph.org/products/aphont.html.


[Fine della Sezione Uno].



++Annuncio speciale: Verificate l’accessibilità del vostro sito.


Headstar, l’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, offre una gamma di pacchetti di valutazione, indipendenti ed avanzati, per verificare se i vostri servizi in rete ottemperano alla legge e sono facili da utilizzare. Possiamo fornirvi una relazione chiara e dettagliata sull’attuale situazione di accessibilità del vostro sito ed una lista delle modifiche che dovrete apportare per essere in linea con quanto previsto dalle norme governative.


Nelle relazioni sono compresi anche i risultati dei test di valutazione della qualità in generale, come i test di controllo dei link. Prendere provvedimenti per una miglior accessibilità rappresenta un vantaggio per tutti i vostri utenti, renderà più facile l’aggiornamento del vostro sito e può migliorarne la valutazione data dai motori di ricerca! Vi facciamo presente che questo servizio è particolarmente adatto alle grandi organizzazioni con siti web o servizi di notevole importanza.


Per ulteriori informazioni vi preghiamo di inviare una e-mail all’indirizzo: access-consult@headstar.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”

- Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+08: ANCORA SUI CHIP: A seguito delle nostre recenti discussioni sul sistema di autenticazione “Chip & Pin” che dovrebbe sostituire la firma del cliente sulle carte di credito e sui bancomat, Katie Ash, direttore dell’ente assistenziale didattico Learning Links, ci scrive per dirci: “Non sono una disabile visiva, ma ho lavorato per l’Istituto Nazionale Canadese dei Ciechi e a quell’epoca mi è capitato spesso di fornire assistenza a molti ciechi totali che volevano fare acquisti.


"In Canada il sistema Chip & Pin esiste da anni e tutti i nostri clienti lo utilizzano senza alcuna difficoltà. L’unica cosa che devono fare è domandare ai commessi del negozio dove sono collocati i pulsanti Cancella e Invio, dal momento che possono essere differenti nei diversi negozi”.


Dal Derbyshire ci scrive Estelita, che ha vissuto in Canada, e aggiunge: “Anche io sono assolutamente favorevole all’uso del Chip & Pin. E’ un sistema veloce e facile e non ci si deve preoccupare di contare gli spiccioli del resto davanti alla cassa, bloccando la fila delle persone che aspettano il loro turno.


"Questo sistema viene ampiamente utilizzato anche in Canada e tutto ciò che dovevo fare era semplicemente cercare il numero 5 sulla tastiera, poi il resto era facile. In Canada hanno apparecchi dove si inserisce la tessera e tutte le tastiere hanno un punto in rileevo sul numero 5, da cui si parte per digitare il resto del numero. Perciò mi pare che il problema stia nel verificare se gli apparecchi e le tastiere siano accessibili per noi utenti con disabilità visive, non soltanto nel Regno Unito ma anche in tutto il resto d’Europa”.


Per quanto riguarda l’annesso problema dei servizi bancari via telefono, Estelita dice: “Consiglio anche i servizi bancari via telefono come valida alternativa. Io vengo dal Canada e là utilizzavo questo sistema per tutte le mie esigenze bancarie, ma anche per pagare i conti, e non avevo difficoltà. Tutte le banche canadesi mettono a disposizione gratuitamente questo servizio non soltanto ai disabili visivi, ma a tutti i clienti.


"Il nostro istituto bancario qui nel Derbyshire offre questo servizio, ma io trovo che accedervi sia difficile, perché devo digitare alcune lettere che fanno parte della password o del codice; essendo completamente cieca, non riesco a capire dove si trovino queste lettere sulla tastiera del mio telefono. Pertanto questo sistema non mi è accessibile, a meno che la banca non cambi la mia password e il mio numero di codice utilizzando soltanto numeri ed escludendo le lettere”.


Anche Mike O'Brien, dello Stato di New York, Stati Uniti, ci scrive per dare il suo contributo alla nostra discussione sui sistemi bancari, con una nota sull’utilizzo potenziale delle e-mail per spedire gli estratti conto bancari: “Mi pare che, se si utilizza un buon sistema di protezione, inviare l’estratto conto bancario a mezzo e-mail potrebbe essere un metodo sicuro quanto qualunque altro. Nessun metodo è totalmente sicuro se i ladri di identità sono abbastanza determinati”.


Relativamente al nostro articolo pubblicato nel numero scorso (vedi Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Sezione Quattro, agosto 2004) sulla possibilità di creare un “Portale Totalmente Integrato” che offra l’accesso ad una grande quantità di informazioni e di servizi a tutti, compresi i disabili, Mike scrive: “Per quanto riguarda il portale universale con il sistema di menu basato sui numeri, mi sembra molto simile al sistema degli schermi attivabili a contatto”.



+09: CERCASI MUSICISTI: Oltre a dare il suo contributo al nostro dibattito sui sistemi bancari, la nostra lettrice Estelita ci scrive dal Derbyshire per dirci: “Sto imparando a suonare la tastiera e la chitarra, ma non posso permettermi di frequentare una scuola di musica per frequentare lezioni regolari, perciò continuo come autodidatta utilizzando ciò che trovo in Internet. Mi domando se sia possibile per voi passare il mio indirizzo e-mail a un musicista cieco con cui possa avviare un’amicizia epistolare, discutendo dei nostri interessi come suonare la tastiera o la chitarra; o forse qualcuno conosce una chat room relativa a questi strumenti musicali, che potrei contattare”. Chi volesse rispondere può contattarci all’indirizzo inbox@headstar.com e noi trasmetteremo il suo messaggio a Estelita.



+10: PROBLEMI CON I SUPERMERCATI: A seguito dell’articolo pubblicato nel numero scorso e relativo all’accessibilità dei siti web dei supermercati, Danielle Cleary ci scrive per raccontarci: "Parecchie volte ho tentato di ordinare la spesa alla Tesco e gli ordini sono stati accettati. Però, in tutte quelle occasioni, entro l’ora prevista per la consegna ho ricevuto telefonate in cui mi si diceva che la mia tessera era stata respinta e mi si domandava se non ne avessi un’altra da utilizzare al suo posto. Dopo aver parlato con la mia banca, sono stata informata che non c’era assolutamente alcun motivo perché questo succedesse, così ho richiamato il supermercato chiedendo loro di riprovare con la mia tessera; però continuava a non funzionare.


A malincuore ho detto loro che sarei venuta al supermercato a ritirare la mia spesa e li ho pregati di lasciarla al bancone del servizio ai clienti. Mi hanno detto che non era possibile e che, se fossi venuta al supermercato, avrei dovuto fare la spesa da sola, mentre i miei precedenti acquisti sarebbero ritornati sugli scaffali.


Allora ho chiesto a mia madre di portarmi alla Tesco per fare la spesa e per fortuna ha acconsentito. Così siamo andate in giro per il supermercato e abbiamo preso i prodotti dagli scaffali. Giunte alla cassa, ho pagato con la mia tessera ed è stata accettata senza problemi; il problema si è posto quando mi hanno chiesto di firmare la ricevuta. Le due firme non corrispondevano perché, ovviamente, non sono in grado di vedere quello che faccio. Il cassiere non ha voluto accettare la mia firma; ho fatto chiamare il direttore, che mi ha detto: “Mi dispiace davvero tanto… ma noi non possiamo farci vedere a fare delle eccezioni per alcuni clienti su questi presupposti, altrimenti non saremo mai in grado di stabilire un limite”. Forse pensava che facessi finta di essere cieca?


Andiamo avanti con il sistema Chip & Pin, questo è tutto ciò che ho da dire. Non posso aspettare. Entrambe le mie tessere prevedono il sistema Chip & Pin, ma non ho ancora trovato nessun posto dove poterle utilizzare. Sto anche pensando di procurarmi anche un timbro con la mia firma; sono stufa di prendermi tante arrabbiature.


Un altro lettore, Brian Williams, aggiunge: “Ho rinunciato ad utilizzare il sito della Tesco dopo aver avuto analoghi problemi con il sito e con la mancanza di risposte dal reparto di servizio clienti. E’ interessante notare che ogni risposta proveniva da un diverso direttore del servizio clienti: troppi capi e pochi lavoratori. In realtà, tutto ciò che vogliamo è avere lo stesso accesso ai prodotti come chiunque altro. O forse i clienti ciechi o ipovedenti possono percorrere soltanto determinate corsie se si recano al supermercato di persona?”.



+11: TERMOMETRI PER PISCINE: Nancy Buchanan ci scrive per chiedere se qualcuno può darle informazioni su un termometro parlante per piscine. “Ho cercato in tutti gli Stati Uniti, ma ancora non ne ho trovato uno. Sarebbe un oggetto molto utile per i ciechi che possiedono piscine o vasche per l’acqua calda. Vi ringrazio per tutte le informazioni che potrete mandarmi”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].


[Fine della Sezione Due].



++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.


Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.


Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Tre: Servizio Speciale

- I siti web ad emissione vocale.


+12: La controversa voce della Rete

di Mel Poluck.


Un modo di garantire che la rete sia accessibile anche alle persone con disabilità visive è l'abilitazione dei siti web in modo che essi “leggano” i loro contenuti agli utenti utilizzando una sintesi vocale computerizzata, un servizio che normalmente viene fornito gratuitamente agli utenti.


L’”abilitazione vocale” dei siti web sta diventando sempre più nota e diffusa, man mano che un numero sempre più numeroso di aziende è presente in questo settore e che molti siti di alto livello utilizzano questa tecnologia. Ad esempio, il comune della Città di Uppsala, in Svezia, ha recentemente ricevuto un riconoscimento di "Eccellenza nel governo elettronico” da parte della Commissione Europea per aver dotato il suo sito web di un servizio di questo tipo, fornito dall’azienda svedese ReadSpeaker (http://www.readspeaker.com).


Come è accaduto con le tecnologie di simulazione vocale in altri settori, anche la qualità delle voci sintetiche prodotte da questi sistemi è diventata molto elevata. La sintesi vocale utilizzata da ReadSpeaker (fornita dalla Rhetorical, un’azienda di software per l’emissione vocale con sede a Edimburgo, http://www.rhetorical.com) ha un suono “molto umano”, secondo Carin Lennartsson, dirigente della sede inglese della ReadSpeaker UK. La sintesi vocale della Rhetorical viene utilizzata anche dal RNIB per le riviste che pubblica nel formato elettronico standard chiamato DAISY (http://www.daisy.org).


L’intonazione è molto simile a quella di una voce umana; non riuscirete mai a scaricarne una della stessa qualità”, dichiara Lennartsson. Questo servizio consente inoltre agli utenti di ascoltare i file di programmi come Word, Rich Text Format e PDF, servendosi di qualsiasi browser di rete con una velocità di connessione di almeno 33 kilobyte al secondo.


Il software ReadSpeaker viene usato da ottanta siti web, pubblici e privati, in Scandinavia, compreso il Parlamento Svedese, e nel Regno Unito sono già dieci i siti web che lo utilizzano, compreso quello dell’Istituto per la Dislessia (http://www.dyslexia-inst.org.uk/), quello del Consiglio di Contea del Lincolnshire (http://www.lincolnshire.gov.uk/) e CASweb, il portale di consulenza del settore pubblico (http://www.casweb.org).


Prima di ReadSpeaker il mercato non proponeva nessuna soluzione del tipo di una sintesi vocale basata sul server. Molte persone disabili o affette da difficoltà nella lettura trovavano difficile scaricare ed utilizzare gli screen reader”, spiega Niclas Bergstrom, funzionario capo e fondatore di Phoneticom (http://www.phoneticom.com), l’azienda che ha sviluppato la tecnologia per ReadSpeaker. "Inoltre, ogni successivo aggiornamento obbligava l’utente ad installare nuovamente il software”, aggiunge.


La tecnologia vocale dei siti web è utile come complemento, ma non può sostituire la tecnologia tradizionale degli screen reader, dichiara Bergstrom. “[I disabili visivi] utilizzano i loro screen reader. Tuttavia, se l’utente soffre di un handicap lieve e riesce comunque a navigare in rete ed a trovare i siti web, ReadSpeaker gli fornirà un aiuto ma non potrà mai sostituire gli screen reader”, spiega.


Un’altra valida soluzione per l’emissione vocale nei siti web è costituita da Browsealoud (http://www.browsealoud.com), il software prodotto dall’azienda di software indipendente Texthelp, con sede nell’Irlanda del Nord (http://www.texthelp.com). Browsealoud è stato progettato in maniera da funzionare al meglio con quei siti progettati tenendo presente le norme sull’accessibilità e le direttive WAI, secondo quanto dichiarato da Ian Stuart, direttore del marketing.


La lettura automatica continua ha lo scopo di fornire all’utente la possibilità di ascoltare la lettura di tutti i contenuti senza necessità di un’interazione da parte dell’utente stesso”, afferma Stuart. “Ciò costituisce un enorme vantaggio per gli utenti che hanno bisogno di un inserimento digitale ma che hanno problemi ad utilizzare uno strumento come il mouse”, spiega.


"L’utente può anche “leggere” il testo sulla pagina nell’ordine che preferisce, mentre altri sistemi lo costringono a leggere il testo di navigazione su ogni pagina di un sito web”, dice Stuart. “Alcune tecnologie di rete ad emissione vocale sono basate sulla creazione di file di suono registrati. Questi sistemi sono poco pratici se applicati a contenuti di tipo dinamico, come i motori di ricerca, i siti per l’acquisto di prodotti e altri del genere”.


Browsealoud consente all’utente di leggere il contenuto delle liste verticali man mano che vi fa scorrere sopra il mouse, come pure il contenuto delle caselle di testo dei moduli dopo che l’utente le ha compilate. Oltre al contenuto del sito, questo software è anche in grado di leggere ogni tipo di etichetta, i testi lampeggianti e il contenuto di un sito web in versione java.


L’emissione vocale viene offerta in una ventina di accenti diversi, inglesi ed americani, e gli utenti possono scegliere fra una voce maschile o femminile, come pure variare il tono, la velocità e il volume della voce, in base ai propri gusti personali. Tuttavia, quando gli viene domandato se la voce abbia un suono naturale, Stuart risponde: “Si nota comunque che si tratta di una voce computerizzata”.


Il software Browsealoud può anche essere modificato in modo da leggere il nome per esteso quando questo è sostituito dalle iniziali. Ciò ha obbligato, ad esempio, il Ministero della Sanità (http://www.dh.gov.uk) a cambiare tutte le impostazioni della dicitura “M.S.” per consentire al programma di leggere “Ministero della Sanità”; inoltre, il sito governativo UK Online (che ora si chiama “DirectGov”, http://www.direct.gov.uk) ha cambiato le impostazioni perché la sigla risultava difficile da leggere e poteva essere fraintesa.


I proprietari di siti si abbonano scaricando un collegamento al browser in cambio di una sottoscrizione annuale che va dalle 325 sterline l’anno per le organizzazioni non-profit a circa 5.000 sterline per le aziende private. Al momento sono circa settecento gli abbonati a Browsealoud.


Tuttavia, non tutti sono convinti che il fatto di abilitare vocalmente i siti web costituisca un beneficio per le persone affette da disabilità visive. “Soluzioni come queste hanno esclusivamente un valore limitato per i ciechi e gli ipovedenti”, dichiara Julie Howell, funzionario incaricato dello sviluppo delle politiche digitali presso il RNIB. “Sono soltanto un sostituto scadente delle soluzioni di accesso come gli screen reader e gli ingranditori video”.


Inoltre, il RNIB non approva neppure il sentore commerciale della maggior parte di questi sistemi vocali. “I singoli proprietari di siti web sono costretti ad installare questi software sul loro server o a pagare per poter usare questi prodotti sui loro siti web”, dichiara Julie. “Il RNIB disapprova fermamente questo approccio e ritiene che vadano privilegiate le direttive WAI (Web Accessibility Iniziative, Iniziative per l’Accessibilità alla Rete [del World Wide Web Consortium] (http://www.w3.org/WAI/about.html). Queste direttive sono gratuite ed hanno il vantaggio di aprire l’accesso a tutti gli utenti, indipendentemente dal tipo di tecnologia che adoperano.


"Secondo l’opinione del RNIB, I siti web ad emissione vocale non migliorano affatto la situazione e sarebbe meglio concentrare gli sforzi nel diffondere le direttive WAI e nel promuovere l’accessibilità nella progettazione dei siti”, dice Howell. “Perché un cieco dovrebbe essere costretto ad utilizzare solo i siti attrezzati con questo software? E’ ovvio che l’attrazione principale della rete sta nell’infinito numero delle sue possibilità. L’idea che i ciechi e gli ipovedenti possano accontentarsi di quella manciata di siti che hanno adottato queste soluzioni deve essere messa in discussione. Il RNIB ritiene che i disabili abbiano il diritto di visitare qualunque sito web desiderino”.


[Fine della Sezione Tre].



++Annuncio Speciale: Convegno dell’Associazione Britannica di Produttori di Materiali in Braille

- 4-5 ottobre 2004

- The Albright Hussey Hotel, Shrewsbury.


L’Associazione Britannica di Produttori di Materiali in Braille terrà un convegno a Shrewsbury lunedì 4 e martedì 5 ottobre 2004. Durante questi due giorni avranno luogo diverse presentazioni, dimostrazioni e sessioni di lavoro di grande interesse per tutti coloro che si occupano della produzione di materiali in Braille, compreso il personale degli enti assistenziali, i carcerati che trascrivono libri in Braille, il personale scolastico e le associazioni locali, le aziende produttrici e commerciali e i volontari che si occupano di trascrizioni di testi. Verranno trattati vari argomenti, fra cui i cambiamenti da apportare al codice Braille, i regolamenti relativi al copyright, il sistema DAISY, i diagrammi tattili e la produzione con il sistema Moon. Le aziende che sviluppano software Braille, le tipografie che stampano a rilievo e le ditte che producono apparecchi per i diagrammi a rilievo presenteranno i loro prodotti più innovativi.


Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione, consultare il sito: http://www.ukabp.org/conference.asp, oppure inviare una e-mail all’indirizzo conference@ukabp.org, oppure telefonare al numero 0870 765 9388.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Quattro: Gli standard di rete

- I tasti di accesso.


+13: Il futuro dei tasti di accesso

di Derek Featherstone.


I tasti di accesso (o “accesskey”, come sono comunemente chiamati dagli esperti del settore) sono scorciatoie di tastiera presenti su un sito web e progettati per fornire all’utente un rapido e facile accesso a tutte le sezioni di un dato sito. Il modo in cui funzionano può variare lievemente a seconda dei browser utilizzati, ma normalmente richiedono di premere i tasti ALT o CTRL seguiti dapprima da un numero e poi dal tasto Invio, consentendo così all’utente di passare direttamente, ad esempio, alla home page o alla pagina dei contatti. Esistono tasti di accesso standard, come ad esempio il tasto 1 per la home page e il tasto 2 per la mappa del sito.


Il mio ente di consulenza, chiamato WATS.ca, ha effettuato approfondite ricerche sulla disponibilità dei tasti di accesso. L’idea che sta dietro ai tasti di accesso ci piace, ma riteniamo che svilupparla sia estremamente problematico. In pratica si riduce a pochi problemi principali: gli autori inseriscono solitamente troppi tasti di accesso; questi tasti vengono utilizzati nei siti in maniera irrazionale; possono entrare in conflitto con altre configurazioni; infine, di solito non possono essere definiti dagli utenti e neppure disattivati.


Sembra che dai recenti sforzi compiuti dal World Wide Web Consortium sia nata una nuova strategia volta a definire nuovi standard per XHTML, il nuovo linguaggio usato per i contrassegni di ogni tipo. La Bozza di Operatività XHTML 2.0, del 22 luglio 2004, compie un notevole passo avanti eliminando il sistema dei tasti di accesso e presentando un nuovo sistema di accesso, molto più potente e flessibile, che consente agli autori di stabilire le proprie configurazioni per dirigersi ai vari “punti di accesso” stabiliti.


Questo cambiamento significativo comporta alcune novità: gli autori non dovranno più preoccuparsi dei conflitti con le configurazioni, perché la definizione delle configurazioni non sarà più di loro competenza. Potranno invece concentrarsi sulla definizione di punti di accesso logici e significativi per i loro documenti. Gli utenti che hanno davvero bisogno di queste scorciatoie e che ne possono ricavare un vantaggio potranno definire da sé le loro configurazioni, eliminando o quantomeno riducendo al minimo i conflitti con i software da loro usati. Gli utenti potranno anche beneficiare della coerenza dei vari siti, dal momento che le configurazioni verranno definite a livello di browser, eliminando la fatica di ricordare come agiscono determinati comandi su determinati siti.


Questa strategia richiede punti di accesso ben definiti. Forse alcune funzioni di navigazione molto precise, come Cerca, Home, Aiuto e Contatti, potrebbero costituire un buon punto di partenza; potrebbero venire estese, in modo da comprendere i contenuti, la forma, l’accessibilità e la privacy. Ciò mi consentirebbe, in qualità di utente, di stabilire configurazioni in grado di funzionare in tutti i siti, ma anche di creare una serie di configurazioni prestabilite in base alle mie esigenze, in modo da poter lavorare con diverse applicazioni di rete che definiscono ulteriori punti di accesso. Se desidero che il premere una particolare combinazione di tasti mi porti alla home page, o devo cercare una data forma o pagina in un dato sito, il sistema funzionerà su tutti i siti dove questi punti di accesso sono stati predefiniti.


Guardando al futuro, potrebbe risultare utile la creazione di profili di configurazioni per gli utenti, in modo da consentire loro di creare e di salvare diverse combinazioni di tasti da utilizzare nelle diverse applicazioni. Gli autori dei siti potrebbero anche fornire una versione XML dei punti di accesso predefiniti, assieme ai requisiti di accesso, in modo da consentire agli utenti di inserire i punti di accesso direttamente in uno di questi profili di uso per gli utenti.


Quest’ultima bozza di operatività XHTML costituisce un grande passo avanti. Riconosce che chi usa la tastiera è la persona più adatta a stabilire e ad aggiungere tutte le configurazioni necessarie e, pertanto, parte dallo stesso presupposto del buon design e dei buoni standard: vale a dire, le persone e il modo di dare alle persone il controllo del proprio ambiente.


Sfortunatamente, però, dovrà passare un certo tempo prima di poter apprezzare i vantaggi di questo cambiamento di strategia, dato che ci vorrà parecchio perché la bozza XHTML venga messa alla portata di tutti. Tuttavia, i segnali sono positivi: ad esempio, il browser Opera è già un leader in questo settore, dal momento che permette all’utente di creare configurazioni studiate su misura e configurazioni multiple di tastiera tramite l’interfaccia delle Preferenze. Speriamo che altri creatori di applicazioni si muovano in questa direzione.


NOTA: Derek Featherstone, co-fondatore dell’ente Web Accessibility Testing and Services (Servizi e Collaudo dell’Accessibilità alla Rete, WATS.ca - http://www.wats.ca), ha lavorato come autore di siti web, consulente e istruttore negli ultimi 9 anni. L’ente WATS.ca ha sede a Ottawa, Ontario, Canada.


[Fine della Sezione Quattro].



++NOTE FINALI.


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