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La storia del menu Start di Windows.
Pier Francesco Piccolomini su uiciechi.it, 2013-09.

Che ci si creda o no, ci furono tempi bui in cui Windows non aveva il pulsante Start. Nessuno ne 
sentiva la mancanza, perché non era mai esistito. Eppure il suo avvento era in qualche modo scritto 
tra i meandri del codice binario di Windows 3.1, l’ultimo sistema operativo di vecchia concezione 
prima della rivoluzione di casa Microsoft chiamata Windows 95.

Quest’anno il tasto Start compie 18 anni. Un’età di tutto rispetto, nel mondo dell’informatica, in 
cui tutto invecchia e scompare in tempi rapidissimi. E la prova dell’affetto che ancora lo circonda 
è la battaglia che gli utenti di mezzo mondo hanno intrapreso per riaverlo anche in Windows 8. Una 
battaglia, almeno parzialmente, vinta.

Ma per capire bene questa vicenda di amore e bit, ripercorriamo la storia del bottone più famoso 
della storia dei computer.

Windows 95.

Windows 95 uscì il 24 agosto del 1995, e a scaldare quella lunga estate non fu solamente il 
solleone, ma anche quel bottone che comparve sui nostri PC, un rettangolo grigio con il logo 
Microsoft stile 8 bit che, come una chiave magica, apriva le porte ad un modo nuovo di rapportarsi 
al computer.

Dal misterioso bottone potevi accedere ai programmi installati nel PC, alla cartella Documenti, 
alle preferenze di sistema, alle funzioni Trova ed Esegui, al menu Aiuto e al tasto di spegnimento.

I detrattori di Windows hanno fatto spesso ironia sul fatto che, per spegnere il computer, si 
dovesse cliccare sul tasto Start. Ma questo dettaglio non ha impedito a milioni di utenti di 
affezionarsi al nuovo bottone.

Windows 98.

Il tasto Start regge perfettamente il passaggio a Windows 98, restando quasi identico. C’è qualche 
aggiunta di default (l’accesso alla cartella Preferiti e il pulsante di log off dall’utente, ad 
esempio), ma l’aspetto è identico. La bandierina Microsoft, che col tempo si abbellirà un po', 
continua a sventolare, e la brezza che la gonfia sembra ben lontana dall’affievolirsi.

Windows XP.

Qui le cose si fanno serie. L’interfaccia di Windows, in questa versione dell’OS, cambia 
radicalmente. Tutto si arrotonda, compreso il nostro amato pulsante Start. Ora i bordi sono 
ingentiliti rispetto allo spigoloso pulsante grigio e puntuto delle origini. Anche il logo Windows 
viene catapultato nel nuovo millennio, con i suoi colori, le luci e le ombre.

Il nuovo menu è ovviamente molto più ricco e bello, a cominciare dall’immagine dell’utente 
(personalizzabile) e dalle icone, che finalmente evocano un mondo festoso e non funereo.

Windows Vista.

Nonostante sia stato il sistema operativo meno amato della storia dell’informatica, Vista era 
esteticamente molto bello.

La razionalizzazione del menu Start, che ora vanta un’eleganza sobria, segna chiaramente il 
passaggio dal mondo cartoon di XP all’era di Windows Aero, che sfrutta la capacità di elaborazione 
delle moderne schede video per offrire un’interfaccia moderna e suggestiva.

Il pulsante Start è ora circolare, un logo Windows che sembra racchiuso in una sfera di vetro 
trasparente, quasi come fosse la palla di vetro di un indovino.

Windows 7.

Il passaggio alla UI Aero è compiuto, e l’immarcescibile menu Start mostra con orgoglio la maturità 
dei suoi quasi 14 anni. Il menu Cerca è scomparso, sostituito da una molto più pratica search bar 
posizionata comodamente in basso a sinistra. Il pulsante è uguale a quello di Windows Vista.

Windows 8.

L’era nuova delle interfacce touch è al suo apice. Smartphone e tablet hanno abituato gli utenti ad 
interagire con le macchine in modo non mediato. E il mondo dei PC si adegua.

Così Microsoft, il 26 ottobre del 2012, dona (si fa per dire) al mondo un OS totalmente 
rivoluzionato, con un’interfaccia a piastrelle che fatica a trovare un nome ufficiale (interfaccia 
Metro, poi interfaccia Modern) ma che si può usare sia con mouse e tastiera, sia con i comandi 
tattili.

Questo matrimonio tra tablet e computer, per molti aspetti positivo e proficuo, causa però la morte 
improvvisa ed inattesa del nostro amato pulsante Start, che era presente nella preview che 
Microsoft aveva messo a disposizione degli sviluppatori per poi venire fatto fuori nella versione 
definitiva.

Ma gli utenti lo vogliono, lo cercano. Cominciano a fioccare suppliche, idee, soluzioni più o meno 
fai da te per riaverlo, gli utenti protestano a gran voce, il mondo intero è scosso da questa 
improvvisa dipartita.

Tanto che l'avvicinarsi della commercializzazione di Windows 8.1 è dominato da una domanda: ci 
ridaranno il pulsante Start? Redmond promette di sì, ma è una promessa che, per ora, sembra verrà 
mantenuta a metà. Il tasto, infatti, ci sarà, ma probabilmente servirà solo a tornare alla 
schermata di inizio di Windows e poco più. Insomma, l’antico splendore è diventato un lumicino 
tenue.

Lo sguardo del vecchio leone, ormai reso opaco dalla vecchiaia, è solo il ricordo di un passato di 
vigore. Qualcuno potrebbe dire che il tramonto del re della foresta segna il passaggio all’era 
delle iene. Ma in realtà è solo il mondo che gira e che cambia.

Però, diciamolo, questa consapevolezza non riesce a fermare la nostalgia, che ogni tanto, alla 
vista di quel bottone che ciascuno di noi ha cliccato decine di migliaia di volte, ci fa fermare un 
istante, e ci fa pensare ad un passato che, come sempre accade con i ricordi, sembra più bello e 
perfetto di quanto in realtà non sia stato. Lacrimuccia.

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Pier Francesco Piccolomini.
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