doppie
Stop alle doppie visite finora imposte a chi soffre di patologie irreversibili
Antonio Brignone su nicofranca, 27\05\2015, h. 10.58.
 
Lotta agli abusi: previsti per il 2015 ben 150 mila controlli nell?ambito del piano contro i «falsi 
invalidi»
di Maria Giovanna Faiella
Da visite di controllo inutilmente duplicate, a quelle per la verifica di patologie irreversibili. 
Aumentano le segnalazioni dei cittadini al Tribunale dei diritti del malato sull?invalidità civile, 
soprattutto per quelle relative a malattie oncologiche.
Come se non bastasse la sofferenza per una patologia grave, spesso si è vessati da una burocrazia 
che sottopone a procedure non sempre rispettose della dignità della persona. Ora, con le nuove 
norme i disagi potrebbero essere contenuti: per le visite di rivedibilità per verificare la 
permanenza o meno dello stato invalidante sarà l?Istituto nazionale della previdenza sociale a 
convocare i cittadini e, al tempo stesso, a effettuare i controlli.
Nuovi protocolli
«Per prima cosa, i malati non saranno più costretti, come spesso avveniva, a sottoporsi a doppia 
visita (delle Commissioni mediche di Asl e di Inps) e i tempi burocratici si abbreviano poiché non 
ci sarà il passaggio di verbali dalle Asl all?Istituto - fa notare Vincenzo Falabella, presidente 
della Federazione italiana per il superamento dell?handicap -. La Circolare dispone che l?Istituto 
non solo convoca a visita la persona invalida o sorda o cieca in possesso del verbale che prevede 
una revisione, ma esegue direttamente la visita stessa, che quindi non sarà più effettuata dalle 
Asl. Si va così verso il passaggio totale della valutazione della disabilità dal Sistema sanitario 
all?Inps». «Col passaggio della competenza dell?accertamento della disabilità all?Istituto di 
previdenza sociale, ente vigilato dal ministero dell?Economia, - fa notare tuttavia Tonino Aceti, 
coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva - c?è il rischio 
che i diritti soggettivi possano sottostare a logiche di monitoraggio e contenimento della spesa 
piuttosto che alla presa in carico dei reali bisogni complessivi delle persone. Inoltre, potrebbero 
esserci disagi per il cittadino se la sede Inps competente per la visita fosse lontana parecchi 
chilometri dal luogo di residenza». Dovrebbe invece essere evitato il disagio di essere richiamati 
a visita (nonostante usufruiscano della non rivedibilità, come prevede la legge n. 80 del 2006) 
coloro che hanno menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti, come per esempio: 
insufficienza cardiaca avanzata, refrattaria a terapia, patologie oncologiche con compromissione 
secondaria di organi o apparati, perdita anatomica o funzionale bilaterale degli arti superiori e/o 
degli arti inferiori, deficit totale della visione e dell?udito.
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