L’Euro ai non vedenti

Tascabile, maneggevole, semplice arriva l’Eurocashtest per la rapida e sicura identificazione delle banconote e delle monete Euro

Un piccolo e ingegnoso strumento di quella low tech (tecnologia minore), oggi spesso un po’ troppo sottovalutata, che permetterà alle persone minorate della vista di riconoscere al tatto con grande facilità e soprattutto con grande sicurezza sia le banconote, sia gli spiccioli, si fa per dire, della nuova moneta europea che dovremo abituarci a maneggiare dal gennaio del 2002.Non vedente che maneggia degli Euro
L’invenzione del Cashtest (potremmo tradurre testasoldi) risale a qualche anno addietro, quando esso fu realizzato dalla società austriaca Caretec, con sede a Vienna, per facilitare il riconoscimento di diverse monete nazionali, tra cui anche la Lira. In diversi paesi le organizzazioni dei minorati della vista ottennero dalle banche centrali nazionali, come la Banca d’Italia, la sponsorizzazione della produzione del nuovo ausilio che poté essere distribuito a decine di migliaia di non vedenti e ipovedenti che lo apprezzarono molto.
Se il Cashtest si rivelò utile per distinguere le banconote in circolazione ormai da molto tempo, esso potrà rivelarsi prezioso quando dovremo passare dalle vecchie monete nazionali all’Euro, operazione abbastanza impegnativa, se si pensa che vi saranno ben sette tagli di banconote e otto diverse monete metalliche.
Il Cashtest è una piccola scheda di plastica delle dimensioni di circa 5 per 15 centimetri, che permette di riconoscere al tatto non solo le banconote, come il precedente modello, ma anche le monete metalliche. In tal modo, le persone con difficoltà visive dotate di una minima manualità e tattilità, saranno in grado di utilizzare con tranquillità e sicurezza il proprio denaro nelle più diverse circostanze e, in caso di necessità, potranno verificare se stanno pagando o riscuotendo le somme dovute.
Grazie alla solerte iniziativa dell’Unione Europea dei Ciechi, che ha ben compreso la grande utilità di questo ausilio per l’indipen denza dei ciechi e degli ipovedenti nella vita quotidiana, la produzione dell’Eurocashtest è stata sponsorizzata dalla Banca Centrale Europea con un investimento di un milione di Euro, pari a quasi due miliardi di Lire. Questa scelta testimonia la grande attenzione e sensibilità della BCE nei confronti delle esigenze delle persone disabili e in particolare dei minorati della vista in relazione all’introduzione della moneta unica. Infatti, l’Istituto ha finanziato una vasta campagna di informazione e la realizzazione di materiale formativo a stampa ingrandita, in formato Braille e su audiocassetta, con la collaborazione del Gruppo di lavoro per l’Euro appositamente istituito dall’EBU (European Blind Union).
Entro il mese di dicembre 400.000 cashtest saranno distribuiti a cura delle organizzazioni nazionali membre dell’EBU nei 12 paesi che hanno finora adottato la nuova moneta.
La distribuzione delle 70.000 unità spettanti all’Italia è stata affidata all’Unione Italiana Ciechi.
I non vedenti e gli ipovedenti gravi anche non soci dell’Unione potranno ritirare il proprio Cashtest presso la sezione U.I.C. (Unione Italiana Ciechi) in cui risiedono.
A parte la sua utilità pratica, l’Eurocashtest può essere considerato un positivo esempio di utile collaborazione tra le Istituzioni Europee, le organizzazioni rappresentative nazionali e internazionali e imprenditoriali, per la realizzazione del comune obiettivo di rendere le persone disabili sempre più indipendenti e meglio inserite nella società.

Rodolfo Cattani