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80 milioni di persone chiedono tecnologie accessibili
Superando.it del 09-04-2015

«È necessario che tutte le future iniziative dell?Unione Europea,
legislative e non, riguardanti le tecnologie dell?informazione e della
comunicazione(ICT), inseriscano l?accessibilità tra i requisiti di base, al pari della
privacy e della sicurezza»: lo ha dichiarato Rodolfo Cattani, segretario
generale del Forum Europeo della Disabilità (EDF), nel quale coordina il gruppo
dedicato alle ICT, durante la recente conferenza intitolata An Inclusive
DigitalContinent (?Un continente digitale inclusivo?), tenutasi a Jūrmala, in
Lettonia, a margine del Consiglio dello stesso Forum Europeo della
Disabilità.
Cattani ? che è anche presidente del FID (Forum Italiano della Disabilità),
l?organismo che rappresenta a livello europeo le istanze delle persone con
disabilità nel nostro Paese ? si è soffermato poi sulla «crescente
importanza del diritto all?inclusione, da parte di 80 milioni di cittadini
europei condisabilità, che vanno considerati al tempo stesso cittadini e clienti come
tutti gli altri, in questa ?Società digitale?, basata sulla conoscenza delle
tecnologie, e in un ?Mercato digitale?, come quello attuale».

L?incontro, come detto, si è svolto in Lettonia, il Paese che è succeduto
all?Italia nell?attuale semestre di guida della Presidenza Europea e che tra
le priorità di questa fase, insieme a un?«Europa competitiva» e a un?«Europa
impegnata», ha posto proprio l?«Europa digitale».
Ad aprire la conferenza di Jūrmala è stata Gunta Anca, vicepresidente
dell?EDF e coordinatrice di Sustento, Federazione lèttone di persone con
disabilità,che ha voluto ricordare come in Lettonia «la disabilità sia quasi sempre
connessa ai servizi sociali e sanitari, qualche volta al lavoro, ma assai
raramente
all?importanza che possono avere le soluzioni tecnologiche per tutte le
attività delle persone con disabilità, fisica, visiva o uditiva che sia. Noi
dobbiamo dare sempre più visibilità a queste opportunità».
Dal canto suo, il ministro lèttone del Welfare Uldis Augulis ha dichiarato
che durante questo semestre di Presidenza dell?Unione Europea, «la nostra
precisa intenzione è quella di fare pressione sulle Istituzioni europee, perché si
lavori a fondo per le pari opportunità delle persone con disabilità, sul
fronte delle opportunità di lavoro, dei diritti dei ragazzi con disabilità e anche
delle tecnologie digitali». «In particolare ? ha concluso Augulis ?
intendiamo
?battere? sull?importanza dell?educazione inclusiva, che riteniamo sia una
strada fondamentale verso il lavoro e l?indipendenza».
Infine l?europarlamentare del Paese baltico Iveta Grigula ha sottolineato
che «solo quando ogni membro delle nostre società si sentirà tutelato e
rispettato,solo allora potremo dire di vivere in un vero Welfare State ed è a questo
obiettivo che intendiamo puntare». (S.B.)

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