mango
La rondine vola via: addio Mango!
Ascolta la rievocazione nell'allegato mp3!
Per commemorare la dolorosa scomparsa del 60.enne cantautore lucano PcCiechi ti sottopone l'ascolto 
dei brani:
luce, lei verrà,oro,Bella d'estate,Come Monna Lisa, la rondine.
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is.gd/fAAAL0
 Di seguito un articolo commemorativo.

Infarto durante il concerto, morto il cantante Mango

da la repubblica  del 08 dicembre 2014

Il decesso a Policoro (Matera). Aveva compiuto 60 anni il 6 novembre. Mentre stava cantando la sua 
ultima canzone, ha detto al microfono: "Scusate, non
mi sento bene". E poi si è accasciato

MATERA - Il cantante Giuseppe Mango è morto, stroncato da un infarto, durante il concerto che stava 
tenendo al Pala Ercole di Policoro, in provincia di
Matera. L'artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato 
in ospedale, dove è giunto privo di vita.

La salma di Mango è nell'ospedale di Policoro, dove sono giunti anche i suoi parenti, non soltanto 
da Lagonegro (Potenza), dove l'artista era nato il 6
novembre 1954. Il malore ha colpito Mango mentre stava cantando Oro, uno dei suoi brani più famosi, 
che era diventato anche la colonna sonora di uno spot
pubblicitario altrettanto noto al grande pubblico. "Scusate, non mi sento bene" ha detto al 
microfono prima di essere soccorso e portato nel retropalco.

A dare la notizia ufficiale della morte è stato  il suo staff sulla sua pagina Facebook scrivendo: 
"La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato...
Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa 'Non moriremo mai, il 
senso è tutto qui'. Ci uniamo al dolore della famiglia".
Così, parafrasando la sua canzone di successo La rondine, ricordano il cantante.

Mango, addio alla voce di "Oro"
Il cantante Mango è morto, stroncato da un infarto, alla fine del concerto che stava tenendo a 
Policoro, in provincia di Matera. L'artista, che aveva compiuto
60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di 
vita.
Molti fan, dopo che Mango si è sentito male si sono trasferiti dalla sede del concerto 
all'ospedale; sui social network sono già molti i messaggi che ricordano
il cantautore. Fra i molti suoi successi, anche il premio della critica ottenuto nel 1985 al 
Festival di Sanremo.
Un grande abbraccio social per ricordare il cantautore di Lagonegro colpito  da un infarto, durante 
un concerto che stava tenendo al 'Pala Ercole' di Policoro,
in provincia di Matera.''Scusate, non sto bene'', avrebbe detto prima di allontanarsi dal palco. 
Poi, il decesso in ospedale. Mango aveva compiuto 60 anni
il 6 novembre scorso
Giuseppe Mango, per gli amici Pino, nasce il 6 novembre del 1954 a Lagonegro, in provincia di 
Potenza. Nel 1975 va a Roma e incide per la RCA Italiana
l'album La mia ragazza è un gran caldo, che sarà pubblicato nel 1976. Due brani attirano 
l'attenzione di Patty Pravo che decide di inserirli nel suo album
Tanto. Anche Mia Martini è attratta dalle melodie di Mango e inserirà una sua canzone nell'album 
Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto.
Da "Oro" a "Come Monna Lisa", da "Lei verrà" a "La rondine" un breve "mix" di alcuni dei brani che 
hanno fatto il successo di Mango, mettendone in risalto
la particolarissima voce

Il successo arriva negli anni Ottanta e viene consacrato con la partecipazione al Festival di 
Sanremo, dove nel 1985 vince il premio della critica con
Il viaggio. Calcherà ancora molte volte il palco della città dei fiori, sette volte come cantante e 
due come compositore. E' proprio negli anni Ottanta
che Mango si afferma anche fuori dai  nostri confini: la sua capacità di usare la voce, carica di 
sfumature e capace di virtuosismi non  fini a se stessi, e
la sua attenzione verso idee e sonorità internazionali gli permettono di creare una formula pop 
colta e di ampio respiro, lontana dagli stereotipi italiani
e decisamente innovativa. Tra i successi di quella felice fase artistica, che si è protratta fino 
alla metà degli anni 90, vanno ricordati proprio Oro
(realizzato in collaborazione con Mogol), Australia, la splendida Lei verrà, Odissea, Bella 
d'estate, Nella mia città, Come Monna Lisa, Mediterraneo, Dove
vai, Giulietta e la già citata La rondine.
Mango, una storia in 20 album   
"La mia ragazza è un gran caldo" - 1976
La sua lunga carriera lo vede lavorare, tra gli altri, con Mogol, Lucio Dalla, Franco Battiato, 
Claudio Baglioni e Andrea Bocelli. Dallo scorso 25 aprile
era in radio Scrivimi, celebre brano di Nino Buonocore, anticipazione del nuovo album di cover 
uscito poi il 27 maggio dal titolo L'amore è invisibile
(su etichetta Columbia Sony Music). Nel disco tre inediti e riletture di Sting, U2, De Andrè, 
Battisti, Minghi, Don Backy, Beatles, Bowie, Pino Daniele
e una canzone della tradizione sarda.

In una intervista rilasciata a Repubblica
 nello scorso maggio, il musicista lucano, parlando del suo percorso artistico, aveva dichiarato: 
"Ho sempre cercato di muovermi al di là del provincialismo.
Io nasco come cantante, a sei, sette anni già mi divertivo con mio fratello più grande, Michele, 
che aveva una cover band di cui ero la mascotte. E cantavo
Aretha Frankiln, gli Stones, Otis Redding, James Brown, i Led Zeppelin, tutto quello che era 
internazionale, italiano quasi niente, al massimo qualche
brano di Battisti. E poi oggi un tuo disco quando esce su Internet è immediatamente in tutto il 
mondo, non solo in Italia, ti devi confrontare con la realtà
internazionale, non si può fare finta che non sia così e guardare solo nel proprio piccolo 
orticello".

"Per me è un giorno molto triste: ho perso un amico e noi tutti abbiamo perso un grande artista", 
ha dichiarato Mogol ricordando l'amico e collega scomparso,
con cui ha collaborato spesso a partire da Oro, il brano del 1984 che lo consacrò. Mogol ha 
ricordato il loro primo incontro: "Io ero andato a trovare
Mara Maionchi alla Fonit Cetra. E mentre ero lì, in un corridoio, sentii una voce particolarissima 
uscire da una stanza. Chiesi a Mara chi fosse e lei
me lo presentò. Lui aveva presentato un provino di quella che poi divenne Oro: tenemmo la melodia 
ma io riscrissi il testo. Da allora siamo rimasti amici
e abbiamo collaborato ancora per Nella mia città e per Mediterraneo, che è forse la più grande 
canzone che abbiamo scritto insieme", sottolinea Mogol.

"Mango era un ragazzo generoso, un grande artista, un amico ed era soprattutto un lucano che amava 
la sua terra, la musica e la sua famiglia. Lo avevo
visto recentemente a cena a Lagonegro. La nostra è una bella storia di amicizia, interrotta  da 
questa sassata, che è stata la notizia della sua morte",
ha concluso il paroliere più famoso della musica italiana.

Messaggi di cordoglio sono arrivati anche da Eris Ramazzotti: "Pino, amico mio... sono vicino ai 
tuoi cari per condividere il dolore della tua prematura
scomparsa. Canta ancora per noi, là... dove sei adesso. R.I.P", ha scritto il cantante romano sulla 
sua pagina Facebook.
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