Una prodotto di qualità
da toccare con mano

di Alberto Borghi

Al Salone Internazionale del Naturale, noto come Sana, tenutosi a Bologna, dal 13 al 16 settembre 2007, si è potuto godere di un altro appuntamento con la “Cena al Buio”.


Si dice che un buon cuoco non rivela mai il segreto delle proprie ricette, per vanità o per orgoglio. Tante volte sarà capitato al lettore buongustaio di chiedere alla propria mamma o nonna di svelare gli ingredienti utilizzati per quel piatto sublime cui non si può assolutamente rinunciare, ma che, una volta rielaborato sui propri fornelli, risulta sempre diverso e, ahimé, mai altrettanto squisito.
Ed allora ci si lancia nella bramosa ricerca degli ingredienti giusti, quelli che solo la mamma sa dove scovare, in quel mercatino piuttosto che in quel supermercato. Ebbene, si può affermare che lei, la mamma o la nonna, è come se si aggirasse tra i banchetti ad occhi chiusi!
Ora immaginate di essere nuovamente seduti a tavola, ma con altri commensali, avvolti nell’oscurità più totale, nella sala delle feste dell’Istituto dei Ciechi F. Cavazza. Camerieri non vedenti si aggirano per la sala e voi ne udite solo i passi, oppure ne avvertite la presenza solo quando sono già al vostro fianco e vi annunciano che il piatto è servito. Con grande curiosità cercate le posate e poi, dopo un paio di tentativi a vuoto, riuscite a mettervi in bocca l’ambita preda, gustandola appieno.
La sfida ora consiste nel comprendere cosa si stia mangiando e quali siano gli ingredienti. Eccovi servita la “Cena al Buio”, evento che ha sempre riscosso

Foto - Prodotti biologici con etichetta in Braille della azienda Alce Nero & Mielizia S.p.A.
un grande successo e di cui avevamo già parlato nel numero di Vedere Oltre di giugno 2003.
C’è chi ha pensato anche a chi nel buio vive ogni giorno e si ritrova a dover fare la spesa senza contare sull’aiuto di qualcuno (tanto meno di uno chef). Si tratta di Alce Nero & Mielizia S.p.A., società con sede a Monterenzio. Infatti, tutti i 150 prodotti commercializzati con tale marchio, ricavati da coltivazioni di agricoltori ed apicoltori rigorosamente “biologici”, dispongono di etichetta in Braille. Le informazioni riportate in rilievo consistono nel nome del prodotto, nel marchio e nella data di scadenza. In questo modo, è possibile scegliere in maniera consapevole il prodotto da utilizzare a tavola, sia per la sua qualità organica, di derivazione strettamente “biologica”, che per le informazioni rese disponibili anche ai consumatori non vedenti.
Il legale rappresentante della Alce Nero & Mielizia S.p.A., Lucio Cavazzoni, ha

avviato questo lungimirante progetto già nel 2004, con l’auspicio che la sua iniziativa imprenditoriale valesse quale esempio per i soggetti operanti nel mercato alimentare, e non solo. D’altronde, solo con i prodotti di Alce Nero & Mielizia S.p.A. gli scaffali dei negozi alimentari sono stati “invasi” da ben otto milioni di etichette in Braille.
D’altronde, l’attenzione al sociale è prerogativa di questa azienda, che si occupa anche di commercio equosolidale (grazie ai prodotti provenienti dal Sud America) nonché di commercializzazione dei frutti del lavoro di tante cooperative, affiliate all’Associazione Libera, che coltivano i terreni confiscati ai boss mafiosi.
Ora al lettore buongustaio non rimarrà che tentare, ancora una volta, di trovare il magico equilibrio tra gli ingredienti di qualità per poter invitare la mamma a cena per ottenere la sua approvazione. Magari spegnendo la luce.