Il sole per amico

di Federico Bartolomei

È necessario preservare gli occhi dagli effetti dannosi del sole anche in inverno.


Il sole è la principale fonte di energia per tutti gli esseri viventi e anche l’umore e il benessere ne possono essere influenzati. L’abbronzatura non ha però sempre avuto valenza positiva nella storia: nell’antica Roma, nel ’700 e anche successivamente all’inizio del ’900, essere abbronzati era sinonimo di povertà e lavori umili. Quando poi il benessere ha diffuso il rito delle vacanze, una bella abbronzatura è diventata sinonimo di persona sana, curata e alla moda.
Negli ultimi decenni, anche a causa degli importanti cambiamenti climatici subiti dalla terra, l’azione solare si è modificata e tendiamo spesso a sottovalutarne i rischi.
La campagna “Il sole per amico”, promossa dall’Istituto dei ciechi F. Cavazza in collaborazione con le farmacie comunali AFM, Ascom, Sindacato Ottici, Istituto di Ottica Benigno Zaccagnini, si è svolta a Bologna nel mese di giugno, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della protezione dai raggi ultravioletti. All’interno di una postazione attrezzata in Piazza Maggiore a Bologna professionisti della salute hanno distribuito consigli e materiale informativo ai cittadini; grazie poi all’ausilio di speciali apparecchiature i passanti hanno potuto inoltre ricevere un controllo gratuito del proprio occhiale da sole per verificarne l’idoneità. È stata fatta anche un’analisi del fototipo della pelle per avere maggiori indicazioni nella scelta della protezione solare più adatta alle singole persone.
Ma perché i raggi solari possono essere nocivi?
La luce che raggiunge la terra è composta da particelle di energia variabile chiamate fotoni che hanno diversa lunghezza d’onda (l’unità di misura è il nanometro). Più corta è la lunghezza d’onda, più elevata è l’energia e, di conseguenza, maggiore è la forza di penetrazione e più elevato il rischio di lesioni.
I raggi più dannosi sono gli UVC, che sono però quasi totalmente frenati dallo strato di ozono che circonda la terra, raggi UVB e raggi UVA. Nella componente visibile dello spettro luminoso, che interagendo con i fotorecettori dei nostri occhi ci permette di vedere, non sottovalutiamo la presenza dei

raggi viola-blu che, nei valori compresi fra i 380 e i 480 nanometri, possono svolgere un’azione nociva e di disturbo visivo. Oltre i 700 nanometri sono presenti i raggi infrarossi, invisibili all’occhio ma ben percepibili per il calore che apportano. Questi ultimi, in quantità moderata, non rappresentano un rischio.
Il tema della protezione solare è di attualità anche in inverno, inoltre la dose di radiazioni solari che ci colpisce varia a seconda dell’ambiente in cui ci troviamo, dell’altitudine, della longitudine e del momento della giornata in cui ci esponiamo. Gli UV aumentano del 4% ad intervalli di 300 metri di altezza e la neve riflette fino all’80% degli UV. Le nuvole filtrano solo il 10% dell’ultravioletto, riduzione che arriva fino alla metà se invece di stare al sole si sta all’ombra, ma all’ombra non si può certo stare durante la stagione sciistica ormai vicina e allora la cosa migliore è preservare gli occhi dagli effetti dannosi del sole.
In commercio vi sono numerosi tipi di occhiali, ciascuno con le proprie caratteristiche relative a lenti e montature. Ma come scegliere il giusto occhiale da sole?
Dobbiamo sapere che esistono quattro categorie di protezione:
Categoria 0 – 1 (filtro trasparente, molto chiaro): per locali chiusi e giornate con poca illuminazione.
Categoria 2 (filtro medio): per illuminazioni medie e giornate nuvolose.
Categoria 3 (filtro scuro): per uso generale in pieno sole.
Categoria 4 (filtro molto scuro): per forti illuminazioni, alta montagna, superfici riverberanti, non idoneo alla guida.
Per una scelta oculata del colore della lente è consigliabile chiedere il parere dello specialista della visione, poiché alcune colorazioni possono produrre variazioni sulla percezione della luminosità, del contrasto e dei colori.
In conclusione scegliamo l’occhiale in base all’uso che ne dobbiamo fare, ricordandoci al momento dell’acquisto di verificare la presenza di alcune imprescindibili garanzie di qualità come la marcatura CE e la nota informativa.