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LA PENSIONE DI INVALIDITÀ PUÒ RENDERE «RICCO» UN DISABILE? LO STATO NON RISPONDE
Corriere della sera del 24\02\2015.

Lorenzo Salvia.
E' giusto oppure no che un disabile perda qualche posizione nella graduatoria per la casa popolare 
perché la pensione di invalidità lo rende un po' più "ricco"? La domanda è scomoda ma la risposta 
dello Stato italiano è la peggiore possibile: non si sa, vedremo. Dieci giorni fa il Tar del Lazio 
ha bocciato un pezzo del nuovo "riccometro", lo strumento che misura la ricchezza delle famiglie 
per formare le liste di accesso ai servizi sociali. Dice il nuovo Isee, questo il nome tecnico del 
riccometro entrato in vigore a gennaio, che nel calcolo bisogna tener conto di tutte le entrate, 
anche di quelle "fiscalmente esenti". Ma, secondo il tribunale amministrativo, è illegittimo che lì 
dentro finiscano anche i contributi che il disabile riceve proprio in ragione della sua disabilità, 
come l'indennità di accompagnamento. Il governo ha 60 giorni per fare ricorso al Consiglio di 
Stato. Ma non ha ancora deciso se presentarlo oppure no.
Si confrontano due linee. Una tecnica: il ricorso va fatto perché, con le risorse in calo anche 
alla voce welfare, è opportuno dare la precedenza a chi ha in casa meno soldi. E una politica: il 
ricorso non va fatto perché sarebbe visto come una mossa "contro" una categoria fragile. Nel 
frattempo i disabili non possono sapere quanto sono ricchi (o poveri). E nemmeno scoprire a quali 
servizi hanno diritto. I Caf, i Centri di assistenza fiscale che materialmente calcolano l'Isee, 
sono stati lasciati senza istruzioni. E si rifugiano nel buon senso, tenendo in sospeso le 
pratiche. La navigazione a vista, però, non può durare a lungo.
Una decisione doveva arrivare la settimana scorsa ma poi tutto è stato rinviato. Un nuovo incontro 
al ministero del Welfare è in programma per giovedì. Si aspetta la parola definitiva su un decreto, 
quello sul riccometro. E la smentita di una legge, quella di Murphy sulla burocrazia: è più facile 
ottenere un perdono che un permesso.
@lorenzosalvia
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