faidate
Comune diVerrua Savoia\Il primo internet fai da te.
Art. postato da Carmelo quarta su nicofranca, 11\12\2014, h. 23.14.

 
Siamo a Verrua Savoia, in provincia di Torino, un comune con 1400
abitanti nelle campagne piemontesi.
 Qui, grazie al lavoro dei
ricercatori del Politecnico di Torino, guidati da Daniele Trinchero, i
cittadini sono anche gestori di una rete internet a banda larga.
Attraverso l?associazione di promozione sociale ?Senza Fili, senza
Confini?, di cui Trinchero è presidente, il Comune ha eliminato il
digital divide e portato la banda larga nel proprio territorio che si
estende per circa 30 chilometri attraverso tecnologie wi-fi,
realizzate dall'equipe di esperti dei laboratori iXem del Politecnico.
L'idea rivoluzionaria, diventata poi realtà dopo anni di
sperimentazione, sta facendo il giro del mondo. L'impresa
dell'associazione ha catturato l'attenzione, solo per fare degli
esempi, di Al Jazeera, Chinacentraltelevision e Bbc. Ma la lista
delle emittenti che hanno visitato il piccolo comune per vedere con i
loro occhi quello che ricercatori e cittadini insieme hanno creato è
molto più lunga.

Senza fili senza confini è oggi primo operatore di comunicazione non
profit. E' un'associazione registrata come Internet service provider
presso il ministero dello Sviluppo economico. Nasce il 18 ottobre 2014
in un territorio da sempre digital-diviso, e lì ha sede, presso la
Fortezza recentemente restaurata. Rappresenta la naturale
continuazione di un percorso di ricerca scientifica e sociale, attuato
dai Laboratori iXem del Politecnico di Torino, in collaborazione con
il Comune di Verrua Savoia, il Consorzio Top-Ix, il ministero dello
Sviluppo economico e un consistente numero di sperimentatori, che ha
il merito di aver dimostrato che un servizio importante come la
connettività a banda larga può essere portato nei luoghi periferici a
condizioni economicamente sostenibili, a patto di utilizzare
tecnologie appropriate. Ed è proprio per la conclusione a cui il
progetto ha portato che 29 sperimentatori di Verrua hanno deciso di
unire le proprie forze, costituendo l'associazione Senza fili senza
confini, e far diventare la sperimentazione realtà. Il gruppo di
cittadini "sperimentatori" hanno unito i loro sforzi ed insieme si
sono fatti carico degli investimenti per accedere alla banda larga,
acquistandola in gruppo, con costi quindi più accessibili, evitando
agli operatori tradizionali investimenti dedicati. "L?attività
dell?associazione si configura, proprio per questi motivi, in supporto
e non in concorrenza con gli Internet service provider tradizionali,
dei quali può essere considerata uno strumento operativo per ridurre
il divario digitale che ancora caratterizza l?Italia, paese dalla
conformazione geografica complessa", spiega l'associazione in una nota
stampa.

Fonte: Torinotoday
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