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Leggo: Caldo e afa, attenzione all'uso dei farmaci: ecco quali utilizzare e quali è meglio evitare
Nicolò La Ferla su nicofranca, 21\07\2015, h. 12.07.

 
ROMA - Il caldo e l?afa stanno invadendo l?Italia, mettendo a rischio la salute. E con i farmaci 
forma un binomio cui prestare attenzione. In questi giorni nel nostro Paese si stanno registrando 
temperature particolarmente elevate che, unite all?alto grado di umidità e all?esposizione ai raggi 
solari, possono comportare dei rischi per la salute, sia di natura diretta che indiretta.

Per questo motivo l?Agenzia italiana del farmaco (Aifa) invita a prestare una cautela particolare 
nell?assumere dei farmaci nel corso del periodo estivo in generale, e soprattutto durante le 
cosiddette ?ondate di calore?, perché le condizioni ambientali possono incidere sull?integrità, 
l?efficacia e la sicurezza dei medicinali. Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo di azione, 
possono interferire con la termoregolazione o alterare lo stato di idratazione. In casi estremi e 
solo su consiglio del medico curante può essere valutata la necessità di una rimodulazione della 
terapia.

Eccone alcuni: 1. Anticolinergici: possono interferire con la termoregolazione, ridurre lo stato di 
vigilanza, ostacolare la sudorazione. 2. Antipsicotici: possono inibire il meccanismo di 
sudorazione, diminuire la pressione arteriosa e la termoregolazione a livello centrale e ridurre lo 
stato di vigilanza, rendendo il soggetto incapace di adottare strategie difensive. 3. 
Antistaminici: possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa. 4. 
Antiparkinsoniani: possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa, 
causare vertigini e stato di confusione. 5. Antidepressivi: possono ridurre la sudorazione, 
interferire con la termoregolazione centrale e ridurre lo stato di vigilanza.

E ancora: 6. Ansiolitici e rilassanti muscolari: possono ridurre la sudorazione e causare 
vertigini, diminuire la gittata cardiaca e influenzare il raffreddamento tramite vasodilatazione, 
possono causare un aggravamento di sintomi respiratori. 7. Antiadrenergici e beta-bloccanti: 
possono influenzare la dilatazione dei vasi sanguigni cutanei, riducendo la capacità di dissipare 
calore per convezione. 8. Simpatomimetici: vasodilatatori, compresi nitrati e regolatori del canale 
del calcio, possono peggiorare l?ipotensione in soggetti vulnerabili. 9. Antipertensivi e 
diuretici: possono condurre a disidratazione e ridurre la pressione sanguigna; un effetto 
collaterale comune è l?iponatremia che può essere aggravata da un eccesso di assunzione di liquidi. 
10. Antiepilettici: possono ridurre lo stato di vigilanza e aumentare lo stato di confusione. 
Infine, altre classi di farmaci utilizzati per il trattamento di nausea e vomito, disturbi 
gastrointestinali, incontinenza urinaria: agiscono come anti-colinergici e possono determinare 
squilibrio idro-elettrolitico.

L?Aifa infine ricorda la regola generale per la conservazione dei farmaci con il grancaldo: è bene 
che vengano riposti in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°. In questo modo è 
possibile assicurarsi che le caratteristiche farmacologiche e terapeutiche si mantengano inalterate 
per tutto il periodo di validità indicato sulla confezione. Se si espongono i medicinali per un 
tempo esiguo (una o due giornate) a temperature superiori a 25°, non se ne pregiudica la qualità, 
ma, in caso di esposizione prolungata, se ne riduce considerevolmente la data di scadenza. Se 
invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe 
addirittura renderli dannosi. Nel caso di viaggi o soggiorni fuori casa i farmaci possono essere 
trasportati in un contenitore termico e occorre evitare sempre l?esposizione a fonti di calore e 
alla irradiazione solare diretta. L?armadietto dei medicinali, a dispetto del nome - suggerisce 
l?Aifa - è spesso il posto peggiore per conservare i farmaci a causa dell?umidità elevata frequente 
in bagno. Una buona soluzione può essere rappresentata da un armadio di tela in un ripostiglio, in 
camera da letto o in un mobile da cucina lontano da fonti di calore. È importante mantenere i 
contenitori originali etichettati che sono progettati in maniera tale da proteggere e conservare i 
medicinali. Ad esempio, quelli oscurati sono usati per i farmaci fotosensibili, mentre i 
contenitori in vetro vengono utilizzati per medicinali che possono essere assorbiti dalla plastica 
(per esempio, compresse di nitroglicerina).
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