Il Cavazza tra innovazione e tradizione
Lattività del Cavazza, tesa al superamento delle diversità e dellemarginazione, si rinnova e si arricchisce di anno in anno e continua a suscitare laffetto premuroso della città ed il solidale consenso delle istituzioni pubbliche e private
Dopo oltre centoventi
anni di vita, lIstituto Cavazza, lungi dal mostrare i segni del tempo,
riafferma e rafforza la propria presenza e la propria funzione nel vasto panorama
culturale ed assistenziale della nostra città, non
solo, ma anche nellambito dellintero territorio nazionale, mantenendo
ed intensificando, altresì, rapporti di scambio e di collaborazione con
molti paesi stranieri, specie per quanto concerne la realizzazione e la diffusione
di prodotti informatici e telematici per non vedenti.
Lintegrazione,
la formazione, la riabilitazione e lautonomia dei ciechi e dei minorati
della vista vedono il Cavazza fortemente impegnato in uno sforzo che ha quale
obiettivo fondamentale il superamento delle diversità e dellemarginazione,
unopera altamente sociale che si rinnova e si arricchisce
di anno in anno e che continua a suscitare laffetto premuroso della cittadinanza
bolognese ed il solidale consenso delle istituzioni pubbliche e private.
Lo testimonia la visita effettuata al nostro Istituto, il 29 gennaio scorso,
di Vera Negri Zamagni, Vicepresidente della Regione Emilia
Romagna, accompagnata da Luisa Pagliani.
Lassessore Zamagni, dopo essersi brevemente intrattenuta col Presidente,
il Vicepresidente, il Direttore ed altri dirigenti dellIstituto, ha visitato
le varie attività che si svolgono presso lIstituto stesso (laboratorio
informatico, centro per la sperimentazione degli ausili didattici, corsi di
formazione professionale, ecc.), soffermandosi a lungo allinterno del
Museo Anteros che, come è noto, conserva le traduzioni tridimensionali
e le riproduzioni in calco delle più famose opere pittoriche realizzate
in collaborazione con lAssociazione Scuola di Scultura Applicata.
Al termine della visita, Vera Zamagni ha espresso vivissimo compiacimento per
lopera svolta dallIstituto Cavazza ed ha assunto limpegno
di promuovere le iniziative più opportune allo scopo di creare le condizioni
che assicurino un forte sviluppo del Museo Anteros, il quale, per la
sua originalità e la sua riconosciuta funzione educativa e culturale,
è annoverato tra le principali istituzioni museali della nostra città.
Ernesto Dini