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Associazione ipovedenti USA: "Apple ha fatto per noipiu' di chiunque altro"
Macitynet del 14-07-2014 .

diMauro Notarianni

Il presidente dell?associazione statunitense di ciechi e ipovedenti
che qualche giorno addietro si sarebbe lamentata con Apple parla degli
ottimi rapporti con la Casa della Mela, spiegando che questa ha fatto
più di qualsiasi altra azienda del settore. Il problema sono gli
sviluppatori di terze parti che spesso ignorano le funzioni di
accessibilità.

USA. Qualche giorno addietro abbiamo riportato la notizia che parla di
un?associazione statunitense di ciechi e ipovedenti la quale si
sarebbe lamentata con Apple giacché questa non avrebbe
sufficientemente spinto gli sviluppatori di terze parti a implementare
nelle app per iOS funzioni per l?accessibilità. La National Federation
of the Blind chiarisce meglio le affermazioni diffuse in precedenza,
evidenziano le ottime relazioni con Apple. Mark A. Riccobono,
presidente dell?associazione, ne parla in un aggiornamento di un post
sul blog Daring Fireball di John Gruber spiegando che ?molte delle
affermazioni inaccurate sono causa di un provocatorio e inaccurato
pezzo riportato dall?agenzia Reuters nel quale si parlava della NFB?.
A Reuters è stato chiesto di correggere l?articolo giacché riportava
informazioni non esatte come ad esempio l?indicazione che
l?associazione starebbe valutando di denunciare Apple. Riccobono
spiega che nulla del genere è mai stato pensato benché in precedenza
una lettera con richieste specifiche in merito all?accessibilità di
iTunes e iTunes U sia stata spedita al Procuratore Generale del
Massachusetts e quest?ultimo aveva aperto un?inchiesta.

Alcune delle mosse dell?associazione hanno consentito passi avanti
rilevanti nelle funzioni di accessibilità che oggi è possibile
sfruttare. Riccobono spiega che Apple è andata ben oltre quanto era
stato richiesto dall?associazione integrando funzionalità di accesso
facilitato nella maggiorparte dei suoi prodotti. La funzione
incorporata in iOS nota come ?VoiceOver? è ad esempio un lettore di
schermo che dice cosa succede sul display Multi-Touch aiutando a fare
tutto anche a chi non può vederlo. Toccando lo schermo, una voce
descrive cosa c?è sotto il dito, rendendo più facile usare i gesti per
controllare il dispositivo. ?

Le app native sono accessibili? spiega ancora Riccobono e ?Apple ha
creato delle linee guida per gli sviluppatori seguendo le quali è
possibile creare app accessibili?. Molte applicazioni sull?App Store
permettono di sfruttare le funzioni di accessibilità, altre no. ?Un
problema ricorrente? spiega ancora Riccobono, è che alcuni
sviluppatori ?dimenticano? o non tengono deliberatamente conto delle
funzioni di accessibilità. Come aveva già indicato a noi Elena
Brescacin di NVApple.it bisognerebbe semplificare la possibilità di
ottenere un rimborso, includendo tra le cause anche l?inaccessibilità.

?Nessuno contesta seriamente quanto tali problemi causano problemi ai
ciechi che usano iPhone, fonte di grandi frustrazioni che a volte
minano la produttività o limitano le possibilità nell?ambito
lavorativo?. ?Smartphone, tablet e altri dispositivi portatili?
continua Riccobono, ?stanno rimpiazzando sempre più i computer desktop
nell?ambito educational e lavorativo: rendere accessibili le app non
solo è conveniente ma dovrebbe essere fondamentale?.

?La National Federation of the Blind lotta e affronta da anni questi
problemi e Apple fino ad oggi ha fatto per l?accessibilità più di
qualsiasi altra azienda: lo abbiamo debitamente riconosciuto
assegnando alla società due premi, incluso l?annuale Dr. Jacob Bolotin
Award e lodandola pubblicamente ogni volta che si è presentata qualche
occasione?.

?Non vogliamo? prosegue il presidente, inimicarci una società che è
stata campione assoluto nel settore dell?accessibilità. Tuttavia, le
app non accessibili continuano a proliferare e i non vedenti spesso
non possono aggiornare le app sull?iPhone senza ansia. Nella
risoluzione approvata dalla National Federation of the Blind si
propone ad Apple di applicare policy, standard e procedure per
garantire l?accessibilità di tutte le applicazioni e garantire che
questa non sia persa quando un?app viene aggiornata. ?Non stiamo
intimando un ultimatum? dice ancora Riccobono, ma si chiede a
Cupertino di continuare il rapporto al fine di risolvere specifiche
problematiche.

?Sono stato recentemente nel quartier generale di Apple per parlare di
accessibilità e specifiche preoccupazioni da parte dei non vedenti.
Desidero semplicemente che Apple continui a discutere con noi le
misure da adottare per garantire l?accessibilità?. Simili discussioni
sono in corso con altri big del settore, inclusi Amazon, Google e
Microsoft. ?Tutti sono d?accordo che lo status-quo non è accettabile.
Dobbiamo e cercheremo di cambiare lo stato delle cose?.

Nel frattempo Apple continua a integrare strumenti specifici nei
sistemi operativi e in IOS 8 e OS X 10.10 Yosemite ha integrato nuove
funzioni di accessibilità prevedendo ad esempio API per gli
sviluppatori che semplificano lo sviluppo di software accessibile.
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