730
Il 730 precompilato.\1
Angelo De Gianni su uiciechi.it, 2015-05.

Prima parte.

Già da alcuni mesi, ormai, si sente parlare del cosiddetto "730 precompilato": sui giornali, in 
radio, in TV e sul web si leggono e si ascoltano tante informazioni generiche, ma, all'atto 
pratico, non è agevole, soprattutto per chi non ha dimestichezza con la burocrazia e con gli 
strumenti informatici e tecnologici, sapere di preciso come muoversi, per compilare e inviare al 
fisco la propria dichiarazione dei redditi, senza commettere errori e, quindi, incorrere in 
sanzioni pecuniarie.

In questo scritto e in quelli successivi dei prossimi mesi, la redazione di "Uiciechi.it" cercherà 
di fornire, per quanto possibile, le indicazioni per accedere all'area web che contiene la 
dichiarazione dei redditi precompilata e, ove necessario, per completare e inviare telematicamente 
la stessa all'Agenzia delle Entrate.

Va subito precisato che l'accesso alla pagina internet dedicata al 730 precompilato è del tutto 
inutile per coloro che nel 2014 non hanno presentato il modello 730, per chi ha avuto, anche solo 
per un giorno del 2014, una partita Iva e, più in generale, per coloro che hanno conseguito redditi 
che devono essere dichiarati soltanto tramite il modello Unico. Queste persone, infatti, non 
troveranno quest'anno la dichiarazione precompilata e, se avranno l'obbligo di presentarla, 
dovranno rivolgersi necessariamente ad un intermediario, un CAF o al proprio datore di lavoro.

Fatte queste precisazioni, entriamo nel vivo dell'argomento che stiamo trattando. Per entrare 
nell'area riservata del sito internet dell'Agenzia delle Entrate nella quale è stata caricata la 
nostra dichiarazione, dobbiamo procurarci, se già non ne siamo in possesso, le credenziali, 
costituite da una chiave pubblica e da una privata, per mezzo delle quali avremo la possibilità di 
consultare ed eventualmente di modificare il documento prima di inviarlo definitivamente 
all'agenzia fiscale, per il successivo controllo e, in qualche caso, la richiesta della 
documentazione riguardante le detrazioni e le deduzioni che abbiamo inserito.

Per fare ciò abbiamo due possibilità: possiamo abilitarci direttamente ai servizi telematici 
gestiti, tramite SOGEI, dalla stessa Agenzia delle Entrate, oppure richiedere il PIN all'INPS e 
accedere alla dichiarazione dei redditi per mezzo del sito dell'Ente previdenziale.

Come abilitarsi ai servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate.

Per ottenere le credenziali per l'accesso al cosiddetto "cassetto fiscale", occorre innanzitutto 
incollare o digitare nella barra degli indirizzi del browser l'URL: 
https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Abilitazione/Fisconline.jsp

Nella pagina web che si presenta a schermo, la voce "persona fisica", riguardante la tipologia di 
utente che richiede l'abilitazione è già attiva: basta, perciò, proseguire nella navigazione, 
premendo "invio" sul pulsante "richiedi il tuo codice PIN", raggiungibile con vari colpi di "tab", 
oppure con le frecce verticali.

Con la pagina che si carica a questo punto, si entra nel vivo della richiesta: negli appositi campi 
editazione, infatti, vanno inseriti il codice fiscale del richiedente ed il reddito complessivo 
inserito nell'ultima dichiarazione dei redditi presentata (per quest'anno, il riferimento è alla 
dichiarazione del 2014, relativa all'anno d'imposta 2013).

Tuttavia, prima di produrre le prime quattro cifre del PIN, il sistema verifica che il richiedente 
sia davvero la persona interessata: subito sotto il codice fiscale, quindi, viene chiesto al 
contribuente di indicare se e quale tipo di dichiarazione dei redditi ha presentato l'anno scorso. 
Il pulsante attivo di default è "nessuna", il che significa che, se non è stato trasmesso al fisco 
né il 730, né l'Unico, l'utente può procedere direttamente all'attivazione del PIN, senza dover 
inserire nessun altro dato.

Se, invece, nel 2014 è stato presentato uno dei due modelli sopra citati, va attivato il pulsante 
corrispondente, premendo la barra spaziatrice. Ma i controlli informatici contro gli abusi non si 
fermano qui: all'utente, infatti, viene richiesto di selezionare, sempre tramite l'attivazione del 
corrispondente pulsante con la barra spaziatrice, la voce relativa alle modalità di presentazione 
della dichiarazione dei redditi (intermediario, Ufficio postale, Ufficio delle Entrate, ecc.).

Ora resta l'ultimo adempimento, quello di inserire, nel successivo campo editazione, il reddito 
complessivo dichiarato: questo risulta essere, in genere, il passo più complicato, perché molti 
contribuenti non conoscono la struttura della dichiarazione dei redditi. Indichiamo, perciò, dove 
trovare il dato: il reddito complessivo, per coloro che hanno presentato il 730, è ricavabile al 
rigo 11 del prospetto di liquidazione consegnato dal CAF, dal datore di lavoro o dal 
commercialista, mentre chi l'anno scorso ha presentato il modello Unico, trova questo dato nel 
quadro "RN", precisamente al rigo "RN2".

Nel digitare il reddito complessivo, occorre fare particolare attenzione: come specificato anche 
nella pagina web, infatti, il dato numerico va scritto senza i decimali e senza punti o virgole. Se 
ho dichiarato ?25600,40, dovrò scrivere soltanto ?25600, senza i due zeri dei decimali. Questa 
precisazione è di fondamentale importanza, perché, nel caso in cui i dati vengano digitati per tre 
volte consecutive in modo errato, il sistema blocca definitivamente ogni ulteriore tentativo di 
effettuare l'abilitazione telematica al cosiddetto "cassetto fiscale", il che obbliga il distratto 
o sfortunato contribuente a rivolgersi direttamente ad un Ufficio Territoriale dell'Agenzia delle 
Entrate per rimuovere il blocco di sicurezza dei dati personali e poter nuovamente attivare la 
procedura d'accesso ai servizi telematici.

Completato l'inserimento dei dati e delle informazioni di sicurezza richieste dal sistema, l'utente 
accede alla pagina del riepilogo di quanto digitato e selezionato, premendo "invio" sul link 
"invia". Se quanto compare a video è corretto, egli potrà procedere alla richiesta vera e propria 
delle prime quattro cifre del codice PIN: effettuate le verifiche dei dati con l'anagrafe 
tributaria, la procedura informatica elabora, mostra a video e consente di stampare il numero di 
pratica della richiesta e quattro numeri, comunicando al contribuente che le successive sei cifre 
del PIN saranno recapitate all'indirizzo del richiedente memorizzato negli archivi dell'Agenzia 
delle Entrate.

A questo punto, il contribuente ha fatto la sua parte: ora dovrà attendere circa quindici giorni, 
al termine dei quali riceverà, per posta ordinaria, una busta chiusa, contenente le rimanenti sei 
cifre del PIN e una password provvisoria. Al primo accesso, gli viene comunicato che la parola 
chiave prodotta dal sistema è scaduta, sicché egli dovrà immediatamente modificarla: la chiusura 
della prima sessione, senza la modifica della password comporterà il blocco dell'abilitazione, 
costringendo il richiedente a rivolgersi ad un Ufficio dell'Agenzia delle Entrate, per 
l'annullamento dell'abilitazione ai servizi telematici e per la conseguente nuova richiesta.

Come abilitarsi ai servizi telematici dell'INPS.

Al 730 precompilato si può accedere anche attraverso il sito internet dell'INPS, purché si sia in 
possesso del codice PIN rilasciato dall'Istituto previdenziale. La procedura telematica per 
ottenerlo è semplice e, diversamente da quanto avviene per l'abilitazione ai servizi online 
dell'Agenzia delle Entrate, non vengono chiesti al cittadino elementi contenuti in particolari 
documenti.

Il primo passo da eseguire consiste nell'inserimento, sulla pagina internet: 
https://serviziweb2.inps.it/RichiestaPin/richiestaPIN.do del codice fiscale del richiedente, 
nell'apposito campo editazione, attivando, se necessario, la modalità maschere mediante la 
pressione del tasto "invio", nel selezionare la residenza, attivando con la barra spaziatrice uno 
dei due pulsanti "italiana" o "estera", nonché nel proseguire nella procedura, utilizzando il 
pulsante "avanti".

Nella schermata che si presenta all'utente dopo che ha eseguito la prima parte del percorso, sono 
presenti numerosi campi editazione e diverse caselle combinate, che vanno compilati con cura, 
inserendo le informazioni richieste dal sistema: è importante comunicare all'Istituto, avvalendosi 
di questo modulo elettronico almeno due tra i recapiti richiesti, per avere la possibilità, in caso 
di smarrimento del PIN, di recuperarlo in totale sicurezza, senza doversi recare agli sportelli.

A differenza del servizio di abilitazione a Fisconline, sul sito dell'INPS non sono mostrati a 
video i primi otto caratteri alfanumerici del PIN provvisorio, che vengono inviati via sms al 
cellulare indicato dal richiedente o via e-mail, mentre gli ulteriori otto caratteri alfanumerici 
sono recapitati, in busta chiusa, al domicilio indicato nel form, dopo circa una settimana dalla 
richiesta.

Ottenuti tutti i sedici elementi del codice, l'utente può procedere al primo accesso e, quindi, 
alla prima modifica dello stesso: egli, però, non può scegliere autonomamente il nuovo PIN, 
costituito da otto caratteri (lettere e numeri), ma deve annotare, memorizzare e/o stampare quello 
che gli viene proposto a video dal sistema.

A questo punto, la procedura di abilitazione potrebbe sembrare conclusa; in realtà non è così: 
l'INPS, infatti, consente l'accesso alle richieste di prestazioni economiche e, da ora, anche 
all'area del 730 precompilato, soltanto ai possessori del PIN cosiddetto "dispositivo". Occorre, 
perciò, convertire il codice cosiddetto "ordinario" in "dispositivo".

In concreto, l'utente già in possesso delle credenziali d'accesso (codice fiscale e PIN ordinario), 
dopo aver effettuato il login alla propria area personale INPS, deve selezionare il link "converti 
PIN", completare il modulo elettronico dove sono riepilogati i propri dati personali, inserendo gli 
estremi di un documento valido richiesti dal sistema (Carta d'identità, passaporto o, per i 
vedenti, la patente di guida), stampare il modulo cartaceo prodotto dopo la compilazione e inviarlo 
all'Istituto previdenziale, insieme con la copia del documento.

Per le prime due modalità, non sussistono problemi: il modulo e la copia cartacea del documento 
personale possono essere consegnati ad una sede INPS o spediti, via fax, al numero verde gratuito 
800 803 164. La terza opzione è più articolata, ma completamente accessibile a coloro che 
utilizzano tecnologie assistive per disabili visivi: si tratta, in sostanza, di scansionare il 
modulo stampato, ricordandosi di inserire la data e la firma del richiedente il PIN dispositivo, e 
il documento di riconoscimento, i cui dati sono presenti nel modulo stesso. La scansione deve 
avvenire in un unico file, in formato PDF di dimensioni non superiori ad un megabite. 
Eccezionalmente è consentito realizzare due files separati, compattati in un unico file compresso, 
le cui dimensioni, in ogni caso, non devono superare un mega.

Una volta realizzata la richiesta elettronica, come descritto sopra, si può effettuare l'invio in 
upload e, se tutto è stato eseguito correttamente, l'utente riceverà, dopo qualche ora, una mail di 
conferma che lo avverte che il suo PIN è stato convertito in "PIN dispositivo", il che gli consente 
di visualizzare, operare le eventuali modifiche ed inviare il 730 precompilato.

Qui, per ragioni di spazio, non è possibile descrivere più nel dettaglio tutte le operazioni da 
compiere per ottenere le abilitazioni ai due servizi di accesso alla dichiarazione dei redditi 
precompilata: tuttavia, entrambe le procedure (Agenzia delle Entrate e INPS) sono accessibili ai 
disabili visivi e, durante le varie fasi del percorso di abilitazione, il navigatore, sia minorato 
visivo che normodotato, trova indicazioni abbastanza semplici ed intuitive che lo guidano nel 
percorso.

A coloro che, nonostante le spiegazioni riportate in questo scritto e sui siti web di riferimento, 
trovino difficoltà nel registrarsi ad uno dei servizi telematici o ad entrambi, va ricordato che 
esiste anche la possibilità di richiedere l'abilitazione ai servizi telematici dei due enti 
pubblici, telefonando ai rispettivi contact center: per l'Agenzia delle Entrate occorre comporre il 
numero telefonico 848 800 444 e digitare, nel menù principale, il tasto 2, nel successivo il tasto 
1, seguendo poi la voce guida del sistema elettronico, per addentrarsi nella procedura. Il numero 
da chiamare, invece, per l'abilitazione ai servizi telematici INPS è il contatto gratuito 803 164, 
oppure, da cellulare, lo 06 164 164 (quest'ultimo a pagamento), digitando, nei menù vocali che si 
susseguono, nell'ordine i seguenti numeri: 1, 2, 3 e di nuovo 1. Un operatore assisterà il 
chiamante nelle operazioni di richiesta del codice PIN ordinario e nella conversione a dispositivo.

Ottenuta l'abilitazione ad uno o ad entrambi i servizi telematici è possibile accedere al 730 
precompilato ed agire sui dati presenti, prima di inviare il tutto agli uffici fiscali. Nella 
prossima parte, nei limiti consentiti dalle norme sulla riservatezza, verranno descritte le 
procedure di visualizzazione e modifica dei dati personali e reddituali presenti nell'area 
riservata.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: `Angelo De Gianni  simbolo di minore 
degianni.angelo@libero.it simbolo di maggiore `_
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