Promuovere l'inclusione sociale
con politiche di sostegno

di Alberto Borghi, foto di Ramiro Castro Xiques

Duccio Campagnoli, Assessore alle Attività Produttive della Regione
Emilia-Romagna illustra i piani di intervento a sostegno dei diversamente abili.

D. Qual è il ruolo della Regione nello sviluppo delle attività produttive che abbiano quali protagonisti soggetti diversamente abili?

R. In generale, il ruolo della Regione è quello di attivare politiche di sostegno e di incentivazione alle attività produttive. In quest’ottica i vari interventi sono finalizzati a dare risposte puntuali alle esigenze dei diversi settori produttivi anche in rapporto alle diverse tipologie di impresa. Soggetti diversamente abili possono, se titolari di impresa, sia essa piccola o media o artigiana, trovare opportunità di sostegno alla loro attività in diversi provvedimenti: nelle diverse misure del Piano triennale regionale per le attività produttive, nella L.R. 20/94, o accedendo ai fondi Artigiancassa.
La Regione promuove in particolare, attraverso tali strumenti, l’adozione di tecnologie informatiche e telematiche per la gestione aziendale, la gestione della produzione, della commercializzazione e dell’attività di ricerca e progettazione; tali tecnologie hanno la caratteristica di ridurre di molto le barriere allo svolgimento delle attività lavorative delle persone diversamente abili. Con gli stessi strumenti vengono anche sostenuti gli investimenti per la sicurezza e per la qualità nell’organizzazione del lavoro, mentre sono previsti interventi specifici per la promozione della qualità totale e per l’adozione di sistemi di responsabilità sociale.
In specifico, nell’ambito del Docup OB2, e limitatamente ad alcune aree del territorio regionale, sono stati attivati due bandi della Misura 1.4 azione C) rivolta in specifico alle imprese sociali per la concessione di contributi finalizzati a “promuovere l’inclusione sociale delle persone in situazione dI disagio e dei soggetti in condizione di svantaggio rispetto al mercato del lavoro.”
Un ulteriore ambito di intervento sarà quello di sensibilizzare le Province, delegate a gestire interventi a sostegno delle imprese artigiane e a riconoscere prioritari, quei progetti d’impresa che, ferma restando la rispondenza degli stessi alle finalità della legge, occupino soggetti diversamente abili.

D. Quale rilievo può assumere, in detto contesto, la crescente informatizzazione del lavoro?

R. L’esperienza maturata nella gestione della Misura 1.4 azione C) del Docup OB2 ha dimostrato come, nel contesto del sostegno alle attività produttive, la crescente informatizzazione abbia offerto nuove opportunità non solo di lavoro, ma anche per la creazione di imprese da parte di soggetti diversamente abili; e dunque l’informatizzazione è destinata ad assumere un ruolo sempre più rilevante come chiave di accesso al lavoro, sia dipendente che in forma autonoma o imprenditoriale, sia nei settori produttivi che di servizio alle imprese ed alle persone. Le politiche regionali, nel puntare ad una economia innovativa e fondata sulla conoscenza, promuovono lo sviluppo della società dell’informazione attraverso il Piano Telematico Regionale e lo sviluppo delle attività di ricerca per dare forza all’economia immateriale della conoscenza, sempre più necessaria per rendere competitivo l’intero sistema economico. In una economia fondata sulla conoscenza, si afferma anche una comunità fondata sulla conoscenza, che senz’altro vede superare molte delle tradizionali barriere per le persone diversamente abili.

D. Quali prerogative può vantare il legislatore regionale rispetto a quello statale in materia di tutela del lavoratore diversamente abile?

R. Il legislatore regionale può vantare, rispetto a quello nazionale, una maggiore conoscenza delle esigenze del proprio territorio; ciò grazie anche all’attività di programmazione che vede coinvolti i diversi Enti territoriali al fine di individuare, nello specifico delle attività produttive, politiche di sostegno articolate in funzione dei diversi soggetti, ivi compresi quelli diversamente abili.


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