La redazione del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità augura a tutti I suoi lettori buone feste.


+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA'.

- NUMERO 36, DICEMBRE 2002.



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Tutti i particolari sono riportati alla fine del notiziario.

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NOTA: Il presente Notiziario è conforme allo Standard accessibili TEN (Text Email Newsletter - Bollettino E-Mail in formato di Testo). Ad esempio, tutti i titoli iniziano con un segno +, il che costituisce un cambiamento rispetto ai numeri precedenti, per i quali abbiamo usato il simbolo *, e tutti gli articoli sono numerati sia in elenco che nel testo del Notiziario. Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.headstar.com/ten



++NUMERO 36 IN QUESTO NUMERO


- Sezione uno: Notizie.


01: Sovvenzione in euro per un progetto di assistenza virtuale

- finanziamento del linguaggio ordinario.


02: Una fenice risorge dalle ceneri del progetto cinematografico

- L'Associazione Cinematografica rilancia le descrizioni audio.


03: E-mail vocali da cellulare e telefoni parlanti

- come ascoltare i messaggi.


04: Aumento dei finanziamenti per l'Anno Europeo

- il progetto delle biblioteche conquista una quota dei finanziamenti.


05: CareFirst - l'accessibilità in secondo piano?

- nasce un consorzio accessibili ai servizi sociali.


06: Il Notiziario Internazionale sull'Accessibilità adotta gli standard dei bollettini elettronici.

- vi invitiamo a commentare la nostra nuova iniziativa.


Notizie in breve: 07: Un gioco di guida; 08: Relazioni sulla tecnologia Braille; 09: Premi della Biblioteca Nazionale; 10 Un nuovo lettore per Word; 11: La decisione della Commissione per i Diritti.


Sezione due: "Nella casella della posta" - il forum dei lettori

- 12: Come fare acquisti; 13: Ricordi di un museo; 14: Si richiede un consiglio; 15: Come registrare la musica per la danza.


Sezione tre: Intervista a Maria Eagle

- Un ministro con una missione: Dan Jellinek parla con Maria Eagle, Ministro inglese per le Disabilità, su come ottenere per tutti l'accesso al lavoro, all'istruzione ed alla rete.


Sezione quattro: Servizio Speciale - L'Istruzione

- La lotta per il riconoscimento: se tutto va bene, i primi insegnanti qualificati in tecnologie accessibili verranno ufficialmente riconosciuti prima di Natale, ci racconta Phil Cain. Sono finiti i tempi del Far West?


Sezione cinque: Servizio Speciale - La TV digitale

- Il laboratorio in poltrona: Si cercano volontari disposti a sedere su un divano e guardare la televisione, allo scopo di identificare i molteplici problemi di questo mezzo. Mel Poluck scopre come una squadra di ricercatori britannici effettuerà un'indagine guardando attraverso uno specchio monodirezionale.


[Fine dei contenuti.]



++SEZIONE UNO: NOTIZIE.


+01: SOVVENZIONE IN EURO PER UN PROGETTO DI ASSISTENZA VIRTUALE.


La Commissione Europea ha conferito una sovvenzione di svariati milioni di euro - una delle sovvenzioni più notevoli mai elargite - ad un gruppo di accademici, aziende del settore tecnologico ed enti assistenziali che si occupano di disabilità sensoriali, per la creazione di un "assistente personale virtuale" accessibile a tutti per mezzo di un telefono cellulare.


Il progetto "FASiL" ("Flexible and adaptive spoken language and multi-modal interface" - "Interfaccia flessibile ed adattabile vocale e multimodale" - http://www.fasil.co.uk/fasil.htm) riceverà dalla Commissione la somma di 3,5 milioni di euro in due anni, mentre altri 2,9 milioni di euro verranno stanziati dai membri di questo gruppo di ricerca. Questo consorzio è gestito dall'azienda britannica Vox Generation, che si occupa di tecnologia del linguaggio, dal gruppo SpeechWorks, specialista in linguaggi, dalla Portugal Telecom, dal gruppo di consulenze Cap Gemini Ernst & Young, dall'organizzazione di ricerca Media Lab del MIT e dagli enti assistenziali RNIB e RNID.


Entro due anni, questo gruppo spera di riuscire a sviluppare un prototipo di sistema in grado di permettere agli utenti di avere accesso alle funzioni di posta elettronica, di messaggi vocali, di calendario e di rubrica per mezzo di un telefono cellulare, utilizzando esclusivamente il linguaggio corrente o simboli visivi.


Secondo Keith Gladstone, direttore della ricerca tecnologica del RNIB, il contributo di 200.000 sterline erogato da questo ente assistenziale, assieme a quello elargito dal RNID, permetterà alle organizzazioni di influire sugli sviluppi di questa nuova tecnologia. Oltre a costituire un potenziale vantaggio per le persone affette da handicap sensoriali, FASiL è diretto ad una serie di aziende, fra cui le case automobilistiche, per l'utilizzo a bordo delle vetture, come pure ai call centre e alle banche.


Anche se il progetto non è finalizzato alla creazione di un prodotto immediatamente inseribile sul mercato, i partner commerciali sperano di poter prima o poi commercializzare questa tecnologia. Gladstone ha affermato che il RNIB farà sì che ogni prodotto inseribile sul mercato soddisfi anche le esigenze dei disabili visivi.



+02: UNA FENICE RISORGE DALLE CENERI DEL PROGETTO CINEMATOGRAFICO.


L'Associazione Cinematografica Britannica (http://www.filmcouncil.org.uk) ha lenito la delusione del recente rifiuto di sovvenzionare un progetto da sei milioni di sterline, relativo all'accessibilità ai cinema nazionali, rivelando l'esistenza di un nuovo progetto da 900.000 sterline volto ad incentivare le descrizioni audio ed altre tecniche per favorire l'accessibilità.


L'Associazione verserà al nuovo progetto 500.000 sterline, prelevate dalle sovvenzioni provenienti dalla Lotteria Nazionale, mentre altre 410.000 verranno richieste all'industria cinematografica.


Di questa cifra totale, l'Associazione Cinematografica verserà oltre 350.000 sterline ai gestori di sale cinematografiche ed ai distributori dei film perché i cinema siano attrezzati con le nuove apparecchiature in grado di assicurare l'accessibilità. Se si otterranno altri finanziamenti, 75 cinema (uno su dieci nel Regno Unito) potranno essere resi accessibili alle persone affette da disabilità visive ed uditive.


Altre 60.000 sterline saranno destinate alle pellicole con meno di 100 copie di diffusione, per le modifiche volte a garantirne l'accessibilità; anche per questo si stanno cercando ulteriori finanziamenti. Del denaro rimanente, 40.000 sterline verranno spese in lavori di ricerca e sviluppo sulle tecnologie di sottotitolazione e 50.000 sterline saranno utilizzate per il sostegno finanziario dei servizi di informazione in rete relativi alla cinematografia ed accessibili ai disabili, come pure per la creazione di una politica ad ampio spettro sulle disabilità da parte della stessa Associazione (consultare il sito http://fastlink.headstar.com/fc).


Questa risoluzione è stata presa a seguito della controversa decisione, da parte dell'Associazione Cinematografica, di rifiutare un progetto su scala nazionale da 6 milioni di sterline, che prevedeva l'installazione di descrizioni audio e di attrezzature per la sottotitolazione in tutte le sale cinematografiche (vedi Notiziario, numero 35). Si spera che i lavori di installazione delle nuove attrezzature possano iniziare entro l'estate del 2003.


Tuttavia, l'Associazione deve ancora decidere quale sia la tecnologia più adatta da utilizzare per gran parte di questo lavoro. Il sistema già disponibile in un ristretto numero di sale cinematografiche utilizza CD-Rom per distribuire e per inserire le descrizioni audio (Digital Theater Systems - http://www.dtsonline.com/cinema). In ogni caso, la Dolby Laboratories sta sviluppando una tecnologia alternativa che potrebbe distribuire le descrizioni audio online ai diversi cinema (http://fastlink.headstar.com/dolby). "Speriamo di riuscire ad installare i primi sistemi in gennaio": così ha dichiarato uno dei portavoce al Notiziario Internazionale sull'Accessibilità. "Potenzialmente questi sistemi potrebbero essere utilizzati per tutte le 2.500 sale cinematografiche presenti in Gran Bretagna ed equipaggiate con sistemi Dolby Digital".


Una terza soluzione innovativa sviluppata dalla Scientific Generics (http://fastlink.headstar.com/gen) prevede la trasmissione di descrizioni audio e sottotitoli ai telefoni cellulari ed ai computer portatili: questi sistemi però devono ancora essere collaudati.



+03: E-MAIL VOCALI DA CELLULARE E TELEFONI PARLANTI.


Un servizio che consente agli utenti disabili visivi di ascoltare i messaggi di posta elettronica per mezzo di un telefono cellulare, di un apparecchio digitale ausiliario personale o di un telefono fisso in qualunque parte del mondo, è attualmente in fase di collaudo da parte dell'azienda specialista in telefonia cellulare Message Earth (http://www.messageearth.com) assieme al gruppo Nokia, produttore di apparecchiature elettroniche, ed al RNIB.


L'esperimento "Nokia One" (http://www.messageearth.com/rnib) permette anche l'invio di messaggi di posta elettronica tramite impulso vocale. Si prevede che il collaudo terminerà all'inizio del prossimo anno e, se avrà avuto successo, il RNIB è intenzionato a lanciare un servizio dal vivo, al costo di circa 15 sterline mensili.


Questo schema si avvale di tecnologie preesistenti, come le infrastrutture senza fili della Global System for Mobile Communications (GSM) e della Code Division Multiple Access (CDMA). Gli utenti potranno scegliere fra i messaggi di testo tipo SMS, l'accesso senza fili Wireless Access Protocol (WAP) o l'attivazione vocale dal loro telefono cellulare o dal telefono fisso di casa per inviare e ricevere dati da un computer remoto. Non sarà necessario l'acquisto di ulteriori apparecchiature.


All'esperimento partecipano 15 volontari, vedenti e non vedenti, con vari livelli di conoscenza delle tecnologie utilizzate. Un sistema analogo era stato lanciato dalla Message Earth in Finlandia nel mese in corso, assieme alla Federazione Finlandese dei Disabili Visivi (http://www.nkl.fi/english).


Nel frattempo, la Vodafone UK ed il RNIB lanceranno un "telefono parlante" nel prossimo gennaio: si tratta di una combinazione fra il Nokia Communicator 9210i e il software TALX, di produzione tedesca (consultare il sito http://fastlink.headstar.com/vod, e per maggiori informazioni sulla tecnologia TALX vedi Notiziario, settembre 2001).


Le due organizzazioni hanno inoltre costituito un consorzio, nel quale ognuna garantirà la formazione del personale dell'altra relativamente all'accessibilità e ai prodotti e servizi della telefonia mobile. Per ulteriori informazioni sui prodotti e sui servizi per i disabili forniti dalla Vodafone, inviare una e-mail a: disability.access@vodaphone.co.uk.



+04: AUMENTO DEI FINANZIAMENTI PER L'ANNO EUROPEO.


'"Windows on the world of ICT" (Finestre sul mondo dell'ICT), un progetto con sede nel Warwickshire istituito per aiutare i disabili visivi ad utilizzare le tecnologie accessibili nelle 42 biblioteche pubbliche di questa contea inglese, è uno dei 93 progetti lanciati la scorsa settimana nell'ambito della partecipazione del Regno Unito all'Anno Europeo delle Persone Disabili 2003 (http://www.eypd2003.org).


"Nelle contee rurali come la nostra, le persone possono ritrovarsi molto isolate. Personalmente conosco diverse persone che vorrebbero frequentare una biblioteca e trarrebbero un notevole vantaggio dal nostro progetto" ha affermato John Davis, collaboratore al progetto con l'Associazione dei Ciechi del Warwickshire.


Nell'insieme, questi progetti hanno ricevuto una sovvenzione di 1,3 milioni di sterline da un fondo del governo britannico per l'Anno Europeo che ammonta a 2.300.000 sterline; il rimanente milione di sterline verrà collocato entro la fine del presente mese.


Fra I progetti a livello nazionale troviamo un progetto per un parlamento dei disabili inglesi, presentato dall'Associazione dei Disabili Britannici (http://www.bcodp.org.uk) mentre fra quelli regionali ne troviamo uno dell'Associazione dei Sordociechi Scozzesi (http://www.deafblindscotland.org.uk). Per l'elenco completo dei progetti approvati consultare il sito: http://www.disability.gov.uk/euro/successful.html.



+05: CAREFIRST - L'ACCESSIBILITA' IN SECONDO PIANO?


Un gruppo di 13 enti locali che utilizzano uno dei principali sistemi di gestione di software per i servizi sociali si è associato lo scorso mese al RNIB e al gruppo che ha creato questo sistema per studiare il modo di migliorarne l'accessibilità, a seguito dei pareri negativi riportati dai media.


Il Consorzio "CareFirst" per l'Accessibilità (http://www.cfaccess.org.uk) si è costituito circa due anni dopo che il programma "In Touch" del 4° Canale Radiofonico della BBC (http://www.bbc.co.uk/radio4/factual/intouch.shtml) aveva reso noto che alcuni problemi accessibili al software prodotto dalla OLM Systems (http://www.olmsystems.co.uk) avevano impedito ad un disabile visivo di ottenere un impiego presso i servizi sociali di Glasgow.


Secondo Ruth Loebl, rappresentante del RNIB all'interno del Consorzio, i membri hanno raccolto circa 20.000 sterline destinate alla stesura di programmi mirati a consentire al diffusissimo software di lettura JAWS di accedere al sistema. Ogni ente membro del consorzio contribuisce con una somma stabilita in base al numero di dipendenti con disabilità visive e che verrà in seguito risarcita dal programma "Accesso al Lavoro" del Ministero del Lavoro e delle Pensioni.


Uno dei molti problemi accessibili affrontati da CareFirst consiste nell'impossibilità di accedere al software tramite tastiera, ci spiega Loebl, anche se la OLM Systems si è impegnata ad ottemperare alle direttive sull'accessibilità quando aggiungerà nuovi moduli al suo sistema.


Loebl ha dichiarato di sperare che il consorzio possa sciogliersi entro due anni perché tutti i problemi saranno stati risolti per quell'epoca. "La soluzione sta nella volontà da parte dell'azienda produttrice di cambiare i metodi di sviluppo. Questo problema non può essere affrontato soltanto dalla parte del cliente", spiega.



+06: IL NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITA' ADOTTA GLI STANDARD DEI BOLLETTINI ELETTRONICI.


Headstar, la casa editrice del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, ha lanciato oggi una nuova bozza di standard per un notiziario e-mail accessibile in formato di testo basato sullo Standard TEN (http://www.headstar.com/ten).


Derivato dal nostro lavoro triennale con il presente notiziario e dai suggerimenti ricevuti dai lettori durante la nostra recente inchiesta (vedi Notiziario, Novembre 2002), questo standard copre tutti gli aspetti del notiziario, da come elencare gli articoli all'interno di ogni numero ai formati preferiti per gli indirizzi web e ai modi di dividere il notiziario stesso in diverse sezioni.


Saremmo lieti di ricevere ulteriori pareri su questo standard e vorremmo invitare i singoli lettori e le organizzazioni che lo ritengono utile per il loro lavoro ad inviarci le loro adesioni. Per questo vi chiediamo soltanto di comunicarci se trovate utile questo standard e se lo approvate; fateci sapere anche in che modo lo utilizzate (vi preghiamo di inviare una e-mail all'indirizzo ten-standard@headstar.com). Tutti i nominativi di coloro che approvano questo nuovo standard verranno riportati sulla pagina web citata all'inizio del presente articolo.



++NOTIZIE IN BREVE.


+07: INNOVAZIONE PER LA GUIDA: Drive, la versione inglese dell'audiogioco olandese "Snellen" relativo alla guida, è stata lanciata sul mercato il mese scorso per il collaudo. I guidatori devono sedersi accanto all'ostinato co-pilota Bob e spingere al massimo un veicolo che guadagna velocità raccogliendo una serie di razzi: http://drive.soundsupport.net.


+08: RELAZIONI DANESI: Le relazioni del seminario "Il Braille nell'era digitale", tenutosi a Copenhagen nell'aprile di quest'anno (vedi Notiziario, maggio 2002) possono ora essere scaricate in formato HTML o Word. La conferenza auspicava l'insegnamento del Braille ai bambini in un ambiente ricco di stimoli multimediali: http://www.ibos.dk/braille.


+09: UN DESIGN VISIONARIO: "Compass", il sito web del British Museum

(http://www.thebritishmuseum.ac.uk/compass), una guida online alle collezioni raccolte, è stato uno dei cinque vincitori del premio Visionary Design (Un Design Visionario), conferito dalla Biblioteca Nazionale dei Ciechi e sponsorizzato dalla Barclays. Per l'elenco completo dei siti, consultare: http://www.nlbuk.org/news.


+10: LETTORE DI WORD: Un software poco costoso e scaricabile, in grado di leggere ad alta voce agli utenti i documenti in formato Word, è stato immesso sul mercato dalla 20/20 Speech (http://www.2020speech.com), una ditta di proprietà del gruppo QinetiQ di tecnologie innovative (precedentemente chiamato Ente del Governo Britannico per la Valutazione e la Ricerca nel Settore della Difesa) e dell'azienda NXT plc. "Type2Talk" costa meno di 15 sterline: http://www.type2talk.com.


+11: ACCORDO PER LE GARANZIE: La Commissione Britannica per i Diritti dei Disabili ha aiutato un disabile visivo ad ottenere da un grande magazzino di elettrodomestici i documenti di garanzia di un prodotto in Braille. Il grande magazzino, che non possiamo nominare a causa di un accordo di riservatezza, sta ora progettando una serie di standard di servizio con l'aiuto della Commissione. La home page della Commissione è reperibile presso il sito http://www.drc-gb.org.


[Fine della Sezione uno.]



++SEZIONE DUE: "NELLA CASELLA DELLA POSTA"

- IL FORUM DEI LETTORI.

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte a mezzo e-mail a: inbox@headstar.com.


+12: OPZIONI SUGLI ACQUISTI: La nostra lettrice Jane Fleming ci invia i suoi commenti sul nostro articolo relativo all'assistenza ai clienti nei grandi magazzini di prodotti tecnologici di largo consumo (vedi Notiziario, Novembre 2002): "Curiosare nei grandi magazzini ed ascoltare le persone che si intendono di computer può essere un modo di ottenere informazioni sull'hardware. Ma le persone che non dispongono di un reddito alto (come me, che ho solo la pensione di invalidità) devono essere in grado di trovare un negozio che venda computer di seconda mano, magari apprendendolo dai giornali; sapere come il computer funziona è una cosa che verrà in seguito.


"Si possono trovare computer non troppo cari con modem esterni, specialmente nei negozi che li riparano, come in quello presso casa mia; oppure si può visitare un grande magazzino di domenica assieme a un amico in grado di dare tutte le spiegazioni necessarie. Io non andrei mai da Dixons, PC World o posti del genere: sono venditori, non consulenti. E' possibile utilizzare il computer in biblioteca e trovarne uno a buon mercato nei posti vicino a casa. La gente non dovrebbe pensare che un computer non è adatto ai disabili visivi, ai ciechi certificati o alle persone anziane. Non è affatto vero: andate in biblioteca".



+13: SUONI DISCORDANTI: A seguito del nostro articolo sull'accessibilità della tecnologia utilizzata da musei e gallerie d'arte, Clive Lever di Maidstone, nel Kent, un cieco appassionato di radio ed ex-collaboratore del nostro Notiziario, ci racconta una storia di due sfortunate visite all'Archivio Nazionale dei Suoni (NSA) della Biblioteca Britannica - quella che si potrebbe definire la visita culturale ideale per un cieco.


"Ho visitato il NSA all'inizio degli anni '90, quando la sede era ancora in Museum Street. C'erano tutti i libri possibili e immaginabili sulla musica, tutte le riviste musicali possibili e immaginabili, programmi radiofonici che risalivano ai primi tempi della radio, uno scanner senza sintesi vocale e nessun tipo di suono. Nessun membro del personale era disponibile per dare assistenza, insomma una cosa tipo "acqua, acqua dappertutto, e neanche una goccia da bere".


"Alla fine degli anni '90, nonostante la mia esperienza precedente, ci sono ritornato, sapendo che il NSA si era trasferito in un edificio più moderno. Tuttavia, tutte le stazioni di ascolto prevedevano la consultazione di uno schermo; ad esempio, era possibile ascoltare in cuffia le registrazioni di celebri voci del passato, ma i loro proprietari erano identificabili soltanto visivamente. Per scoprire quali registrazioni sonore si potevano ascoltare presso la biblioteca, bisognava iscriversi e pagare la relativa tassa. Ho chiesto se, pagando la tassa, avrei ricevuto una certa assistenza quando mi fossi recato alla sezione della biblioteca riservata agli iscritti, in modo da poter sapere quali erano gli articoli disponibili a catalogo, ma nessuno è stato in grado di rispondermi.


"Il messaggio era chiaro: prima paga, poi domanda di nuovo e spera in bene. Non c'erano opuscoli in Braille ed ho sentito persone affette da altre disabilità lamentarsi della scarsità di posti per permettere ai visitatori di sedersi e riposarsi. Questo sembra confermare le conclusioni del vostro articolo: spesso, anche se si spende molto denaro per modernizzare questi musei, i disabili visivi vengono trascurati. Ma che scusa può trovare l'Archivio Nazionale dei Suoni per la sua assoluta visualità?


"L'ultima volta che ho visitato il NSA è stato nel 1999 e poi ci sono ritornato altre due volte, ogni volta con un diverso accompagnatore vedente, che non è stato in grado di comprendere perché l'esperienza non era stata positiva al 100% e pertanto se ne è andato ritenendomi un ingrato ed un brontolone. Sicuramente non ci tornerò se prima non avrò ottenuto prove inequivocabili che le cose sono cambiate drasticamente e per il meglio!".



+14: CONSIGLI PER IL SOFTWARE: Sul tema delle biblioteche, Mary Gwynne del Municipio di Swansea ci scrive per domandarci dove il municipio possa ottenere una consulenza sul software necessario per i computer ed i punti informazione ed accessibile al pubblico che frequenta le biblioteche. Vogliate inviare le vostre risposte all'indirizzo inbox@headstar.com.



+15: NASTRI PER TOUCHDOWN: Katy Dymoke, del gruppo artistico Touchdown Dances, con sede a Manchester, che gestisce laboratori di danze tradizionali e progetti per disabili visivi di ogni età, ci manda una richiesta di attrezzature.


"Stiamo cercando un apparecchio in grado di registrare simultaneamente su più nastri. Non importa che sia nuovo o di seconda mano: c'è qualcuno in grado di aiutarci? Abbiamo anche un nuovo sito web con una versione in formato solo testo, che speriamo sarà pronto per Natale". Vogliate inviare le vostre risposte all'indirizzo touchdd@aol.com.


[Fine della Sezione due.]



++16: SEZIONE TRE: INTERVISTA

- MARIA EAGLE.


UN MINISTRO CON UNA MISSIONE

di Dan Jellinek dan@headstar.com.


Quando Maria Eagle è stata nominata ministro inglese per le disabilità dopo la nuova vittoria dei Laburisti nell'estate 2001, molte persone hanno espresso un certo scetticismo sulla possibilità che una persona non disabile fosse in grado di difendere i diritti dei disabili in maniera credibile.


Una delle classiche domande che le sono state fatte nei primi tempi, durante una discussione online sul sito "Youreable.com", ad esempio, è stata la seguente: "Vorrebbe avere un uomo come ministro per le problematiche femminili? Quali sono le sue credenziali perché lei possa lavorare con i disabili?".


Eagle ha risposto raccontando le sue passate esperienze come avvocato nel settore delle discriminazioni sul posto di lavoro e dichiarando di essere una persona "che ha combattuto strenuamente molti anni per far sì che la politica e la pratica del Partito Laburista avessero sempre le pari opportunità in primo piano".


Eagle, parlamentare per Liverpool Garston, si è laureata in legge nel 1992 e si è specializzata in legislazione del lavoro, come avvocato di parte civile nelle cause di lesioni personali, negligenza da parte del personale medico e assegnazione di alloggi popolari. E' diventata parlamentare per la prima volta nel 1997, divenendo ben presto il simbolo delle lotte per i problemi di coscienza, quando il governo ha adottato il suo disegno di legge contro gli allevamenti di animali da pelliccia. Da allora si è battuta per la presentazione di liste elettorali esclusivamente composte da donne, tanto più che lei stessa è stata eletta da una lista di questo tipo.


Si potrebbe anche parlare di una tendenza familiare a difendere le pari opportunità: anche la sua gemella identica, Angela, è un collaboratore del governo presso il Ministero degli Interni, con un programma volto a promuovere l'uguaglianza razziale e comunitaria e l'ingresso in Europa.


Data la sua formazione nel settore della legislazione del lavoro, non sorprende che una delle principali crociate personali di Eagle sia stata quella di incentivare le prospettive occupazionali delle persone affette da disabilità, con la presentazione nello scorso mese di una nuova proposta legislativa: "Le vie del lavoro: come aiutare le persone a trovare un impiego".


Il mese scorso Eagle ha contattato Techshare (http://www.rnib.org.uk/techshare), la conferenza annuale del RNIB sull'accesso alla tecnologia da parte dei disabili visivi, ed in seguito ha discusso con il Notiziario Internazionale sull'Accessibilità relativamente al significato delle nuove politiche.


"Le persone che ricevono una pensione di invalidità spesso non sono considerate come persone in cerca di lavoro, anche se molte di loro, comprese persone che sono diventate ipovedenti o cieche, erano intenzionate a tornare a lavorare quando hanno iniziato a ricevere la pensione, ma poi hanno finito col rinunciarvi", ha dichiarato.


"La proposta di legge prevede un programma intensivo di aiuto a queste persone, con consulenti personali, programmi specializzati di assunzione ed incentivi economici, come un sussidio settimanale di 40 sterline per il "ritorno al lavoro" se la persona in questione guadagna meno di 15.000 sterline.


"Il progetto prevede l'assistenza alle persone che desiderano lavorare. Come Stato non abbiamo mai fatto nulla del genere, abbiamo escluso i ciechi dal mercato del lavoro, ma molti di loro sarebbero ben lieti di poter lavorare".


Per questo progetto di inserimento al lavoro verranno erogati 97 milioni di sterline, che andranno a finanziare sei progetti pilota in Gran Bretagna a partire dalla fine del 2003. Questa decisione coincide con un rafforzamento generale dei diritti civili dei disabili, ad esempio con l'estensione delle normative del DDA (Disability Discrimination Act, Legge sulla Discriminazione dei Disabili) alle ditte con meno di 15 dipendenti. Esiste inoltre il SENDA (Special Educational Needs and Disability Act 2001, Legge del 2001 sulle Speciali Necessità Didattiche e sulle Disabilità), che a partire dal settembre di quest'anno ha dichiarato illegale qualsiasi discriminazione contro gli studenti disabili a qualsiasi stadio del percorso didattico, compresa l'accessibilità ai computer e alle altre tecnologie utilizzate in classe.


"Alcuni luoghi sono migliori di altri, ma nel complesso gli insegnanti, i genitori e gli studenti sono intenzionati a far funzionare bene il SENDA", ha dichiarato Eagle al Notiziario.


"In passato ci sono state molte esperienze positive e molti miglioramenti a livello individuale, ma fino a settembre la discriminazione era considerata legale, perciò saranno in parecchi a dover partire da zero.


"Il Ministero per l'Istruzione e la Scienza sta portando avanti molti complessi programmi informatici, fornendo l'accesso agli alunni ed alle scuole, e c'è bisogno di migliorare l'accessibilità a questi progetti. Gli enti locali preposti all'istruzione hanno ricevuto nuovi finanziamenti per ottemperare al SENDA, ma il problema principale spesso non è costituito dal costo: sta semplicemente nel pensarci al momento giusto".


Se le scuole o i college dovessero continuare a praticare discriminazioni, dichiara Eagle, esiste ora la possibilità di un'azione legale, considerando le nuove facoltà garantite ai genitori. "Con il SENDA, un'azione legale è decisamente possibile. Non in prima istanza, ma se i genitori ritengono che i loro figli non possano entrare in una scuola di prim'ordine perché fatti oggetto di discriminazioni, come ultima possibilità si può ricorrere all'azione legale".


Interrogata sull'applicabilità della DDA all'accessibilità ai siti web, un argomento attualmente molto dibattuto, Eagle ha dichiarato che in molti casi questa legge potrebbe essere applicata.


"Se la legge dovesse specificare ogni singolo argomento, saremmo ancora occupati a redigerla. Ma se quei siti web sono provider di servizi, devono ottemperare ad essa. Perciò, anche se la rete non è esplicitamente menzionata nella legge, non significa che ne sia esclusa e sarebbe sbagliato presumerlo.


"E in ogni caso, perché mai qualcuno dovrebbe desiderare di escludere più di otto milioni di persone dal proprio sito web?".


NOTA: Il sommario e la versione integrale del progetto di legge "Le vie del lavoro: come aiutare le persone a trovare un impiego" sono reperibili in formato pdf presso il sito: http://www.dwp.gov.uk/consultations/consult/2002/pathways.

Il sommario è disponibile anche in Braille, su audiocassetta, su CD-ROM e stampato in caratteri grandi, è gratuito e lo si può richiedere telefonando al numero 020 8867 3201 e citando il codice PTW1. Si possono inviare domande tramite posta elettronica all'indirizzo pathwaystowork@dwp.gsi.gov.uk entro il 10 febbraio 2003.


[Fine della Sezione tre.]



++17: SEZIONE QUATTRO: SERVIZIO SPECIALE

- L'ISTRUZIONE


LA LOTTA PER IL RICONOSCIMENTO

di Phil Cain phil@headstar.com.


Poiché esistono poche norme in grado di impedire agli istruttori di tecnologie accessibili incompetenti o privi di scrupoli di sfruttare la necessità di istruzione e di assistenza dei disabili visivi, la guida più affidabile ad un'istruzione di buon livello è stata fino ad oggi la raccomandazione a livello personale.


Il primo corso riconosciuto di abilitazione per gli insegnanti di tecnologie per le disabilità visive mira a risolvere questo problema, tramite il conferimento ai suoi primi studenti di una certificazione prima di Natale. Si tratta del Corso di Abilitazione per Istruttori, conferito dall'Associazione Informatica Britannica dei Ciechi (BTCS - http://www.bcab.org.uk/btcs).


Esistono altri corsi di istruzione, specialmente negli Stati Uniti, ma quello del BCTS è l'unico corso in cui gli istruttori ricevono una certificazione che li abilita all'insegnamento e non soltanto all'assistenza.


Steve Plumpton, direttore del progetto del BCTS, ci racconta che le iscrizioni sono iniziate nel settembre dello scorso anno e che da allora circa dieci gruppi di 4-6 persone hanno frequentato questo corso. Si presume che circa 20 studenti riceveranno il diploma per Pasqua, mentre i primi due dovrebbero ottenerlo entro il mese in corso, in base al risultato dell'esame finale, che avrà luogo il 19 dicembre.


Gli studenti hanno la certezza di non poter essere bocciati definitivamente, perché possono ritentare l'esame in un secondo momento. Come accade con i corsi certificati NVQ (National Vocational Qualification - Qualificazione Professionale Nazionale), si viene promossi o si ricevono istruzioni relative ai piccoli o grandi cambiamenti da mettere in atto prima di fare un nuovo tentativo.


Attualmente sono disponibili due tipi di corso, uno per insegnanti esperti e uno per principianti. La differenza principale fra i due corsi sta nella loro velocità: ad esempio, per il corso per principianti è previsto un seminario di addestramento iniziale di cinque giorni anziché di tre.


C'è anche un'altra importante differenza fra i due corsi: il costo. Quello per principianti costa 1.000 sterline mentre quello per insegnanti esperti costa 1.500 sterline.


Tuttavia, secondo Les Molyneux, un insegnante esperto in IT che ha frequentato il corso di tre giorni, non vale la pena di tentare di fare economia fingendo di avere un'esperienza superiore a quella che si possiede in realtà. "Il corso è stato quantomeno esigente. Non mi ero mai reso conto di quanto lavoro fosse necessario", ci ha raccontato.


Anche se presto potrà vantare i primi diplomati, questo corso non è assolutamente privo di problemi. Innanzi tutto deve ottenere il riconoscimento legale del QCA (Qualifications and Curriculum Authority, Ente per la Qualificazione e la Professionalità), la struttura inglese che valuta il livello degli standard e che la settimana scorsa ha respinto una prima richiesta. Alla fine della settimana avrà luogo un incontro tra un rappresentante di questi corsi ed il QCA, allo scopo di scoprire i motivi della mancata accettazione, ci spiega Plumpton.


Ottenere una certificazione ufficiale non è soltanto una questione di principio per il corso. Secondo Plumpton, potrebbe dare luogo all'arrivo di nuovi studenti provenienti da organizzazioni come il Servizio per l'Occupazione o l'Università dell'Industria (http://www.ufiltd.co.uk), il consorzio che comprende strutture pubbliche e private e che si trova dietro il già lungamente sperimentato progetto nazionale di istruzione Learndirect (http://www.learndirect.co.uk). Anche se queste strutture sono interessate a proporre il corso, probabilmente nessuna delle due lo utilizzerà per formare nuovi insegnanti o utilizzare il personale diplomato da questo corso senza la certificazione QCA. Plumpton spera che il corso riesca ad ottenere un riconoscimento ufficiale la prossima estate.


Attualmente, una sovvenzione annuale da parte del RNIB, pari a 75.000 sterline, consente una riduzione dei costi del corso, valutati all'incirca pari a 5.000 sterline per ogni studente, ma non verrà erogata per sempre. Anche se il RNIB si è impegnato a finanziare questo progetto fino all'aprile 2004, Plumpton riconosce che i fondi di questo ente sono limitati e che bisognerà prima o poi trovare altri finanziatori.


Un ulteriore aiuto potrebbe arrivare dall'estero. "E' importante che riusciamo ad esportare questo corso in tutto il mondo", spiega Plumpton. A questo scopo, ci racconta, la BTCS sta iniziando un rapporto di collaborazione con la Federazione Americana dei Ciechi e con alcune organizzazioni canadesi e ha già destato l'interesse da parte di alcune strutture europee.


Plumpton ha anche un'altra idea per raccogliere fondi a breve termine: iniziare un nuovo corso di base, che permetta alle persone di familiarizzarsi con le tecnologie accessibili in maniera sufficiente da poterne dare una spiegazione basilare. Questo corso non sarebbe rivolto agli insegnanti professionisti ma alle circa 800 persone occupate nel settore della riabilitazione, presso i centri di riabilitazione e le associazioni dei ciechi di tutto il Paese. Al costo di 300 sterline a persona, questo corso potrebbe contribuire al finanziamento del corso principale della BTCS.


[Fine della Sezione quattro.]



++18: SEZIONE CINQUE: SERVIZIO SPECIALE

- LA TV DIGITALE.


IL LABORATORIO IN POLTRONA

Di Mel Poluck mel@headstar.com.


Stare seduti sul divano per 45 minuti alla volta e guardare la televisione non sembra un lavoro pesante, ma qualcuno deve pur farlo.


Il Dipartimento di Scienze Informatiche, Matematiche e dell'Informazione dell'Università di Brighton (http://www.cmis.brighton.ac.uk) ha lanciato lo scorso mese un progetto di ricerca per scoprire quanto la tecnologia della televisione digitale sia facile da utilizzare per i disabili visivi e per altri gruppi sociali.


Il Dipartimento, che ha istituito un corso di design interattivo e capacità di utilizzo della TV digitale già l'anno scorso, invita una serie di osservatori volontari in un laboratorio mascherato da stanza di soggiorno, con divani ed un televisore munito di pulsantiere digitali. Gli osservatori vengono invitati a partecipare a sessioni di 45 minuti relative alla capacità di utilizzo e seguite da un colloquio sulle loro abitudini nel guardare la televisione.


I volontari vengono osservati in TV e sugli schermi dei computer ed i loro comportamenti sono registrati dai ricercatori che li osservano da uno specchio monodirezionale, mentre fanno lo zapping da un canale all'altro e fra le varie guide ai programmi. I ricercatori possono vedere quali programmi vengono visti dai volontari, come viene utilizzato il telecomando, osservare le espressioni facciali dell'osservatore su uno schermo a parte ed ascoltarne i commenti. Questo materiale viene registrato grazie ad un software MovieStar (http://www.dazzle.com/products/MovieStar5.html), mentre le pulsantiere sono state fornite dai produttori OpenTV (http://www.opentv.com) e Liberate (http://www.liberate.com).


E' stato calcolato che circa il 95% della popolazione britannica avrà accesso alla TV digitale entro il 2006. Per quell'epoca, centinaia di canali e di altri servizi saranno resi disponibili dagli enti televisivi via cavo, via satellite e via terra. Ma viste le crescenti preoccupazioni sull'inaccessibilità della TV digitale per i disabili visivi, il gruppo di Brighton si è dato il compito di identificare le potenziali barriere all'accessibilità prima che la TV digitale sia presente in tutte le case.


La TV digitale si basa su guide elettroniche ai programmi in formato di testo (EPG) che permettono all'utente di interagire e visionare i programmi e di accedere ad altri tipi di informazioni, come quello interattivo relativo al servizio pubblico e fornito dagli enti locali. Le EPG sono spesso sovraccariche di testi in formato piccolissimo e da simboli multicolori che rappresentano i pulsanti di un telecomando. Se anche tutto ciò non fosse abbastanza frustrante, lo stile delle EPG varia a seconda dei diversi fabbricanti di pulsantiere ed esse non sono facili da uniformare quando hanno ricevuto il benestare dei fabbricanti di pulsantiere, perché ognuno di questi apparecchi ha le proprie caratteristiche.


La Commissione Televisiva Indipendente ha avviato a sua volta un progetto di creazione di apparecchi dotati di riconoscimento vocale e sintesi vocale per le EPG (si tratta del progetto VISTA, Virtual Interface for a Set-Top Agent - Interfaccia Virtuale per un Agente Fisso: vedi Notiziario, agosto 2002).


Nel frattempo, i filmati già registrati a Brighton mostrano che i volontari vedenti ed ultra-sessantacinquenni incontrano molte difficoltà nell'accedere ai canali ed alle informazioni e nell'utilizzare il telecomando, anch'esso sovraccarico di pulsanti di varie forme e colori. Spesso finiscono col premere soltanto i pulsanti più sporgenti o quelli più grandi. Sembra che ci sia anche molta confusione sui servizi effettivamente offerti dalla TV digitale.


Un risultato del genere da parte di utenti dotati della vista può solo rafforzare il senso di delusione che traspare dalle reazioni della comunità dei disabili visivi e delle loro organizzazioni di rappresentanza circa le nuove normative che regolamentano l'accessibilità della TV digitale, contenute nella Legge Governativa sulle Comunicazioni di prossima promulgazione (vedi Notiziario, luglio 2002).


Nella fase successiva, il mese prossimo i ricercatori di Brighton inviteranno un gruppo di volontari affetti da disabilità visive perché utilizzino il laboratorio televisivo. Stanno anche progettando un sito web per una migliore capacità d'uso, che funzioni come centro di risorse per gli enti televisivi, consentendo ai ricercatori universitari e commerciali di condividere le informazioni; inoltre, stanno organizzando una conferenza europea sulla televisione interattiva per l'aprile 2003 (http://www.cmis.brighton.ac.uk/staff/rng/EuroITV).


Il progetto di ricerca di Brighton ha lo scopo di scoprire quali sono le precise esigenze di accessibilità per i disabili visivi, ma una volta che esse verranno individuate ci sarà (anzi, c'è già) la necessità di un lavoro di informazione parallela per far sì che le aziende produttrici di tecnologia ed i politici si rendano conto di quali sono queste esigenze.


"Easy TV", un consorzio fra la ITC (Independent Television Commission - Commissione Televisiva Indipendente), l'Associazione dei Consumatori e l'Associazione per il Design, è una delle iniziative che si propone di aumentare la consapevolezza, da parte dei designer di prodotti per la televisione digitale, delle difficoltà sperimentate da tutte le categorie di utenti (vedi il sito http://fastlink.headstar.com/easy ed il Notiziario di novembre 2002).


Anche il RNIB intende intensificare la sua campagna "Get the Picture" (Prendi l'Immagine, http://www.rnib.org.uk/campaign/getpicture.htm), allo scopo di esercitare pressioni sul Parlamento sui problemi accessibili alla TV digitale. Nei 16 mesi in cui la campagna si è svolta, il RNIB ha conquistato l'adesione da parte di personalità di rilievo, come Jeremy Paxman, presentatore di Newsnight, e le pressioni continueranno ad essere esercitate anche l'anno prossimo, quando la Legge sulle Comunicazioni verrà approvata e verrà istituito Ofcom, il primo nuovo "super-regolatore" per i programmi televisivi e per la rete. Sarà un anno molto intenso.


NOTA: Se uno dei nostri lettori disabili visivi intendesse partecipare come volontario al progetto di ricerca di Brighton, è pregato di contattare Mike Rice all'indirizzo m.d.rice@brighton.ac.uk.


[Fine della Sezione cinque.]



++NOTE FINALI.


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[Fine del notiziario.]