Notiziario Internazionale sull'Accessibilità


Il notiziario e-mail sugli strumenti tecnologici per persone ipovedenti e non vedenti.

Versione italiana a cura dell'istituto dei ciechi Francesco Cavazza - Bologna

Progetto CIFRA - Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna


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NOTA: Per favorire la lettura a coloro che utilizzano Screen Reader, tutti i titoli iniziano con un asterisco e terminano con un punto fermo. Tutti gli argomenti sono inoltre numerati in base ai contenuti ed i numeri appaiono subito dopo l'asterisco. Vi preghiamo di farci sapere se possiamo fare altro per rendere più facile la lettura di questo Notiziario.



[Inizio del notiziario].


* Numero 35, Novembre 2002


* IN QUESTO NUMERO:


Sezione uno: Notizie.


1: Respinto il progetto per un cinema accessibile

- l'associazione cinematografica rifiuta le descrizioni audio.


2: Una TV digitale più facile

- presentata un'iniziativa di design.


3: La coalizione per le descrizioni audio continua a battersi

- ma la campagna negli Stati Uniti ha subito una sconfitta in tribunale.


4: i messaggi di testo trovano una voce

- collaudata una tecnologia per i telefoni cellulari.


5: Alcuni controllori esamineranno l'accessibilità dei siti governativi

- la relazione verrà pubblicata per l'anno nuovo.


6: Un servizio di consulenza entra in rete

- un nuovo servizio per il sostegno emozionale.


7: Negli USA, i moduli delle Imposte eludono le normative sull'accessibilità

- una carenza nei siti web governativi.


Notizie in breve: 8: Un nuovo gioco - il poker online accessibile; 9: Schermi tattili - test per la creazione di un'immagine tattile; 10: Menu per i lettori - una guida online ai ristoranti; 11: Accesso all'Italia - un nuovo sito di informazioni.


Sezione due: "Nella casella della posta" - Il forum dei lettori

- 12: Proponete la vostra candidatura - aggiorniamo i premi Bafta; 13: L'enigma analogico - una TV con descrizioni audio; 14: Gli standard Shropshire - le biblioteche accessibili; 15: Risposte per Lima - un aiuto al progetto peruviano.


16: Sezione tre: Servizio speciale - La vendita al dettaglio.

La lotteria dei grandi magazzini: Quanto viene servito bene il cliente disabile visivo di un grande magazzino di prodotti tecnologici di largo consumo? Un'indagine di Mel Poluck.


17: Sezione quattro: Analisi - Le arti.

Musei senza pareti: la maggior parte dei musei e delle gallerie utilizza ausili multimediali per ottimizzare l'esperienza dei visitatori, ma i disabili visivi vengono spesso trascurati. Jemima Kiss esamina gli sviluppi più recenti nel settore dell'accessibilità.


18: Sezione cinque: Un formato migliore - Indagine fra i lettori.

Come migliorare il servizio: il direttore Dan Jellinek ci riferisce i suggerimenti dei lettori per migliorare il formato del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità e descrive un progetto di creazione di nuovi standard per i notiziari e-mail.


[Fine dei Contenuti.]



* SEZIONE UNO: NOTIZIE.


*1: RESPINTO IL PROGETTO PER UN CINEMA ACCESSIBILE


L'Associazione Cinematografica Britannica ha respinto una proposta di investimento di sei milioni di sterline per equipaggiare i cinema con tecnologie che renderebbero i film accessibili alle persone affette da disabilità visive.


Il progetto, presentato dall'Associazione dei Gestori delle Sale Cinematografiche, prevedeva l'inserimento di descrizioni audio e di apparecchi per la sotto-titolazione nei cinema dell'intera nazione. Questa è una delle tre gare d'appalto che aspirano al finanziamento istituito dalla lotteria nazionale per la "strategia specializzata di presentazione e di distribuzione" dell'Associazione (http://fastlink.headstar.com/film). Questa strategia si propone "lo sviluppo della cultura cinematografica nel Regno Unito, migliorando l'accessibilità all'immagine in movimento e l'educazione all'accessibilità" e facendo notare che "le esigenze delle persone affette da disabilità devono essere alla base di tutti gli sviluppi proposti e saper integrarli".


Tuttavia, secondo l'associazione, "la stragrande maggioranza di coloro che hanno partecipato ai colloqui con i distributori dei film e con i gestori dei cinema ritengono che questo non sia il modo migliore per aiutare i disabili. In particolare sono stati posti diversi interrogativi sulle tecnologie proposte e sulla mancanza di esperti in grado di svilupparle in base alle esigenze individuali". Il finanziamento verrà pertanto utilizzato per sovvenzionare le proiezioni di film stranieri ed "artistici" nei cinema regionali.


Lo scorso mese, l'Associazione Cinematografica ha chiesto all'agenzia di consulenze Access Matters (http://www.accessmattersltd.co.uk) un aiuto nello sviluppo delle strategie sui problemi delle disabilità.



*2: UNA TV DIGITALE PIU' FACILE.


Un'iniziativa per sensibilizzare i progettisti dei prodotti per le TV digitali nei confronti delle difficoltà incontrate dai diversi tipi di utenti, fra cui anche i disabili visivi, è stata presentata da "Easy TV", un'associazione fra la ITC (Independent Television Commission, Commissione Televisiva Indipendente), l'Associazione dei Consumatori e l'Associazione per il Design.


Nell'ambito dell'iniziativa (http://fastlink.headstar.com/easy), la ITC e l'Associazione dei Consumatori finanzieranno congiuntamente un premio per un design di prodotti per una televisione digitale interattiva, che verrà presentato agli istituti di design del Regno Unito. La ricerca compiuta da Easy TV ha scoperto che i gruppi marginali, come quelli dei disabili o delle persone anziane, utilizzerebbero più volentieri la televisione digitale se ci fossero meno pulsanti sui telecomandi, se la risposta all'uso dei pulsanti fosse più rapida e se i manuali di istruzione fossero più semplici.


Questa nuova iniziativa rientra nelle direttive non imposte ma "consigliate", circa l'accessibilità dei prodotti tecnologici di largo consumo, da parte del governo nel nuovo Disegno di Legge sulle Comunicazioni, che verrà presentato in Parlamento entro la fine dell'anno. Questo disegno di legge, pur fissando alcuni obiettivi di accessibilità per i contenuti delle TV digitali, trascura problemi come il design degli apparecchi televisivi, affidandosi alla discrezionalità dei produttori.


Gli organismi che si occupano di disabilità ritengono che queste direttive non siano sufficienti. Un portavoce del RNIB ha dichiarato: "Easy TV aiuta a far pervenire un messaggio ai produttori ed ai designer, ma i consigli non sono sufficienti: noi vogliamo ottenere una standardizzazione".


I lettori del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità che hanno sperimentato queste tecnologie sono invitati ad inviarci i loro suggerimenti per un miglioramento del design degli apparecchi televisivi, dei telecomandi e delle pulsantiere. Le risposte vanno inviate all'indirizzo derek@headstar.com.



*3: LA COALIZIONE PER LE DESCRIZIONI AUDIO CONTINUA A BATTERSI.


I partecipanti statunitensi alla campagna per rendere obbligatorie le descrizioni audio su una quota minima di programmi televisivi hanno dichiarato di voler continuare la loro battaglia, anche dopo che una corte d'appello ha ulteriormente ridotto le quote attualmente esistenti.


Dall'aprile di quest'anno la Commissione Federale delle Comunicazioni ha obbligato i network televisivi a trasmettere perlomeno 50 ore trimestrali di programmi con descrizioni audio. In marzo, l'Associazione Nazionale degli Enti Televisivi, l'Associazione Nazionale delle Telecomunicazioni Via cavo e l'Associazione Nazionale Cinematografica Americana si erano opposte a questa normativa, dichiarando che essa imponeva un "parlato obbligatorio" ed era pertanto in contrasto con il primo emendamento della Costituzione Americana (vedi Notiziario, marzo 2002). L'8 novembre il tribunale si è espresso a favore di queste associazioni, il che significa che la continuazione delle descrizioni audio a questi livelli diverrà di fatto facoltativa.


"Sarebbe davvero interessante vedere se continueranno a fare quello che hanno fatto, e fatto veramente bene, fin dal mese di aprile" ha dichiarato Margaret Pfanstiehl, a capo della Coalizione per l'Accesso alla Televisione e ai Programmi Video, un gruppo di 17 organizzazioni che ha tentato di difendere le quote preesistenti.


Ora la coalizione tenterà nuovamente di imporre questa normativa, persuadendo il Congresso della sua importanza, dichiara Pafnsteihl, anche se potrebbero essere necessari addirittura dieci anni, considerando che le recenti elezioni statunitensi di medio termine hanno visto la vittoria della maggioranza repubblicana. "Una maggioranza repubblicana rende improbabile un successo a breve termine. La loro scelta politica è quella della deregulation totale", ci spiega.



*4: i MESSAGGI DI TESTO TROVANO UNA VOCE.


La BT ha sviluppato una nuova tecnologia che consentirà ai disabili visivi di ascoltare i messaggi sui telefoni cellulari grazie ad una sintesi vocale dal tono naturale. L'annuncio è stato dato in questo mese dall'azienda di telecomunicazioni.


Questa tecnologia, che potrebbe essere commercializzata entro un anno, può essere installata direttamente su un telefono cellulare o su un computer portatile con un collegamento telefonico a raggi infrarossi. Gli utenti possono salvaguardare la loro privacy ascoltando i messaggi in cuffia, e l'emissione vocale può essere programmata in maniera da riconoscere le diffuse abbreviazioni di testo, che altrimenti risulterebbero impronunciabili.


Secondo Adam Oliver della BTexact (http://www.btexact.com), la divisione di ricerca tecnologica avanzata della BT, il progetto è partito dopo che alcuni adolescenti con disabilità visive hanno visitato la sede dell'azienda durante una gita scolastica. "Uno dei visitatori, Mesad, ha fatto un commento innocente su quanto fosse difficile per lui avere accesso ai messaggi di testo, e da lì è partito tutto", ha raccontato Oliver. La BT ha collaudato la nuova tecnologia con l'aiuto dei Able2, la sua rete interna di membri disabili del personale (http://fastlink.headstar.com/able2).


La BT non è però l'unico fornitore di telefonia cellulare a lavorare sulla conversione vocale dei messaggi di testo. Circa un anno fa la sua concorrente Vodafone aveva dichiarato che stava lavorando su un progetto simile, ma non era stata in grado di fissare una data precisa per il lancio del progetto (vedi Notiziario, dicembre 2001).



*5: ALCUNI CONTROLLORI ESAMINERANNO L'ACCESSIBILITA' DEI SITI GOVERNATIVI.


L'Ufficio Nazionale di Verifica (http://www.nao.gov.uk), l'organo ufficiale di verifica degli enti governativi britannici, pubblicherà una relazione sull'accessibilità dei siti web e di altri servizi elettronici governativi all'inizio del prossimo anno, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull'Accessibilità.


La relazione stabilirà fino a che punto i dipartimenti ottemperano alle direttive internazionali di accessibilità fissate dal World Wide Web Consortium (http://www.w3.org/wai) ed alle direttive governative emanate dall'Ufficio di Rappresentanza per la Rete (http://fastlink.headstar.com/webg).


Jeremy Lonsdale, il funzionario dell'Ufficio Nazionale di Verifica che si occupa della stesura di questa relazione, ha dichiarato che il controllo si occuperà, oltre che dei servizi in rete, anche degli altri media elettronici. "Stiamo anche valutando alcuni problemi relativi alla televisione digitale", ha affermato. Per una relazione esaustiva, l'ufficio di verifica chiederà inoltre l'opinione del RNIB e dell'Associazione che si occupa degli anziani.



*6: UN SERVIZIO DI CONSULENZA ENTRA IN RETE.


Il RNIB ha lanciato un nuovo sito web che si propone di aiutare i siti che forniscono un supporto emozionale e psicologico ai disabili visivi e di migliorare l'accesso ai servizi forniti da essi.


Il sito (http://www.unifiedlinks.com/~rnib) è stato sviluppato in maniera da fornire informazioni ai consulenti per l'istruzione, notizie sulle ricerche più recenti, informazioni su come reperire un consulente locale e forum di discussione. Creato dalla divisione del RNIB che si occupa di sostegno emozionale, è diretto ai consulenti, sia vedenti che affetti da disabilità visive, che cercano un aiuto relativo ai problemi legati alla perdita della vista o ad altri problemi.


La scrittrice Sue Townsend, nel suo discorso in occasione del lancio di questo sito, ha dichiarato: "Non appena una persona si sente dichiarare che sta perdendo la vista, ha bisogno di una struttura di sostegno".


Fin dal lancio del sito, avvenuto nello scorso mese, ci sono stati alcuni problemi tecnici relativi all'accessibilità al sito stesso, secondo quanto afferma Teresa Nicholls, consulente del RNIB. Tuttavia, una volta risolti questi problemi pratici, la seconda fase dello sviluppo di questo servizio comprenderà una biblioteca online di casi clinici e di articoli scritti da consulenti che lavorano con utenti disabili visivi.



*7: NEGLI USA, I MODULI PER LE IMPOSTE ELUDONO LE NORMATIVE SULL'ACCESSIBILITA'.


Si è appreso che l'Ufficio Statunitense delle Imposte non richiederà alle aziende che offrono servizi di compilazione online delle dichiarazioni dei redditi di ottemperare alle normative sull'accessibilità applicate ad altri servizi governativi.


Terry Lutes, funzionario del Servizio dell'Erario Interno, ha dichiarato che saranno le aziende che forniscono servizi di compilazione online a decidere se vorranno conformarsi o meno alla sezione 508 della Legge sulla Riabilitazione (ADA), che obbliga gli enti governativi statunitensi a fornire servizi accessibili.


Lutes ha dichiarato quanto sopra durante un incontro dell'Associazione per lo Sviluppo delle Comunicazioni Elettroniche sui Redditi, tenutosi ad Arlington poco dopo la presentazione, al 30 ottobre, di un accordo che permette alle ditte di fornire aiuto per la compilazione online (http://www.ustreas.gov/press/releases/po3587.htm).


Il servizio per le imposte ha in programma la pubblicazione di una pagina web contenente i link per i nuovi servizi di compilazione online per il mese di gennaio del prossimo anno.



*NOTIZIE IN BREVE.


*8: UN NUOVO GIOCO: Una versione avanzata di un videopoker accessibile che può essere utilizzata con il software di lettura Window-Eyes è stata lanciata il mese scorso dall'azienda statunitense Zform. Fra le modifiche ci sono effetti sonori migliori, in grado di ricreare l'ambiente di un saloon del selvaggio West. Per richiederne una versione di prova consultare il sito: http://www.zform.com.


*9: SCHERMI TATTILI: i membri della Federazione Nazionale dei Ciechi collauderanno un nuovo schermo tattile per computer, in grado di aiutare i disabili visivi a leggere le immagini digitali, come annunciato il mese scorso. L'interfaccia, sviluppata dall'Istituto Nazionale Statunitense di Standard e Tecnologia, (NIST) è costituita da una fitta griglia di punte retrattili in acciaio, in grado di fornire l'immagine tattile di alcune figure, ad esempio di una cartina stradale con l'obiettivo di sviluppare un prodotto che possa essere venduto al pubblico al costo di 2.000 dollari circa: http://fastlink.headstar.com/nist.


*10: MENU PER I LETTORI: Un servizio in rete relativo ai ristoranti inglesi, in grado di offrire i menu in Braille o in caratteri grandi, ha ricevuto apprezzamenti positivi da parte degli utenti, dei cuochi e dei proprietari di ristoranti, secondo il suo creatore, il provider di servizi con trascrizione Braille A2i. Viene fornito anche un indirizzo e-mail - nominations@a2i.co.uk - in cui i clienti comunicano il nome di un ristorante il cui menu vorrebbero vedere in Braille o in caratteri grandi, mentre il nome del sito è il seguente: http://www.a2i.co.uk/links.html#restaurants.


* 11: ACCESSO ALL'ITALIA: Un sito web in lingua italiana relativo ai problemi di accessibilità è stato presentato da IWA Italia, la sezione italiana della International Webmasters Association, che recentemente si è fusa con l'associazione HTML Writers Guild per formare l'associazione più grande del mondo per i professionisti della rete (http://www.iwanet.org). L'indirizzo del sito è il seguente: http://www.webaccessibile.org.


[Fine della sezione uno.]



* SEZIONE DUE: "NELLA CASELLA DELLA POSTA"

- IL FORUM DEI LETTORI.

- Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte a: inbox@headstar.com.


*12: PROPONETE LA VOSTRA CANDIDATURA: Julie Howell, funzionario responsabile delle campagne del RNIB, ci ha scritto in risposta alle critiche di Ian Lloyd sui vincitori del premio BAFTA (Accademia Britannica delle Arti Cinematografiche e Televisive) relativo all'accessibilità (vedi Notiziario, settembre e ottobre 2002). Howell, che era nella giuria che ha conferito questi premi, dichiara: "Non voglio confutare le critiche di Ian. Pochissimi fra i siti candidati erano accessibili al 100% e ciò ha costituito una vera delusione.


"Tuttavia, in una situazione di questo tipo i giudici devono scegliere qualche sito fra quelli che si sono candidati per il premio. Ciò non vuol dire che i prescelti per il premio BAFTA fossero il "male minore" in un elenco scadente, li definirei piuttosto i migliori in un elenco limitato e con caratteristiche molto diverse.


"Sono d'accordo sul fatto che gli standard debbano essere più elevati. Per farlo, abbiamo bisogno di un numero maggiore di organizzazioni che producano siti accessibili e che propongano la loro candidatura per le nomination. Per questo premio, sia la BAFTA che la British Interactive Multimedia Association (Associazione Multimediale Interattiva Britannica, http://www.bima.co.uk) ed il Government Internet Forum (Forum Internet Governativo, http://www.internetforum.gov.uk) comprendono oggi l'accessibilità fra i criteri essenziali per la candidatura.


"Il premio si può vincere creando siti accessibili, utilizzabili ed interessanti. Se gestite un sito e ritenete che potrebbe vincere un premio per l'attenzione dedicata all'accessibilità, non siate timidi: proponete la vostra candidatura!" (Inviate eventuali altri commenti a: inbox@headstar.com].



*13: L'ENIGMA ANALOGICO: Jane Fleming, una lettrice del Notiziario che ama guardare la televisione ed è cieca, è rimasta perplessa per il nostro recente articolo sui primissimi servizi di descrizione audio forniti dalla BBC sulla normale televisione analogica (vedi Notiziario, ottobre 2002).


"Descrizioni audio sulla BBC analogica? Pensavo che tutti si aspettassero da parte nostra il passaggio alla TV digitale o satellitare, in maniera che il governo potesse vendere la televisione analogica. A che serve istituire questi servizi sulla TV analogica se entro tre anni sarà destinata a scomparire?" ci chiede. Fleming? Ci dice inoltre che vorrebbe si lavorasse anche sui servizi audio per il teletext. [Inviate i vostri commenti a: inbox@headstar.com].



*14: GLI STANDARD SHROPSHIRE: Susan White, responsabile di una biblioteca accessibile, la Shropshire Libraries, ci scrive: "Sono interessata alla lettera del lettore statunitense relativa all'accesso ad internet (vedi "Accesso limitato", Nella casella della posta, nel numero scorso). Ha evidenziato un problema importante: i disabili visivi vivono per la maggior parte con un reddito fisso e, anche se possono acquistare un computer, spesso non possono permettersi l'accesso ad internet.


"Qui nel Regno Unito, il People's Network (Network Popolare, http://www.peoplesnetwork.gov.uk) fornisce il libero accesso ai computer e ad internet nelle biblioteche pubbliche. Qui alla biblioteca Shropshire abbiamo acquistato il software Supernova con sintesi vocale ed ingranditore per aiutare i disabili visivi ad utilizzare il computer".

[Inviate i vostri commenti a: inbox@headstar.com].



*15: RISPOSTE PER LIMA: Molti lettori ci hanno scritto inviando offerte di assistenza per la nostra lettrice Gina Bardelli da Lima, Perù, che aveva chiesto aiuto per creare un centro di informazioni e comunicazioni per i ciechi presso una biblioteca comunale.


La Fondazione ONCE per l'America Latina (FOAL) l'ha invitata ad inviare una proposta di progetto: se tale progetto corrisponderà ai loro criteri, potranno sostenerla. John Rae, presidente della Federazione Nazionale dei Ciechi: Avvocati per l'Uguaglianza, in Canada (http://www.nfbae.ca), suggerisce a Bardelli di contattare l'Ambasciata del Canada in Perù e domandare se l'Ente Canadese di Sviluppo Internazionale non potrebbe aiutarla, dal momento che in passato si è occupato di questioni relative alle disabilità.


Altre offerte di aiuto sono giunte da Estela Landeros-Dugourd, direttrice responsabile di programmi per persone affette da disabilità, dall'Organizzazione degli Stati Americani e da Robert Langford, presidente dei Servizi Internazionali per i Disabili Fisici del Texas. Ringraziamo tutti coloro che hanno offerto la loro assistenza.


[Fine della sezione due.]



*16: SEZIONE TRE: SERVIZIO SPECIALE

- LA VENDITA AL DETTAGLIO.


LA LOTTERIA DEI GRANDI MAGAZZINI

di Mel Poluck: mel@headstar.com


Comprare un nuovo computer o un nuovo telefono cellulare ai grandi magazzini può rivelarsi quantomeno difficile: bisogna faticare per stabilire quali sono i prezzi più convenienti o anche soltanto per attirare l'attenzione di uno dei commessi, che sono sempre occupatissimi.


Per i disabili visivi le difficoltà sono ancora maggiori, e spesso la situazione peggiora a causa della mancanza di conoscenza delle esigenze legate alla disabilità da parte dei dipendenti dei grandi magazzini.


La maggior parte dei disabili che utilizza un computer si basa su un numero ristretto di servizi specialistici per installare certi software particolari dopo l'acquisto del computer, spesso utilizzando le indicazioni del RNIB; però in primo luogo devono acquistare un computer, il che richiede solitamente una visita ad un centro commerciale.


"Non ricordo di essermi mai sentito in una situazione così alienante ed emarginante come quando ho tentato di acquistare qualcosa in un centro commerciale": così un lettore del Notiziario ha definito la sua esperienza di acquisto di un computer in uno dei centri del gruppo Dixons.


"I commessi si misero a parlare a raffica con grande entusiasmo, quando dissi loro che intendevo utilizzare il computer per scrivere musica. Mi dicevano: "C'è questo fantastico programma, permette di fare A, B, C . . . X, Y, Z? ma temo sia un programma visivo, perciò potrebbe avere dei problemi se tentasse di adoperarlo".


"D'altra parte, non conoscevano neppure la differenza tra l'attivazione vocale e l'emissione vocale! In altre parole, sapevano dirmi tutto sulle componenti di un PC che non sarei stato in grado di utilizzare e non sapevano nulla sulle componenti di software che per me, in quanto cieco, erano indispensabili. Non osai fare domande sulla tastiera. Penso che comperai il PC "nonostante" le informazioni ricevute al negozio, anziché grazie a esse. Ebbi l'impressione che i commessi pensassero che "i ciechi" mi avrebbero fornito un computer "speciale".


Non tutte le esperienze sono negative. Un'altra lettrice cieca ha ritenuto positiva la sua esperienza presso il negozio di telefonia cellulare "The Link", facente parte dello stesso gruppo di vendita Dixons.


"La commessa fu estremamente disponibile fin dall'inizio e mi mostrò una grande varietà di telefoni, facendo molta attenzione alla loro configurazione e alla facilità d'uso della tastiera. Quando ebbi scelto, la commessa mi dedicò parecchio tempo per mettere a punto il telefono, e non solo: mi mostrò come usarlo e mi permise di chiamare la linea fissa del negozio perché mi facessi un'idea. Quando uscii dal negozio mi resi conto che ero stata servita in maniera eccellente e mi sentii fiduciosa nelle mie capacità di utilizzare il telefono".


Questa differenza nel servizio è probabilmente causata dalle diverse tecniche di addestramento del personale a seconda dei vari negozi. Il gruppo Dixons (http://www.dixons-group-plc.co.uk), fra le cui consociate troviamo i negozi Currys e PC World, ha effettivamente un programma di addestramento del personale per quanto riguarda i prodotti, ma pare che un addestramento relativo alle disabilità non sia compreso.


Tuttavia, il gruppo ha una divisione che si occupa di disabilità e di tutti i problemi relativi all'accesso. Questa divisione lavora attualmente sulla verifica delle migliori soluzioni pratiche, assieme alla Commissione per i Diritti dei Disabili, ed ha recentemente effettuato un esperimento con "acquirenti misteriosi" assieme al gruppo POhWER, che si occupa della difesa dei disabili, per stabilire quanto siano accessibili i negozi.


Gli "acquirenti" formulavano un certo numero di domande ed effettuavano una quantità di acquisti e poi riferivano all'azienda le loro esperienze. Fra i 56 volontari disabili che hanno preso parte all'esperimento, soltanto uno di essi aveva un handicap visivo, ma il gruppo Dixons ha riconosciuto che l'esperienza di questo cieco ha messo allo scoperto alcune gravi deficienze.


Jane Dellow, coordinatrice del progetto, ha raccontato che il disabile visivo "aveva vissuto l'esperienza più traumatica". Il personale lo aveva trascurato per un lungo periodo di tempo, ed in alcuni negozi era stato condotto per mano e gli era stato detto di "guardare" i prodotti.


Queste scoperte porteranno ad un futuro miglioramento del modo di lavorare, ha dichiarato Dellow, specialmente per quanto riguarda l'addestramento del personale.


Le direttive della Commissione per i Diritti dei Disabili suggeriscono ai gestori dei negozi alcuni miglioramenti del loro modo di lavorare, come ad esempio fornire un addestramento corretto al personale, modificare o adattare le attrezzature potenzialmente utilizzate dai disabili nei grandi magazzini e rendere le informazioni di servizio e le istruzioni più accessibili, ad esempio mettendo a disposizione versioni in Braille delle stesse.


Secondo un portavoce del Consorzio Britannico dei Dettaglianti, la politica di tutti i punti vendita più importanti segue le direttive della Legge sulla Discriminazione dei Disabili, che prevede che i disabili visivi ricevano lo stesso tipo di assistenza al cliente fornito ai vedenti. Forse non sarà possibile addestrare tutti i membri del personale, ha dichiarato, ma la necessità di effettuare "miglioramenti ragionevoli" costituirà un incentivo a fornire un adeguato addestramento in questo settore.


La possibilità di ottenere informazioni in Braille è molto scarsa nei vari punti vendita. Queste informazioni vengono fornite nei punti vendita del gruppo Dixons e nella catena di negozi di telefonia cellulare T-Mobile (ex One2One), mentre presso i punti vendita della Time (azienda produttrice dei computer Tiny e dei computer Time e proprietaria della catena di centri commerciali Computer World) non sono assolutamente reperibili.


Tuttavia, la Time afferma che le corsie dei suoi centri commerciali sono mantenute sempre libere e che il personale viene incoraggiato a mostrare ai clienti i caratteri grandi, i video ingranditori e ad "aiutare i ciechi a visitare il negozio". In futuro tutti i rivenditori dovranno fare qualcosa di più, se vorranno essere in regola con la legge.


[Fine della sezione tre.]



*17: SEZIONE QUATTRO: ANALISI

- LE ARTI.


MUSEI SENZA PARETI.

Di Jemima Kiss jemimakiss@hotmail.com


La galleria Tate Modern ospita questo mese un seminario per i gestori dei musei e delle gallerie d'arte su come migliorare l'accesso ai disabili visivi ("Sfidare l'oculocentricità": così viene pubblicizzato il seminario): si tratta di un avvenimento assai gradito (vedi la storia n° 4 nel Notiziario di ottobre 2002).


Il settore dei musei britannici sta progredendo molto lentamente nell'adattamento delle collezioni alle esigenze dei visitatori con disabilità visive, anche se la Legge sulla Discriminazione dei Disabili del 1998 prevede che tutte le organizzazioni ed i servizi aperti al pubblico forniscano una maggiore accessibilità. Sebbene molte disposizioni previste dalla legge non saranno obbligatorie prima del 2004, attualmente pare proprio che esista un notevole divario fra i progressi effettuati e quelli richiesti ed il termine del 2004 sembra poco realistico.


Geof Armstrong, direttore del Forum Nazionale delle Arti per i Disabili (http://www.ndaf.org), che si prefigge lo scopo di stabilire pari opportunità per tutti gli aspetti delle arti, afferma che si tratta di un compito scoraggiante. Con circa 1.700.000 ciechi o disabili visivi nel Regno Unito, le istituzioni "sono così preoccupate dalle implicazioni che non prendono nessuna seria decisione", ci dice.


Anche quando vengono effettuati reali investimenti per promuovere l'accessibilità, i disabili visivi vengono spesso trascurati. Ad esempio, il Brighton Museum & Art Gallery ha recentemente investito 10 milioni di sterline in una ristrutturazione, migliorando l'accessibilità per i visitatori in sedia a rotelle e aggiornando le sale di esposizione con dispositivi interattivi, come schermi tattili e postazioni per l'ascolto. Ma nonostante queste nuove attrezzature, l'"accesso totale per i disabili" pubblicizzato dal museo non prevede facilitazioni di sorta per i visitatori con handicap visivi.


Questo museo costituisce un tipico esempio dei problemi affrontati dai visitatori ciechi o disabili visivi. La maggior parte delle gallerie deve usare una bassa illuminazione per proteggere le opere d'arte, a proibire ai visitatori di toccare i reperti esposti e a fornire guide audio che si basano sul presupposto di una capacità visiva totale per il visitatore che ne fruisce. Gli schermi tattili utilizzano caratteri piccoli su sfondi dai forti contrasti e risultano illeggibili per la maggior parte dei visitatori con disabilità visive, mentre le postazioni di ascolto presuppongono che il visitatore abbia letto i testi introduttivi collocati accanto alle opere esposte. Anche se il personale del Brighton Museum è molto volonteroso ed accompagna i disabili nel loro percorso all'interno del museo, molti visitatori ciechi preferirebbero avere attrezzature valide che permettano loro di visitare il museo in maniera indipendente.


Le guide audio standard per i visitatori privi di handicap forniscono informazioni di base sugli artisti e spiegazioni dei simbolismi e delle idee espresse nelle loro opere. I visitatori con handicap visivi hanno bisogno di descrizioni molto più pratiche, che consentano loro di crearsi una propria idea del contenuto e delle tecniche utilizzate in una data opera d'arte, ma hanno bisogno anche di una descrizione precisa ed accurata dei particolari di un'opera, per poterne comprendere l'essenza e l'atmosfera.


Alcune organizzazioni stanno lavorando su questi problemi. VocalEyes (http://www.vocaleyes.co.uk) è un'azienda britannica che si occupa di descrizioni audio e lavora principalmente nel settore delle performance teatrali e degli spettacoli dal vivo, utilizzando attori ben addestrati che descrivono in maniera concisa i particolari visivi, come le gag mute o i cambiamenti di scenario durante gli spettacoli. Nel tentativo di allargare questo servizio ad altri eventi artistici, recentemente VocalEyes ha collaborato con la Kettle's Yard Gallery di Cambridge e con la Whitworth Art Gallery di Manchester per produrre una guida audio accompagnatoria per una mostra di pittura e di bassorilievi dell'artista inglese Ben Nicholson. Assieme alle descrizioni, fornite tramite un microtelefono, vengono utilizzate immagini tattili per garantire ai disabili visivi di comprendere ogni opera d'arte nel suo complesso. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre a Manchester (per ulteriori informazioni, telefonare al numero 0161 2757450).


Anche alcune delle più importanti associazioni nazionali culturali britanniche hanno compiuto diversi progressi. Il British Museum (http://www.thebritishmuseum.ac.uk), ad esempio, offre non soltanto testi a forte contrasto sul suo sito web e guide stampate a caratteri grandi, ma anche un giro nelle gallerie delle sculture egizie e romane, con la possibilità di toccare i reperti, permettendo così ai visitatori disabili visivi un contatto diretto con gli oggetti esposti. Ha anche sviluppato un sistema di guida vocale per le Parthenon Galleries, dove è stata istituita una sezione tattile con il software "Tiresias" (http://www.cs.unc.edu/~hedlund/comp145/homes/blind3), che traduce gli antichi testi greci e latini in Braille.


Anche le diverse gallerie della Tate si stanno rinnovando. Oltre alle visite guidate con la possibilità di toccare i reperti, alle guide audio, alle guide stampate in caratteri grandi ed agli ausili per la lettura, come le telecamere con video ingranditore, il sito web iMap (http://www.tate.org.uk/imap) contiene immagini e dati che possono essere utilizzati con una stampante Braille per creare immagini a rilievo delle opere di Picasso e di Matisse. Il mese scorso, questo sito ha vinto il primo premio BAFTA (British Academy of Film and Television Arts - Accademia Britannica delle Arti Cinematografiche e Televisive) per l'accessibilità (vedi Notiziario, ottobre 2002). Nelle sei settimane successive alla presentazione di iMap, oltre 2.000 persone hanno scaricato i disegni presenti sul sito per trasformarli in immagini in rilievo, mentre i disabili visivi che visitano la galleria sono soltanto poche centinaia all'anno.


Caro Howell, curatore dei progetti speciali presso la Tate Modern, spiega che l'elemento più valido dei programmi di accesso è l'incoraggiamento di un rapporto personale con l'opera d'arte. "Non esiste un pensiero critico sull'istruzione fornita dalle gallerie d'arte in rapporto agli handicap visivi e mancano i metodi di sviluppo. Bisognerebbe enfatizzare maggiormente l'accesso alle opere dell'intelletto. La rete offre un'eccitante opportunità di esplorare le opere d'arte a fondo e in maniera individuale, e i disabili visivi possono scoprirle in maniera indipendente.


[Fine della sezione quattro.]



*18: SEZIONE CINQUE: UN FORMATO MIGLIORE

- INDAGINE FRA I LETTORI.


COME MIGLIORARE IL SERVIZIO.

Di Dan Jellinek dan@headstar.com


La nostra recente indagine fra i lettori relativamente al formato del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità ci ha fatto pervenire moltissime risposte valide. Il nostro attuale formato è stato approvato dalla maggioranza dei lettori, ma ora vorremmo proporvi di inserire alcune modifiche suggerite dai lettori stessi, a partire dal prossimo numero. Ci proponiamo anche di iniziare a sviluppare una bozza di "standard di accesso ai notiziari e-mail" che possa essere utilizzata anche da altri: troverete ulteriori particolari alla fine di questo articolo.


L'indagine sul formato è stata avviata in seguito al suggerimento di un nostro lettore, Peter Link, che proponeva di rimuovere i link dal testo degli articoli e di elencarli alla fine di ogni articolo.


Sembra però che questo suggerimento non sia stato apprezzato dalla maggioranza dei lettori. Fra le risposte pervenute, il 47% era a favore del mantenimento dei link come vengono riportati attualmente, mentre il 24% preferirebbe vederli collocati alla fine di ogni articolo. Un ulteriore 6% propone di riportare i link sia all'interno che alla fine degli articoli, mentre il 4% propone di inserire, alla fine del Notiziario, un elenco aggiuntivo di tutti i link presenti in tutti gli articoli. L'altro 19% non ha manifestato alcuna preferenza.


Di conseguenza non c'è una forte richiesta di cambiamenti nella presentazione dei link di rete, anche se in futuro, avendone la possibilità, intendiamo proporvi un esperimento, offrendo diversi formati, in maniera che i lettori possano scegliere il loro preferito. Ma non siamo in grado di dirvi con precisione quando riusciremo a fornire questa soluzione.


Sempre sull'opportunità di includere o meno gli indirizzi web completi, mantenendo ad esempio la dicitura "http://www" all'inizio degli indirizzi stessi, la stragrande maggioranza si è pronunciata a favore della conservazione del formato più esteso. I due terzi di coloro che ci hanno risposto (pari al 67%) preferiscono questo sistema, soprattutto perché alcuni pacchetti di software di posta elettronica, come Lotus Notes, sembrano considerare veri e propri link soltanto quelli dove l'indirizzo è riportato integralmente.


Un altro terzo (pari al 33%) di coloro che hanno risposto all'indagine preferirebbe eliminare le diciture "http://" e "http://www", a meno che l'indirizzo completo non sia diverso dalle normali formulazioni; di conseguenza abbiamo deciso di mantenere gli indirizzi completi, in modo da garantire l'accessibilità con qualsiasi tipo di software.


Sono stati circa una quindicina i lettori che ci hanno suggerito di produrre, assieme alla normale versione di testo, una semplice versione HTML del Notiziario, contenente i link diretti e quelli normalmente posti all'interno degli articoli principali. Pensiamo che sia una buona idea e, come per la collocazione alternativa degli indirizzi web, tenteremo di introdurre una versione di questo tipo come alternativa, quando e se le nostre risorse economiche ce lo permetteranno. Prenderemo in considerazione anche la creazione di una versione di Microsoft Word, dal momento che questo programma sembra funzionare anche meglio con alcune tecnologie di accesso.


La maggior parte dei lettori ha apprezzato l'utilizzo dell'asterisco per contrassegnare l'inizio degli articoli e delle sezioni, ma abbiamo ricevuto due suggerimenti per migliorare questo sistema che ci sono sembrati decisamente validi.


Un lettore ci suggerisce di passare dall'uso dell'asterisco a quello del simbolo # (detto anche "simbolo di quadratura"). Il motivo di questo suggerimento, afferma John Gardner che ci scrive dagli Stati Uniti, sta nel fatto che l'asterisco viene spesso usato come "jolly" nei motori di ricerca: perciò a volte può succedere che, cercando ad esempio "*1" inteso come inizio di un articolo, l'asterisco venga scambiato per un jolly e il cursore si sposti in tutti i punti dove c'è un carattere subito dopo "1".


"Immagino che tutti possano cercare e trovare #1 ma che molti motori di ricerca non riescano a trovare *1", spiega Gardner. Perciò, a meno che qualche lettore non ci contatti spiegandoci i motivi per cui sarebbe meglio non farlo, vi proponiamo di effettuare questo cambiamento già a partire dal prossimo numero.


Un'ulteriore miglioria ci viene suggerita dal lettore canadese Gerry Chevalier, che ci scrive: "Ho apprezzato molto l'utilizzo del carattere speciale "*", perché mi permette di utilizzare il motore di ricerca FIND-NEXT (trova il prossimo) nel mio software di posta elettronica. Tuttavia vorrei suggerirvi di utilizzare "***" per contrassegnare le sezioni principali, "**" per le sezioni semplici e "*" per ogni singolo articolo. In questo modo potrei ad esempio cercare "***" se volessi saltare un'intera sezione".


Pensiamo che questa sia una buona idea, utilizzando il carattere # anziché l'asterisco, pertanto dal prossimo numero utilizzeremo ### all'inizio del Notiziario e all'inizio delle note alla fine del Notiziario, ## per l'inizio di una nuova sezione e # come simbolo di inizio di ogni singolo articolo.


Vi proponiamo altri quattro suggerimenti relativi al formato o allo stile per una migliore accessibilità, che contiamo di adottare oltre a quelli che già utilizziamo, ad esempio:


- Tutti i paragrafi devono terminare con un punto fermo, anche se l'ultima parola è l'indirizzo di un sito web o di una casella e-mail.


- Non vanno mai utilizzate le parentesi <> per gli indirizzi web.


- Se possibile, ci proponiamo di scrivere le parole o le frasi composte separando i termini, ad esempio scrivendo "home page" anziché "homepage", perché le parole composte possono creare confusione negli screen reader, che le pronunciano in maniera strana.


- Intendiamo ridurre al minimo il testo introduttivo all'inizio di ogni numero del Notiziario, per iniziare subito il Notiziario stesso.


Ecco tutto. Ringraziamo di cuore coloro che ci hanno risposto; oltre a inserire queste modifiche fin dal prossimo numero, come abbiamo già spiegato, ci proponiamo anche di creare una bozza di "standard di accesso ai notiziari e-mail", che verrebbe continuamente perfezionata in seguito ai vostri suggerimenti ed adottata da altre organizzazioni che potrebbero ritenerla utile. Headstar, l'editore del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, sarà lieto di condividere questo standard con qualunque altro ente si rivelasse interessato. Se intendete sostenere questo progetto, vi preghiamo di contattare Dan Jellinek, direttore del Notiziario, all'indirizzo dan@headstar.com. La prima bozza di standard di accesso verrà pubblicata in rete il mese prossimo e nel prossimo numero del Notiziario troverete tutti i particolari.


[Fine della sezione cinque.]



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[Fine del notiziario.]