scarpa
La scarpa smart che indica la strada: Lechal, un navigatore ai piedi
Da Repubblica del 3 aprile 2014

www.repubblica.it/tecnologia/2014/04/02/news/la_scarpa_che_indica_la_strada_lechal_un_navigatore_ai_piedi-82067750/?ref=HREC1-43

Un dispositivo inseribile in ogni calzatura consente di ricevere
indicazioni di movimento attraverso vibrazioni. Ideato per i non vedenti
da due studenti del Mit, ha trovato anche applicazioni sportive e
urbane. Costa 100 dollari
di SERGIO PENNACCHINI

Una scarpa in grado di collegarsi al GPS dello smartphone e indicare la
strada tramite delle leggere vibrazioni ai piedi. L'idea è di due
ragazzi indiani appena usciti dal MIT di Boston. "Inizialmente volevamo
realizzare un prodotto per le persone con problemi alla vista. Ci sono
più di 280 milioni di ciechi nel mondo, è ora che la tecnologia si
occupi anche di loro. Poi, lavorando alla nostra idea, ci siamo resi
conti che potevamo aiutare chiunque a orientarsi in una città. Così
abbiamo allargato il progetto", racconta sul suo blog Anirudh Sharma,
uno dei due fondatori.

Dopo aver completato gli studi negli Stati Uniti, Sharma e il socio
Krispian Lawrence hanno fondato una startup che presto arriverà sul
mercato con due prodotti: una scarpa dal design molto Hi-Tech che
promette la massima comodità e una suola adattabile a qualsiasi tipo di
calzatura. La tecnologia, però, è tutta nella suola che potrete usare
con qualsiasi scarpa. Si chiama Lechal, che in lingua hindi significa
"portami lì". Cuore del sistema è un ricevitore Bluetooth che permette
di comunicare con l'applicazione dedicata su smartphone. Sul tacco c'è
una minuscola batteria che assicura circa sei ore di autonomia e su
tutta la suola un sistema di vibrazioni che azionandosi indica al piede
giusto quando bisogna svoltare. Il caricabatteria si collega a una presa
Usb (secondo i creatori, sarà possibile accenderlo e spegnerlo
schioccando le dita e il caricatore vi comunicherà il livello di carica
del dispositivo via voce). La suola è in poliuretano, è traspirante e le
scarpe sono completamente impermeabili.
Tante le applicazioni possibili. Avete mai utilizzato un navigatore per
muovervi a piedi in città? Ogni volta bisogna guardare lo schermo,
spesso perdendo tempo per tirarlo fuori dalla tasca e riaccenderlo dalla
modalità di riposo. Usando Lechal si può impostare il percorso ed
arrivare a destinazione senza più l'obbligo di verificare un input
visivo, ovvero controllare a ogni svolta il monitor dello smartphone. Se
invece state camminando senza una meta precisa, le scarpe vibreranno
quando vi avvicinate a un punto di interesse come un monumento o un
museo: un'occhiata all'applicazione vi darà tutti i dettagli, così
potrete decidere se fermarvi o andare avanti. Oppure, se vi piace
correre in mezzo alla natura, potrete scegliere un percorso preciso per
allenarvi al meglio: le scarpe vi diranno esattamente quando è il
momento di girare e quando avrete raggiunto la destinazione desiderata.
Non solo, grazie a dei sensori dedicati, le Lechal sono potenziali
alleati anche per chi vuole fare fitness: registrano non solo i
chilometri percorsi e la velocità media, ma anche le calorie bruciate.
L'applicazione dedicata poi consente di navigare tra diversi punti di
interesse come negozi o ristoranti: basterà un tocco sullo schermo per
impostare la meta. E, come nelle intenzioni dei due fondatori, le Lechal
potrebbero essere un validissimo aiuto anche per chi soffre di cecità.
Non possono ovviamente sostituire del tutto soluzioni più tradizionali e
affidabili (non sanno dire se sta arrivando una macchina, ad esempio),
ma possono certamente dare una mano a orientarsi mentre si cammina. Il
kit, composto da scarpe e suole amovibili, si può già ordinare online al
costo di circa 100 dollari ed è compatibile con sistemi Android, iOS e
Windows Phone. Le consegne dovrebbero partire entro poche settimane.
Le Lechal sono l'ultima espressione della tecnologia indossabile, del
web che entra in oggetti di uso quotidiano come appunto un paio di
scarpe. E i due ex studenti del MIT sono in ottima compagnia. C'è chi,
come la startup australiana We-Ex, ha pensato di inserire dei sensori
GPS dentro una giacca: anche qui delle vibrazioni sulle maniche
avvertono quando è il caso di girare. Ma la tecnologia indossabile è una
rivoluzione che ormai ha attirato l'interesse anche dei grandi colossi
del settore. Non solo Google col suo orologio e i suoi occhiali, ma
anche Intel, che all'ultimo Consumer Electronic Show di Las Vegas ha
presentato un minuscolo chip pensato proprio per questo tipo di
dispostivi. Certo, l'idea di avere vibrazioni a braccia e piedi ogni
venti metri non è il massimo, ma su una cosa non ci sono dubbi: la
tecnologia cammina. E il futuro passa da qui.
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