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Link simbolici ed altri sistemi per combinare in unico volume il contenuto dei dischi.
Mauri su nicofranca, 10\10\2015, h. 18.04.

Quando si installa un disco aggiuntivo, questo può
essere utilizzato su un PC Windows per separare il sistema operativo dai
file personali.
Il vantaggio principale nel fare questa operazione è che se anche il
computer non dovesse più avviarsi o avesse problemi, si potrà sempre
reinstallare Windows senza alcun rischio di perdere i documenti, le foto
o qualsiasi altro tipo di file aggiunto.
Idealmente un computer sarebbe ottimizzato in velocità con il sistema
operativo installato in una piccola unità a stato solido e un disco
rigido più grande e spazioso, ma va bene anche una configurazione con
due hard disk normali. Che uso se ne può fare?
 1.    Vediamo come si
possono combinare più dischi in un solo volume:  è possibile creare un
insieme di dischi in RAID in modo che i dati scritti su un hard disk
vengono anche scritti sull'altro in "Mirror" (specchio).
Questo assicura un backup sempre aggiornato ed un computer funzionante
anche se uno dei due dischi si guastasse.    Ogni volta che si cambia il
computer, c'è una cosa che, a meno che non è proprio rotta, viene sempre
salvata e conservata e si tratta dell'hard disk.
Per evitare di sprecarli, è importante sapere che un disco rigido può
essere installato su un altro computer come secondo hard disk, ampliando
quindi lo spazio a disposizione per il disco.
Nel caso in cui si abbiano a disposizione due dischi con poco spazio o
nel caso ci sia l'esigenza di mettere tutti i dati in un unico volume,
ci sono diversi modi di sfruttarli come se fossero un unico hard disk
che ha spazio disponibile pari alla somma dei due.
Ci sono almeno 3 modi per combinare più dischi in un solo volume, ossia
per far credere al sistema operativo che i dati risiedano tutti sullo
stesso hard disk.

1) Utilizzare i link simbolici
Il metodo più semplice è quello di utilizzare i link simbolici, che sono
simili ai collegamenti normali (quelli che si creano solitamente sul
desktop per lanciare i programmi) ma "ingannano" il sistema facendogli
credere che quel link simbolico sia il file stesso.
Questo consente di salvare una cartella sul secondo disco, creare il
link simbolico sul primo e dare al computer il segnale che tutti i file
siano sul primo anche se non è così.
I campi di applicazione di questo trucco sono numerosi: si possono ad
esempio:
- Usare la stessa cartella condivisa tra pc con Dropbox o Skydrive
- Spostare la cache di Chrome e Firefox sulla RAM e navigare più veloci
- Posizionare tutti i giochi scaricati con Steam sullo stesso volume.  E
quindi:  spostare programmi da un disco ad un altro o tra diverse
partizioni, sullo stesso computer, facilmente in due click.
Grazie ad alcuni programmi si possono creare facilmente i cosiddetti
Junction Point NTFS (Punti di giunzione) detti anche hard link di
cartelle e, di fatto, spostare cartelle dei programmi installati sul pc
senza pregiudicarne il funzionamento e senza danneggiare Windows.

Se quindi si utilizza un computer con due dischi (oppure un netbook con
memoria esterna SSD) dove uno dei due dischi ha poco spazio, si possono
spostare i programmi installati sul disco quasi pieno, nell'hard disk
più grosso, senza cambiare i percorsi di installazione.

Prima di tutto, siccome nessuno sa cosa siano le giunzioni NTFS (o hard
link o link simbolici) diciamo che essi sono collegamenti reali da una
cartella ad un'altra.
Si dice al computer, ingannandolo, che la cartella in "C:\Pippo" in
realtà contiene i file della cartella "F:\Ciccio".
Di questa caratteristica dei dischi NTFS (tutti gli hard disk sono
formattati in NTFS) si parla davvero poco in giro ed è molto trascurata
quando invece ha un'utilità molto importante.
Una volta creato un nodo, i file sono memorizzati in f:\Ciccio e aprendo
la cartella C:/Pippo si va in F:/Ciccio.
Questo è diverso da quello che avviene creando un collegamento semplice,
dove i file rimangono nella cartella originaria.
Il junction point è diverso dal link simbolico (possibile solo in
Windows 7) che permette di creare creare collegamenti e spostamenti non
solo di cartelle ma anche di singoli file.

Su Windows non si possono creare hard link da interfaccia grafica ed è
richiesta una procedura da riga di comando, molto noiosa.
Ecco allora che si possono usare altri programmi per creare le giunzioni
NTFS e spostare cosi le cartelle di file da un disco NTFS ad un altro,
senza alcuna fatica.

1) SymMover è un'applicazione gratuita per Windows che consente di
spostare una cartella da un disco all'altro, e mantenere comunque tutti
i collegamenti in Esplora risorse di Windows.
In questo modo Window pensa che la cartella si trova nello stesso posto
di prima, anche se non lo è.
SymMover crea un collegamento simbolico tra la sorgente e la
destinazione come spiegato sopra.
Dall'interfaccia principale è possibile selezionare i programmi, i
giochi e le cartelle per spostarle in una nuova posizione utilizzando il
simbolo +.

2) Un altro programma per Windows che consente di creare facilmente link
simbolici, punti di giunzione e mount point è Linkmagic.
Questo programma fa una scansione del computer cercando tutti i
collegamenti speciali, permette di cancellarli o di crearne di nuovi.
Creare il punto di giunzione (Junction point) di una cartella equivale a
dire di spostarla da un disco ad un altro.

3) Hard Link Shell Extension è un software che, una volta installato,
aggiunge una opzione al menu tasto destro dei file che dice: Scegli la
sorgente del link.
Una volta premuto, si può andare in un'altra cartella o in un altro
disco, premere sol tasto destro sul vuoto e selezionare Crea Come - simbolo di maggiore 
Link simbolico o giunzione e spostare il tutto.
Come spero si sia capito, è come fare un taglia e incolla soltanto che,
nella posizione originaria, quella "tagliata", rimangono tutti i
riferimenti ai file ed alla cartella spostata.
Essa rimarrà normalmente visibile ed utilizzabile come se nulla fosse
successo, da entrambi i dischi.
Attenzione soltanto che, eliminando un file da una cartella in giunzione
esso sarà cancellato del tutto.

4) Per spostare programmi da un disco ad un altro, chi usa Windows 7,
può sfruttare il facile programma Steam Mover che non fa altro che
creare il nostro amico punto di giunzione della cartella.

5) symlinker è un altro tool facile da usare, a interfaccia grafica, che
permette di creare hard link, link simbolici ai file (spostandoli) e
giunzioni delle cartelle.

1) Junction Master è un programma attualmente sparito e non più
sviluppato ma la sua spiegazione è esauriente per capire il
funzionamento degli altri programmi.
Il programma offre opzioni per trasferire le cartelle in altre
partizioni o hard disk, senza però modificare il percorso della cartella.
Se quindi si fosse comprato un nuovo hard disk per il computer e si
volessero spostare i file dei programmi in esso liberando spazio su
quello vecchio, invece di disinstallare il programma e reinstallarlo
cambiando il percorso, si può semplicemente usare Junction Master per
creare il link, spostando i file, senza però cambiare percorsi di
installaizione, chiavi di registro e cosi via.
Con questa modalità si possono spostare tutte le cartelle di Windows,
anche quelle interne, anche quelle con i documenti, senza alcun problema.
Ricordare che non si effettua una copia ma un vero e proprio
trasferimento di file da un disco o partizione ad un altro, senza però
che Windows se ne accorga.
Junction Master si integra nella shell di Windows aggiungendo una nuova
opzione al menu tasto destro per spostare e collegare la cartella
selezionata.
Nella finestra successiva si apre un menu dove scegliere la nuova
cartella dove andranno spostati i file.
Alla fine si può premere il pulsante Move and Link per eseguire lo
spostamento della cartella.
Come si noterà, la cartella originaria rimane ma, se vi si clicca sopra
per vedere i file all'interno, si viene indirizzati alla nuova cartella
spostata.
Da Junction Master è anche facile eliminare questi link simbolici
ripristinando i file nella loro posizione originale e cancellando le
cartelle spostate.
  In conclusione per questo primo punto, Il più grande vantaggio di
questo metodo è la sua semplicità e la possibilità di controllare la
posizione di ogni file o cartella specifica.
Se uno dei dischi si guasta, si perdono solo i dati su tale unità mentre
le altre rimangono intatte.
Di contro invece bisogna ammettere che si tratti di un metodo
estremamente noioso da configurare   anche se, come si è visto, vi sono
programmi quasi automatici che io ho consigliato a vedenti e non ho
testato tantissimo, consiglio quello citato che si integra al menù
contestuale.
2) Creare un volume con spanning di dischi dinamici
Se si hanno tanti file e cartelle e si volesse che tutti siano su un
solo volume si può creare il volume di spanning o disco dinamico.
I volumi con spanning sono come l'opposto del partizionamento (cioè la
divisione di un hard disk in unità): si crea un volume che inizia dal
primo disco e termina alla fine dell'ultimo disco, per creare un unico
grosso volume.
Questo è spesso indicato anche come Concatenazione di dischi o JBOD e
funziona solo se si hanno più di due dischi nel computer perchè quello
di avvio dove sta il sistema operativo non può essere concatenato.
Per creare un volume con spanning in Windows, per prima cosa è
importante creare un backup di tutti i dati presenti sui dischi in un
hard disk separato, dal momento che è necessario cancellarli.
Aprire il menu Start - simbolo di maggiore  Esegui e digitare diskmgmt.msc e premere Invio.
Trovare i dischi che si desidera unire nell'interfaccia principale e,
per ciascuno di essi, fare clic col tasto destro e scegliere "Elimina
Volume"
Fai clic destro sul primo delle unità vuote e scegliere "Crea Nuovo
volume con spanning"
Quando la procedura guidata si avvia, andare avanti fino ad arrivare
alla schermata di selezione dei dischi ed aggiungere il secondo, il
terzo e cosi via.
Assegnare al nuovo volume una lettera di unità, formattare come NTFS e
dargli un nome.
La gestione di un volume con spanning è molto più facile rispetto i link
simbolici, perchè una volta creato si comporta come fosse un normale
hard disk.
Quando si esaurisce lo spazio sul primo disco fisico, i dati passano al
secondo in modo automatico.
Questo funziona anche con qualsiasi numero di unità.
Il problema più grande con i volumi con spanning è che se si rompe uno
dei dischi dinamici, l'intero volume diventa inutilizzabile e si perdono
tutti i dati in esso memorizzati (anche se alcuni di essi possono essere
recuperati ).
Inoltre la sua applicazione richiede di avere più dischi cosa che su
alcuni computer può non essere possibile.
Diciamo che questa opzione (ed anche la creazione di dischi dinamici
semplici dove invece di concatenare hard disk fisici si concatenano
partizioni di uno stesso disco) è altamente sconsigliata perchè molto
fragile e facile a fallire.

3) Impostare un insieme di dischi in RAID
RAID è l'acronimo di Redundant Array of Independent Disks, ed offre
diversi vantaggi rispetto la soluzione del volume con spanning
Il RAID è veloce, l'affidabile, protetto contro i guasti dei dischi e ci
sono diversi tipi di RAID.
- RAID 0 è simile a un volume con spanning: il suo obiettivo principale
è quello di combinare più unità in un unico grande volume.
Esso però invece di riempire un disco prima di spostarsi al successivo,
scrive i dati su tutte le unità (Striping).
Questo comporta una superiore velocità di lettura rispetto a un più
lento volume con spanning.
In questo caso però, se un disco si guasta, poi si perdono tutti i dati
con poche speranze di recupero.
- RAID 1 è una configurazione che non serve a combinare più dischi in un
unico grande volume ma ad implementare un concetto chiamato mirroring:
ogni dato che viene scritto sull'unità principale il tuo computer scrive
gli stessi dati sul secondo disco.
Il secondo disco diventa quindi lo specchio del primo e i due devono
avere la stessa dimensione.
Se uno non dovesse più funzionare, automaticamente si passa al secondo e
tutto prosegue regolarmente.
- RAID 10 combina il meglio di RAID 0 e RAID 1: Si combinano diversi
dischi di pari dimensione con mirroring.
Questo tipo di RAID richiede comunque almeno 4 dischi, due da combinare
e altri due come specchio.
- RAID 5 introduce una funzionalità chiamata parità, che è un altro
metodo per mantenere i dati protetti dai guasti del disco.
A differenza di RAID 10, in cui è necessario utilizzare la metà delle
unità per la ridondanza, con il RAID 5 si possono salvare i dati di
ripristino in bit di parità molto più piccoli, sparsi in tutte le unità.
Ciò significa che è possibile utilizzare più unità per i dati e,
auspicabilmente, risparmiare un po 'di soldi nel dover avere altrettanti
dischi per il mirroring.
RAID 5 sarà molto più lento a scrivere i dati del RAID 10.
Questi non sono gli unici tipi di RAID, ma sono i più comuni.

Per configurare un array RAID.ci sono programmi specializzati, spesso
inclusi con le schede madri dei computer.
Molte persone sostengono che il RAID hardware sia comunque più
affidabile e prevede l'installazione di una scheda RAID nel PC.
In questo caso il processo varia da computer a computer e a seconda
della scheda a scheda RAID.
In generale per uso casalingo la configurazione più a portata di mano è
il RAID 0 che però richiede di configurare un parallelo sistema di
backup se non si vuol perdere tutto nel caso di guasto ad uno dei dischi.
Le configurazioni RAID sono sicuramente costose, basti pensare che per
il RAID 1 è necessario avere due dischi identici e sono usate
soprattutto su server aziendali.

In conclusione vorrei dire che combinare dischi multipli in un unico
volume è una pratica abbastanza controversa e, secondo me, non
consigliabile a meno di esigenze specifiche.
Quello dei link simbolici è un ottimo compromesso, senza toccare
assolutamente la ocnfigurazione dei dischi e senza rischiare di perdere
tutti i dati.
  Dopo aver parlato della combinazione di più dischi in un solo volume,
aggiungo che  In alternativa è possibile combinare i due hard disk in un
unico grande spazio di archiviazione.
In questo caso però, se uno dei due dischi si dovesse rompere, si
perderebbero i dati su entrambi.

2) Spostare cartelle da un hard disk ad un altro con link simbolici
Le cartelle dei programmi non possono essere mai spostate da un disco
all'altro perchè altrimenti la struttura dei dati di quel software
perderebbe ogni riferimento e non saprebbe dove cercare i file.
I link simbolici sono un inganno del sistema, essi dicono al computer
che una tal cartella o un file è in un disco mentre invece sta nell'altro.
Essi sono utili, ad esempio, per spostare la cartella di Outlook oppure
la cache di Chrome.
  E di questo si è già parlato.
3) Modificare la posizione della Cartella dati utente
Senza ricorrere ai link simbolici o altre stregonerie, Windows permette
di modificare facilmente il percorso delle cartelle dei dati utente per
spostare le cartelle download, documenti, musica, video, immagini
nell'hard disk aggiuntivo.
Premere col pulsante destro su queste cartelle, andare nelle Proprietà e
cambiare il Percorso.
Verrà chiesto se si vuole che Windows sposti i file e, dopo aver finito,
le cartelle di dati saranno comunque accessibili nella loro posizione
normale.
In Windows 7 il cambio di percorso non deve avvenire a livello delle
raccolte, ma proprio delle cartelle utente.

4) Utilizzare le Raccoltw
La funzionalità delle raccolte di Windows 7 permette di aggiungere nuovi
percorsi all'interno di una singola raccolta.
Per esempio, si potrebbero unificare le cartelle con i film nella
raccolta dei video, anche se queste cartelle sono nell'altro hard disk.
In questo modo si potrà aprire la raccolta dei video per sfogliare e
cercare tutti i film sparsi in varie cartelle e dischi.

5) Installare programmi in altri hard disk
Quando si installa un programma, quasi sempre è possibile scegliere la
directory in cui si desidera installarlo.
Questo può essere particolarmente utile se il disco principale è piccolo
mentre il secondo è molto più spazioso.
Idealmente nell'hard disk secondario vanno installati i videogiochi più
grossi, compresi quelli scaricati usando Steam.

6) Spostare il file di paging
Windows utilizza un file di paging per memorizzare sul disco i dati che
non possono essere tenuti nella memoria RAM.
Il file di pagina viene salvato nella directory principale di Windows
che, di default, è C:\pagefile.
Per risparmiare spazio sul disco di sistema, si può spostare questo file
di paging su un altro hard disk.
Idealmente bisognerebbe tenere il file di paging sul disco più veloce,
tuttavia, se si ha molta memoria RAM, lo si può spostare sull'hard disk
secondario e risparmiare spazio sull'unità principale.   Per Spostare il
file di paging andare in Pannello di controllo  simbolo di maggiore  Sistema  simbolo di maggiore  
impostazioni
avanzate  simbolo di maggiore  Impostazioni (sotto la sezione Prestazioni)  simbolo di maggiore  
Avanzate  simbolo di maggiore  Cambia.
Levarel a crocetta dov'è scritto Gestisci automaticamente...,
selezionare il disco aggiuntivo e poi impostare lo spazio gestito dal
sistema.

7) Salvare i file grandi sull'hard disk e mai sull'SSD.
Tra le cose da non fare mai con un'unità SSD, una molto importante è
quella di non salvare file troppo grossi, come i film, tracce musicali o
i programmi di installazione pesanti su questo tipo di disco a stato
solido se non si vuole che rallenti le prestazioni.

8) Spostare Windows in un disco a stato solido SSD
Se si ha un computer fisso in cui è presente un disco a stato solido
oltre l'hard disk, è conveniente tenere il sistema sull'SSD che è più
veloce ed il resto dei dati sull'hard disk.
Questo può anche essere fatto su un portatile perchè, in molti modelli,
si può mettere il disco SSD al posto del lettore CD (qualsiasi tecnico
di computer può farlo se non ci si fida di se stessi).
Seguendo la guida collegata si potrà poi spostare Windows senza
reinstallarlo e sfruttare la miglir velocità del disco SSD.
  Spero che queste indicazioni ed approfondimenti siano risultati utili
e chiarificatori.
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