IL C I F R A:
UN SERVIZIO DI QUALITÀ A SOSTEGNO DELL'INTEGRAZIONE


Ernesto Dini


Risale al 2001 l'atto di nascita del C.I.F.R.A., il Centro per l'Integrazione, la Formazione, la Riabilitazione e l'Autonomia delle persone non vedenti ed ipovedenti.


Sulla costituzione del Centro ebbe a scrivere diffusamente l'amico Alberto Borghi nel n. 2 di questa rivista dell'anno 2001. Qui val la pena di ricordare che il Centro, sorto per iniziativa dell'Istituto Cavazza e grazie ad un cospicuo contributo finanziario della Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna, consente di porre maggiore e più efficace attenzione all'opera di sostegno all'integrazione scolastica e lavorativa dei ragazzi e degli adulti con deficit sensoriale, mediante l'organizzazione di iniziative e servizi atti a risvegliare, rafforzare e sviluppare una più precisa e più concreta presa di coscienza dei problemi legati all'handicap e a favorire la formazione di docenti e operatori impegnati nel processo educativo e formativo dei non vedenti e degli ipovedenti, stimolando le necessarie collaborazioni con la scuola e le altre istituzioni chiamate ad operare nel settore del recupero e della riabilitazione delle persone in difficoltà.
Infatti, come si legge nel preambolo al documento progettuale del Centro, le tappe fondamentali che esso si propone sono l'azione di consulenza e di assistenza medico- oculistica; il supporto psicologico alle famiglie e alle persone; la consulenza pedagogica e didattica alle scuole e ai docenti; la riabilitazione funzionale delle persone colpite dalla minorazione; l'orientamento formativo e professionale; l'assistenza all'uso di strumentazione tecnologica comune e speciale e, infine, lo svolgimento di corsi di alta qualificazione e di aggiornamento per docenti curricolari e di sostegno.
Sin dall'inizio, il CIFRA si è perfettamente integrato con le strutture già operanti presso l'Istituto Cavazza (Biblioteca di libri parlati e digitali, Centro di sperimentazione degli ausili didattici, Servizio tiflotecnico e informatico, Centro di formazione professionale, Museo tattile Anteros, Servizio di ipovisione, Servizio di consulenza tiflodidattica), arricchendone ed esaltandone le attività e le funzioni, nel pieno rispetto delle singole, specifiche competenze e professionalità che ciascun settore è chiamato ad esprimere.
Importanti ed altamente significative sono le collaborazioni già in essere con la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, con la Regione Emilia-Romagna e con la Biblioteca Italiana per Ciechi Regina Margherita di Monza, nonchè quelle avviate più recentemente con l'Azienda U.S.L. Bologna Sud, il Centro Servizi Amministrativi (scolastici) e l'Università degli Studi di Bologna.
Coloro che sono preposti alla vita ed al funzionamento del progetto CIFRA, nel fissare le linee guida ed i criteri di intervento, si sono opportunamente orientati verso una programmazione a medio termine, tenuto conto del fatto che il contributo finanziario della Fondazione CARISBO, peraltro determinante per la vita del Centro medesimo, ha una durata di quattro anni. Ciò, comunque, non ha impedito di intraprendere iniziative molto importanti, di cui ci limiteremo ad indicare, in maniera alquanto succinta, quelle di maggiore rilievo, dando per scontato che, a conclusione del quadriennio di attività, si vorrà tracciare un quadro complessivo e approfondito dell'intera esperienza.
Il lavoro svolto dal CIFRA nei due primi anni di vita è notevole e pone le premesse per ulteriori sviluppi di grande interesse.

Servizio Informativo U.S.L. Bologna Sud
Apre la serie delle iniziative la convenzione stipulata con l'Azienda U.S.L. Bologna Sud che prevede la possibilità di fruire direttamente e personalmente del servizio di informazione dell'Azienda stessa da parte dei non vedenti e degli ipovedenti residenti nel territorio, mediante l'utilizzazione di speciali ausili (opuscoli e stampati riprodotti in braille o su audiocassetta o su cd-rom, accesso al portale web, ecc.).

Progetto Light Eyes
Altro progetto significativo consiste nella realizzazione di uno screening per l'accertamento di possibili minorazioni o difetti visivi a carico degli alunni di tutte le scuole elementari del comune di Bologna. La campagna ha visto impegnato per parecchi mesi un gruppo di oculisti e ortottisti, il quale ha sottoposto a visita oltre diecimila alunni. La ricerca si è conclusa di recente e si sta completando l'inserimento delle schede in un database informatico appositamente creato, in vista della pubblicazione di uno studio specifico a carattere epidemiologico che promette risultati importanti e suscettibili di interventi da parte delle strutture preposte alla tutela della salute e della prevenzione.

Progetto Almabraille
Allo scopo di approntare un servizio di assistenza allo studio per gli studenti universitari non vedenti e ipovedenti, è in avanzata fase di realizzazione l'allestimento presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, di un'aula appositamente attrezzata con tutti gli strumenti ed ausili informatici speciali. Il progetto prevede anche l'impiego di due tutor altamente specializzati che collaboreranno con gli studenti nelle diverse operazioni relative all'uso delle apparecchiature, alla ricerca, alla riproduzione dei testi di studio, ecc.

Progetto Topotattile
È in corso di attuazione il progetto che prevede la produzione di mappe tattili aventi caratteristiche altamente scientifiche per quanto concerne la qualità dei materiali e l'adozione di modalità, codici e simbologie appositamente studiate e concordate a livello internazionale. Saranno inizialmente prodotte le mappe tattili dell'Istituto Cavazza, alcune mappe di inquadramento generale della città di Bologna, altre mappe di orientamento e mobilità relative allo sviluppo rappresentativo del Quartiere Santo Stefano entro i viali di circonvallazione. La realizzazione e la produzione di mappe cosiddette video-tattili hanno richiesto, come è facile immaginare, uno studio del tutto speciale ed una lunga ed attenta sperimentazione a causa della palese differenza tra le possibilità e le capacità di lettura mediante l'uso del tatto rispetto a quelle legate all'uso della vista.

Ausilioteca
Altra iniziativa assai interessante è rappresentata dalla istituzione presso il Cavazza dell'Ausilioteca che raccoglie ed espone al pubblico l'intera gamma di materiali e strumenti dedicati all'educazione, allo studio ed alla comunicazione. L'ausilioteca è divisa in tre sezioni: la prima è riservata al materiale didattico in uso presso la scuola materna, elementare e media. Vi si trovano apparecchi per le attività ludico-educative, per la scrittura braille, per lo studio della matematica, della geometria, della geografia, delle scienze e così via. Nella seconda sezione sono raccolti gli strumenti informatici ed i relativi ausili per ciechi (barra braille, sintesi vocale, screen reader, programmi speciali per l'accesso a prodotti multimediali che altrimenti risulterebbero di difficile consultazione). Nella terza sezione sono esposti apparecchi speciali, videoingranditori, lavagne particolari che consentono agli ipovedenti di usare e di salvaguardare il loro residuo visivo senza dover ricorrere agli ausili tattili o sonori.

Progetti Pirati Bendati e Per Liberare il Sogno
Due progetti importanti sono dedicati alle attività scolastiche dei bambini e dei ragazzi non vedenti ed ipovedenti, nonchè alla conoscenza e all'approfondimento dei problemi legati al rapporto tra l'handicap e la famiglia, la scuola, le istituzioni. Entrambi i progetti sono stati proposti dal Comitato dei Genitori che opera all'interno della Sezione bolognese dell'Unione Italiana Ciechi. Il primo, denominato Pirati bendati, consiste in una particolare esperienza cui i ragazzi intendono dar vita all'interno della scuola, dove gli alunni vedenti saranno bendati e chiamati a compiere le stesse operazioni dei loro compagni ciechi od ipovedenti.
Il secondo progetto, denominato Per Liberare il Sogno, è in fase di attuazione e riguarda un ciclo di dieci incontri riservati alle famiglie, agli insegnanti curricolari e di sostegno, agli operatori della scuola e delle istituzioni preposte all'integrazione di bambini e ragazzi colpiti da minorazioni fisiche e sensoriali. Gli interventi sono affidati a docenti particolarmente esperti nel campo psicologico, tiflologico e tiflodidattico, neuropsichiatrico, sociale, istituzionale e associativo. Gli incontri hanno avuto inizio l'11 ottobre e si protrarranno fino al 21 febbraio.

Film Echi di Sera
È appena trascorso il centocinquantesimo anniversario della morte di Louis Braille, il grande inventore del sistema di scrittura e lettura che porta il suo nome, ed è tuttora in corso l'anno dedicato ai disabili. L'Istituto Cavazza non ha saputo resistere alla tentazione di celebrare questi importanti eventi ed in particolare l'anniversario della morte di Luigi Braille che, con la sua geniale e sofferta invenzione, ha contribuito a salvare i ciechi da una condizione di isolamento senza speranza e dall'ignoranza più totale, donando loro un facile strumento di lettura e scrittura e, quindi, la possibilità di educarsi, di studiare, di conoscere, di accedere all'informazione ed al lavoro.
Il Cavazza, quindi, dando prova di coraggio e di sensibilità e affrontando i rischi di una sfida non facile, ha promosso, con la collaborazione premurosa e concreta della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, la realizzazione di un lungometraggio dal titolo Echi di Sera, il quale, partendo da alcune vicende legate alla vita di Louis Braille ed alla sua originale invenzione, ci parlasse dell'importanza che ha avuto e che tuttora conserva l'uso del sistema braille quale insostituibile strumento di emancipazione culturale e sociale di tutti i privi della vista. Il titolo del film Echi di Sera riproduce lo stesso titolo dato ad una composizione musicale degli anni trenta del maestro Antonio Belletti, che fu allievo ed insegnante presso l'Istituto Cavazza,
composizione che costituisce la colonna sonora del film.
Il film, realizzato dalla regista bolognese Enza Neuroni e da un gruppo di eccellenti, giovani attori, è stato presentato nelle
scorse settimane alla stampa, alle autorità e ai più stretti collaboratori del Cavazza e della Fondazione, e sarà inserito nel normale circuito per una diffusione che speriamo felice. A noi non resta che augurargli buona fortuna, Si segnala, infine, la realizzazione di un sito web (www.progettocifra.net), sul quale riportare informazioni e notizie sulla vita, il funzionamento e le attività del C.I.F.R.A.

Rileggendo queste note ci rendiamo conto di avere ricordato, un po' alla rinfusa e troppo frettolosamente, le iniziative messe in campo nei primi due anni di vita nell'ambito del Progetto CIFRA; d'altronde, si sa che la necessità della sintesi non va d'accordo con l'opportunità di essere chiari ed esaustivi. Ogni iniziativa merita di essere raccontata singolarmente e diffusamente, anche perché - e non va dimenticato - dietro ogni progetto c'è, oltre all'impiego di risorse umane e finanziarie non sempre facilmente disponibili, il lavoro continuo, intenso, appassionato di molti, a volte legato alla fantasia e alla capacità creativa, un lavoro spesso disinteressato, che trae motivo da un generoso sentimento di solidarietà e da un forte impegno morale e sociale.

- torna all'inizio -