control
Arrivano i controlli su telefoni e computer dei dipendenti.
Vincenzo Gramuglia su mondoinformatico,25\05\2015, h. 10.55.

 
rizzazione sindacale per la vigilanza sugli strumenti di lavoro usati
dal lavoratore.
Dopo aver riscritto il famoso articolo 18, ora è il turno dell?articolo
4 dello Statuto dei Lavoratori, quello ? tanto per intenderci ? che
regola i controlli a distanza sui dipendenti, da parte del datore di
lavoro sui dipendenti. La norma, scritta nel lontano 1970, in un
contesto giuridico, culturale ed economico completamente diverso, vieta
ancor oggi, in modo pressoché assoluto, gli impianti audiovisivi (le
classiche telecamere a circuito chiuso che riprendono l?impiegato) e le
altre apparecchiature se usate per spiare il rendimento e le prestazioni
lavorative dei lavoratori. Solo l?eventuale accordo con i sindacati e lo
scopo di prevenire furti, tutelare la sicurezza o la produzione potrebbe
consentirne la deroga.
Dopo, però, l?approvazione del Job Act, che apre ai controlli a
distanza, ora è il turno dei decreti di semplificazione degli
adempimenti in materia di lavoro, attualmente allo studio del Governo,
che specificheranno meglio gli obblighi e le facoltà per l?azienda in
materia di ?articolo 4?.
A tal fine bisogna distinguere tra due tipi di controlli: quelli sugli
impianti da quelli sugli strumenti di lavoro.
Controlli sugli impianti
Resteranno sempre vietati i controlli sugli impianti (macchinari,
ambienti e postazioni di lavoro, ecc.) quando disposti al solo fine di
controllare l?efficienza dei dipendenti e le loro prestazioni
lavorative. Al contrario, saranno consentiti se, previo accordo coi
sindacati, la loro funzione sarà quella di garantire la sicurezza.
Controlli sugli strumenti
Resteranno invece fuori dal divieto dell?articolo 4 i controlli sugli
strumenti di lavoro per i quali non saranno necessarie autorizzazioni di
sorta: è il caso, per esempio, di personal computer da scrivania e
portatili, telefoni e cellulari aziendali, nonché eventuali tablet
offerti dall?azienda. La ?cimice? non potrà essere messa sulle
apparecchiature personali (sul telefonino di proprietà del dipendente)
in quanto non rientrante tra gli strumenti di lavoro. L?azienda dovrà
comunque fornire un preciso documento di policy da consegnare ai lavoratori.
Potrebbero essere liberalizzati anche i controlli sulle apparecchiature,
come badge e rilevatori di presenza, che non rientrano nell?articolo 4
dello Statuto.
Quanto invece ai controlli sulla posta elettronica, questi sono stati
già sdoganati da un recente dal Garante della Privacy che, con un
vademecum di recente pubblicazione, ha disciplinato ogni aspetto della
riservatezza dei dipendenti negli ambienti di lavoro e, in particolare,
la possibilità per il datore di controllare le email e il traffico
internet (siti, download, social network, ecc.) dei lavoratori (leggi
?Internet e posta elettronica dei dipendenti?).
www.laleggepertutti.it/88860_arrivano-i-controlli-su-telefoni-e-computer-dei-dipendenti
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