cie
Arriva la carta d'identità elettronica entro 6 giorni.
Carmelo Quarta su nicofranca, 02\01\2016, h. 14.16.

virgolettato
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che fissa le modalità di
emissione: inserite le impronte digitali, la donazione degli organi e
un pin personale.

fine virgolettato

Ci sono voluti venti anni perché gli italiani vedessero finalmente
approdare, in Gazzetta Ufficiale, il decreto che attua la carta
d?identità elettronica: il nuovo documento si chiamerà C.I.E. (che,
appunto, è l?acronimo di ?carta d?identità digitale?) e conterrà,
oltre ai dati anagrafici e alla fotografia del titolare ? come sino ad
oggi è stato ? anche le impronte digitali e la possibilità (ma non
l?obbligo) di indicare la scelta sulla donazione degli organi.
Inoltre, il tesserino sarà dotato di un Pin che consente l?accesso ai
servizi online dedicati ai cittadini.

La disciplina della CIE è contenuta in un decreto del Ministero
dell?Interno appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale [1]. In esso, tra
le altre novità, si stabiliscono i tempi (certi) di consegna della
nuova carta di identità: l?interessato dovrà attendere solo sei
giorni, per il rilascio, dalla data di presentazione della richiesta.

Come ottenere la carta d?identità digitale

Il cittadino, necessariamente maggiorenne, dovrà rivolgersi
all?ufficio anagrafe del proprio comune di residenza. Per i minorenni,
la richiesta dovrà essere presentata dai genitori. I residenti
all?estero potranno presentare la domanda invece al consolato.

Dovrà essere munito delle fototessere così come sempre è stato, le
quali poi verranno digitalizzate e incorporate nel documento.

Prima del rilascio della CIE, gli addetti all?anagrafe chiederanno al
richiedente se intende inserire, all?interno del documento, il proprio
consenso o diniego all?espianto e donazione degli organi nel caso in
cui, dovendosi presentare la necessità, non possa essere acquisito il
suo esplicito consenso (si pensi al triste caso di un incidente
mortale e immediato stato di coma del soggetto). Questo non significa
che la scelta è irrevocabile: al contrario, il cittadino potrà, in
qualsiasi momento, cambiare idea comunicandolo all?Asl di appartenenza
oppure alle aziende ospedaliere o agli ambulatori dei medici di
medicina generale o ai centri regionali per i trapianti o ?
limitatamente al momento di rinnovo della Cie ? anche presso il
comune.

Presentata la domanda di rilascio della Cie, il Comune deve prima
effettuare una verifica circa l?identità del richiedente ed eventuali
motivi ostativi al rilascio del documento. Quindi rilascerà
all?interessato una ricevuta di deposito di richiesta, ove è riportato
il numero identificativo della pratica. In tale ricevuta sarà altresì
indicata la prima parte dei codici pin/puk associati alla Cie.

La CIE conterrà l?immagine del volto del titolare, attraverso una foto
digitalizzata, e l?immagine delle impronte digitali. Ma anche (nei
casi previsti) la firma autografata e l?autorizzazione o meno
all?espatrio.

Realizzazione supporto fisico della Cie

Il supporto fisico della Cie sarà integrato con un microprocessore per
la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica
dell?identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici primari e
secondari, nonché per l?autenticazione in rete.

Gli elementi biometrici primari e secondari memorizzati nel
microprocessore saranno utilizzati esclusivamente per verificare
l?autenticità della Cie e l?identità del titolare attraverso elementi
comparativi direttamente disponibili ed escludendo confronti in
modalità «uno a molti» a fini di identificazione. Il cittadino (o i
genitori o i tutori in caso di minori) potranno prenotare la richiesta
di rilascio della Cie collegandosi a Cieonline secondo le modalità
indicate sul portale.

Note

[1] Min. Interno decreto del 23.12.2015 in Gazzetta Ufficiale del 30
dicembre 2015 n. 30.

Fonte: laleggepertutti.it
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