imac
Esperienze sul campo2\La mia esperienza di inizializzazione con l'imac.
Gabriele Battaglia su universal-access, 25\03\2014, h. 09.29.

Quanto segue vuole essere un sunto, il più possibile stringato ma preciso, di
quanto ho vissuto in queste ore inizializzando da solo, il mio ultimo
acquisto, un IMac27.

Premetto che non presterò molta attenzione allo stile e non cercherò alcun
arzigogolo letterario, sono abbastanza stanco e lo scopo primario di questo
documento è quello di fornire alcune informazioni utili a chi si accingesse a
compiere la medesima operazione.
I sistemi operativi coinvolti in questa breve storia, sono Mavericks 10.9.2,
sia per l'IMac27, che da ora in poi chiamerò Fisso, che per il portatile, un
MacBookPro13, che da ora in poi chiamerò MBP.

Partiamo dall'acquisto, effettuato il 19 marzo 2014, telefonando all'800 554
533. Pago l'IMac per intero, poi, validati i documenti, mi verrà stornata la
differenza per l'IVA al 4%, più un ulteriore 5% di sconto che, a quanto
l'operatrice Silvia Avella, della Apple, mi ha detto, è in potere degli
operatori stessi, come premio per l'andamento della transazione ed è a loro
completa ed insindacabile discrezione, fare.
Il 20 effettuo il bonifico, il 21 viene ricevuto dalla Apple, il 22 il pacco
passa attraverso 3 dei 4 stati di preparazione. Il 24, ieri, cambia anche
l'ultimo passaggio in "Consegna" e mi viene recapitato da un corriere UPS, a
metà mattinata.
Che dire? dal 19 al 24, senza muovere un dito, personalmente trovo di una
comodità estrema, l'opportunità di acquistare in questa maniera, certo è che
bisogna chiamare con le idee chiare a priori sapendo cosa si va ad acquistare,
non tanto per la possibilità che gli operatori ti convincano a spendere di
più, come spesso capita in altre realtà, ma per evitare di trovarsi con un
prodotto che non soddisfa i nostri requisiti.

Porto a casa lo scatolone e, forbici alla mano, dopo averlo steso sul
matrimoniale, mi accingo all'apertura. Tutto estremamente facile, ordinato,
razionale, pulito, semplice.
L'installazione dell'hardware è talmente facile da risultare addirittura
imbarazzante: l'IMac è un enorme pezzettone unico, con tanto di piedestallo.
Lo prendi, lo appoggi sulla scrivania, ci attacchi il cavo di rete, il cavo
dell'alimentazione, spinotto quadrato con angoli smussati verso il basso,
infili la spina nella corrente e hai finito.
Dietro l'angolo in basso a sinistra, c'è un pulsante rotondo che è
l'accensione, lo premo e tutto il mio campo visivo si colora di bianco
intenso, mentre il suono di avvio di Mavericks, ad un volume inaspettatamente
alto, chiaro e pulito, mi riempie le orecchie e il salotto.
Aspetto il file audio che mi chieda di premere cmd+f5 per attivare VoiceOver,
ma questo messaggio audio non parte. Per 5 minuti mi chiedo se qualcosa sia
andato storto, se il computer sia impegnato in qualche attività, poi mi decido
e premo cmd+f5, senza attendere alcun invito. Immediatamente parte VO, con la
voce americana di Alex.
Scelgo il paese Italia e la voce si cambia in Alice Compact.
Da qui in poi, tutta l'inizializzazione fila liscia, lo avvio come computer
nuovo riservandomi di trasferire l'utente dall'MBP, più tardi... Volevo vedere
la macchina vergine, testarla un po così, nuda e cruda. Cosa che ho fatto per
un paio d'ore. Fantastico il fatto che sia andata online immediatamente ed in
maniera automatica ed anche che il pairing e la connessione con la tastiera ed
il trackpad Bluetooth, siano avvenute anch'esse in maniera del tutto
automatica.

Verso le 20, apro l'assistente alla migrazione, sia sul fisso che sull'MBP. Su
quest'ultimo imposto "A un altro mac", e sul primo, "da un mac...". Alla
pressione del tasto continua, per avviare la procedura, sgradita sorpresa...
Tutto tace e, dopo un po di dialogo con me stesso, decido di premere cmd+f5 e
VO torna a lavorare, sempre Alice Compact. Sul MBP invece, che col sistema
operativo caricato aveva Luca, come sintesi impostata, parla con Vittorio
InfoVox, durante l'operazione di migrazione e questo per me rimane un mistero.

Avvio il trasferimento. Sul MBP dava Assistente alla migrazione occupato e non
mi faceva leggere nulla. Sul fisso, la finestra recitava una cosa del tipo:
trasferimento dati dal mac di... in corso.... Indicatore di progresso
occupato. Ho atteso una decina di minuti pensando che il calcolo del tempo
rimanente fosse ancora in corso e, visto che l'indicatore di progresso
continuava a rimanere privo di indicazioni, ho fatto quello che spesso
funziona, tolto e rimesso VO, alcune volte. Spesso significa non sempre, ed
infatti in questo caso non è servito a nulla.
Ho provato a togliere VO anche dal MBP, però, purtroppo, quando ho ripremuto
cmd+f5 per rimetterlo, questo non ne ha più voluto sapere di ripartire. Ho
dato per scontato che il trasferimento dei dati fosse comunque in corso e,
nonostante la comprensibile voglia di continuare a sperimentare, mi sono
predisposto all'attesa.
Alle 23, ancora tutto uguale, ho dato la buonanotte ai suonatori e mi sono
ritirato.
Alle 2 e mezza mi sono svegliato con una intuizione: forse uno o entrambe le
macchine andavano in stop dopo 10 minuti, impostazione di default, e magari
questo interrompeva il trasferimento. Un'occhiata a Safari sull'iPhone, e sul
supporto Apple trovo la conferma.
Ho avuto un attimo di panico, quando ho dovuto interrompere entrambe le
procedure, con una lunga pressione del tasto d'accensione, non c'era altro
modo, almeno io non ne ho trovati. riavvio entrambe le macchine senza
problemi, apro preferenze risparmio e imposto, scheda alimentazione, a "Mai",
lo stop e smarco la casella di disattivazione dei dischi rigidi su inattività.
Rilancio gli assistenti alla migrazione, ripeto tutto da capo e questa volta,
il progres indicator, mi segna 2 ore e 26 minuti. Ormai ero sveglio, mi
preparo qualcosa da mangiare e mi predispongo all'ascolto di un podcast prima
e di un documentario su Leonardo Da Vinci, poi, che Youtube ha gentilmente
offerto in streaming, sul mio iPhone.
Verso le 5 e mezzo l'operazione termina con successo... Un po di casino per
ricordarmi tutte le varie passwords dei servizi ed il fisso è ora una copia
identica dell'MBP, con la sola, non trascurabile differenza, che va come una
scheggia. Ho provato a lanciare dei giochi su Windows 8 virtualizzato e il
tutto è di gran lunga più veloce che in ogni altra prova io abbia mai fatto,
incluso i confronti con Windows XP nativo, sulla mia precedente macchina.

Per finire, segnalo che ho avuto un conflitto di nomi utente, subito prima
dell'inizio del processo di migrazione.
L'MBP ha Gabriele Battaglia come nome esteso dell'account e gabrymac come nome
utente, al fisso avevo dato sempre Gabriele Battaglia come nome esteso e
Garbyimac27 come nome home. Per risolvere il conflitto ho dovuto cambiare il
nome esteso dell'utente importato, cioè di quello che sarebbe diventato la
copia dell'MBP, sul fisso.
Terminato il processo di migrazione, ho provato a loggarmi prima con uno e poi
con l'altro utente: cioè quello migrato dall'MBP e quello che avevo creato io
in fase di inizializzazione: tutto funzionava correttamente, poi, per liberare
spazio, ho cancellato l'utente dell'inizializzazione, terrò solo l'altro che è
completo e già ampiamente configurato e personalizzato.

Questa, in breve, la faccenda.

Sono i benvenuti, commenti e critiche costruttive e non.
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