Arte da toccare

di Loretta Secchi

"Anteros" entra nei musei italiani.


Il metodo attraverso il quale il Museo tattile di pittura antica e moderna Anteros dell'Istituto dei Ciechi F. Cavazza rende accessibile la pittura alle persone minorate della vista, è stato accolto da prestigiose realtà museali che di recente hanno dato vita a servizi educativi dedicati alla disabilità visiva. Tra queste realtà possiamo annoverarne almeno tre che, per prestigio ed efficacia, meritano particolare attenzione. La prima esperienza, in ordine di tempo, riguarda la traduzione tridimensionale dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, e la sua collocazione presso il Refettorio della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano, dove si trova il capolavoro leonardesco, meta di incessanti visite di un pubblico proveniente da ogni parte del mondo. La seconda interessa i Musei Vaticani, ovvero il percorso plurisensoriale creato all'interno della Pinacoteca Vaticana di Roma, e centrato sulla conoscenza di celebri dipinti, tra i quali il delicato Angelo che suona il liuto, opera di Melozzo da Forlì, e la Deposizione di Cristo nel sepolcro, capolavoro seicentesco di Michelangelo Merisi, il Caravaggio. Infine, la terza e più recente iniziativa, promossa dalla Galleria degli Uffizi per l'evento "Uffizi da toccare", riguarda la collocazione, a fianco dell'opera originale, della traduzione in bassorilievo della Nascita di Venere, capolavoro rinascimentale di inestinguibile fascino, opera dell'artista fiorentino Sandro Botticelli. Per accedere alle visite guidate predisposte da queste importanti istituzioni museali, serve prenotare il servizio on-line, connettendosi ai rispettivi siti Internet, e telefonando ai numeri di riferimento indicati per la prenotazione delle visite riservate alle persone non vedenti e ipovedenti. Vale forse ricordare che l'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, mediante le attività di ricerca condotte all'interno del Museo Anteros per la progettazione e realizzazione di traduzioni tridimensionali della pittura, collabora da diversi anni con importanti istituzioni nazionali e internazionali, e con la Fondazione CittàItalia, promotrice di iniziative volte alla salvaguardia e all'accessibilità del patrimonio artistico. L'Istituto, sulla valutazione dei requisiti della pittura tattile, collabora anche con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, occupandosi di formazione delle guide, consulenza, aggiornamento professionale degli esperti nel settore della museologia e della pedagogia speciale delle arti, e si impegna da anni nella progettazione e realizzazione delle traduzioni tridimensionali di grandi capolavori della storia dell'arte, alcune delle quali, appunto, oggi collocate nei principali musei italiani. La traduzione di un dipinto richiede uno studio estremamente accurato e

Foto - Lo scultore Marco Marchesini impegnato nella modellazione in rilievo della Nascita di Venere

consapevole dei comportamenti percettivi e cognitivi delle persone non vedenti congenite, acquisite e ipovedenti. Ogni traduzione deve rispettare fedelmente i valori di forma e composizione del dipinto originale, restituendone miratamente concetti spaziali e relazioni interne, e deve essere realizzato da mani esperte nella scultura applicata, coadiuvati da una équipe di tecnici ed esperti in estetica e percezione tattile.

Foto - Cenacolo di Leonardo (particolare in bassorilievo)

Foto - Deposizione di Caravaggio in bassorilievo

La traduzione plastica di un dipinto in bassorilievo, deve essere testata da persone non vedenti, per una corretta verifica del livello di leggibilità. Va ricordato come, per quanto valida possa essere la traduzione tridimensionale di un dipinto, in un bassorilievo si contemplano contenuti prospettici e spaziali complessi, visioni di insieme e visioni in dettaglio: tutto ciò richiede l'azione combinata di percezione tattile e complemento uditivo. La descrizione dell'opera d'arte, centrata su un uso informativo, colmativo ed evocativo della parola - intesa come equivalente estetico

della forma esperita al tatto - potenzia la conoscenza dell'opera esplorata apticamente e lega la qualità della percezione all'esattezza della cognizione dell'immagine artistica, per condurre alla corretta comprensione di una rappresentazione.
Le forme vengono ridisegnate nella percezione tattile, allo scopo di conquistarne la visione mentale. Grazie all'uso integrato dei sensi residui, in particolar modo alla stretta relazione tra tatto e udito, il capolavoro tradotto in bassorilievo è sempre esposto, nei musei, insieme a un testo descrittivo audio che orienta il lettore alla comprensione simultanea di forma e contenuto dell'opera. È così che il tramite mentale muove la simbiosi tra visione intellettiva e percezione sensibile. L'immaginazione, nelle persone non vedenti, intesa come strumento di conoscenza, collega il pensiero concreto al pensiero astratto, mediante la produzione del pensiero simbolico e la capacità di reificazione dei concetti.

Foto - Test di leggibilità in fase di creazione del rilievo

Foto - Test di leggibilità del rilievo in fase di assemblaggio

Simboli e metafore, afferenti alle immagini tattili, sono il risultato di coscienti elaborazioni, scomposizioni e ricomposizioni di figure tratte dal mondo sensibile ed evocative di un mondo altro, comunque intelligibile.

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