anello
un anello al posto del braille: ora tutto si potrà leggere!
da la repubblica del 09\07\2014.

Inventato al Mit di Boston un piccolo apparecchio in grado di trasformare in voce le frasi scritte

Un anello al posto del braille così i ciechi potranno leggere

ALBERTO FLORES D’ARCAIS
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NEW YORK
È UNA sorta di grande anello di plastica con una mini telecamera incorporata e un software 
d'avanguardia. Lo si mette al dito indice, si fa scorrere lungo un testo scritto e il gioco è 
fatto. Per milioni di ciechi leggere d'ora in poi sarà più facile, grazie al FingerReader, l'ultimo 
gioiello tecnologico uscito dai laboratori del Massachusetts Institute of
Technology di Boston.

Funziona sui libri classici ma anche con i computer, qualsiasi superficie abbia una sequenza di 
parole verrà analizzata dall'anello (il principio è quello
della scansione) che trasformerà le frasi scritte in audio grazie a una voce digitale.
Unico problema, quello di scritture troppo piccole, come ad esempio i bugiardini dei medicinali. 
«Per quelli non abbiamo ancora risolto, ma prima o poi
ci arriveremo».

Roy Shilkrot e Jochen Huber sono i due ricercatori che (insieme ad altri) hanno messo a punto il 
FingerReader e il primo vede per "l'anello dei ciechi"
un futuro allargato anche a chi ci vede bene. «È per gente che ha disabilità, abilità e 
superabilità», ha detto in una recente intervista, in cui da buon
scienziato-visionario immagina il FingerReader come un ottimo mezzo per tradurre testi e interi 
libri da una lingua all'altra.

Il prototipo presentato dal Mit è stato creato usando una stampante 3D e sembra un anello piuttosto 
comodo (anche se esteticamente non il massimo). Nel
momento in cui il FingerReader Reader passa sopra la carta - sia un libro, un giornale o un menù di 
ristorante, non c'è alcuna differenza - una voce  sintetizzata legge le parole (il volume si può 
regolare) rendendo il testo comprensibile. Il team che ha sviluppato questo particolare anello ha 
creato un
software che traccia i movimenti dell'indice, identifica ogni singola parola e processa rapidamente 
le informazioni per la voce sintetizzata che le
leggerà. Nel caso il lettore (cieco o meno che sia) che indossa il FingerReader dovesse saltare 
parole o righe (è inevitabile che capiti), verrà attivata
una vibrazione che segnalerà l'errore fatto.
Di strumenti per fare in modo che anche i ciechi possano leggere ce ne sono già diversi
(compreso il tablet con l'alfabeto braille), ma secondo Pattie Maes - la professoressa del Mit che 
ha fondato e guida il gruppo di ricerca (Fluid Interface)
che ha sviluppato il prototipo - il FingerReader «è molto più maneggevole e flessibile» e offre una 
«soluzione immediata» per chi non ha la vista e vuole
leggersi un libro o un giornale.
La National Federation for the Blind, l'associazione dei ciechi americani, ha fatto questa stima: 
20,6 milioni di americani adulti (vale a dire quasi il
10 per cento di tutta la popolazione adulta degli States) soffrono di problemi, più o meno gravi, 
alla vista e non sono in grado di leggere autonomamente
un libro anche con l'aiuto (è ovviamente il caso di chi non è cieco totale) di lenti a contatto e 
occhiali speciali.
Tra bambini ed adolescenti - tutti coloro che sono titolati per legge ad avere gratis materiali 
scolastici in braille o in formati audio - la cifra nel
2012 (ultimo anno riportato) è di 656mila. Con evidenti costi (e conseguenti tagli) che non gli 
permettono di essere alla pari con gli altri studenti.
Al momento il FingerReader non è ancora sul mercato, ma il suo futuro sembra assicurato e molte 
società informatiche stanno già studiando il modo per collaborare
con il Mit o copiarlo e metterne in vendita di simili. Uno studio di un paio di anni fa, 
commissionato dal Royal National Insitute of the Blind britannico,
sottolineava come solo il sette per cento dei libri pubblicati nel mondo (compresi i moderni eBook) 
avevano anche un formato in grandi caratteri, in braille
o in audio. Col FingerReader si aprono nuove e
inaspettate prospettive.
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